Lecco città. italy in 4K
Riprese con Sony FDR AX33 4K-Editing con Pinnacle 19, della città di Lecco. Italy.
Luoghi Visitati.
Pescarenico luogo Manzoniano. Isola Viscontea. Ponte Azzone Visconti. Villa Manzoniana. Monumento Alessandro Manzoni. Santuario Nostra Signora della Vittoria. Municipio. Stazione Ferroviaria. Monumento al Garibaldi. Monumento ai Caduti. Torre Viscontea. Palazzo delle Paure. Basilica di San Nicolò. Navigazione Lago di Como. Monumento Antonio Stoppani. Statua di San Nicolò. Panoramica di Lecco città.
Ringrazio della Visualizzazione.
Lungolago di Lecco
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Il lungolago di Lecco si snoda per alcuni chilometri abbracciando tutta la zona costiera di Lecco che va da S. Stefano fino al monumento ai Caduti nella parte più ampia dello stesso.
Il paesaggio che si apre camminando sul lungolago lecchese apre a diverse vedute sul lago e le montagne circostanti, ognuna con il proprio fascino.
Se partiamo dal centro, dalla centralissima piazza Cermenati, che si affaccia sul golfo di Lecco, a sinistra si procede verso la piattaforma a lago, il monumento ai Caduti dove si trova un’area giochi per bambini, mentre a destra ci si incammina lungo la passeggiata per il tratto più lungo del lungolago che ci porta fino alla zona S. Stefano.
Si passa a fianco dell’Imbarcadero, per proseguire fino alla piazza Stoppani dove si trova il monumento al geologo lecchese Antonio Stoppani e in linea d’aria nel lago la statua di San Nicolò, patrono di Lecco. Il punto più esposto della costa di Lecco, dove tira spesso il vento, ma dal quale è possibile ammirare le Alpi all’orizzonti. E’ un luogo consigliato per ammirare il tramonto.
Proseguendo si arriva in zona Malpensata, dove è presente un’area verde attrezzata con chiosco bar e giochi per bambini, tra i quali tappeti elastici. Camminando lungo il viale alberato troviamo una grande scalinata degradante verso il lago, con una piccola piattaforma. Questi scalini nel passato erano usati come spalti per le manifestazioni sportive acquatiche, tra i quali si ricorda il campionato italiano di canottaggio del 1935 .
E’ una passeggiata molto frequentata nei fine settimana e nel periodo estivo. Un lungolago di grande respiro che consente di passeggiare ammirando il lago e le montagne: la bellezza di Lecco.
Ramo di Lecco - Lago di Como
Lecco è panoramicamente la più bella città sul Lago di Como, qui l'Adda esce dal Lario formando il Lago di Garlate; tutt'attorno una grande cerchia di monti rocciosi dalle forme bizzarre: il Resegone, il Due Mani, il San Martino e sull'altra sponda del lago il Moregallo. Notevole è l'importanza turistica, sportiva e alpinistica di Lecco (famosi sono I ragni di Lecco), potenziata da ottimi impianti di risalita.
Abitato in età preistorica, villaggio fortificato, poi municipio romano, importante borgo nel MedioEvo, libero Comune nel XII secolo, quindi nemico di Como nella guerra dei dieci anni, Lecco passò poi sotto il giogo dei Della Torre e dei Visconti. Proverbiale è la laboriosità dei lecchesi, nel MedioEvo nella lavorazione dei bozzoli e nella filatura della seta, dal 1992 Lecco è diventata una provincia della regione Lombardia.
Il centro storico, quasi privo di monumentalità architettonica, è caratterizzato da una dignitosa edilizia ottocentesca, in gran parte modellata dagli interventi in chiave neoclassica di Giuseppe Bovara, allievo minore di Luigi Cagnola.
Il figlio più illustre di Lecco è sicuramente Antonio Stoppani (1824-1891), studioso di scienze naturali, ma la celebrità di Lecco è legata soprattutto ad Alessandro Manzoni che da giovane abitò nella settecentesca villa del Caleotto (oggi Museo Manzoniano) e qui ebbe ispirazione per tante pagine dei Promessi Sposi e al quale la città ha dedicato una statua di Francesco Confalonieri. Il monumento fu inaugurato il 11 ottobre 1891 alla presenza di Giosuè Carducci che per l'occasione pronunciò il (discorso di Lecco) che servì a sfatare l'avversione del poeta per il grande romanziere.
