8 novembre 2015, Celebrazioni del 4 novembre - Monumento ai Caduti di Maddalena
Monumento ai Caduti, Maddalena. Discorso del Sindaco Stefano Bellaria, discorso del Presidente dell'Associazione Maddalena Forever, Ripristino dell'aquila sul Monumento ai Caduti.
4 NOVEMBRE 1918-2015
97° anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale
Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate
Per commemorare i defunti, per non dimenticare, affinchè il ricordo ci guidi a lavorare per la pace. L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo. Costituzione della Repubblica Italiana; art. 11
Comune di San Giovanni a Piro-Santa Marina-Torre Orsaia-Roccagloriosa-Tortorella-Casaletto Spartano
Onore dal Nob. Cav. Attilio De Lisa Presidente Sezione Comune di Sanza Federazione Provincia di Salerno Associazione Nazionale Combattenti e Reduci - ANCR (dirigente di ruolo dell'A.S.L. Salerno P.O. di Sapri designato nel Libro d'Oro delle famiglie Nobili e Notabili Italiane e quindi la gioia con STEMMA NOBILIARE CASATO FAMIGLIA) - 25 aprile 2018 Anniversario della Liberazione d'Italia - Comune di Sanza,avvenuta solenne celebrazione in ricordo della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo
Una cerimonia semplice, per ricordare la storia e soprattutto per onorare quelle vite, troppo giovani, spezzate per la libertà del Paese.
In occasione del 73° anniversario della Liberazione, l’Amministrazione comunale di Sanza ha predisposto il programma per la celebrazione Festa del 25 aprile 2018. Alle 10,30 si è svolta la cerimonia di deposizione di una corona d’alloro al Monumento ai Caduti in piazza XXIV Maggio,dove ha visto prima l'intervento del Nob. Cav. Attilio De Lisa (con fascia per la carica da Presidente,con distintivo identificativo,con foulard e Bandiera Tricolore Italiana dell'Associazione Nazionale Combattentie Reduci) per rendere omaggio alla festa della liberazione con la carica di nuovo Presidente Sezione Comune di Sanza Federazione Provincia di Salerno Associazione Nazionale Combattenti e Reduci insieme ai 25 tesserati soci compreso direttivo presenti che ha ringraziato per la fiducia datagli (garantendo che darà il al ricordo dei caduti in guerra sempre al rispetto dello statuto Nazionale suo meglio al rispetto anche del volere di chi lo ha preceduto come Referente Provinciale (defunto Prof. Giuseppe Laveglia) che dopo anni di sua disponibilità lo ha delegato in successione ed elogiandolo come Promotore sia di questa associazione che del Centro Sociale Anziani (denominato allora Circolo dell'Anziano) + la stima alla famiglia Laveglia compreso moglie socio onorario e portando un saluto affettuoso anche alla famiglia del precedente defunto Presidente Combattente Sabino Pesce.
Inoltre i saluti rivolti ai concittadini sanzesi presenti e non compreso Autorità locali di cui Sindaco socio Vittorio Esposito insieme a Giunta e Consiglio Comunale, Parroco don Giuseppe Spinelli (ringraziandolo per la benedizione alla fascia per la carica da Presidente e da buon cattolico cristiano praticante di Referente del Parroco presso gli uffici diocesani rinnovandogli la vicinanza di sempre insieme al Vescovo di riferimento Mons. Antonio De Luca della Diocesi di Teggiano-Policastro),Brigadiere Raffaele Urciuoli della Stazione dei Carabinieri locale capeggiata dal Luogotenente Antonio Russo assente,Capo dei Vigili Urbani socio Vincenzo Manduca e portando anche quelli da parte del Presidente Provinciale e Consigliere Nazionale Prof. Antonio Landi oltre ha ricordato sia il nome della Sezione Comune di Sanza di riferimento provinciale per i tesseramenti (come il Referente Provinciale Nob. Cav. Attilio De Lisa) dedicata a Giordano Giuseppe Madaglia d'Argento al Valor Militare della II Guerra Mondiale che in attesa di nuova sede richiesta da mesi al Sindaco con numero di protocollo e dopo disposizione provinciale da inaugurare con la presenza obbligatoria del Vescovo Mons. Antonio De Luca della Diocesi appartenente di cui ha portato a conoscenza.
