L'ANA della Valle d'Aosta per il Monumento al soldato Valdostano - 28 Novembre 2014
Il presidente della sezione valdostana dell'Associazione Nazionale Alpini, Carlo Bionaz, illustra l'iniziativa legata al Marché Vert Noël 2014-2015. Il ricavato del Bistrot dell'Associazione all'interno dei mercatini sarà infatti destinato, in accordo con l'Amministrazione comunale, alla ristrutturazione del Monumento al Soldato Valdostano in piazza Chanoux.
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La Celebrazione del 25 aprile ad Aosta
Le iniziative, organizzate o patrocinate dall’Amministrazione comunale di concerto con il Comando Militare Esercito Valle d’Aosta, il Comitato valdostano dell’Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, le Associazioni combattentistiche e d'Arma, l’Istituto storico della Resistenza e della Società contemporanea in Valle d’Aosta e l’Amministrazione regionale, proseguiranno alle 10,30 al Monumento ai caduti nel Giardino della Rimembranza di via Festaz.
Alle ore 10,40 le celebrazioni si sposteranno in piazza Chanoux dove si terranno l’alzabandiera, la deposizione di una corona al Monumento del Soldato valdostano e i discorsi celebrativi da parte del costituzionalista Renato Balduzzi, docente all'Università Cattolica del Sacro Cuore, già Ministro della Salute del Governo Monti e attuale membro del Consiglio Superiore della Magistratura, e del sindaco di Aosta, Fulvio Centoz.
Inoltre, verrà proposta la lettura dei primi sei articoli della Costituzione della Repubblica Italiana a cura di alcuni giovani studenti valdotani: Mikael Faa, Federica Perillo, Martina Canavari e Anaïs Stevenin del Liceo classico, artistico e musicale, Lorenzo Billotti del Liceo scientifico e linguistico Bérard, e Bianca Carlino, iscritta al primo anno del corso di Laurea in Lingue e culture dell’Asia e dell’Africa dell’Università di Torino. (Fonte Aostasera.it)
monumenti d'Italia 2 Valle d'Aosta
Focus: omaggio ai caduti valdostani - 2 novembre 2012
Focus: omaggio ai caduti valdostani - 2 novembre 2012
Omaggio ai Caduti valdostani
La storia di un popolo si legge nei suoi momenti pubblici e il mese di novembre è l'occasione per ripercorrere alcune pagine di questa storia e di ricordare chi ci ha lasciato. Per le Forze armate è l'occasione, in particolare, per ricordare i caduti in guerra, coloro che hanno combattuto per alti valori e dei quali ogni anno si ricorda il sacrificio.
Al cimitero di Aosta i militari e le associazioni combattentistiche e d'arma, insieme al Presidente della Regione Augusto Rollandin, al Presidente del Consiglio regionale Emily Rini, in rappresentanza dell'Amministrazione regionale, e al sindaco del Comune Aosta, Bruno Giordano, hanno reso omaggio ai caduti nel corso di una cerimonia che si è sviluppata due momenti: il primo al Parco della Rimembranza e il secondo al Sacrario ai Caduti. La commemorazione è iniziata in entrambi i momenti con il picchetto in onore dei caduti e con la tromba che ha suonato Il silenzio. A seguire la deposizione della corona di alloro. A incorniciare la solennità di questi momenti le molte bandiere delle associazioni combattentistiche e d'arma.
La Santa messa al Sacrario ai caduti è stata presieduta dal cappellano militare Don Flavio Riva che nell'omelia ha ricordato l'importanza della commemorazione dei caduti e del ricordo dei defunti.
Le celebrazioni dei caduti in guerra avranno il culmine domenica 4 novembre, giornata in cui si celebra per l'appunto l'armistizio che nel 1918 pose fine alle ostilità tra l'Italia e l'Austria - Ungheria, in occasione del primo conflitto mondiale, conflitto che causò la morte e il sacrificio di migliaia di italiani.
