protesta antirazzista a Sesto San Giovanni
pochi ma buoni (dopo il corteo antirazzista di Milano) contestano la fiaccolata della lega lombarda il 19/09/2009 nella città Medaglia d'Oro al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale, proprio nella piazza della Resistenza davanti al comune, e vicino al monumento che ricorda le fasi della lotta di liberazione.
Festa Polizia Locale Sesto S.Giovanni - Fanfara Bersaglieri
09.11.2019 Sesto San Giovanni (MI) - Piazza della Resistenza - Festa del Corpo di Polizia Locale - Fanfara Manara dei Bersaglieri. Autore Fabio Barbalini
COLOGNO Cittadini al Sindaco Nè ora nè mai rievocazioni Naziste
COLOGNO MONZESE (MI) – Piazza XI Febbraio si riempie di cittadini e militanti di associazioni Antifasciste nonostante il Sindaco Angelo Rocchi abbia rimandato a giugno la rievocazione storica di un campo militare della Wermacth. “Siamo qui per dire né a giugno né mai” dice un militante antifascista. Il Sindaco parla di “campagna di disinformazione”, ma le associazioni e i cittadini di Cologno presenti in piazza ribadiscono la loro indignazione per la proposta di riportare a Cologno l’esercito occupante durante la sanguinosa Repubblica di Salò con cui il regime fascista gettò nelle mani dei nazisti il Paese. “È un insulto alla resistenza e alla memoria della città” afferma un altro cittadino. Le denunzie vanno ben oltre il fatto e descrivono l’azione del Consiglio Comunale, retto dalla Lega, tesa a reprimere ed escludere come, ad esempio, attraverso la chiusura di una Scuola di italiano per stranieri attiva da più di venti anni e che i cittadini sono riusciti a riaprire sotto la tutela del Ministero della Pubblica Istruzione. Un altro cittadino di Cologno ci ricorda che a Sesto San Giovanni, medaglia d’oro della Resistenza, il Sindaco a capo della giunta di centro destra, ha disertato la manifestazione dell’ANPI locale dopo l’atto teppistico contro il monumento ai deportati presente nel Parco Nord. Il pericolo di una deriva autoritaria in Italia, benché non appaia imminente, si respira nei piccoli atti, nella assenza di solidarietà per chi è rimasto indietro, nella rassegnazione di chi non partecipa, nella speranza di un “leader”, di un capo che metta le cose a posto, nella paura fomentata dai politici contro gli immigrati e non contro le mafie o coloro che sfruttano gli stranieri a discapito dei diritti del lavoro. Fra tutti coloro che animano la piazza di Cologno, spicca una signora nata nel 1929 che ha voluto partecipare per la memoria del fascismo e della occupazione nazista. “Mi arrabbio particolarmente quando si ripropongono cose di questo genere, perché vuol dire non aver capito niente, non voler apprendere niente” ci dice prima di andarsene.
STAZIONE ROGERS SLIDE SHOW - I Memoriali alle vittime della deportazione
DIRE L'INDICIBILE
Serena Maffioletti
domenica 25 gennaio
mostra fotografica
MEMORIALI /DISEGNI dal LAGER DI GUSEN
di Lodovico Barbiano di Belgiojoso (BBPR)
letture da
NOTTE e NEBBIA, racconto di Gusen
NON MI AVRETE
BBPR è l'acronimo che indica il gruppo di architetti italiani, appena laureati al Politecnico di Milano, costituitosi nel1932:
Gianluigi Banfi (Milano 1910 – Gusen 1945)
Lodovico Barbiano di Belgiojoso (Milano 1909 – Milano 2004)
Enrico Peressutti (Pinzano al Tagliamento 1908 – Milano 1976)
Ernesto Nathan Rogers (Trieste 1909 – Gardone Riviera 1969)
In un primo tempo, al pari di altri, i BBPR ritengono di poter sostenere lo scontro tra razionalisti e tradizionalisti per la libertà di nuovi linguaggi e il trionfo dell'architettura moderna all'interno del fascismo, ma ben presto (nel1938 sono introdotte le leggi razziali) aderiscono ai valori della Resistenza.