L'intervento del Presidente Nob. Cav. Attilio De Lisa è terminato rievocando il 73° Anniversario della Liberazione nazifascista volendo ricordare le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: nel modo più assoluto occorre che non bisogna abbassare la guardia per salvaguardare ancora,come allora,la nostra Democrazia e la nostra Libertà.
Infine arrivato anche un caloroso saluto alle autorità locali da parte del Nob. Cav. Attilio De Lisa che sicuramente lo vedrà presente e coinvolto da Presidente in ogni manifestazione di questo genere al rispetto dello Statuto Nazionale quindi con la sua serietà per dare grande valore ed omaggio non solo ai suoi Eroi Caduti in Guerra ma anche al Patriota Carlo Pisacane deceduto a Sanza il 2 luglio 1857 oltre a livello Provinciale,Regionale e Nazionale.
Dopo seguito sia l'intervento del Primo Cittadino Vittorio Esposito per rendere omaggio al 25 aprile (ricordando la storia e soprattutto per onorare quelle vite, troppo giovani, spezzate per la libertà del Paese) che la benedizione del parroco don Giuseppe Spinelli con un minuto di silenzio.
Da buon cattolico cristiano praticante la vicinanza di sempre alla Parola del Signore Gesù (Via,Vita e Verità) e della Madre Chiesa Cattolica oltre la stima alla Politica Italiana,alla Giustizia e alle Forze Armate.
BERSAGLIERI SESTO SAN GIOVANNI 2 GIUGNO
Licodia Eubea - Piccola Grande Italia 51
Comune siciliano, in provincia di Catania, con più di tremilacento abitanti. Il comune è ai confini con la provincia di Ragusa
Bresso: 200° Fondazione Arma Carabinieri e 10° Fondazione ANC Bresso
Cerimonia e manifestazione per il 200° della Fondazione dell'Arma dei Carabinieri e 10° Fondazione Associazione Nazionale Carabinieri sez. Bresso e sua intitolazione al Generale C.A. Carlo Alberto Dalla Chiesa M.O.V.C.
Special Guest:
Sen. Ferdinando Dalla Chiesa
Generale di Brigata Maurizio Stefanizzi
Comandante Provinciale Carabinieri di Milano
Tenente Colonnello Ciro Petitto
Comandante Provinciale Carabinieri Monza
Capitano Salvatore Pignatelli
Comandante della Compagnia Carabinieri Sesto S.G.
Generale di Divisione Nazzareno Giovannelli
Ispettore Regione Lombardia dell'Associazione Carabinieri
Maresciallo Giuseppe Rasola
Comandante della Stazione Carabinieri di Bresso
Luogotenente Bernardo Aiello
Comandante della Stazione Carabinieri di Cinisello Balsamo
Maresciallo Massimo Pesce
Comandante della Stazione Carabinieri di Sesto San Giovanni
Colonnello Alpini di Trento Tonino Scardicchio
Maresciallo Guadalupi operatori di pace in Afghanistan e Brigadiere D'Errico in Iraq
Associazioni ANC di
Bresso, Sesto San Giovanni, Cinisello, Lurago D'Erba, Bollate e Paderno Dugnano
Il sindaco di BressoUgo Vecchiarelli
Polizia Locale di Bresso e Comandante Riccardo Brunati
Guardie E.V. Parco Nord e Pres. Giuseppe Manni
Protezione Civile di Bresso
AIDO Bresso
AVIS Bresso
ANMIC Bresso
Associazione Centro Sociale Anziani Bresso
Associazioni culturali di Bresso
Associazione d'arma
Alpini, Bersaglieri, Frecce Tricolori, Combattenti e Reduci
Col prezioso accompagnamento del
CORPO MUSICALE S. CECILIA
dal 1906 la nostra gloriosa Banda di Bresso
Il comitato organizzatore per l'evento
Associazione Nazionale Carabinieri - Bresso
Pasquale De Nuzzo
Giuseppe Nava
Ezio Tilli
sovramontini ricordano i loro caduti della grande guerra
luglio 08 i sovramontini ricordano i loro caduti della grande guerra a 90 anni dalla fine con messa nella galleria del Cannone sul Lagazuoi (Cortina D'Ampezzo).