Il 4 novembre è così la Festa dell'Unità nazionale e Giornata delle Forze armate e le celebrazioni saranno molte anche in Valle d'Aosta: il programma prevede alle 9 nella chiesa di St-Etienne ad Aosta la Santa Messa di suffragio ai caduti. Alle ore 10,15, nel cuore di Aosta, in piazza Chanoux, si terrà la cerimonia dell'Alzabandiera con la deposizione di corone al Monumento del Soldato e gli interventi delle autorità regionali e militari.
Domenica, inoltre, nell'ambito dell'iniziativa Caserme aperte, sarà possibile visitare dalle 9,30 alle 12 e alle 14 alle 17 il castello Cantore dove sarà allestita una mostra di mezzi e materiali in dotazione alle truppe, e il Sacrario del battaglione alpini Aosta alla caserma Testafochi.
Valle d'Aosta Convegno La Salute Mentale a 40 anni dalla legge Basaglia
: Aosta Convegno La Salute Mentale a 40 anni dalla legge Basaglia Nella pancia di MarcoCavallo
Bresciani in Val D'Aosta
Una gita estiva gita di 5 ragazzi di Brescia (un quarto più, un quarto meno) guidati da un Valdostano DOC viene arricchita, a tratti, da allucinazioni sulle ambientazione tolkeniane. Enjoy!
Bionaz la Valle D'Aosta che ti manca!
Bionaz mt 1600, in Valpelline (Valle d'Aosta)
Le drappelle al IV reggimento Alpini
Giornale Luce A1009 del 10/1932
Descrizione sequenze:Aosta ; arriva l'auto con Umberto e alti ufficiali dell'esercito, passando tra due ali di folla e la guardia d'onore degli alpini schierata sull'attenti ; le ragazze nei costumi tradizionali applaudono ; il gruppo delle autorità, Umberto saluta il comandante degli Alpini e riceve un mazzo di fiori, dietro di lui l'onorevole Manaresi, sottosegretario alla guerra ; Umberto, seguito dagli altri, passa in rivista le truppe facendo il saluto militare ; Umberto stringe la mano ai reduci pluridecorati ; il gruppo di ragazze in costume sorridente ; sul palco d'onore: Umberto riceve un omaggio da una bambina e saluta alcune signore ; giovani donne che applaudono sorridendo ; il IV reggimento Alpini schierato nella piazza ; la cerimonia di consegna delle drappelle, che Umberto aggancia alle trombe dei soldati ; in prima fila le vedove e le madri dei caduti di guerra ; Umberto in primo piano, mentre annoda i fiocchi delle drappelle alle trombe ; i trombettieri suonano le trombe con le drappelle ; Umberto decora con medaglie alcuni soldati, che salgono a turno sul palco ; la sfilata militare di fronte alle autorità ; Umberto assiste alla sfilata facendo il saluto militare ;
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Resti romani
Giornale Luce B1063 del 24/03/1937
Descrizione sequenze:il maestoso arco di Augusto dove sono contemporanei lo stile dorico e corinzio ; la porta Praetoria costituita da un doppio ordine di archi e da grandi mura di cinta ; la torre di Bramafan costruita sulle mura romane nel 1200 dai conti di Challant ; il commentatore racconta che il nome di Aosta deriva da Augusta Praetoria come la aveva chiamata Cesare Augusto ; il Teatro romano a quattro piani con varie aperture a finestre ; lavori di restauro del teatro ; il ritrovamento di una lancia e di due grandi piedi appartenuti alle statue del Teatro ; una serie di monete ;
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Ciaspolada 3 feb 2013 M. kolovrat
Al chiaro di luna piena sui monti Uplanac (1038 M) Klabuk (1114 m) Trinški Wrh ( 1136 m) della catena del Kolovrat, che cingono
il monumento al primo soldato italiano caduto nel conflitto mondiale proprio sul Kolovrat, attraverso il sentiero della pace e
il sentiero dei poeti, scoprirete inediti e affascinanti aspetti delle Valli del Natisone rischiarati solo dalla luna e dalle stelle
lungo il confine e frontiera che ha segnato il destino dei nostri soldati e della popolazione delle Valli del Natisone.
