Inaugurato il monumento ai caduti della grande guerra
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LUCCA - La citta' ritrova finalmente il suo monumeto ai caduti della Grande Guerra. Dopo un restauro durato quattro mesi l'opera di Piazzale Risorgimento, di fronte Porta San Pietro e' stata restituita ai lucchesi.
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Pillole di Curiosità | Il monumento ai caduti a Tivoli
Il Monumento di Piazza Garibaldi, inaugurato nel 1930, è un'opera, in bronzo e travertino, dello scultore Carlo Fontana e mostra una grande ara romana nella quale si rappresenta la grandiosità del sacrificio per la Patria...
Siracusa città. Noto-Marzamemi. Sicilia. italy / 4K.
Riprese con Sony FDR AX33 4K-Editing con Pinnacle 19, di Siracura città. Noto. Marzamemi in Sicilia. Italy.
Luoghi Visitati.
Siracusa: Ponte di Santa Lucia. Agenzia delle Dogane. Tempio di Apollo. Palazzo dell'Orologio. Fontana di Diana. ex Provincia. Chiesa Santa Maria della Concezione. Chiesa di Santa Maria alla Badia. Palazzo dei Beni Culturali. Piazza Duomo. Cattedrale Metropolitana della Natività di Maria Santissima. Largo e Fontana Aretusa. lungo mare Alfeo. Castello Maniace. Chiesa dello Spirito Santo. Lungo Mare d'Ortigia. Marina. Ponte Umbertino. Panoramica via mare: Porto di Siracusa. Marina con il Belvedere. Castello Maniace. Grotte Marine di Ortigia. Ponte Umbertino.
Noto: Vista della cittadina. Porta Reale. Chiesa San Francesco d'Assisi all'Immacolata. Chiesa di Santa Chiara. Cattedrale di Noto. Palazzo Ducezio. Chiesa San Carlo. Monumento ai Caduti. Chiesa di Monte Vergine. Teatro. Chiesa di San Domenico. Chiesa del Crocifisso. Belvedere di Noto.
Marzamemi: Panoramica con isolotto Brancati. Tonnara. Largo Balata. Vicolo di Villadorata. Palazzo Villadorata. Chiesa di San Francesco da Paola. Piazza Regina Margherita. Piazza Giardinella. Marina.
Ringrazio della Visualizzazione.
04-11-16 GIORNATA DELL'UNITA' NAZIONALE E FESTA DELLE FORZE ARMATE.
GIORNATA DELL'UNITA' NAZIONALE E FESTA DELLE FORZE ARMATE. IL DISCORSO DELL'ASSESSORE, SEBASTIANO ATTONI, PRONUNCIATO IN PIAZZA GARIBALDI - MONUMENTO AI CADUTI
Rivolgo il saluto della Città di Anzio a tutti i presenti: autorità civili, militari e politiche, cittadini, labari, associazioni combattentistiche e d’arma, alla Banda Musicale ed alla Corale Polifonica, al Picchetto d’Onore ma, soprattutto, rivolgo l’abbraccio ideale della Città di Anzio a tutti i Rappresentanti delle Forze Armate, costantemente e coraggiosamente impegnati a tutela della sicurezza dei cittadini.
Un saluto particolare al Sindaco del Comune di Nettuno, Angelo Casto ed al Generale di Brigata, Giuseppe Tortorelli.
Oggi Celebriamo il novantottesimo anniversario dell’Unità Nazionale, giorno dell’Armistizio della Prima Guerra Mondiale che riportò all’Italia Trento e Trieste, rendendo compiuta l’Unità Nazionale... celebriamo il compimento del glorioso Risorgimento Italiano e l'Integrità della nostra Nazione.
Ricordare sempre quanti hanno sacrificato la propria vita per la Patria e per l'Unità della nostra Nazione..., deve essere un nostro preciso dovere morale.
In questa giornata, insieme, riflettiamo sulla Patria, sulle responsabilità e sui doveri che ciascuno di noi ha nei suoi confronti: l’Unità d'Italia, l'Indipendenza e la Libertà sono conquiste straordinarie che vanno difese ogni giorno.
Ma oggi è anche la Festa delle nostre Forze Armate, che sono parte integrante del Nazione, impegnate sul territorio nazionale, a difesa della nostra sicurezza e nei luoghi più lontani del pianeta a difesa del diritto alla vita di tante popolazioni e degli ideali di libertà e democrazia.