Ossario di Rovereto
Website: camera360.it
pagina facebook:
Cimitero Militare Italiano-FOTO
Monaco di Baviera
L'Italia ai suoi figli caduti nelle guerre mondiali
Emir NISIC
Venite a visitare Torino di Sangro (provincia di Chieti)
Storia
Intorno alle origini del nome sono stati fatti molti studi e ricerche ma non si è potuto risalire al vero significato dato a questo paese. Di ipotesi e leggende se ne raccontano tante. Potrebbe avere origini da “Taurus”, posto elevato, o dal “toro” raffigurato nello stemma. Potrebbe essere anche vera l’ipotesi di una imitazione, che cioè la nostra terra abbia preso il nome dalla Torino Piemonte. La leggenda più conosciuta è quella secondo cui gli abitanti di Civita di Sangro, assaliti dai Saraceni fuggirono preceduti da un toro che si fermò sulla collina su cui oggi sorge il paese e, proprio per onorare il ricordo dell’ animale che li aveva tratti in salvo, che l’insediamento prese il nome “Torino”. Nell’altomedioevo, XII secolo, Torino di Sangro fu interessato alla monastica benedettina della vicina abbazia di San Giovanni in Venere. Fino al XV secolo fu possesso feudale dell’abbazia di S.Stefano in Rivo Mare per poi essere venduta alla città di Lanciano. Nel XVI secolo fu feudo di Luigi Carafa, poi vi ebbero signoria i d’Aquino, i Giovene, i d’Avalos ed, infine, i De Stefano. Della sua storia il nostro paese racconta di emigrati ed immigrati, di antiche tradizioni tutt’ora mantenute e vanta di aver dato asilo ad un gran numero di artisti fra cui numerosi musicisti. Fino al XIX secolo la città si chiamava semplicemente Torino. Il 20 luglio 1862 il consiglio comunale deliberò di mutare il nome in Torino del Sangro, per ovviare ai disguidi postali registrati soventemente a causa dell’omonimia con la più nota città piemontese.
MONUMENTI
Anticamente Torino di Sangro contava 18 chiese, ad oggi rimangono le seguenti:
la Chiesa di San Salvatore costruita nel 1302, fu possedimento della abbazia di Santo Stefano in Rivomaris e di Arabona; è in stile romanico barocco;
la Chiesa della Madonna di Loreto, costruita nel XIV secolo, originariamente era più piccola della chiesa odierna; attualmente è a 3 navate;
la Chiesa di San Michele Arcangelo, sita in Borgata Marina, risale al 1990 quando è finanziata dal dottor Michelangelo Nicolucci; ad agosto è meta della festa di San Michele Arcangelo.[2]
la Chiesa di San Felice è sita in Viale Sant'Angelo. La chiesa con l'annesso convento risalgono al 1878, da allora hanno mantenuto sempre la struttura originaria eccezion fatta per alcune aggiunte risalenti al 1949-50 tipo la casa del custode, il porticato, il terrazzo, il lavatoio. Sempre nello stesso periodo vengono fatti dei restauri parziali nella chiesa. La facciata della chiesa è ad intonaco e mattoni con, nella parte superiore, un timpano triangolare. Il portale è incorniciato con ai lati delle lesene e sopra uno stemma. Le facciate laterali hanno delle finestre strombate ad arco ribassato. L'interno è a navata unica con volta a botte e lunette. Le pareti interne sono intonacate di bianco e beige cui sono addossate delle arcate a tutto sesto cieche che poggiano su delle lesene corinzie. Attaccato alla facciata sinistra della chiesa è l'annesso convento
IL CIMITERO MILITARE INGLESE
Detto Sangro River War Cemetery, posto tra la riserva della Lecceta e il centro storico. Fu costruito nel 1946 in concomitanza con il cimitero canadese di Ortona, in ricordo della battaglia del Sangro, svoltasi lungo la linea Gustav nella piana omonima, e combattuta specialmente a Casoli, Gessopalena, Taranta Peligna e Montenerodomo.