Durante il percorso i partecipanti verranno introdotti ad un affascinante incontro con la natura e con la storia della prima guerra
mondiale. Imboccando camminamenti e trincee della grande guerra, verranno raccontati alla luce delle recenti riletture storiche i
tragici avvenimenti conosciuti come la disfatta di Caporetto.
Con gli Amici dell'Associazione friulana di astronomia e meteorologia (Afam) di Remanzacco, abbiamo programmato un giro
per il cielo..., perché, come ammonisce un'installazione lasciata a Topolò dall'artista cadorino Donato Maria Bortolot nella
prima edizione di Postaja Topolove, El cielo no tiene frontera, Il cielo non ha confini. In cima ai monti l'Afam ci svelerà le stelle,
le costellazioni: compagni di soldati obbligati alla guerra. Dalle cime si giungerà al sentiero dei poeti:lapidi di pietra con incise
le parole dei più famosi poeti delle guerre. Il ritorno al rifugio Solarie è previsto, per strada carrozzabile, intorno alle ore 22.00. Qui
si consumerà assieme il menù proposto da Eleonora e Flavio.
Il Castello di Verres
Il castello di Verrès è uno dei più famosi manieri medievali valdostani. Costruito come fortezza militare da Ibleto di Challant nel XIV secolo, fu uno dei primi esempi di castello monoblocco, costituito cioè da un unico edificio a differenza dei manieri più antichi formati da una serie di corpi di fabbrica racchiusi da una cinta muraria.
Si erge su un promontorio roccioso che domina l'abitato di Verrès e la strada della Val d'Ayas, dalla parte opposta della Dora Baltea rispetto al castello di Issogne, ed esternamente appare come un austero cubo di trenta metri di lato, praticamente privo di elementi decorativi. Il castello, costruito per essere una fortezza militare, sorge su un promontorio roccioso a picco sul torrente Evançon che domina l'abitato di Verrès. Oltre ad essere di difficile accesso e facilmente difendibile, la sua posizione gli consentiva di controllare il paese sottostante, la valle centrale e la strada che sale lungo la Val d'Ayas, all'epoca importante via di comunicazione. Nel XVIII secolo lo storico valdostano Jean-Baptiste de Tillier nella sua Historique de la Vallée d'Aoste descrisse il castello di Verrès come «Et l'on peut dire sans exagération que c'est un des plus solides et plus fameux batiments qu'un vassal ait pu faire construire dans le domaine d'un prince souverain où celluy-cy tient le rang d'un des plus renommés», definendolo uno dei più solidi e più famosi edifici che un vassallo abbia potuto costruite nel dominio di un principe sovrano.
Esternamente si presenta come un austero monoblocco cubico di 30 metri di lato, circondato alla base da una cinta muraria che racchiude tutta la sommità del picco di roccia. Le pareti, dello spessore di più di 2,5 metri, sono sormontate da una fila continua di beccatelli, che nascondono una caditoia, e su di esse si aprono bifore medievali e finestre a crociera rinascimentali. Ogni elemento del castello sembra essere stato studiato per rendere la fortezza meglio difendibile. Vi si accede a piedi tramite una mulattiera che sale lungo la montagna fino a raggiungere l'ingresso della cinta muraria, una volta accessibile tramite un ponte levatoio. Questo ingresso, così come la cinta muraria esterna, fu realizzato da Renato di Challant nel XVI secolo, come indicato nell'iscrizione posta sopra il portone di ingresso.
Chi percorre il sentiero per salire al castello offre sempre alla fortezza il fianco destro. Questo era un ulteriore accorgimento per la difesa, dal momento che i soldati del tempo erano soliti portare lo scudo con la mano sinistra e quindi il destro era il fianco più esposto.