Come non condividere la scelta del nostro Ministero della Difesa finalizzata a dare maggiore risalto a questa giornata, promuovendo celebrazioni istituzionali come questa, unitamente ad altre importanti iniziative, come Caserme Aperte e Caserme in Piazza, con l'obiettivo di rafforzare i legami tra le Forze Armate ed i Cittadini e per rinvigorire quel patrimonio di coesione ed identità nazionale che gli italiani hanno saputo costruire nel corso della storia anche attraverso dolorose esperienze.
....Una dolorosa esperienza è anche quella che stanno vivendo centinaia di migliaia di uomini, donne e bambini dell'Italia centrale, con le loro case e le loro città rase al suolo dal terremoto.
Da questa Piazza, unitamente al tangibile contributo prestato dal sano volontariato tramite iniziative sportive, scolastiche, religiose, culturali e sociali, la Città di Anzio esprime la sua sentita vicinanza ai cittadini dell'Italia centrale per il dramma che stanno vivendo ed è significativo il fatto che proprio oggi, giorno dell'Unità Nazionale, ad Amatrice, città simbolo del sisma, si tiene il concerto della Banda delle Forze Armate, impegnate nel prestare soccorso alla popolazione ma anche a far sentire la presenza dello Stato in quei luoghi.
Loro, le Forze Armate, sono la parte migliore della nostra Italia ed il loro attaccamento alla Patria è motivo d'orgoglio per tutti noi, ma anche una garanzia di sicurezza per il futuro della nostra democrazia.
Viva le Forze Armate, Viva Anzio,
Viva l’Italia Unita.
Italia: Roma
Giornale Luce B1624 del 22/11/1939
Descrizione sequenze:la statua con la lupa ; l'arrivo al campidollio della macchina con il re a bordo ; il re scende dalla macchina, viene ricevuto da autorità ; il corteo di autorità entra nel palazzo ; Volpe pronuncia un discorso in una sala affollata ; il re esce dal campidoglio, le autorità lo accompagnano alla macchina ; la macchina parte, le autorità nel cortile in saluto fascista ;
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Sant'Angelo di Brolo - La celebrazione del 25 aprile
Il corteo è partito da San Francesco. Nella chiesa di S. Maria l'Arciprete ha officiato la liturgia della parola ed ha benedetto la corona. La manifestazione si è conclusa in Piazza Vittorio Emanuele con la deposizione della corona al Monumento ai Caduti e il discorso del Sindaco.
4 novembre 2016 SGT alta
Festa Nazionale delle Forze Armate e dell'Unità Nazionale. Celebrazioni a San Giovanni Teatino Alta. La cerimonia, organizzata dall'assessore Maria Rosaria Elia, è inziata con il corteo di tantissimi bambini che, dietro la banda musicale Città di Penne hanno percorso la via centrale fino a piazza Marconi. Presso il Monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale, il Sindaco Luciano Marinucci, rappresentanti delle autorità militari, delle associazioni combattenistiche e del volontariato, hanno assitito alla deposizione della corona d'alloro. Dopo il Silenzio, tutti i presenti hanno cantato l'Inno Nazionale, seguita dall'intervento del Sindaco Marinucci e la preghiera di don Giuseppe, parroco di San Giovanni Teatino alta.