Il campo del cimitero è arricchito da lapidi bianche tutte uguali, alla maniera canadese, disposte in file eguali equidistanti, delle quali un tratto forma un semicerchio. Inoltre è posto un mausoleo per i caduti senza nome.
GIORNATA DEI CADUTI SUL LAVORO 2017 A BRESSO (MILANO)
PER RICORDARE TUTTI I LAVORATORI UCCISI IN NOME DEL PROFITTO!
Martedì 5 dicembre 2017, presso il Monumento in Memoria delle Vittime del Lavoro posto davanti al Municipio in via Roma 25 a Bresso, provincia di Milano, commemorazione in occasione della Giornata dei Caduti sul Lavoro.
Sono intervenuti Ugo Vecchiarelli (Sindaco di Bresso), Angelo Frigerio (Presidente Provinciale dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro), nonché Michele Michelino (Presidente Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e nel territorio; CIP Centro di Iniziativa Proletaria “Tagarelli” di Sesto San Giovanni, Milano).
Hanno partecipato rappresentanze dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani), INNSE di Lambrate, Alpini, Bersaglieri, Carabinieri, Vigili Urbani, Croce Rossa, AIDO, ecc. oltre alla popolazione cittadina (nonostante il gelo intenso).
Questo video è dedicato in particolare agli operai vittime di Thyssenkrupp, Ilva di Taranto, Eureco di Paderno Dugnano, Breda, Falck, della non dimenticata Bhopal, della diossina di Seveso, della strage di Viareggio, dei cantieri edili, dell’amianto e a tutti i lavoratori e pensionati che continuano a lottare per il giusto riconoscimento delle loro malattie professionali, contro uno Stato, un governo e delle leggi studiate su misura per difendere gli abusi e i crimini della classe padronale e dei suoi accoliti.
Non per niente il principale responsabile della strage di Viareggio è a piede libero sorridente e benvoluto da governo e Confindustria (…), mentre il “democratico” governo tedesco si rifiuta di estradare in Italia alcuni dei condannati responsabili dell’incendio della Thyssenkrupp in cui bruciarono vivi sette operai per aver “risparmiato” sulle necessarie misure di sicurezza (…).
25 aprile 2009 - Celebrazione del 64° anniversario della Festa della Liberazione
La Città di Ciampino ha celebrato il 64° anniversario della Liberazione dell'Italia dal Nazifascismo.
Alle ore 10.30 un corteo, preceduto dalla Banda musicale F. Cilea di Ciampino, è partito da Largo Felice Armati per la deposizione di una corona d'alloro al Monumento ai Caduti di tutte le guerre in Piazza della Pace.
151 anni fa la caduta della Real Cittadella - MessinaWebTv - La WebTv della tua terra
Domenica pomeriggio a Messina presso la Chiesa dei Catalani con la tavola rotonda La Real Cittadella di Messina, un monumento emblematico: passato e futuro si sono concluse le iniziative per il 151° Anniversario dell'Eroica Difesa della Real Cittadella organizzate da più di dieci associazioni e con la partecipazione sempre più di messinesi ma anche da persone provenienti da Napoli, Capua, Reggio Calabria, Catania, Palermo e perfino dall'Argentina. Momento culminante del ricco programma è stato domenica mattina con la solenne funzione eucaristica presieduta dal Rev.do Mons. Mario Di Pietro, Cappellano di Sua Santità, Canonico del Capitolo Cattedrale e Parroco di Santa Caterina. La celebrazione eucaristica svoltasi nella Chiesa della SS. Annunziata dei Catalani è stata dedicata ai caduti e ai valorosi militari che per nove lunghi mesi hanno difeso alla Real Cittadella l'onore dell'intero Regno delle Due Sicilie. Al termine i numerosi partecipanti con i testa tante bandiere duosiciliane hanno raggiunto gli spalti di ciò che rimane della splendida fortezza a pianta stellare. Soprattutto gli ospiti provenienti da fuori sono rimasti sgomenti per il vergognoso stato in cui versa il significativo monumento. Dai rifiuti vecchi e nuovi a povera gente che si è stabilmente stabilita in alcuni ambienti della fortezza ma il degrado generale è stato allieviato dallo spettacolare ed