Oltrepassato il portone ci si ritrova in un'antiporta, in salita e in curva per rendere difficoltoso l'eventuale uso di un ariete[5]. Su questo spazio si apre il portone che conduce al parco interno e ai bastioni, un tempo occupato dalle scuderie, non accessibile ai visitatori.
Superata l'antiporta si raggiunge il corpo di guardia, sotto il quale si trovavano le prigioni, adibito a biglietteria per le visite al maniero. Di fronte vi è l'ingresso vero e proprio del castello, chiuso da un portale in legno ricostruzione di quello originale, rinforzato da chiodi di ferro e racchiuso da un doppio arco a tutto sesto e a sesto acuto. Il castello di Verrès è uno dei monumenti più visitati della Valle d'Aosta e nel triennio 2007-2009 ha contato circa 20 000 ingressi ogni anno.
Nel 1884 il maniero venne utilizzato da Alfredo d'Andrade come uno dei modelli per la Rocca del Borgo Medievale di Torino, realizzata in occasione dell'Esposizione Generale Italiana Artistica e Industriale di quell'anno.
A partire dal 1949, ogni anno, a Verrès, in occasione del carnevale, viene rievocato l'episodio durante il quale, il 31 maggio del 1449, Caterina di Challant e suo marito Pietro d'Introd scesero sulla piazza del paese e iniziarono a ballare con gli abitanti del borgo. Durante i quattro giorni del carnevale il castello ospita cene e balli in maschera e la rappresentazione dell'opera Una partita a scacchi di Giuseppe Giacosa.
I miei video:
#castelloverres #ripreseaereecondrone #luoghi #drone
Alpini 80° Anniversario - Filarmonica
La Filarmonica della ANA sezione valdostana suonano in piazza a Cogne
Bajardo (Imperia), il borgo che fu dei celti e dei druidi
Abbiamo visitato con Iuliana Ierugan il borgo di Bajardo. Siamo nell'entroterra ligure in provincia di Imperia a mezz'ora d'auto da Apricale e a un'ora circa da Sanremo.
Bajardo è un borgo antichissimo, il suo centro storico risale al primo millennio a.C. quando fu un'importante luogo di culto per i Druidi - sacerdoti celti - dove sono tuttora presenti alcuni obelischi di pietra.
In seguito i Romani giunsero ad incontrare le varie popolazioni del luogo e trasformarono l'originaria struttura druidica in una fortezza, tuttora parzialmente visibile.
Nel 1887 il paese venne semidistrutto e gli abitanti decimati: il 27 febbraio la terra tremò proprio quando seicento fedeli erano riuniti nella chiesa di San Nicolò per il mercoledì delle ceneri. Il tetto della chiesa crollò e morirono 226 abitanti, più di un terzo dei presenti.
In seguito al terremoto e conseguente crollo del tetto della chiesa, vennero alla luce alcune colonne e reperti del tempio pagano su cui era stata edificata la chiesa.
La chiesa non fu mai ricostruita e oggi ne rimangono i ruderi sull'apice del monte Abelio, dove sorge Bajardo.
Rimane comunque un luogo mistico da visitare quasi con soggezione per quello che è stato e quanto vi è accaduto.
Tra i ruderi recentemente recuperati e messi in sicurezza si riconoscono le vestigia dell'antico castello medioevale, le colonne del tempio romano e una stele celtica.
Come in molti monumenti italiani, ogni nuova struttura ha inglobato quelle precedenti, ma con la distruzione della chiesa ad opera del terremoto sono emersi anche le strutture e i simboli più antichi.
Dal piazzale antistante la chiesa, denominato Terrazzo sulle Alpi ci si presenta un panorama che va dalla costa ligure e francese a sud, mentre a nord la vista spazia fin sulle Alpi marittime.
La visita di Iuliana Ierugan è proseguita in un locale dove si prepara la vera farinata ligure.