Antonio Stoppani - IL BEL PAESE - SERATA I
Antonio Stoppani
IL BEL PAESE
CONVERSAZIONI SULLE BELLEZZE NATURALI
LA GEOLOGIA E LA GEOGRAFIA FISICA D'ITALIA
SERATA I - DA BELLUNO AD AGORDO
MILANO 1889
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Il Sasso di Preguda a Valmadrera (LC)
Valmadrera sorge sulla sponda lecchese del Lario ed è attorniato da stupende montagne. A mezza costa del Monte Moregallo, a 647 m s.l.m., giace un ciclopico masso erratico trasportato dalla Val Masino e lasciato in posto dal ritiro dei ghiacciai. Il monolito è noto come Sasso di Preguda e a una delle facce è stata addossata una piccola chiesa cristiana dedicata a Sant'Isidoro. Il paesaggio circostante è di mirabile incanto. Per lungo tempo il Sasso si ritenne dotato di magici poteri, a partire dalla sua presenza: chi poteva averlo trasportato lì, gigantesco e e pesante com'è? Si formularono ipotesi (che fosse piovuto dal cielo come un asteroide, che vi fosse lo zampino del diavolo o quello degli angeli...).
Nel 1878 la Pietra di Preguda attirò l'attenzione del naturalista Antonio Stoppani, un abate, che per primo avanzò l'ipotesi dell'origine glaciale del masso, così come dei molti erratici disseminati nel Triangolo Lariano.
Si parcheggia in Piazza Rosè (o Rossè) a Valmadrera e si imbocca il Sentiero n. 6 che, in costante salita, porta alla meta in circa un'ora di camminata. Lungo il percorso si possono ammirare le casote, tipici esempi di architettura rurale locale, e i caselli del latte, un tempo usati per la stagionatura dei formaggi o per conservare il latte fresco appena munto.
Un'escursione da mettere in agenda, se non l'avete ancora fatta!
IdeaImpresa2014 #COMO2015 - InfoPointBOAT
In riferimento ad EXPO2015, grande occasione internazionale, si è pensato di realizzare una struttura, un punto info, capace di esprimere le aziende e le bellezze locali. Si è ipotizzato di collocare il punto info all’interno del parco comunale di Lomazzo (CO).
E’ stato scelto questo luogo poiché non è molto distante dalla stazione ferroviaria ed è facilmente raggiungibile dell’uscita dell’autostrada e della struttura della Como Next. Il parco comunale di Lomazzo inoltre ha diversi punti di accesso quali: l’ingresso di Via Trento a sud, Viale Somaini che confina con la posta ad est e quello della Strada Principale 30 a ovest e a nord confina con la recinzione della materna. La vicinanza con la scuola materna è un valore aggiunto per il futuro della struttura qual è il punto info. Il progetto tratta dell’ innovazione “incrementale” e “di contesto”.
COLMA DI SORMANO (COMO, ITALY)
Sormano, comune di 638 abitanti all’interno del Triangolo Lariano, provincia di Como, Lombardia, Italia. Fu terra di origine e primo feudo della famiglia dei Sormani che in seguito si trasferì a Milano. Questa località ha raggiunto la celebrità da molti decenni in ambiente ciclistico per la presenza del “Muro di Sormano”, un'erta durissima oggi chiusa al traffico motoristico e perfino alle biciclette che vanno in discesa per la sua pericolosità. Nei pressi di Sormano è presente un masso erratico chiamato Prea Butigela che è stato trasportato dai ghiacci dell'era quaternaria. È da ricordare che nel luglio 2008 si è tenuto il Sormani Days, un raduno a cui hanno partecipato persone provenienti da tutta Europa e dagli USA avente appunto cognome Sormani.
La frazione di Colma si trova in posizione panoramica a 1124 metri di altezza sul livello del mare lungo la strada che da Lecco conduce a Pian del Tivano.
La zona era già stata utilizzata fin dai primi anni settanta per osservazioni astronomiche amatoriali effettuate tramite strumenti portatili e protrattesi per diversi anni: l'assenza di luci vicine e l'ottima trasparenza atmosferica ne facevano infatti un buon punto di osservazione. Scartato il progetto iniziale di una costruzione in cima al monte Falò (quota 1182 m) sia per motivi economici che logistici, si scelse come sede per un osservatorio astronomico il vecchio rifugio di proprietà comunale presso la capanna Stoppani che venne ristrutturata nel 1986. L'Osservatorio Astronomico di Sormano venne inaugurato il 22 ottobre del 1988 e dato in gestione al Gruppo Astrofili della Brianza che ha scoperto un centinaio di asteroidi: tra questi 6882 Sormano, 79271 Bellagio, 9115 Battisti, 18556 Battiato e 12405 Nespoli, dedicato all'astronauta italiano Paolo Nespoli. L'osservatorio è attivo nella ricerca di nuovi asteroidi, nell'osservazione degli oggetti che si avvicinano alla Terra ed al calcolo delle loro orbite: tra i più famosi 99942 Apophis.
Galleria di immagini con fotografie scattate lunedì 27 luglio 2015.
Campobasso - Dal 1860 ai tempi recenti - 02 - 1272
Una mostra accompagnata da esibizioni musicali di vario genere, per raccontare la storia del Molise e dell'Italia attraverso eventi culturali, musica, cinema e giornali raccolti dalla professoressa Carmela Elio ed esposti in una mostra nel Circolo Sannitico di Campobasso. La parte musicale si è invece svolta nella Parrocchia di S. Antonio di Padova.