incomparabile spettacolo dello Stretto e della nosta Città vista dalla falce di San Raineri. Giunti alla meta prefissata presso il Bastione Santo Stefano una rappresentanza dell'Associazione Nazionale ex Allievi Nunziatella ha deposto una corona di fiori ai piedi della lapide dedicata al generale Fergola e ai suoi uomini collocata l'anno scorso in occasione del 150° dei fatti storico-militari quindi giunti in cima alla fortezza si è deposta una grande corona d'alloro dopo aver commemorato i fatti militari grazie all'intervento del Prof. Franz Riccobono. Una cerimonia quella della Real Cittadella che vede sempre più una larga partecipazione e attenzione per rendere omagio a dei valori soldati che rimasero sempre fedeli alla propria Patria e al proprio Re. Era il 13 Marzo 1861, a quattro giorni dalla proclamazione a Torino del Regno d'Italia, quando dalla Cittadella veniva ammainata la candida bandiera duosiciliana. La fortezza messinese rappresentò, insieme con quelle di Gaeta e di Civitella del Tronto, l'estrema resistenza del millenario Regno delle Due Sicilie, dove i nostri soldati pur sapendo della inutilità di ogni sforzo cercarono di difendere la Patria esprimendo la propria fedeltà al Re Francesco II di Borbone. Questi uomini dimostrarono con le loro gesta eroiche e con i 47 caduti sugli spalti che il soldato duosiciliano sapeva combattere e morire per un ideale in contrapposizione ai tanti tradimenti e vili defezioni che portarono alla caduta del Regno. Una gloriosa pagina del nostro passato volutamente cancellata dalla storiografia ufficiale come la stessa Real Cittadella, testimone inesorabile dei fatti, che ancora oggi versa nel totale abbandono. L'evento quest'anno è stato organizzato dall'Associazione Amici del Museo, la Delegazione di Sicilia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, l'Associazione Nazionale ex Allievi Nunziatella, la Delegazione di Messina dei Comitati delle Due Sicilie e dell'Associazione Culturale Neoborbonica, il Centro Studi Politici SiAmo Messina, il Parlamento delle Due Sicilie, l'Associazione Culturale Attivisti Neoborbonici, la Nobile Arciconfraternita SS. Annunziata dei Catalani, la Delegazione di Messina dell'Istituto Italiano dei Castelli, l'Associazione Culturale Due Sicilie Nicola Zitara di Gioiosa Ionica, la Casa Editrice Il Giglio di Napoli e il Network Z.D.A. - Messina.
Luoghi | ROMA | Mausoleo Garibaldino
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#WalkingTour #Rome
Passeggiata in un'atmosfera sacrale, al MAUSOLEO GARIBALDINO al Gianicolo, colle che nella Storia di Roma è stato scenario dell'epopea garibaldina dove si svolse l'ultima difesa della Repubblica Romana; nella località detta Colle del Pino, dove tra il 30 aprile e i primi giorni del luglio 1849, guidata da Giuseppe Garibaldi, si svolse l'ultima strenua difesa della Repubblica Romana proclamata il 9 febbraio dello stesso anno. Progettato dall'architetto Giovanni Jacobucci (1895-1970) e solennemente inaugurato il 3 novembre del 1941, dopo due anni di lavori, il Mausoleo accoglie i resti dei caduti nelle battaglie per Roma Capitale dal 1849 al 1870. L’esigenza di ricordare degnamente i caduti per Roma fu posta con forza all’indomani della presa di Porta Pia. Nel 1878-79 lo stesso Garibaldi e il figlio Menotti furono tra i promotori della legge che riconobbe nel Gianicolo il luogo dove raccogliere i resti dei patrioti. Fu quindi realizzato il primo sepolcreto sulla base di minuziose ricognizioni effettuate per individuare le salme, alcune delle quali erano tumulate al Campo Verano, mentre quelle del 1870 erano ancora sepolte sui luoghi delle battaglie presso le Mura. L’idea di realizzare un Mausoleo fu ripresa negli anni Trenta del ‘900 da Ezio Garibaldi, figlio di Ricciotti, allora presidente della Società dei Reduci Patrie Battaglie, intitolata all’eroico nonno, e proposta al Governo, che la fece propria sostenendone i costi.
