Best Attractions and Places to See in San Benedetto Del Tronto, Italy
San Benedetto Del Tronto Travel Guide. MUST WATCH. Top things you have to do in San Benedetto Del Tronto. We have sorted Tourist Attractions in San Benedetto Del Tronto for You. Discover San Benedetto Del Tronto as per the Traveler Resources given by our Travel Specialists. You will not miss any fun thing to do in San Benedetto Del Tronto.
This Video has covered Best Attractions and Things to do in San Benedetto Del Tronto.
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List of Best Things to do in San Benedetto Del Tronto, Italy
Lungomare San Benedetto del Tronto
Scultura Viva
Monumento al gabbiano Jonathan
Torre dei Gualtieri
Lavorare, lavorare, lavorare preferisco il rumore del mare
Faro del Porto
Monumento al Pescatore
Chalet Alex
Museo Ittico
Riviera delle Palme
San Benedetto Del Tronto
Il monumento al pescatore
Marche- Le spiagge più belle-Grottammare e S. Benedetto del Tronto-HD
Grottammare è una rinomata località turistica della regione Marche, premiata più volte dal Touring Club Italiano con il riconoscimento “Bandiera Blu”. La piccola città si trova in provincia di Ascoli Piceno lungo la costa adriatica, a nord del comune di San Benedetto del Tronto. La località di Grottammare è famosa per il suo lungo litorale, circa cinque chilometri, amato dai residenti e dai numerosi turisti che ogni anno affollano le spiagge.Il borgo gode di un clima mediterraneo, con inverni miti ed estati calde. Questo tipo di clima favorisce la crescita e la fioritura degli aranci che, insieme alle palme, caratterizzano la passeggiata del lungomare. La località turistica di Grottammare fa parte insieme a San Benedetto del Tronto e Cupra Marittima della Riviera delle Palme, il tratto della costa marchigiana dove i giardini sono popolati da migliaia di palme.
Il piccolo borgo è stato oggetto di un attento restauro che ha portato le vie del centro alla bellezza originaria, passeggiare con calma per le strette vie acciottolate permette di cogliere e ammirare i piccoli dettagli di uno dei borghi più belli d’Italia. Grottammare è un paese ricco di storia che ha dato i natali a illustri personaggi come Papa Sisto V che qui nacque nel XVI secolo e lo scultore Pericle Fazzini.
San Benedetto del Tronto
Conosciuta come la capitale della cosiddetta “Riviera delle Palme”, San Benedetto del Tronto è una località balneare frequentata ogni estate da migliaia di turisti. È famosa per il suo lungomare ricco di sculture, giardini e opere d’arte, e le numerose attività che è possibile fare all’aria aperta. Famosa sin dal 1800, è caratterizzata dalle numerose ville in stile liberty e dalle palme che costeggiano il lungomare. Queste sono circa 8mila, e ne sono state piantate diverse specie. Non solo: il mare di San Benedetto del Tronto è stato premiato con la Bandiera Blu. Il che rende la cittadina una delle mete più ambite dai turisti desiderosi di scoprire le meraviglie dell’Italia.La città è costituita da un piccolo nucleo arcaico , chiamato il “Paese Alto”, che si trova su un piccolo rilievo a poca distanza dal mare. Il borgo antico, ossia il cuore del paese, è caratterizzato dalla Torre dei Gualtieri di forma esagonale (risalente al 1300), ricca di beccatelli e merli. La sera i turisti si riversano nel centro cittadino, un’isola pedonale costruita intorno a viale Moretti. Conosciuta come “l’isola dell’arte”, vi sono esposte diverse sculture e opere di artisti contemporanei famosi, come le fontane di Paolo Consorti e Ugo Nespolo. Un vero e proprio museo a cielo aperto gratuito che dimostra come l’arte faccia da padrona in questa località di mare. Passeggiando nella zona adiacente al porto si incontra un’opera in acciaio colorato alta oltre sette metri, recante la scritta:“Lavorare, lavorare, preferisco il rumore del mare”. La scultura è stata realizzata da Ugo Nespolo ed la parafrasi di una famosa poesia di Dino Campana. A pochi metri da lì si erge un’altra statua, “Il monumento al pescatore”, dell’artista grottammarese Cleto Capponi.
San Benedetto - Casapound benda la statua del Pescatore
Non fateci vedere come si è ridotta la nostra città
Vivere San Benedetto ...la più bella città del mondo!!!!
Godetevi questo spettacolo unico!!