TERNI: la distruzione del mosaico dello Zodiaco di Corrado Cagli
di Gianluca Procaccini
Nel 1932 il comune di Terni, dopo aver deciso di trasferire il monumento ai caduti dal centro di piazza Tacito allingresso dei giardini della Passeggiata, indisse un concorso nazionale tra gli ingegneri del Regno per lelaborazione di un progetto finalizzato alla costruzione di una fontana monumentale. La commissione esaminatrice, formata dallarchitetto Marcello Piacentini, dai critici d arte Roberto Papini e Carlo Tridenti e dal Podesta Almo Pianetti, nel 1933 ritenne degno di esecuzione lo studio contraddistinto dal motto Dinamo I, presentato dagli architetti Mario Ridolfi e Mario Fagiolo. La descrizione fornita dagli stessi progettisti, a compendio del loro studio spiega che lacqua, scorrendo sul catino decorato a mosaico, rappresenta la sorgente che abbellisce e allieta di sua freschezza la natura; quindi, precipitando nella seconda vasca a quota piu bassa, allude allintervento delluomo sull elemento naturale ai fini energetici. Il prodotto ottenuto e visualizzato dalla stele di acciaio che diventa esaltazione del lavoro metallurgico e testimonianza della natura industriale della citta. I materiali utilizzati per la costruzione del manufatto sono, oltre al granito grigio impiegato per il marciapiede, il porfido rosso per il bordo della fontana, il marmo di Carrara, diversamente lavorato per il rivestimento della vasca centrale, e lacciaio inossidabile dellago. I mosaici policromi che rivestono il catino della prima vasca, realizzati dalla Ditta Salviati di Venezia su cartoni di Corrado Cagli, rappresentano i segni zodiacali. Le figurazioni musive furono valorizzate da una sorgente luminosa posta sotto il bordo esterno della vasca che, illuminando il velo dacqua fluente su di esse, le arricchisce di suggestive vibrazioni. Il 21 aprile del 1936 piazza Tacito, con al centro la sua fontana, nella sua nuova configurazione, che secondo il progetto generale di Ridolfi e Fagiolo, vedeva una nuova pavimentazione in porfido e linsediamento di una quinta arborea, rappresentata da quattro parallelepipedi di lecci, studiata con la duplice funzione di creare una cornice uniforme atta a valorizzare la fontana centrale ed eliminare la discontinuta architettonica degli edifici prospettanti i lati maggiori della piazza, venne consegnata alla citta. La fontana fu gravemente danneggiata dai bombardamenti americani del 14 ottobre 1943. Il ripristino della fontana fu tra i primi interventi di ricostruzione delle opere pubbliche danneggiate dalla guerra, la direzione dei lavori per il ripristino della parte musiva fu affidata allo stesso Corrado Cagli che, pur riproponendo i temi iniziali, ridisegno i segni zodiacali prevedendo l impiego del mosaico romano in luogo del veneziano precedentemente adottato. In occasione della XIV Festa delle Acque, il 24 giugno 1961, la fontana venne restituita al patrimonio artistico cittadino. Nel 1994 la fontana in forte stato di degrado, dovuto ad un errato metodo di ripulitura adottato nel corso degli anni, i ripetuti passaggi sulla superficie di soluzioni acide avevano causato la corrosione differenziata del materiale lapideo, in relazione alla natura mineralogica, sciogliendo la parte in carbonato di calcio, determinando la solubilizzazione soltanto delle venature in calcare, marmo rosso Lepanto o della piccola percentuale presente nelle tessere verdi, verde Alpi, che risultavano meno consumate e quindi con spessore superiore alle altre, fu restaurata dal sindaco Ciaurro. Nella relazione tecnica dei restauratori si sconsigliava ulteriori puliture con sostanze acide o abrasive causa la perdita delle tessere calcaree ormai presenti come sottili cartelline di marmo dello spessore medio inferiore al millimetro e si invocava una corretta e metodica manutenzione annuale, consigliando luso di acqua e spazzole morbide e lapplicazione di bioacida per prevenire leventuale crescita di microrganismi, inoltre i tecnici per garantire maggiormente lincolumita del mosaico indicavano di evitare lo scorrimento dellacqua sulla superficie. Dei mosaici di Cagli rimane ben poco, i consigli dei restauratori del 94 non sembra siano stati ascoltati, delle figure zodiacali rimangono solo ombre sbiadite, nelle figure del cancro, dei pesci, del capricorno, dellacquario e del toro si sono aperti veri e propri crateri, profondi alcuni centimetrI. E curioso che nella civilta dell immagine, dove il look e eletto sovrano, dilaghi questa rivolta del brutto che fa scempio del patrimonio artistico cittadino, lestetica lapplichiamo, quando lapplichiamo, fino alla punta delle nostre scarpe, disinteressandoci di tutto il resto. Dell opulenza di un tempo si vedevano i segni nella sontuosita di torri, cattedrali e opere darte, ora dellopulenza urbana ci accorgiamo grazie ai cassonetti sempre trabocchevoli di rifiuti, ovviamente da termovalorizzare.