Al centro di un’area recintata, un austero quadriportico in travertino, costituito da tre archi a tutto sesto su ogni lato, e in posizione elevata su una gradinata, racchiude il nucleo centrale del monumento: un'ara ricavata da un unico blocco di granito rosso di Baveno, arricchito da figurazioni allegoriche ispirate all'antichità romana, tra cui la lupa, l’aquila imperiale, scudi e gladi. Questi motivi si ripetono in tutto l’apparato decorativo del Mausoleo.
In corrispondenza degli angoli del quadriportico, quattro piedistalli in travertino sorreggono altrettanti bracieri bronzei decorati con teste di lupa, che ancora oggi vengono accesi nel corso delle ricorrenze ufficiali. Sui piedistalli sono ricordate le battaglie più significative per la liberazione di Roma: 1849 Vascello, San Pancrazio, Palestrina, Velletri, Monti Parioli, Villa Spada; 1862 Aspromonte; 1867 Monterotondo, Mentana, Villa Glori, Casa Ajani; 1870 Porta Pia, San Pancrazio.
Sul retro del quadriportico, una doppia rampa di scale scende al Sacrario, chiuso da un imponente portale bronzeo. Il suggestivo ambiente è diviso in due zone: un vestibolo con piccole absidi laterali e un vano quadrato, che ha al centro un grande pilastro circolare ornato con palme e croci votive in alabastro. Il soffitto a volta ribassata è ricoperto di tessere musive in oro; marmi policromi rivestono il pavimento e le pareti, sulle quali sono disposti 36 loculi chiusi da lapidi che ricordano i nomi di oltre 1600 eroici caduti. Nei loculi sono conservati solo pochi resti (ca. 200), per lo più anonimi, rinvenuti nel corso delle varie ricognizioni. Nella parete di fondo è posto il sarcofago in porfido con le spoglie di Goffredo Mameli, il giovane poeta genovese, autore dell’inno d’Italia, ferito a morte proprio sul Gianicolo nel 1849 a soli 22 anni.
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Anche questo video fa parte delle mie passeggiate per conoscere Roma più da vicino, lasciando che la bellezza e il fascino della città eterna scorrano lentamente davanti agli occhi. Passeggiare per Roma con questi miei video è un'opportunità per gustare la meraviglia dei luoghi sia nella loro bellezza fisica sia in quella effimera, fatta quindi anche di atmosfere. Non solo monumenti, palazzi storici, chiese seicentesce, statue e fontane, ma anche scorci dei luoghi da sempre scenari della Storia della città, incontro tra passato e presente.
Il risultato sono riprese video che riempiono il cuore e preparano gli occhi ad apprezzare ogni dettaglio che il mio sguardo incontra mentre passeggio. Durante la visione del video si schiuderanno davanti ai vostri occhi tante inquadrature originali delle strade e vedute monumentali delle facciate dei palazzi, spesso anche insolite infilandomi tra vicoli, scalinate, androni e cortili, dandovi la sensazione di essere lì voi stessi di persona a camminare.
Da vedere e apprezzare quindi non come una carrellate sui monumenti, ma come un quadro d'insieme. In fase di montaggio mi sono divertito a mescolare luoghi, unendoli con dissolvenze una fontana, i sampietrini del selciato di un vicolo, un obelisco, e spesso saltando da un posto all'altro della città, il tutto in sincrono con le musiche scelte come colonna sonora di accompagnamento alle passeggiate.
Gen. di Brigata Adelmo Lusi, (comandante della Legione Carabinieri Calabria)
eggio Calabria 28 ottobre 2011- Questo pomeriggio presso la sala dei lampadari del Comune di Reggio Calabria alle ore 16.00 sarà tenuta una conferenza stampa dal Gen. di Brigata Adelmo Lusi, (comandante della Legione Carabinieri Calabria), dal dott. Luigi Varratta (Prefetto della Provincia di RC), dal dott. Eduardo Lamberti Castronuovo (assessore alla Cultura e Legalità della Provincia di RC) e dal dott. Demetrio Porcino (vice-sindaco del comune di RC) e da Simone Cara (vice-comandante della Capitaneria di porto di RC).
Nel corso dell'incontro è stato esposto dettagliatamente il programma delle iniziative intraprese in occasione della Festa dell'Unità d'Italia e Giornata delle Forze Armate 4 novembre.
