Castello di Soncino (CR)
Le origini della rocca risalgono al X secolo quando venne realizzato un primo cerchio di mura attorno ad una primitiva struttura difensiva per contrastare la calata degli Ungheri. Nel Duecento il castello venne assediato diverse volte sia dai milanesi che dai bresciani alleati e altrettante volte ricostruito sino al 1283 quando il comune di Soncino deciderà la costruzione di una nuova rocca. Nel 1259 il condottiero veneto Ezzelino III da Romano viene rinchiuso nelle segrete del castello fino a morirci. Nel 1312 il castello viene occupato dai cremonesi e nel 1391 i milanesi lo utilizzano per la loro guerra contro i veneziani, il che portò dal 1426 a nuovi rafforzamenti sul cerchio esterno di mura.
Il castello di Soncino è posto in posizione strategica nei pressi dell'abitato, anche se i quattro secoli nei quali è stato usato perlopiù come abitazione l'hanno di molto armonizzato a partire dal suo ingresso che dall'Ottocento si trova inserito in una piazza.
Il portale del castello, un tempo reso accessibile da un ponte levatoio in legno, è stato sostituito dalla fine dell'Ottocento con un rivellino, dà accesso ad una prima corte utilizzata per il movimento delle truppe e pertanto dotata di scale che consentono di avere accesso agli spalti delle mura esterne. L'accesso alla rocca era permesso attraverso due diversi ponti levatoi, uno carrabile e l'altro pedonale. Passato anche il secondo ingresso si giunge al cortile vero e proprio del castello, al centro del quale si trovava un pozzo per garantire il rifornimento d'acqua in caso di assedio e sempre da questo cortile si ha l'accesso alle segrete dei sotterranei.
Tra le torri più rilevanti del complesso (quattro in tutto), vi è indubbiamente la Torre del castellano, così chiamata perché un tempo era la residenza ufficiale del governatore della fortezza e come tale essa poteva essere isolata a sua volta dal resto del complesso in caso di attacco. Essa era collegata al suo interno direttamente con i sotterranei e da qui, attraverso un passaggio segreto, si poteva giungere al fossato e quindi fuggire verso le campagne circostanti. È questa una delle aree decorate in maniera rinascimentale con affreschi e camini a cappa piramidale.
La Torre sud-orientale, dal XVI secolo, accoglie la cappella del palazzo che venne realizzata come si è detto sotto i marchesi Stampa. Qui si possono ammirare ancora oggi tracce di affreschi di cui il più antico di essi (risalente alla fine del XV secolo), raffigura la Madonna con il Bambino. Sempre qui si trova anche un frammento di affresco rappresentante il leone di San Marco dipinto a ricordo della breve dominazione veneziana della rocca. Opera di rilievo è anche un affresco anonimo rappresentante lo stemma del ducato di Milano affiancato da torce e secchi d'acqua, a simboleggiare il motto personale di Francesco Sforza, Accendo e spengo unitamente ad altre imprese araldiche. Il soffitto è decorato con un motivo a pergolato come nel castello sforzesco di Milano.
La Torre circolare è l'unica ad avere questa caratteristica forma e presenta al livello dei camminamenti una sala rotonda con calotta circolare al centro della quale si trova un pilastro a forma di cilindro che conduce sul tetto del baluardo, di forma conica e di molto sopraelevato rispetto alle altre torri, di modo che l'area potesse essere usata come torre d'avvistamento. Questa torre, eretta nel Cinquecento, presenta altresì molte tracce ad affresco di stemmi e di una crocifissione oggi in forte stato di degrado. La presenza di questo particolare affresco fa pensare che qui un tempo fosse posta la cappella che, a seguito delle trasformazioni volute dai marchesi Stampa, venne trasferita in un'altra torre.
Soncino Città e Castello
Castello di Soncino. Soncino la città e il castello ripresi anche dall'alto. Visuali del Castello Sforzesco riprese di giorno e di sera.
Soncino è un piacevole borgo a circa 30 km. da Cremona circondato da mura e con una bellissima rocca. Per la costruzione della Rocca Sforzesca bastò un solo anno (1473) grazie alla sua collocazione favorevole.
A sinistra della Rocca si trova il Museo della seta dove all'interno della filanda si può vedere la sala espositiva con attrezzature usate per l'allevamento del baco da seta.
Girando poi per le vie del borgo consiglio di non perdere la visita alla casa degli stampatori ebrei. In questa casa dal 1483 al 1492 impressero numerosi libri fra cui, nel 1488, la prima bibbia ebraica completa.
