Aquileia riespone i suoi antichi tesori custoditi nel museo di Vienna
Tornano ad Aquileia, a distanza di quasi 200 anni, alcuni tra i più importanti reperti archeologici restituiti dal sottosuolo aquileiese, attualmente esposti nella collezione permanente del Kunsthistorisches Museum di Vienna. Centodieci reperti, che riportano all'Aquileia di 2.200 anni fa, ma anche all'Aquileia dell'Ottocento, quando la città era parte dell'Impero asburgico. È stata inaugurata, al Museo Archeologico Nazionale, la mostra Magnifici Ritorni. Tesori aquileiesi dal Kunsthistorisches Museum di Vienna, organizzata dalla Fondazione Aquileia, dal Polo Museale Fvg e dal Kunsthistorisches Museum, con il patrocinio del Comune e in collaborazione con la So.co.Ba per celebrare i 2.200 anni dalla fondazione dell'antica città (interviste di Elisa Michellut, video a cura di Katia Bonaventura).
Basilica di S. Francesco d'Assisi - Museo del Tesoro: Esposizione permanente
Il 17 luglio 1228 Papa Gregorio IX pose e benedì personalmente la prima pietra della Basilica di S. Francesco in Assisi. Nel maggio 1230, dopo quattro anni di sepoltura provvisoria in San Giorgio, le reliquie corporali del santo trovarono definitiva tumulazione al centro della crociera della cripta della nuova chiesa sepolcrale. Alla solenne traslazione del corpo del santo sono legati i primi doni dal prestigio pontificio e regale che segnano l'inizio effettivo delTesoro della Basilica. Riferisce la Leggenda Trium Sociorum: Gregorio IX inviò una croce d'oro, scintillante di pietre preziose(perduta), con incastonata una reliquia del legno della croce di Cristo. Oltre a ciò, oggetti di decorazione, suppellettile liturgica e altri oggetti utili al servizio dell'altare, molti e splendidi parati sacri. Con la bolla Dignum Existimamus(16.7.1253) Innocenzo IV proibisce ai frati minori di alienare o disperdere oreficeria sacra, libri e paramenti liturgici. Il tesoro era conservato per secoli nell'apposita stanza segreta nella sagrestia della chiesa inferiore e veniva mostrato solo a personaggi importanti. Della fine dell''800 è un documento nell'archivio del Sacro Convento che attesta il ytentativo di esporre il tesoro al pubblico sviluppandolo nell'attuale Museo del Tesoro della Basilica. Lungo i secoli il patrimonio storico-artistico della basilica e del Sacro Convento subì varie depredazioni e dispersioni. Oggi vi si possono ammirare opere di oreficeria sacra come croci, calici, reliquiari, sete arabe ricamate e un grande arazzo fiammingo, libri miniari per altare, maioliche medioevali in uso del palazzo gregoriano-sistino e nel convento, tavole istoriate dal 13° al 16° sec. Dal 1986 il Museo ospita anche la collezione F.M. Perkins.
Inaugurazione della mostra INCENDIUM al PAN per la ricostruzione di Città della Scienza
Il 18 giugno si è inaugurata, con un grande successo di pubblico, al PAN la mostra INCENDIUM con opere di 140 artisti che, in occasione dell'asta che si terrà il 20 giugno alle 17.30 sempre al PAN, daranno il loro contributo per la ricostruzione di Città della Scienza.
INCENDIUM è un progetto dell'associazione culturale TEMPO LIBERO. Lo sdegno per l'incendio che ha colpito un luogo caro a tutti i Napoletani ha messo in moto energie: nell'associazione, in brevissimo tempo, un gruppo promotore costituito da Clorinda irace, Alexandra Abbate, Anna di Prisco, Tina Ferrara, Tiziana Gelsomino, Susie Romano ha lanciato un appello gli artisti (con cui già in precedenza si erano avuti rapporti per altre mostre) per dare vita ad un progetto che si concretizza in un catalogo, una mostra , un'asta di beneficenza.