Le vicissitudini conseguenti e la guerra portano Rogers a fuggire in Svizzera; Banfi, deportato, a morire di stenti nell’infermeria di Gusen il 10 aprile 1945 qualche settimana prima dell'arrivo delle truppe americane; Belgiojoso, deportato anch'egli a Mauthausen-Gusen, riesce a sopravvivere alla prigionia del campo e a far itorno in Italia nel maggio 1945; Peressutti è chiamato a combattere in Russia.
La dolorosa vicenda deilo studio BBPR si suggella dopo la fine del conflitto con un'opera limpida e asciutta, il Monumento al Cimitero monumentale di Milano, monumento ai morti nei lager tedeschi, del 1946.
Della vasta attività progettuale e teorica del gruppo riconosciuta a livello internazionale, testimoniamo a Stazione Rogers esclusivamente quella riguardante i Monumenti-memoriali delle vittime della deportazione curati in particolare da Belgioiojoso:
Memoriale a Mauthausen-Gusen (1967)
Museo monumento al deportato politico e razziale nei campi di sterminio nazisti nel castello di Carpi (1973)
Memoriale italiano ad Auschwitz (1979)
Memoriale in ricordo delle donne deportate a Ravensbruck (1982)
Recupero dell’ex-campo di concentramento di Fossoli a museo nazionale in perenne ricordo delle vittime dei campi di concentramento nazisti (1989)
Monumento ai deportati di Mauthausen a Milano Sesto San Giovanni (1996)
Lodovico Barbiano di Belgioiojoso oltre a Notte e Nebbia, racconto di Gusen (1996), scrisse nel 1999 Frammenti di una vita e raccolse le sue poesie nei due volumi Non mi avrete (1986) e Come niente fosse (1992).
151 anni fa la caduta della Real Cittadella - MessinaWebTv - La WebTv della tua terra
Domenica pomeriggio a Messina presso la Chiesa dei Catalani con la tavola rotonda La Real Cittadella di Messina, un monumento emblematico: passato e futuro si sono concluse le iniziative per il 151° Anniversario dell'Eroica Difesa della Real Cittadella organizzate da più di dieci associazioni e con la partecipazione sempre più di messinesi ma anche da persone provenienti da Napoli, Capua, Reggio Calabria, Catania, Palermo e perfino dall'Argentina. Momento culminante del ricco programma è stato domenica mattina con la solenne funzione eucaristica presieduta dal Rev.do Mons. Mario Di Pietro, Cappellano di Sua Santità, Canonico del Capitolo Cattedrale e Parroco di Santa Caterina. La celebrazione eucaristica svoltasi nella Chiesa della SS. Annunziata dei Catalani è stata dedicata ai caduti e ai valorosi militari che per nove lunghi mesi hanno difeso alla Real Cittadella l'onore dell'intero Regno delle Due Sicilie. Al termine i numerosi partecipanti con i testa tante bandiere duosiciliane hanno raggiunto gli spalti di ciò che rimane della splendida fortezza a pianta stellare. Soprattutto gli ospiti provenienti da fuori sono rimasti sgomenti per il vergognoso stato in cui versa il significativo monumento. Dai rifiuti vecchi e nuovi a povera gente che si è stabilmente stabilita in alcuni ambienti della fortezza ma il degrado generale è stato allieviato dallo spettacolare ed incomparabile spettacolo dello Stretto e della nosta Città vista dalla falce di San Raineri. Giunti alla meta prefissata presso il Bastione Santo Stefano una rappresentanza dell'Associazione Nazionale ex Allievi Nunziatella ha deposto una corona di fiori ai piedi della lapide dedicata al generale Fergola e ai suoi uomini collocata l'anno scorso in occasione del 150° dei fatti storico-militari quindi giunti in cima alla fortezza si è deposta una grande corona d'alloro dopo aver commemorato i fatti militari grazie all'intervento del Prof. Franz Riccobono. Una cerimonia quella della Real Cittadella che vede sempre più una larga partecipazione e attenzione per rendere omagio a dei valori soldati che rimasero sempre