___________________________________________________________________________________________
Web Site
EN
CASTELLO di SONCINO
SONCINO (cr)
La Rocca Sforzesca ed il borgo di Soncino in 4 minuti
ApertaMente promuove un brave video per raccontare la storia della grandiosa Rocca Sforzesca di Soncino, troppo spesso lasciata a se stessa senza una cura adeguata. Grandi progetti potrebbero essere attivati sulla Rocca e grazie alla Rocca, bisogna solamente conoscerli ed affidarsi alle persone giuste.
Soncino, Borgo Medievale
Il Borgo Medievale di Soncino è un museo a cielo aperto che sorge lungo le rive del fiume Oglio, nella sede del relativo parco. Entrarvi, attraverso le quattro porte, vuol dire viaggiare nel tempo e nello spazio, abbandonare la città del XXI secolo per trovare un momento di serenità tra portici, palazzi, bellissime Chiese, botteghe, Musei e una Rocca che ti guarda dall'alto della sua mole imponente.
La Rocca Costituisce il punto focale della visita. E' una Rocca fortificata nella quale si possono riscoprire le abitudini di vita e le battaglie degli uomini d'arme, una fortificazione Sforzesca del XV secolo davvero palpitante e parlante. La si può ammirare in film quali: La freccia nera, Il mestiere delle armi e Lady Hawk
Soncino è un Borgo che si può definire della memoria: un'enciclopedia senza fine, un bene dell'umanità, un'avventura in cui scopriano noi stessi. Soncino, non è solo un Borgo perfettamente conservato, a misura d'uomo, ma soprattutto un'esperienza.
Soncino il Borgo e il suo Castello
Visita a Soncino, uno dei borghi più belli d'Italia.
Mura Montagnana
Clip sulle mura di Montagnana - da Castelli e città murate del Padovano a cura di Fabio Bordignon e Antonio Bonadonna
Pizzighettone, Crema, Soncino. Città murate della Lombardia
Rocca Sforzesca di SONCINO (Cremona Lombardia) La città e il Castello - slideshow
Il castello di Soncino è posto in posizione strategica nei pressi dell'abitato, anche se i quattro secoli nei quali è stato usato perlopiù come abitazione l'hanno di molto armonizzato a partire dal suo ingresso che dall'Ottocento si trova inserito in una piazza.
Il portale del castello, un tempo reso accessibile da un ponte levatoio in legno, è stato sostituito dalla fine dell'Ottocento con un rivellino, dà accesso ad una prima corte utilizzata per il movimento delle truppe e pertanto dotata di scale che consentono di avere accesso agli spalti delle mura esterne. L'accesso alla rocca era permesso attraverso due diversi ponti levatoi, uno carrabile e l'altro pedonale. Passato anche il secondo ingresso si giunge al cortile vero e proprio del castello, al centro del quale si trovava un pozzo per garantire il rifornimento d'acqua in caso di assedio e sempre da questo cortile si ha l'accesso alle segrete dei sotterranei.
Tra le torri più rilevanti del complesso (quattro in tutto), vi è indubbiamente la Torre del castellano, così chiamata perché un tempo era la residenza ufficiale del governatore della fortezza e come tale essa poteva essere isolata a sua volta dal resto del complesso in caso di attacco. Essa era collegata al suo interno direttamente con i sotterranei e da qui, attraverso un passaggio segreto, si poteva giungere al fossato e quindi fuggire verso le campagne circostanti. È questa una delle aree decorate in maniera rinascimentale con affreschi e camini a cappa piramidale.
La Torre sud-orientale, dal XVI secolo, accoglie la cappella del palazzo che venne realizzata come si è detto sotto i marchesi Stampa. Qui si possono ammirare ancora oggi tracce di affreschi di cui il più antico di essi (risalente alla fine del XV secolo), raffigura la Madonna con il Bambino. Sempre qui si trova anche un frammento di affresco rappresentante il leone di San Marco dipinto a ricordo della breve dominazione veneziana della rocca. Opera di rilievo è anche un affresco anonimo rappresentante lo stemma del ducato di Milano affiancato da torce e secchi d'acqua, a simboleggiare il motto personale di Francesco Sforza, Accendo e spengo unitamente ad altre imprese araldiche. Il soffitto è decorato con un motivo a pergolato come nel castello sforzesco di Milano.
La Torre circolare è l'unica ad avere questa caratteristica forma e presenta al livello dei camminamenti una sala rotonda con calotta circolare al centro della quale si trova un pilastro a forma di cilindro che conduce sul tetto del baluardo, di forma conica e di molto sopraelevato rispetto alle altre torri, di modo che l'area potesse essere usata come torre d'avvistamento. Questa torre, eretta nel Cinquecento, presenta altresì molte tracce ad affresco di stemmi e di una crocifissione oggi in forte stato di degrado. La presenza di questo particolare affresco fa pensare che qui un tempo fosse posta la cappella che, a seguito delle trasformazioni volute dai marchesi Stampa, venne trasferita in un'altra torre.