La farinata di ceci è una specialità tipica ligure, molto nutriente e senza glutine, preparata con ingredienti poveri: farina di ceci, acqua, e olio.
Non a caso abbiamo trovato la farinata proprio un ristorante di Bajardo in quanto questo piatto ha origini antichissime che risalgono addirittura al periodo dei Greci e dei Romani, quando i soldati preparavano una miscela di farina di ceci e acqua che facevano poi cuocere al sole o addirittura sul proprio scudo.
La visita di Iuliana Ierugan a Bajardo si conclude nella bottega laboratorio dello scultore Renato Ausenda che ci ha mostrato la sua
Meridiana Analitica in ardesia, una vera opera d’arte dedicata a Carl Gustav Jung riproducente una sintesi della psicologia analitica nella quale si evidenzia un mandala della mappatura dell’inconscio umano completa dei suoi archetipi: la parte centrale rappresenta l’ “io”, la parte conscia, mentre quella esterna riprende l’inconscio che agisce sulla persona.
Si tratta di un'autoanalisi alla scoperta dell’uomo nel suo profondo, delle sue contraddizioni, del valore della conoscenza il tutto ottenuto da uno studio personale di molti anni e dalla bellezza di un totale di circa 30 milioni di martellate.
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Morto l'ultimo soldato russo ad aver partecipato alla presa del Reichstag a Berlino
E’ morto oggi all’età di 93 anni Nikolai Mikhailov Bielaiev.
Era l'ultimo soldato russo rimasto in vita ad aver partecipato ad uno degli eventi più significativi e simbolici della fine del nazismo: la presa del Reichstag a Berlino, del maggio 1945.
Dalla puntata di TGtg - Telegiornali a confronto del 9 dicembre 2015 condotta da Saverio Simonelli.
La principessa Maria di Piemonte, crocerossina, giunge a Mogadiscio .
Giornale Luce B0881 del 06/05/1936
Descrizione sequenze:navi ancorate nel porto di Mogadiscio ; la principessa Maria di Piemonte con autorità della marina militare passeggia per il ponte della nave ; la principessa visita una corsia dell'ospedale di Mogadiscio insieme a dei medici e degli infermieri ; veduta del lungomare di Mogadiscio ; veduta di una strada di Mogadiscio fiancheggiata di palme ; immagini di palazzi ed edifici pubblici e di un minareto a Mogadiscio ; veduta di un grande palazzo con due alte torri su una strada trafficata di Mogadiscio ; l'automobile con a bordo la principessa arriva davanti ai reparti schierati dei legionari ; la principessa Maria con le altre autorità passa davanti alle truppe italiane ed esegue il saluto fascista ; immagine del monumento ai caduti a Mogadiscio circondato dalle truppe italiane ; immagine di autorità militari e religiose ; immagini dei reparti di legionari ; un gruppo di giovani italiane con i cappelli da legionario in testa ; un legionario esegue il saluto fascista davanti al monumento ai caduti ; la principessa con le altre autorità arriva davanti al monumento ai caduti ; veduta del monumento ai caduti ; il corteo delle autorità esegue il saluto fascista ; la folla di legionari si avvia ;
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RIFIUTI NEGLI OSSARI ACCANTO AI RESTI DEI DEFUNTI
NEL MIRINO DEI CARABINIERI UNA COOPERATIVA SOCIALE DI PINEROLO