fedeli alla propria Patria e al proprio Re. Era il 13 Marzo 1861, a quattro giorni dalla proclamazione a Torino del Regno d'Italia, quando dalla Cittadella veniva ammainata la candida bandiera duosiciliana. La fortezza messinese rappresentò, insieme con quelle di Gaeta e di Civitella del Tronto, l'estrema resistenza del millenario Regno delle Due Sicilie, dove i nostri soldati pur sapendo della inutilità di ogni sforzo cercarono di difendere la Patria esprimendo la propria fedeltà al Re Francesco II di Borbone. Questi uomini dimostrarono con le loro gesta eroiche e con i 47 caduti sugli spalti che il soldato duosiciliano sapeva combattere e morire per un ideale in contrapposizione ai tanti tradimenti e vili defezioni che portarono alla caduta del Regno. Una gloriosa pagina del nostro passato volutamente cancellata dalla storiografia ufficiale come la stessa Real Cittadella, testimone inesorabile dei fatti, che ancora oggi versa nel totale abbandono. L'evento quest'anno è stato organizzato dall'Associazione Amici del Museo, la Delegazione di Sicilia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, l'Associazione Nazionale ex Allievi Nunziatella, la Delegazione di Messina dei Comitati delle Due Sicilie e dell'Associazione Culturale Neoborbonica, il Centro Studi Politici SiAmo Messina, il Parlamento delle Due Sicilie, l'Associazione Culturale Attivisti Neoborbonici, la Nobile Arciconfraternita SS. Annunziata dei Catalani, la Delegazione di Messina dell'Istituto Italiano dei Castelli, l'Associazione Culturale Due Sicilie Nicola Zitara di Gioiosa Ionica, la Casa Editrice Il Giglio di Napoli e il Network Z.D.A. - Messina.
Alessandria Palazzo Ghilini
25 aprile 2009 - Celebrazione del 64° anniversario della Festa della Liberazione
La Città di Ciampino ha celebrato il 64° anniversario della Liberazione dell'Italia dal Nazifascismo.
Alle ore 10.30 un corteo, preceduto dalla Banda musicale F. Cilea di Ciampino, è partito da Largo Felice Armati per la deposizione di una corona d'alloro al Monumento ai Caduti di tutte le guerre in Piazza della Pace.
RAVENNA: Arrestati i tre albanesi che avevano accoltellato un 57enne | VIDEO
Arrestati a Fano tre albanesi, due uomini e una donna, che, domenica 21 gennaio a Punta Marina Terme, frazione di Ravenna, avevano accoltellato un cinquantasettenne. Lasciato in fin di vita all’esterno di un bar in viale dei Navigatori, l’uomo era riuscito a salvarsi, ma i tre erano scappati, facendo perdere le proprie tracce. Tuttavia, dopo una lunga indagine, i Carabinieri del Comando provinciale di Ravenna, in collaborazione con la Polizia fanese, sono riusciti prima ad identificare, poi ad arrestare l’ultimo degli indiziati (gli altri due complici, invece, erano finiti nelle maglie dei Carabinieri a Calcinelli, nella provincia di Pesaro e Urbino). Il trentanovenne, dopo una breve fuga a piedi seguita al pedinamento, e una colluttazione costata ad un agente cinque giorni di prognosi, è imputato, oltre che per l’omicidio di gennaio, di non ottemperanza al divieto di ingresso su suolo italiano (era stato forzatamente accompagnato a Tirana nel 2013), resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e ricettazione.
Bergamo TV SPECIALE Bersaglieri di Seriate
85 esimo bersaglieri seriate nello special di Bergamo TV
Lo scempio in piazza Sant'Ambrogio
I residenti del quartiere Sant'Ambrogio a Milano chiedono di fermare subito gli scavi per il famigerato parcheggio sotterraneo. Dal 2005 il cantiere ha letteralmente sequestrato una delle più belle piazze d'Italia...
CON L'UCRAINA ANTIFASCISTA! STOP NAZI UKRAINE! (SERGEJ GORDIENKO)
CON L'UCRAINA ANTIFASCISTA! STOP NAZI UKRAINE!
INTERVENTI DI VLADIMIRO MERLIN, GIULIETTO CHIESA, SERGEJ GORDIENKO E CESARE PROCACCINI.