La Riviera delle Palme dalla pista ciclabile
Ma quant’è bella la pista ciclabile della Riviera delle Palme?
Solo percorrendo i 16 km che si snodano dalla rotonda di Porto D’Ascoli fino a Cupra Marittima si riesce a capire come è fatto questo tratto di costa marchigiana.
In auto si può percorrere il lungomare di San Benedetto del Tronto in pochi minuti, ma non si riesce veramente ad apprezzarlo, chiusi dentro l’abitacolo che toglie luce, colori e profumi.
E’ solo nelle domeniche in cui è chiuso al traffico che ti rendi conto di quanto si sta meglio senz’auto.
Il profumo del mare lo puoi sentire solo andando in bicicletta.
Non ci vuole un grande allenamento, la ciclabile è alla portata di tutti ed è gratis.
Circa 16 km completamente pianeggianti, adatti anche ai bambini che si possono fare a tappe.
Il primo tratto, più ampio, si svolge sul lungomare rinnovato e vi consiglio delle brevi soste per visitare i giardini tematici, le oasi e i giochi per i bimbi. Potrete stendervi su una delle panchine relax, praticamente una chaise-longue per godervi lo spettacolo dei colori del mare.
Visto da qui il cielo della mia città è sempre più blu, ma all’orizzonte diventa verde e si confonde con il mare. Sulla riva l’acqua è trasparente e la spuma bianca, che sembra birra, lambisce la sabbia beige. Pedalando senza fretta vi sentirete piccoli all’ombra delle palme più alte, e per un attimo, vi sembrerà di essere in qualche posto esotico.
Se è già ora di pranzo la frittura di paranza o l’arrosto misto di pesce vi aspettano in uno dei tanti stabilimenti balneari con cucina e tavolini sulla spiaggia.
Li incontrerete su tutto il lungomare della Riviera delle Palme naturalmente.
Arrivati in centro avrete due possibilità: lasciare il mare entrando nelle pinete con i parchi giochi, quindi attraversare l’isola pedonale per raggiungere il porto, oppure seguire la ciclabile sul lato destro verso il molo sud.
I colori della città e della nostra squadra del cuore sono il rosso e il blu, che guarda caso ritroviamo nell’opera di Nespolo “Lavorare, lavorare, lavorare preferisco il rumore del mare” .
Dopodiché si incontra il più tradizionale monumento al Pescatore, dove potrete godervi lo spettacolo del mare incorniciato dagli scogli.
Questi poi sono i veri protagonisti di Scultura Viva, la manifestazione che negli anni ha trasformato, grazie agli artisti provenienti da tutto il mondo, il molo sud in un museo a cielo aperto, che più avanti riserva ancora tante sorprese.
monumento lavorare lavorare preferisco il rumore dle mare Nespolo
Un enorme cerchio di ferro taglia l’azzurro, altro non è che il terzo monumento caratteristico della città, dedicato al Gabbiano Jonathan.
La passeggiata prosegue fino alla punta del porto con un panorama che vi lascerà estasiati: sulla sinistra il verde variegato delle colline picene con il paese di Grottammare, che sembra pronto a tuffarsi in acqua, sulla destra il blu dipinto di blu e di fronte ancora mare.
Molo sud Riviera della Palme
Dopo San Benedetto la ciclabile cambia volto e prende le forme di un nastro colorato che fa la gincana tra le palme più piccole, ma altrettanto belle di Grottammare, la perla dell’Adriatico.
Una vera opera di architettura urbana è l’ultimo tratto, prima di arrivare al centro del paese, con i prati all’inglese dove i bambini possono correre respirando l’aria del mare e gli adulti possono sedersi sulle panchine scenografiche poste proprio dove finisce la macchia verde e comincia la spiaggia.
Yogorino Sbt centro
Godetevi questo spettacolo unico!!
La Riviera delle Palme dalla pista ciclabile
Ma quant’è bella la pista ciclabile della Riviera delle Palme?
Solo percorrendo i 16 km che si snodano dalla rotonda di Porto D’Ascoli fino a Cupra Marittima si riesce a capire come è fatto questo tratto di costa marchigiana.
In auto si può percorrere il lungomare di San Benedetto del Tronto in pochi minuti, ma non si riesce veramente ad apprezzarlo, chiusi dentro l’abitacolo che toglie luce, colori e profumi.
E’ solo nelle domeniche in cui è chiuso al traffico che ti rendi conto di quanto si sta meglio senz’auto.