A scuola di legalità
È nato il Centro di promozione della legalità per la provincia di Bergamo. Riunisce 61 istituzioni scolastiche e 19 organizzazioni che già operano nel settore.
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BERGAMO, ISTITUTO NATTA - 15/04/2015
Rotary Lecco Manzoni Lecco - Conviviale Natalizia 2013
Rotary Club Lecco Manzoni - Conviviale natalizia per scambio di auguri. Musica di Alan Zamboni
Verbania, Presidio Flc CGIL
Verbania, 18 marzo 2009 - Sciopero nazionale della Federazione Lavoratori dell Consocenza CGIL.
Intervista a Gabriella Prandi della Segreteria CGIL Scuola VCO durante il presidio a Intra.
Le Campane di Abbadia Lariana - Concerto Solenne Lungo
Concerto di 5 campane in Re3 Calante
Giorgio Pruneri - Grosio 1953
Concerto Solenne a 5 campane memorizzato nella centralina per la Santa Messa Festiva nella festa della Madonna della Cintura .
Si Ringraziano Vivamente Don Vittorio Bianchi Parroco di Abbadia, il Sacrestano per l'Accoglienza e la Disponibilità e Davide per l'invito.
Storia della Chiesa Parrocchiale di Abbadia Lariana (Sito Parrocchia)
E’ ancora possibile riconoscere in alcuni edifici che circondano l’attuale chiesa parrocchiale di Abbadia Lariana il complesso conventuale abitato per alcuni secoli dai frati dell’Ordine dei Servi di Maria Vergine. Don Grisoni, nella sua cronaca parrocchiale, dice: “La tradizione vuole che Filippo Benizi membro e generale dei Serviti, fondati in Firenze nel 1233 dai sette Santi fondatori, viaggiando per l’Italia, fosse passato anche da queste parti e, trovata questa gente abbandonata, facesse sì che il vecchio monastero venisse riedificato con la chiesa, che venne dedicata ai SS. Martiri Vincenzo ed Anastasio e, da Abbazia dei Benedettini, venisse cambiata in un priorato dei Padri Serviti”. La chiesa ricostruita non doveva essere molto grande, ad una navata sola, come si vede in un disegno del 1700 presente nell’archivio parrocchiale. Il presbiterio, piuttosto piccolo, era di forma rettangolare. L’edificio risultava più basso, con tetto in travi di castano. Nel 1788, i frati Serviti si trasferirono a Como, per ricongiungersi con i confratelli del convento di S. Gerolamo e vendettero il Conventino ai signori Bianchi, mentre la chiesa fu ceduta alla parrocchia, in quanto più grande e in migliore stato della chiesa di S. Lorenzo, che si trovava nella località ora chiamata Chiesa rotta.LA CHIESA SEICENTESCA L’attuale chiesa parrocchiale di Abbadia Lariana è il risultato di una serie di interventi edilizi che hanno trasformato la preesistente chiesa dedicata ai SS. Vincenzo ed Anastasio.
progetto Nel XVIII secolo la chiesa fu intitolata a San Lorenzo e nel 1888, su progetto dell’ingegnere Stoppani, venne ampliata e completamente ristrutturata alzando il soffitto ed aggiungendo ai lati due navate.
Nel 1915 gli interni vennero affrescati dal pittore Luigi Tagliaferri (1841-1927) che dipinse, al centro della volta, il martirio di San Lorenzo con gli angeli che sollevano il Santo verso il Paradiso. Sui pilastri che sorreggono la volta, sono raffigurati i dodici apostoli, ma altri splendidi affreschi si possono ammirare nella conca absidale e sopra l’organo. Nel Coro della parrocchia, completamente pavimentato in marmo rosa, è posto l’Altare Maggiore, pregevole monumento ligneo del XVII secolo. Ai lati dell’altare troviamo due quadri del pittore Buzzoni raffiguranti la vita di San Lorenzo. Di sicuro interesse le due grandi tele del XVII secolo, raffiguranti la devozione per Sant’Agostino, poste ai lati della porta d’ingresso della parrocchia. Chi entra nella chiesa parrocchiale di S. Lorenzo in Abbadia è colpito subito dalla ricchezza dei festoni, degli ornamenti, delle statuine, delle dorature che brillano sull’altare ligneo barocco al centro dell’abside. Lo sguardo, poi, si innalza quasi spontaneamente verso la volta della chiesa decorata da Luigi Tagliaferri, pittore di origine valsassinese, ma cresciuto a Mandello del Lario, in una famiglia di decoratori.
La composizione che possiamo ammirare nel catino dell’abside prende spunto dal libro dell’Apocalisse: si tratta della gloria dell’Agnello descritta da San Giovanni. Sulla sinistra dell’affresco sono raffigurati i Santi mentre sulla destra sono rappresentati tutti i popoli della terra convertiti a Cristo dall’opera dei missionari.