Venerdì 16 maggio 2014, presso il Palazzo delle Stelline di corso Magenta 61 a Milano, Lombardia, Italia, si è tenuto il convegno Ucraina: dal golpe di Euromaidan ai pericoli di guerra. Sono intervenuti Vladimiro Merlin (Segretario del PDCI della Provincia di Milano), Giulietto Chiesa (giornalista, Presidente di Alternativa e fondatore di Pandora TV), Sergej Gordienko (in collegamento Skype, deputato e dirigente nazionale del Partito Comunista dell'Ucraina), Cesare Procaccini (Segretario nazionale del PDCI / Partito dei Comunisti Italiani), Fausto Sorini (responsabile nazionale politica estera del PDCI), ecc. Presso il cimitero militare tedesco del Passo della Futa nella zona della Linea Gotica, sulla strada che da Firenze porta a Bologna, tra le lapidi che ricordano le varie unità naziste, responsabili tra l'altro degli eccidi di Marzabotto e S.Anna di Stazzema, si trova anche quella dei collaborazionisti ucraini che combatterono a fianco dei nazisti. Oggi gli eredi di questi criminali, rappresentati da vari ministri dichiaratamente fascisti nel nuovo governo golpista ucraino di Kiev, stanno tentando di riportare indietro le lancette della storia di 70 anni (dimenticandosi della batosta presa a Stalingrado), instaurando un governo reazionario che ha scatenato la caccia agli ebrei, la distruzione delle sinagoghe, l'organizzazione di bande terroristiche armate, azioni squadristiche contro gli oppositori politici fino ad arrivare ai linciaggi ed all'assassinio (come accaduto ad Odessa), con la messa fuori legge dei partiti di opposizione non graditi ed il divieto di manifestare il 9 maggio, anniversario della vittoria sul nazifascismo. Questo sta accadendo con l'avallo di USA, NATO, CIA e UE e con lo sconcertante complice silenzio della maggior parte delle forze politiche (incluse quelle presunte di sinistra) che si stanno preparando alle elezioni europee del prossimo 25 maggio 2014 (...).
Questo video è dedicato alla memoria di Nicolai Bujanov, partigiano sovietico di 19 anni di origine ucraina, caduto in combattimento nel luglio del 1944 nella zona di Cavriglia (Arezzo). In copertina il monumento che gli è stato dedicato a Mogilev-Podolsc (Ucraina).
Contro i fascisti di ieri e di oggi, ora e sempre Resistenza!
ANPI CRESCENZAGO 25 APRILE 2016 (ZONA 2 MILANO)
Lunedì 25 aprile 2016, 71esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Tradizionale corteo popolare dalla sede della sezione ANPI di Crescenzago di piazza Costantino, lungo via Padova, fino al Monumento ai Caduti di via Don Orione. Esibizione dei gruppi musicali “Banda degli ottoni” e “Sinitah”, deposizione di corone di fiori alle lapidi dei Caduti ed interventi di Giuseppe Natale (Presidente della sezione ANPI, Associazione Nazionale Partigiani Italiani di Crescenzago), Mario Villa (Presidente del Consiglio di Zona 2 di Milano), Edda Pando (Milano senza frontiere) e della regista cinematografica Francesca La Mantia (che nella stessa serata ha presentato il suo documentario “La memoria che resta” a Villa Pallavicini).
Video realizzato per la sezione dell’ANPI “Nicolai Bujanov” (partigiano sovietico di 19 anni caduto in combattimento nel luglio del 1944 nella zona di Cavriglia in provincia di Arezzo).
CON L'UCRAINA ANTIFASCISTA! STOP NAZI UKRAINE! (GIULIETTO CHIESA)
CON L'UCRAINA ANTIFASCISTA! STOP NAZI UKRAINE!
INTERVENTI DI VLADIMIRO MERLIN, GIULIETTO CHIESA, SERGEJ GORDIENKO E CESARE PROCACCINI.