Il profumo del mare lo puoi sentire solo andando in bicicletta.
Non ci vuole un grande allenamento, la ciclabile è alla portata di tutti ed è gratis.
Circa 16 km completamente pianeggianti, adatti anche ai bambini che si possono fare a tappe.
Il primo tratto, più ampio, si svolge sul lungomare rinnovato e vi consiglio delle brevi soste per visitare i giardini tematici, le oasi e i giochi per i bimbi. Potrete stendervi su una delle panchine relax, praticamente una chaise-longue per godervi lo spettacolo dei colori del mare.
Visto da qui il cielo della mia città è sempre più blu, ma all’orizzonte diventa verde e si confonde con il mare. Sulla riva l’acqua è trasparente e la spuma bianca, che sembra birra, lambisce la sabbia beige. Pedalando senza fretta vi sentirete piccoli all’ombra delle palme più alte, e per un attimo, vi sembrerà di essere in qualche posto esotico.
Se è già ora di pranzo la frittura di paranza o l’arrosto misto di pesce vi aspettano in uno dei tanti stabilimenti balneari con cucina e tavolini sulla spiaggia.
Li incontrerete su tutto il lungomare della Riviera delle Palme naturalmente.
Arrivati in centro avrete due possibilità: lasciare il mare entrando nelle pinete con i parchi giochi, quindi attraversare l’isola pedonale per raggiungere il porto, oppure seguire la ciclabile sul lato destro verso il molo sud.
I colori della città e della nostra squadra del cuore sono il rosso e il blu, che guarda caso ritroviamo nell’opera di Nespolo “Lavorare, lavorare, lavorare preferisco il rumore del mare” .
Dopodiché si incontra il più tradizionale monumento al Pescatore, dove potrete godervi lo spettacolo del mare incorniciato dagli scogli.
Questi poi sono i veri protagonisti di Scultura Viva, la manifestazione che negli anni ha trasformato, grazie agli artisti provenienti da tutto il mondo, il molo sud in un museo a cielo aperto, che più avanti riserva ancora tante sorprese.
monumento lavorare lavorare preferisco il rumore dle mare Nespolo
Un enorme cerchio di ferro taglia l’azzurro, altro non è che il terzo monumento caratteristico della città, dedicato al Gabbiano Jonathan.
La passeggiata prosegue fino alla punta del porto con un panorama che vi lascerà estasiati: sulla sinistra il verde variegato delle colline picene con il paese di Grottammare, che sembra pronto a tuffarsi in acqua, sulla destra il blu dipinto di blu e di fronte ancora mare.
Molo sud Riviera della Palme
Dopo San Benedetto la ciclabile cambia volto e prende le forme di un nastro colorato che fa la gincana tra le palme più piccole, ma altrettanto belle di Grottammare, la perla dell’Adriatico.
Una vera opera di architettura urbana è l’ultimo tratto, prima di arrivare al centro del paese, con i prati all’inglese dove i bambini possono correre respirando l’aria del mare e gli adulti possono sedersi sulle panchine scenografiche poste proprio dove finisce la macchia verde e comincia la spiaggia.
La festa della pesca
Giornale Luce A1012 del 10/1932
Descrizione sequenze:San Benedetto del Tronto ; i due personaggi escono dalla stazione ferroviaria ; il duca di Genova prende posto su un'auto che è in attesa ; la popolazione intorno acclama ed applaude, alcuni ragazzi appollaiati su una ringhiera ; l'auto si mette in moto lasciano il piazzale della stazione ; il duca di Genova rende omaggio alla lapide in memoria di Arnaldo Mussolini ; il gruppo delle autorità si reca ad inaugurare il lungomare intestato al duca di Genova Tommaso di Savoia ; la grande folla assiste alla cerimonia ; il palco della autorità: in prima fila il vescovo in paramenti sacri che celebra la funzione religiosa ; la targa del lungomare con il simbolo araldico in ferro battuto e la bandiera di combattimento stracciata dalle battaglie ; l'inizio dei lavori per il nuovo mercato del pesce: le personalità alla cerimonia della posa della prima pietra ; la festa del pesce: la frittura in riva al mare, tutta la popolazione con le tavole imbandite sulla spiaggia ; i cuochi al lavoro per la frittura ; i paioli d'olio ribollente e di pesce ; il duca di Genova mangia in piedi con gli altri, in seconda il fila il ministro Acerbo ; una bella ragazza in costume con il piatto del pesce ; le barche a vela dei pescatori ferme lungo la riva ; la folla che assiste mentre prendono il largo ;
Archivio Storico Luce .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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San benedetto del Tronto (AP) Riprese aeree dal mare.