Felino a.d.1407 - Assalto al Castello - Difesa delle Mura - 1°Giorno
Un primo assalto della Milizia di Ottobono Terzi contro le Difese di Giacomo de' Rossi per la conquista del Castello di Felino.
. Musiche:
. The Elder Scrolls IV - Oblivion Soundtrack - Harvest Dawn
. The Elder Scrolls IV_ Oblivion - Death Knell
. The Elder Scrolls IV - Oblivion Soundtrack - Reign of Septim
From: The Elder Scrolls IV: Oblivion Official Soundtrack
Composed by: Jeremy Soule
. For Honor - Wolves Among Sheep (OST)
La rocca di Soncino e...Steady 5
La mia steady, comincia, timidamente, anche a camminare. Filmato dimostrativo di alcune cose che sa già fare. Musica: Zero project - The return of the King
La Rocca di Soncino venne costruita dagli Sforza nel 1473. Il progetto fu affidato all' architetto Bartolomeo Gadio che gli diede una funzione principalmente militare grazie anche alla sua posizione in prossimità dell'Oglio, fiume che rappresentava una difesa naturale dei confini orientali del Ducato di Milano nei confronti della Repubblica Veneta.
Essa comprende quattro torri: la torre del capitano, con la cucina e la camera da letto del capitano, la torre delle guardie e le due torri gemelle, le cui due sale sono adibite a Museo Archeologico e Storico, mentre il salone rinascimentale è sede di mostre.
La Rocca ha forma quadrata, come anche tre delle sue torri, solo una è cilindrica quella corrispondente al vecchio torrione d'angolo delle mura. L'ingresso è protetto da un imponente rivellino in cui portone d'ingresso è disposto a 90 gradi rispetto a quello della rocca.
Le sue caratteristiche architettoniche accentuano la sua funzione difensiva di fortezza costruita in seguito alla diffusione della polvere da sparo, rispetto alla funzione residenziale, infatti essa presenta spesse muraglie, bassi torrioni, imponente rivellino, profondi fossati.
ANGHIARI Borgo Medievale - Tuscany 4k
© CLAUDIO MORTINI™◊
Anghiari è uno splendido borgo medioevale situato nel territorio disegnato dallo scorrere dei fiumi Tevere ed Arno. Bastione inviolabile grazie alle potenti mura duecentesche, ha costituito un notevole punto di riferimento per tante vicende storiche tenendo alta la bandiera della toscanità in una terra di confine ed equilibri molto delicati. Il 29 Giugno 1440, la celebre Battaglia di Anghiari, affrescata da Leonardo Da Vinci in Palazzo Vecchio, riaffermò l'egemonia fiorentina sulla Toscana.
Lo scorrere del tempo ha lasciato segni importanti nelle chiese e nei palazzi del centro storico, sviluppando un disegno urbanistico molto suggestivo, raccolto lungo la ripida ruga che attraversa il paese rendendolo unico ed inconfondibile. Le sue piazzette e vicoli stretti ospitano botteghe antiquarie e laboratori di restauro del mobile; i musei e le chiese conservano capolavori di pittura e di scultura; ad ogni angolo scorci panoramici e prospettive mozzafiato. Anghiari, attorniato da pievi e castelli, gode del meraviglioso scenario dell'Alta Valle del Tevere, anfiteatro naturale denso di spiritualità francescana. Un'atmosfera incontaminata, ricca di boschi secolari punteggiati da monasteri.
Rievocazione alla Rocca di Soncino - 2017
Riprese e montaggio di Sara Bertolini sulle due giornate di rievocazione alla Rocca di Soncino con CORTE XIII secolo.
30 settembre - 1 ottobre 2017.
VIGOLENO Borgo Medioevale Maggio 2019 Slideshow
Il Borgo di Vigoleno, certificato tra i Borghi più Belli d'Italia, si impone per l'eleganza delle sue forme e per l'integrità dell'intero impianto castrense. E' racchiuso da imponenti e integre mura merlate percorse in parte da un panoramico camminamento di ronda.
Testo tratto dal pieghevole ritirato presso l'Ufficio Informazioni all'ingresso del Mastio.
Festa di Mura 2016: Sfilata storica!
Festa di Mura
Mix video photo time lapse.
Pasquetta nelle mura di Pizzighettone 2012
Pizzighettone, 9 Aprile 2012
Rievocazione di duelli Medioevali.
In questo video potrete assaporare l'atmosfera medioevale grazie agli Allegri Viandanti, gruppo di rievocazione storica di Cremona, che ha allestito presso il fossato delle Mura Pizzighettonesi un accampamento militare, animato da soldati in armatura che si affronteranno in duelli e scontri , falconieri e gentili dame. Per la prima volta saranno presenti anche figuranti accompagnati da splendidi levrieri (adottati tramite l'associazione GACI).