La risposta è stata superiore alle più rosee aspettative: in breve tempo agli artisti invitati dall'associazione in prima battuta, si sono aggiunti tanti altri che si sono proposti spontaneamente da tutta Italia e, qualcuno, anche dall'estero. In lista, un siriano, Ahmad Eddin, un'americana, Cheris Gaines, una turca, Nil Birgoren. Artisti giovani e meno giovani, famosi e meno famosi, pittori e scultori, fotografi e creatori di gioielli. Una gara di solidarietà che ha commosso e stupito gli stessi promotori.. Molti artisti hanno realizzato un'opera specifica, proprio pensando all'incendio e al dolore che aveva suscitato. Un caso per tutti va indicato: Diana Franco, ottantatreenne, non dipingeva da un po' per problemi legati alla salute e all'età. Per Incendium ha realizzato un'opera bellissima, dipingendola con entusiasmo e ardore, superando le sue stesse difficoltà. Anche un'altra artista, Silvana Parente, che disegna gioielli, ha creato e realizzato in brevissimo tempo un ciondolo ispirato alla vicenda in cui un serpente sembra avvolgere una Partenope appena accennata mentre calde lacrime di perle scorrono invano sulle fiamme di corallo che avanzano. Citare tutti i 140 artisti sarebbe impossibile, il catalogo edito da Paparo e curato da Clorinda Irace, Presidente dell'associazione, documenta tutte le opere e sarà consultabile anche on line. Alle immagini si affiancano le parole dei testi di critici, intellettuali, professionisti che hanno inteso contribuire all'iniziativa. Il testo critico è stato scritto dallo storico dell'arte Fabio de Chirico.
Altra caratteristica del progetto Incendium è l'aver riunito una molteplicità di soggetti diversi: la creatività degli artisti e la cittadinanza attiva di associazioni, fondazioni, aziende, mondo del volontariato, banche per dire no alle logiche distruttive e schiaccianti dei prepotenti e dei malavitosi e per contribuire attivamente alla rinascita. Annamaria Schena, delegata alle pari opportunità per l'Unione industriali della provincia di Napoli, è stata tra le prime ad unirsi all'associazione TempoLibero per diffondere il progetto. Allo stesso modo, il professor Enzo Santagada, Presidente dell'Ordine dei farmacisti di Napoli.
La mostra si terrà al PAN Palazzo delle Arti Napoli dal 18 al 24 giugno e l'asta avrà luogo il giorno 20 alle ore 17,30. A tutti i visitatori della mostra sarà consegnata una cartolina per permettere loro di effettuare un'offerta per aggiudicarsi l'opera preferita. Per ogni opera gli artisti hanno indicato una valutazione e sarà stabilito un prezzo base d'asta. Da sottolineare che molti artisti hanno abbassato le loro quotazioni in modo da favorire la vendita dell'opera: se lo scopo è fare beneficenza, bisogna fare in modo che la gente sia incentivata a comprare ha affermato Pietro Loffredo che propone un'opera della sua ultima produzione (l'artista è in mostra al Castello Arechi di Salerno) con una valutazione minima. Stesso discorso per Chiara Corvino, giovane artista che è in mostra, contemporaneamente, con una personale al Pan.
Clorinda Irace, presidente di TempoLibero, tiene a sottolineare che la strategia vincente di questo progetto è il fare rete poiché per un'associazione culturale sarebbe stato impossibile, senza l'apporto di tutti gli altri soggetti partner, conseguire un cosi felice risultato con numeri così importanti. L'obiettivo finale è un'asta affollata e dinamica a cui sono invitati a partecipare tutti i Napoletani amanti dell'arte che hanno a cuore le sorti di Città della scienza.
Fondazione Magnani Rocca II parte (esposizione temporanea) di ombrasera
Giacomo Manzù e Marino Marini: Gli Ultimi Moderni ospiti della Fondazione Magnani Rocca fino al 08/12/2014. Esposizione temporanea di sculture, quadri, bozzetti, incisioni dei due massimi scultori italiani del '900. Celeberrimi i cavalli di Marini, i cardinali di Manzù e le ballerine tema elaborato da entrambi i maestri.
FRANCO CARDINALI. INQUIETUDINE NECESSARIA. completa
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Franco Cardinali, formatosi nell’ambiente parigino di Montparnasse nell’ambito dell’École de Paris, l’ampio gruppo di artisti e intellettuali che operarono a Parigi tra le due guerre, risente inizialmente di influenze picassiane e modiglianesche, come rivela l’olio su tela Enfant au jardin (1955) dalle forme primitive, per poi evolvere verso l’informale e le correnti sperimentali degli anni Settanta «in maniera autonoma e matura - scrive la Resch - con una sorta di nomadismo degli stili, con un’inquietudine che contraddistingue anche la sua intera esistenza».