San Benedetto - Lavori al molo sud, ma il nautofono resta dimenticato
L'intervento riguarda soprattutto l'installazione dei nuovi punti luce a led
Pescara Borgo Marino nel cuore 2^ parte
Si tratta di un villaggio-rione compreso tra via Pietro Gobetti, via Sant'Andrea, via Puccini e via Lazio, che sbocca sul lungofiume Raffaele Paolucci, nella zona sud di Castellammare. Il villaggio risalirebbe ai primi dell'Ottocento, abitato prevalentemente da pescatori, che colonizzarono l'area detta Vallicella, tra i primi abitanti censiti dal comune di Castellammare c'è Salvatore Magliaro. La Vallicella si estendeva da via Marsala a via Venezia, lungo la parte nord-est, mentre il primo agglomerato della Marina erano case sparse nella boscaglia del barone De Riseis, nei pressi dei fondaci limacciosi della Pescara. L'agglomerato era composto non solo dai paesani autoctoni, ma anche da famiglie di pescatori emigrate dalle Marche, come gli Spina, i La Galla e gli Ammirati di San Benedetto del Tronto, ma le famiglie potevano provenire anche da città abruzzesi come Giulianova e Silvi Alta.
L'insediamento marinaro vero e proprio ci fu negli anni '90 dell'Ottocento, che trovò terreno fertile nel piano di riqualificazione urbana delle due città di Pescara e Castellammare, che ormai si stavano avviando vreso la modernizzazione, la costruzione di nuovi quartieri, e il turismo balneare alto borghese. La vita giornaliera era divisa tra lavoro maschile dei braccianti e dei pescatori, dei quali la prima fascia era impiegata per il mercato di viale Giovanni Bovio e i primi stabilimenti industriali nei pressi di via del Circuito: le donne si occupavano della vita domestica, e anche della vendita del pesce in alcuni casi.
Le abitazioni erano sparse, realizzate seguendo lo schema a scacchiera, attraversate da una strada principale, l'attuale via Pietro Gobetti: erano poco più che baracche a un piano unico, in mattoni a vista, e furono descritte molto bene dalla viaggiatrice Amy MacDonald nel 1901 (dal diario Negli Abruzzi), e da Gabriele d'Annunzio ne Le novelle della Pescara (1902) e in altre poesie come la raccolta Primo vere (1879). Le case in muratura, dunque residenze non nomadi, vennero realizzate nei primi del Novecento, la porzione del villaggio a nord è più articolata ed elaborata, poiché vi vivevano i marinai più benestanti, che realizzarono un sobborgo a impianto quadrilatero compreso tra le strade del Lungomare Matteotti, via Puccini, fronteggiando la casa De Riseis (dove oggi sorge l'omonimo parco pubblico), poi via Bologna, via Paolucci e via Manzoni, che costituivano le strade di confine col sobborgo più malandato. Le case si addossavano le une alle altre, composte all'interno da due soli vani, la cucina da cui si accedeva all'ingresso e la stanza coniugale che accoglieva anche i figli: le case più elaborate avevano una scala interna per salire al primo piano, e negli esterni compaiono anche fregi di stile eclettico, come nelle case di via Galiani, con i motivi floreali e le conchiglie.
Le abitazioni non erano esenti dalle frequenti inondazioni provocate dalle piene della Pescara, e la strada era sterrata sino agli anni '50. Nel periodo del boom economico il villaggio venne soffocato da palazzi e abitazioni moderne, venne costruita nel 1963 la moderna parrocchia di Sant'Andrea per venerare il santo patrono dei pescatori, ma dagli anni '90 in poi, estinguendosi lentamente le famiglie storiche dei pescatori, le casette a un piano solo caddero nell'abbandono, e alcune di esse vennero distrutte per la costruzione di nuovi palazzi. Attualmente è in vigore un progetto per preservare la sotricità del sito, anche se molte case sono nel completo abbandono, a rischio crollo, mentre altre sono state decorate da murales celebrativi.
LECCE COSTA ADRIATICA SITUAZIONE TURISMO
GIUGNO E' STATO UN MESE NERO PER IL TURISMO BALNEARE NEL SALENTO. IL RESTO LO HANNO FATTO I DIVIETI PER CROLLI FALESIE GIUGNO. QUALCUNO, PERO', HA PENSATO BENE DI PROTESTARE CON UN TUFFO.