Venerdì 16 maggio 2014, presso il Palazzo delle Stelline di corso Magenta 61 a Milano, Lombardia, Italia, si è tenuto il convegno Ucraina: dal golpe di Euromaidan ai pericoli di guerra. Sono intervenuti Vladimiro Merlin (Segretario del PDCI della Provincia di Milano), Giulietto Chiesa (giornalista, Presidente di Alternativa e fondatore di Pandora TV), Sergej Gordienko (in collegamento Skype, deputato e dirigente nazionale del Partito Comunista dell'Ucraina), Cesare Procaccini (Segretario nazionale del PDCI / Partito dei Comunisti Italiani), Fausto Sorini (responsabile nazionale politica estera del PDCI), ecc. Presso il cimitero militare tedesco del Passo della Futa nella zona della Linea Gotica, sulla strada che da Firenze porta a Bologna, tra le lapidi che ricordano le varie unità naziste, responsabili tra l'altro degli eccidi di Marzabotto e S.Anna di Stazzema, si trova anche quella dei collaborazionisti ucraini che combatterono a fianco dei nazisti. Oggi gli eredi di questi criminali, rappresentati da vari ministri dichiaratamente fascisti nel nuovo governo golpista ucraino di Kiev, stanno tentando di riportare indietro le lancette della storia di 70 anni (dimenticandosi della batosta presa a Stalingrado), instaurando un governo reazionario che ha scatenato la caccia agli ebrei, la distruzione delle sinagoghe, l'organizzazione di bande terroristiche armate, azioni squadristiche contro gli oppositori politici fino ad arrivare ai linciaggi ed all'assassinio (come accaduto ad Odessa), con la messa fuori legge dei partiti di opposizione non graditi ed il divieto di manifestare il 9 maggio, anniversario della vittoria sul nazifascismo. Questo sta accadendo con l'avallo di USA, NATO, CIA e UE e con lo sconcertante complice silenzio della maggior parte delle forze politiche (incluse quelle presunte di sinistra) che si stanno preparando alle elezioni europee del prossimo 25 maggio 2014 (...).
Questo video è dedicato alla memoria di Nicolai Bujanov, partigiano sovietico di 19 anni di origine ucraina, caduto in combattimento nel luglio del 1944 nella zona di Cavriglia (Arezzo). In copertina il monumento che gli è stato dedicato a Mogilev-Podolsc (Ucraina).
Contro i fascisti di ieri e di oggi, ora e sempre Resistenza!
ANPI CRESCENZAGO 25 APRILE 2017 (ZONA 2 MILANO)
Martedì 25 aprile 2017, 72esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Tradizionale corteo popolare dalla sede della sezione ANPI di Crescenzago di piazza Costantino, lungo via Padova, fino al Monumento ai Caduti di tutte le guerre di via Don Orione. Deposizione di corone di fiori alle lapidi dei Caduti, intervento di Giuseppe Natale (Presidente della sezione ANPI, Associazione Nazionale Partigiani Italiani di Crescenzago) ed esibizione del gruppo musicale “Banda degli ottoni a scoppio”. Questo video è dedicato alla memoria di Peppino Bonfichi, Presidente onorario dell’ANPI Crescenzago e testimone oculare del tragico bombardamento della scuola di Gorla del 20 ottobre 1944.
BELLA CIAO (BANDA DEGLI OTTONI A SCOPPIO)
MUSICA CON LA BANDA DEGLI OTTONI A SCOPPIO.
Martedì 25 aprile 2017, 72esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Tradizionale corteo popolare dalla sede della sezione ANPI di Crescenzago di piazza Costantino, lungo via Padova, fino al Monumento ai Caduti di tutte le guerre di via Don Orione. Deposizione di corone di fiori alle lapidi dei Caduti, intervento di Giuseppe Natale (Presidente della sezione ANPI, Associazione Nazionale Partigiani Italiani di Crescenzago) ed esibizione del gruppo musicale “Banda degli ottoni a scoppio”. Questo video è dedicato alla memoria di Peppino Bonfichi, Presidente onorario dell’ANPI Crescenzago e testimone oculare del tragico bombardamento della scuola di Gorla del 20 ottobre 1944.
Lezioni di Storia - D’ANNUNZIO E MUSSOLINI RIVALI
D’ANNUNZIO E MUSSOLINI RIVALI
a partire da un disegno sul “Sesto centenario dantesco” di E. Anichini
Lezione di storia su D'Annunzio e Mussolini rivali a cura del professor Emilio Gentile