Negli ossari gli addetti dei servizi cimiteriali gettavano, senza alcun rispetto per i resti dei defunti, ogni tipologia di rifiuto, come materiali di natura ferrosa, fiori secchi, sacchi neri di plastica, macerie e pezzi di legno provenienti dall’apertura delle bare, senza contare che oltre ai resti ossei ormai scheletrizzati ne confluivano altri non ancora completamente decomposti, nella completa inosservanza delle norme ambientali e cimiteriali. Analoga fine facevano gli effetti personali dei defunti che, rinvenuti all’interno delle bare, invece di essere restituiti ai congiunti venivano gettati negli ossari ad esclusione di quelli di un qualche valore che al contrario venivano suddivisi tra gli operatori intervenuti”. I responsabili sono stati denunciati per il reato di discarica abusiva e gestione illecita di rifiuti. Il titolare della cooperativa ha ricevuto una sanzione amministrativa di 40.000 euro“
A chiusura della Giornata della Neve Milano ha visto sfilare in Piazza del Duomo 100mila
Giornale Luce B1042 del 10/02/1937
Descrizione sequenze:piazza del duomo affollata di gente, processione con ritratti religiosi ; sfilano fascisti con labari ; sfila un carro con tenda da campeggio ; sfila il carro con copie del giornale ; carro con statua di uomo forte ; carro con balilla a bordo, tra fuochi artificiali ; carro con pale e spade ; sfila una biga ; partecipanti vestiti da antichi romani con insegne fasciste e fasci littori ; carro con palme e bambini con volto nero e tuniche ; carro con soldati e vittoria alata ; carri con donna in costume ; carro con finta scultura monumentale, lupa e aquile ;
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Firenze - Saggio annuale della Gil presenti la Principessa di Piemonte, la Duchessa Anna d'Aosta
Giornale Luce C0147 del 27/05/1941
Descrizione sequenze:le principesse salgono i gradini di una villa ; bambine in abito bianco girano danzando intorno alla fontana di una villa ; la principessa, con i bambini, assiste al saggio, ; pubblico su spalti ; il saggio ginnico delle bambine ; la regina applaude ; il saggio ginnico delle ragazze nel giardino di ;
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Petrizzi (CZ) - 100° Anniversario della Vittoria (2018)
Immagini d'archivio e storiche dell'Unità d'Italia e della Giornata delle Forze Armate. La documentazione fotografica riguarda tutte le guerre ed i suoi valorosi soldati caduti per la difesa della Patria. Le commemorazioni si riferiscono a quelle degli ultimi anni quand'era sindaco l'avvocato Domenico Paravati e vicesindaco il dottore Mimmo Lavalle, assessore la professoressa Maria Giorla, comandante della Stazione dei carabinieri il maresciallo capo Antonio Rotiroti e presidente dell' Avis il maresciallo in pensione Antonio Parretta, amministratore anche del sito Facebook di P@trizzi. Un contributo importante per la riuscita delle manifestazioni è stato dato dal parroco don Francesco Muccari per la celebrazione della Santa Messa dei caduti in guerra e delle benedizioni al monumento in piazza Regina Elena. Parte attiva anche da parte della Protezione civile (costituita dal commissario prefettizio, dott. Luigi Bigagnoli) e soprattutto dagli insegnanti e professori delle scuole elementari e medie festanti con palloncini e bandierine tricolori. § ONORE AI CADUTI! §