Ancona: il mare e la terra
La città di Ancona sorge nella costa dell' Adriatico centrale su un promontorio formato dalle pendici settentrionali del Monte Conero. Questo promontorio divenuto Parco Regionale Naturale dà origine a Nord ad un golfo nella cui parte più interna si trova il porto storico di Ankon. La città possiede varie spiagge, sia di costa alta che di costa bassa. Tra le prime, la più centrale è quella del Passetto, con grandi scogli bianchi, tra i quali la Seggiola del Papa. Il litorale a nord ovest è molto suggestivo, costellato dalla caratteristiche grotte, completamente scavate o semplicemente ampliate dai pescatori per dare ricovero alle proprie imbarcazioni nei mesi più freddi. Spiagge semirocciose si susseguono verso Sud; tra esse si segnala la spiaggia di Mezzavalle, che si raggiunge attraverso un impervio sentiero a piedi o via mare. La più nota spiaggia a sud di Ancona è Portonovo, posta sotto il Monte Conero, completamente attrezzata, con numerosi ristoranti di pesce che si affacciano sul mare. La spiaggia è costituita da ghiaia e sassi e si caratterizza per un fondale alto. A nord del porto di Ancona la costa è invece bassa; in questa zona si trova la spiaggia sabbiosa di Palombina, in parte libera e in parte attrezzata, con panorama sul golfo dorico. Il monumento più rappresentativo della città di Ancona è la Cattedrale di San Ciriaco. Altri siti di interesse turistico sono : l'Arco di Traiano, l'Arco Clementino, la Mole Vanvitelliana, il Teatro delle Muse, la Chiesa di San Domenico, la Chiesa di Santa Maria della Piazza, il Palazzo del Governo, la Pinacoteca Comunale, la Chiesa di San Francesco alle Scale, l'Anfiteatro romano, il Museo Archeologico Nazionale delle Marche.
info: turismo.marche.it
Video: APT Ancona, Navigando il mare e la terra di Paolo Marzoni
edit: dm
San Benedetto del Tronto. SUP sessione estiva 014
Sassione di onde al Monumento al pescatore, estate 2014. Paolo Michettoni.
Martinsicuro - A breve il restyling di Piazza Cavour
Attraverso la sistemazione di un monumento
La Torre del Serpe (live). Otranto, La Ghironda Summer Festival. One man band
La Torre del Serpe (live)
Otranto, La Ghironda Summer Festival.
Edito da Valter Colle / Nota
Parole di Federico Berti
Musica trad. cantastorie
Il vento salentino che soffia dall’Oriente
martella nell’orecchio sguaiato e irriverente
dal porto che alla foce dell’Idro si vedrà
all’ombra d’un giardino la strada puoi lasciar
Le reti e i pescatori trovandoti alle spalle
percorri tra le dune la desolata valle
tra fossili, bauxite, scogliere senza età
la baia delle Orte sorprendi al tramontar
Mezz’ora di cammino quel monumento raro
nel punto più elevato il rudere d’un faro
s’incontran le galere del turco e venezian
si specchia nelle onde la fiaccola lunar
Su quella torre antica dal tempo maledetta
s’arrampicava un serpe bevendo alla gavetta
dell’olio che bruciando guidava i marinai
nel mare turbolento non s’approdava mai
Poi venne quella notte di sconsolata pena
comparve all’orizzonte una nave saracena
ma l’occhio senza luce non seppe ritrovar
le navi dei pirati rinunciarono a sbarcar
Ancora quella torre cadente e diroccata
è simbolo potente di storia mai passata
lo stemma cittadino sbarcando rivedrò
col rettile sul faro che la città salvò.
DIRITTI RISERVATI IN TUTTI I PAESI
Musica italiana, artista di strada uomo orchestra.
Chitarra, voce, tacabanda, armonica a bocca.
Federico Berti. One man band
Musica, libri, video.
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Please watch: F. Berti, Valzer della Ginestra per organillo meccanico
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LO SCOGLIO DI PEPPINO (2018)
Scoglio di Peppino, tra le piu belle spiagge di Costa Rei, e non solo.
Prende il nome da un antico pescatore del luogo, che pare lo frequentasse con costanza.Un enorme granito bianco a forma di balena, lungo circa circa 30 metri, che segna il confine tra Muravera e Castiadas, le due mete turistiche per eccellenza del Sud-Sardegna :-)
Video Palude Torre Flavia 01
Palude di Torre Flavia maggio 2017