Vegetable Garden - Favara Farm Cultural Park
a Vegetable Garden inside the Farm Cultural Park at Favara (Sicily, Italy)
un orto dentro il Farm Cultural Park a Favara (Sicilia, Italia)
By Stunnering
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Roma. Inaugurazione dei corsi premilitari alla caserma di Castro Pretorio
Giornale Luce C0077 del 23/09/1940
Descrizione sequenze:nel cortile della caserma formazioni di soldati sull'attenti ; autorità militari salutano passando davanti ai soldati ;
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Helicopter day Caltagirone
Caltagirone, morto in casa da 3 giorni.mpg
Un 53enne di Caltagirone è stato rinvenuto cadavere all'interno della propria abitazione. La morte è avvenuta per cause naturali. Gli inquirenti non escludono l'ipotesi di un eventuale infarto.
MABITUS ABBIGLIAMENTO INAUGURAZINE CALTAGIRONE VIALE EUROPA 4/B
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rai 3 ulisse il piacere della scoperta caltagirone
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25 Aprile 2019 Festa della Liberazione Borgo Santo Pietro Caltagirone Concerto
25 Aprile Festa Della Liberazione Borgo Santo Pietro Caltagirone
Evento Organizzato da ANPI in collaborazione con : Arci Amari ,
Legambiente il Cigno, Ramarro
CGIL Caltagirone e CGIL FilCams di Catania
CISL ,Associazione culturale Gianbattista Fanales
Mamme No Muos di Niscemi
Evento Presentato da : Molly Narciso web tv Fermata Obbligatoria
Sponsor
Pizzeria la Pineta di Valentino Amore
Opel Alessi e Messina
Farmacia Cardiel
Just Negozio di abbigliamento
Ignazio e salvo ottica 11/10
Pelletteria Bruno
Coperativa Agricola Molino Crisafulli
Azienda Agricola terra rossa
Azienda Agricola Caudarella
Profili
Organizzazione Band : Dario Cusumano
L'inaugurazione della chiesa restaurata SS.Trinità con la cerimonia di dedica della campana a
Giornale Luce B1418 del 30/11/1938
Descrizione sequenze:il corteo delle autorità cammina con gli ombrelli aperti in strada ; Rachele Mussolini cammina con altre autorità fasciste tenendo un mazzo di fiori in mano ; miliziani tra il pubblico applaudono ; le autorità stanno in piedi su una tribuna ; immagine della folla accalcata davanti alla chiesa ; veduta del campanile restaurato ; immagini della facciata della chiesa ; immagini della gente tra la folla ; veduta della tribuna delle autorità ; immagine della nuova campana in funzione all'interno del campanile ; immagini esterne della chiesa ; immagini della gente in strada ; veduta interna dell'altare della chiesa ; immagini dell'altare ; immagine di un dipinto all'interno della chiesa ; lapide in omaggio all'architetto Melozzo degli Ambrogi ; immagine di un dipinto ; immagini dei fedeli inginocchiati in chiesa ; donne anziane pregano ; monumento funebre ; un chierichetto suona una campanella ; immagini dell'altare e del sacerdote che celebra la funzione religiosa ;
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#Fencingmob a #Caltagirone
Fencingmob Caltagirone 07/09/2014
Caltagirone e Gela, Istituzione Liberi Consorzi di Comuni: un miraggio
Portici 25 APRILE 2017, FESTA DELLA LIBERAZIONE
Portici 25 APRILE 2017, FESTA DELLA LIBERAZION
25 Aprile 2015, Celebrazioni della Città di Aprilia per la Liberazione e della Fondazione
Aprilia, 25 aprile 2015
70esimo della Liberazione e 79esimo della Fondazione, le celebrazioni e la rievocazione storica promossa dal Comune di Aprilia
Ha avuto luogo questa mattina la giornata celebrativa promossa dal Comune di Aprilia per la ricorrenza del 70esimo Anniversario della Liberazione in concomitanza con il 79esimo della Fondazione di Aprilia.
Alla manifestazione hanno preso parte il Signor Prefetto Vicario dottor Luigi Scipioni, le Autorità Civili e Militari, i rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’Arma.