Reggio Calabria 2 novembre 2011
cimitero di Condera e di Archi
commemorazione dei Caduti per la Patria.
- ore 10 00, Santa Messa officiata dall'Arcivescovo Metropolita di Reggio Calabria S.E. Mons. Vittorio MCNDELLO.
- ore 11.00, deposizione di una corona d'alloro al Sacrario dei Caduti
- ore 12.00, presso il cimitero di Archi, resa degli onori da parte di un picchetto d'onore del Comando Militare Esercito Calabria per la deposizione di una corona d'alloro al monumento al milite ignoto.
Reggio Calabria 4 novembre 2011
Teatro F. Cilea
Ore 17.00
Concerto eseguito da una rappresentanza di tutte le formazioni della provincia delle Orchestre dei Fiati diretta dai maestri:
- Concetta Nicolosi;
- Roberto Caridi;
- Maurizio Managò;
- Vincenzo Panuccio;
- Gaetano Pisano.
Con la partecipazione del Coro Studentesco in rappresentanza delle scolaresche reggine
Intermezzo Storico a cura dei Professori Agazio TROMBETTA e Pasquale AMATO.
LA BELLA ITALIA - FIORDALISO LIVE 2019 TORREVECCHIA TEATINA CH 16 AGO 2019
Marina FIORDALISO
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Serena Pellegrino contro la XMAS ospite a Gorizia
Carabinieri, inaugurato a Roma monumento per i 200 anni dell'Arma
Roma, (askanews) - Inaugurato a Roma, nei Giardini di Sant'Andrea al Quirinale, il monumento celebrativo del bicentenario di fondazione dell'Arma dei Carabinieri. Il monumento riproduce la celebre opera dello scultore fiorentino Antonio Berti I Carabinieri nella tormenta, realizzata nel 1973.
Una raffigurazione della stessa scultura è stata riprodotta su una faccia della moneta celebrativa da 2 euro, coniata dalla Zecca per il 200esimo anniversario dell Arma.
Alla realizzazione e alla posa dell'opera, costata circa 700.000 euro, hanno fornito il loro sostegno 8 mila Comuni e un centinaio tra associazioni, enti e privati cittadini, versando in totale oltre 630mila euro.
Alla cerimonia a Roma hanno partecipato tra gli altri il premier Matteo Renzi, i ministri della Difesa Roberta Pinotti, dell'Interno Angelino Alfano, dei Beni culturali Dario Franceschini, il comandante generale dei carabinieri Leonardo Gallitelli e il presidente dell'Anci Piero Fassino.
Lo scempio in piazza Sant'Ambrogio
I residenti del quartiere Sant'Ambrogio a Milano chiedono di fermare subito gli scavi per il famigerato parcheggio sotterraneo. Dal 2005 il cantiere ha letteralmente sequestrato una delle più belle piazze d'Italia...
RAVENNA: Arrestati i tre albanesi che avevano accoltellato un 57enne | VIDEO
Arrestati a Fano tre albanesi, due uomini e una donna, che, domenica 21 gennaio a Punta Marina Terme, frazione di Ravenna, avevano accoltellato un cinquantasettenne. Lasciato in fin di vita all’esterno di un bar in viale dei Navigatori, l’uomo era riuscito a salvarsi, ma i tre erano scappati, facendo perdere le proprie tracce. Tuttavia, dopo una lunga indagine, i Carabinieri del Comando provinciale di Ravenna, in collaborazione con la Polizia fanese, sono riusciti prima ad identificare, poi ad arrestare l’ultimo degli indiziati (gli altri due complici, invece, erano finiti nelle maglie dei Carabinieri a Calcinelli, nella provincia di Pesaro e Urbino). Il trentanovenne, dopo una breve fuga a piedi seguita al pedinamento, e una colluttazione costata ad un agente cinque giorni di prognosi, è imputato, oltre che per l’omicidio di gennaio, di non ottemperanza al divieto di ingresso su suolo italiano (era stato forzatamente accompagnato a Tirana nel 2013), resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e ricettazione.
25 aprile, insulti e spintoni al corteo dell'Anpi a Roma
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