RICORDO - MAESTRO DON ELIO ANZANI ( 31/08/1917 - 1° APRILE 2009) TENENTE COLONNELLO DELL'ESERCITO RUOLO D'ONORE. Frequenta la Suola Allievi Ufficiali nel 1936. Richiamato alle armi nel 1939 partecipa alla Campagna d'Italia. In seguito il professore viene trasferito in Africa e prende parte come capitano alla guerra in Libia, Somalia ed Eritrea (1940 - 1943 ?). Rientrato in patria don Elio si dedica a fare il maestro di scuola con brillanti risultati. Per lunghi anni segretario dell'Associazione combattenti e reduci di guerra. PRIMO GIORNALISTA PUBBLICISTA DI PETRIZZI - SEGRETARIO DI REDAZIONE NELLA BELLA STAGIONE DEL PERIODICO IL FIORE DI PIETRA DI CUI SONO STATO IL DIRETTORE. Anche titolare dell'ottimo Centro di lettura che ha formato tanti ragazzi. Don Elio Anzani è stato presidente del Petrizzi Calcio fino agli anni '80.§ DA RICORDARE CHE IL MAESTRO ELIO HA PERSO DUE FRATELLI IN AFRICA. IL MARESCIALLO DEI CARABINIERI LUIGI ANZANI (DECORATO DI MEDAGLIA D'ARGENTO AL VALOR MILITARE) MORTO IN ARDITA AZIONE BELLICA SULL'AMBA ALAGI insieme ai suoi ascari. L'ALTRO FRATELLO IL TENENTE ADELCHI ANZANI MORTO NELLA BATTAGLIA DI TOBRUK E DECORATO CON MEDAGLIA E CROCE AL VALORE MILITARE. §
RICORDO - Tenente Colonnello (Ro) DOMENICO BRESCIA (1917 - 1998), maestro elementare, chiamato alle armi nella Seconda Guerra Mondiale (Scuola Ufficiali a Caserta 1936 - Tenente del 44° Regg.to di Fanteria della Divisione Forlì a Saluzzo 1939 - Campagna d'Italia - Quindi Capitano nei Balcani, Albania e Grecia 1940 - '44 - Croce di guerra al V.M.) - Distintosi in azioni belliche a Atene, Salonicco e Patrasso. Alla fine salvato dai Partigiani Greci contro i Tedeschi. Presidente fino alla morte dell'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci di Petrizzi. Lasciato l'esercito ha preferito l'insegnamento, con ottimi risultati, ed amato dai suoi alunni. Il maestro Brescia' stato anche titolare della Sesta, Settima ed Ottava classe valsa poi come terza media. §
RICORDO - Petrizzi (CZ) - DOTTORE FRANCO MAZZA (1951 - 2015), di 63 anni, primario anestesista dell'ospedale di Serra San Bruno, Magg. Riservista della Cri e volontario di Medici Senza Frontiera. Morto a Roma nel 2015, Per oltre 20 anni ha partecipato a missioni di pace in Libano, Kosovo, Iraq ed Afghanistan per aiutare le popolazioni sotto il fuoco del terrorismo internazionale, a sprezzo della propria vita. Medico dei poveri la sua porta era sempre aperta. Una prece...Rip
Petrizzi (CZ) - RICORDO - Il paese in lutto piange l'immatura morte del carissimo amico FERNANDO PIPERATA (1962 - 2018), Appuntato Scelto dei Carabinieri, stroncato da un infarto, a soli 56 anni, a Valpelline (Aosta) dove, da lunghi anni prestava servizio alla locale stazione della Benemerita Arma, benvoluto e stimato da tutta la popolazione dei centri montani della Valdostana.
I funerali saranno celebrati, oggi giovedì 4 ottobre alle ore 15, nella storica Chiesa parrocchiale di San Pantaleone di Valpelline alla presenza degli amati: moglie Teresa e dei figli, con larga partecipazione di parenti ed amici, delle autorità civili e militari, e di molti cittadini di tutto il comprensorio.
Ma al riguardo riporto quanto scrive i giornale on line Valdaosta nella cronaca locale con il titolo a tutta pagina: Valpelline piange l’appuntato 'Piperata quindi l'annuncio della cerimonia funebre . Poi il giornale prosegue:
La voce si è diffusa in un baleno mista a incredulità e stupore. Ieri, martedì 2 ottobre, nel primo pomeriggio è mancato, improvvisamente, Fernando Piperata, 56 anni, noto in tutta la vallata come “il carabiniere di Valpelline”.
Scrupoloso nel suo lavoro, ma anche capace di unire severità a comprensione, “Nando” era arrivato a Valpelline a metà anni '80 e da lì non si è più mosso. Una prece Rip § (Video Lelio - Raffaele Cosentino già giornalista Rai) §
Mostra Grande Guerra città di Castelfranco Veneto
Alcune Guide volontarie del Liceo Giorgione
Mostra Grande Guerra Arteven - Regione Veneto