Nell’ambito delle celebrazioni, il Comune di Aprilia ha promosso una rievocazione storica in Aula Consiliare, aperta dal saluto del Sindaco Antonio Terra e seguita dalla proiezione di un video documentario a cura dell’associazione The Factory 1944, con immagini inedite del periodo della seconda guerra mondiale riguardanti il territorio di Aprilia, colpita dai bombardamenti a seguito dello Sbarco Alleato. Successivamente sono intervenuti i signori Roberto e Pasqualino Nuti, quest’ultimo autore del libro di recente pubblicazione “Aprilia, i giorni della guerra e gli occhi di un bambino”, che hanno commentato alcune immagini storiche del proprio archivio personale. Ha chiuso la giornata celebrativa l’esibizione della Fanfara dei Bersaglieri “Adelchi Cotterli Città di Aprilia”, diretta dal Maestro Ildo Masi.
Di seguito, alcuni stralci del Sindaco Antonio Terra:
«Sono particolarmente contento della presenza di molti giovani che insieme a noi stanno celebrando la Festa Nazionale della Liberazione e quella cittadina della Fondazione. Questa è la testimonianza dei frutti che sta dando il nostro impegno per la memoria e per tramandare alle giovani generazioni ciò è accaduto settanta anni fa.
Uno dei rischi che corre infatti oggi la giornata del 25 Aprile è che il trascorrere del tempo affievolisca il ricordo degli orrori della guerra, dei giorni eroici della Resistenza e, così facendo, che la data simbolica della Liberazione perda quella forza unificatrice dell’intera nazione italiana e venga travisata da chi, ad esempio, negando l’Olocausto mente sapendo di mentire.
La nostra Città si è ritrovata suo malgrado teatro di scontro tra le truppe Alleate, sbarcate sul litorale, e le truppe naziste. E sulla strada della Liberazione di Roma e dell’Italia intera, Aprilia ha pagato un prezzo altissimo.
Di tutto questo noi non vogliamo che si perda il ricordo e, dal 2011, abbiamo iniziato un percorso della memoria di tutto ciò che è successo dal 22 gennaio del ’44 fino al giorno della Liberazione. Un percorso che ci ha portato a Campo di Carne, in Via dei Pontoni, nel comprensorio studentesco di Via Carroceto, a Campoleone, dove sono stati inaugurati monumenti o scoperte targhe a testimonianza della nostra riconoscenza nei confronti di chi ha combattuto e sacrificato la vita consentendo a noi oggi di vivere in pace e in democrazia.
Va sottolineato anche che questo percorso della memoria che oggi può dirsi concluso ha restituito alla Città di Aprilia quel ruolo di primo piano nella storia nazionale che le spettava di diritto ma che non le era mai stato riconosciuto. La Città di Aprilia oggi è inserita nel circuito celebrativo dello Sbarco Alleato, insieme ad Anzio, Nettuno e Lanuvio. Del nostro territorio e di ciò è successo si parla sui media nazionali, il nome di Aprilia è ricomparso in libri, documentari e riviste d’approfondimento. Ma soprattutto della seconda guerra mondiale e di quei giorni tragici si parla nelle scuole, negli eventi cittadini e in tutte le manifestazioni.
Auspicio che i giovani di Aprilia sviluppino sempre più lo spirito unitario e il sentimento di identità caratteristici di una comunità forte e solidale, ma anche quello spirito di repulsione e rifiuto nei confronti delle guerre come soluzione dei contrasti internazionali.
L’Italia e l’Europa oggi non sono impermeabili ai tanti conflitti bellici. Non possiamo cadere nella tentazione di sentirci estranei a ciò che succede a poca distanza da noi. La guerra è più vicina di quanto si possa credere e ciò che è successo una settimana fa, la più grande tragedia umana che il Mar Mediterraneo ricordi, ne è una diretta conseguenza.
Ci dobbiamo confrontare con questa realtà e personalmente voglio applaudire alle parole del nostro Presidente della Repubblica, che di fronte ai fatti del Mediterraneo ha richiamato la Comunità Internazionale alle sue responsabilità nei confronti delle guerre, delle persecuzioni e delle carestie che flagellano larga parte dell’Africa e del Medio Oriente.
Un pensiero va ai tanti militari italiani, anche apriliani, impegnati all’estero in missione di pace.
Se celebriamo il 70esimo della Liberazione, lo dobbiamo infine anche ai nostri pionieri che nel dopoguerra hanno trovato Aprilia rasa al suolo e, dovendo scegliere tra fuggire e restare, hanno preferito resistere e hanno ricostruito».