L’artista, in continua ricerca di nuove tecniche e forme espressive, vive e condivide intensamente i fermenti artistici con gli spiriti più originali della sua epoca, seguendo poi un percorso individuale con esiti assolutamente unici e peculiari. Fra le amicizie si ricorda il legame con Jean Cocteau, con il quale intrattiene scambi epistolari, e con Jacques Prévert, che dedica una poesia ad una sua opera pittorica; conosce anche Pablo Picasso, da cui è stimolato a lavorare con la ceramica.
Artisticamente Cardinali procede quindi in un percorso che va dal figurativo, interpretato con toni e linee forti, ad un astratto materico ispirato al mondo naturale, composto da ambienti, animali ed elementi simbolici della realtà e della sua fantasia. L’arte di Franco Cardinali è permeata di questa “inquietudine necessaria”, come rivela il titolo della mostra: nelle sue opere si legge infatti un’insoddisfazione personale e artistica che si evince nel tratteggio profondo, nei paesaggi inquieti - come in Fragments de cathédrale (1983) - e nell’increspamento delle superfici, come in Chant d’amour sur la falaise (1985), per esprimere «il suo bisogno di assoluta e libera autodeterminazione - afferma la curatrice - in qualunque tempo e rispetto a qualsiasi contesto; una libertà percepita come necessità furiosa di seguire l’ispirazione del momento, perché l’arte secondo Cardinali, per essere autentica e personale, non è altro che confronto interiore con i propri fantasmi».
L’arte per Franco Cardinali è una riflessione costante, un’evoluzione permanente, un’introspezione continua, un lavoro senza fine per perfezionare la propria tecnica pittorica e il proprio messaggio. Impasta colori tradizionali ad olio con materiali terrosi e argillosi per creare superfici spesse, composite, vissute, che rivelano anche un contatto con la natura intenso e profondo. Da qui nascono lavori quali il Fossile lunaire (1967) ad olio con sabbia e caseina, o prima ancora l’olio Crustacés (1962), fino a Poisson rouge (1982) ad olio e sabbia, che ritraggono bestiari curiosi e inquietanti come fossero fossili impressi sulla tela. La materia pittorica scava oltre la dimensione esterna, va al di là del supporto, e ci restituisce il mondo esplorato da Cardinali, in quel sottile ed effimero equilibrio tra arte e vita.
Organizzata dall’Associazione Culturale Franco Cardinali in collaborazione con la Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, l’esposizione mette in luce la poetica di un artista le cui opere appartengono ad importanti istituzioni pubbliche e collezioni private in Italia, Europa e negli Stati Uniti, in prevalenza a New York e Los Angeles.
La rassegna gode del patrocinio del Comune di Milano, del Comune di Chiusi della Verna, del Comune di Città di Castello, del Club per l’UNESCO di Aquileia e dell’Unione Artigiani della Provincia di Milano e della Provincia di Monza e Brianza.
Arricchisce l’esposizione un esaustivo catalogo in edizione italiana e inglese edito da Scalpendi Editore, che presenta tutte le opere in mostra oltre ad una ricca selezione della produzione dell’artista, con testo critico di Raffaella Resch e una testimonianza dell’amico Benito Boschetto.
_©Angelo Antonio Messina
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Guatemala, 22 reperti archeologici rubati recuperati nel 2016
Un patrimonio archeologico collettivo restituito alle istituzioni. Il Ministero della Cultura del Guatemala ha reso noto che nel corso dell'anno appena concluso le autorità sono riuscite a recuperare un totale di 22 frammenti ed artefatti sottratti dai principali siti della civiltà Maya nel Paese. Il Direttore del Museo Nazionale di Archeologia Daniel Aquino ha confermato che i frammenti entreranno a far parte della collezione permanente del Museo per essere esposti al pubblico.…
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I Vigili del fuoco del distaccamento di Gazzaniga (BG) sono intervenuti a Clusone per il salvataggio di un cervo che era incastrato nella parte alta di un canale di scolo. Per il recupero i Vigili del fuoco hanno lavorato assieme alla polizia provinciale che ha sedato l’animale
A Guiana que o Brasil precisa conhecer
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