Visita alla Rocca Sforzesca di Imola ! Fantastica !
La Rocca di Imola (BO). Magnifica.....
La Rocca Sforzesca è un castello di età medievale che sorge nel centro della città di Imola. Costituisce un ottimo esempio di architettura fortificata tra Medioevo e Rinascimento.
I lavori per la costruzione della Rocca cominciarono probabilmente nel 1332. L'edificio fu costruito sui resti di un torrione preesistente, risalente all'XI secolo.
Nel XV secolo il castello venne adeguato ai nuovi sistemi di difesa richiesti dalle armi comparse in quel tempo, sotto la guida di Gian Galeazzo Sforza. Fu in questo periodo che la rocca assunse la struttura attuale, caratterizzata dai quattro torrioni perimetrali e dal mastio, abbassato di alcuni metri, per poter resistere meglio ai colpi delle armi da fuoco. Oltre agli scopi difensivi, le mura servirono anche come prigione. Nella prima metà del XV secolo vi fu rinchiuso per dodici anni Antonio Ordelaffi, signore di Forlì.[1]
Nel 1499 la Rocca fu assediata e conquistata da Cesare Borgia. Nel 1502 lo stesso Borgia chiamò Leonardo da Vinci per preparare i disegni e i lavori di rafforzamento dell'edificio dopo i danni subiti dall'artiglieria borgiana.
Successivamente Imola passò sotto il diretto dominio pontificio. Non essendoci più bisogno di una struttura difensiva a Imola, la Rocca perse la sua originale funzione. Dal 1524, anno dell'arrivo in Romagna di Francesco Guicciardini in qualità di Presidente della Provincia Romandiolæ, la Rocca divenne carcere pontificio. Anche con l'avvento del Regno d'Italia mantenne tale funzione. Durante il secondo conflitto mondiale, e in particolare dopo l'8 settembre del 1943, le celle della Rocca sforzesca furono utilizzate per incarcerare gli oppositori politici. Da qui vennero prelevati i prigionieri che furono poi uccisi presso il pozzo Becca. La Rocca rimase in funzione fino al 1958, quando le carceri furono chiuse.[2]
Successivamente il complesso è stato restaurato e nel 1973 è stato aperto al pubblico come museo. Ospita una collezione di ceramiche e una raccolta di armi costituita da circa seicento pezzi, databili dal XIV al XX secolo.
Nella Rocca ha sede una prestigiosa istituzione culturale, l'Accademia Pianistica Internazionale «Incontri col Maestro».
Vigoleno il borgo mediovale e il castello
l Borgo di Vigoleno si impone per l'integrità del sistema difensivo, esempio perfetto della logica abitativa del medioevo.
Imponenti le mura merlate, percorse in parte da un panoramico camminamento di ronda: spicca la mole del mastio con quattro piani di visita. In piazza potete ammirare la fontana cinquecentesca e nel borgo la chiesa romanica di San Giorgio della seconda meta del XII secolo.
Certificato fra i Borghi più Belli d'Italia e Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.
music: Marco Brena - Thoughts by night - Marco Brena.mp3 Bane - Djakovic_-_Emptiness. mp3 Bane- Djakovic _-_Easy. mp3 Jamendo.com
Borgo La Scola
Il borgo La Scola è un borgo magico che resiste miracolosamente al tempo. Già nel 1200 sembra che fosse abitato, ma solo negli estimi del 1375 se ne parla e si nominano le famiglie che lo abitavano. Che radice ha il termine Scola? Per alcuni “Skult” dal tedesco, posto di guardia dei Longobardi di Pistoia che nel VI secolo tentarono di entrare nell’Esarcato che qui aveva fortificato i propri confini, per altri toponimo di origine greca con lo stesso significato di posto di guardia, vedetta. Luogo militare dunque e infatti di qui passava, come dice il Palmieri nella sua “Montagna bolognese nel medioevo” del 1929 , il limes che divideva l’Esarcato dalla Longobardia pistoiese. L’immagine di Scola che sopravvive oggi si è formata tra il 1300 e il 1500 in un momento di espansione e di sviluppo economico agrario, quando gli abitanti del contado si impossessarono delle terre di monasteri e di nobili che rientravano in città. Una rinnovata piccola proprietà fondiaria diede vita al sorgere di una edilizia che ebbe gli artefici nei Maestri Comacini che qui, come in tante altre parti d’Italia tra il 1300 e il 1500, lavorarono in gran numero: le vecchie torri si trasformarono in abitazioni civili e così case, fienili, essiccatoi si allargarono anche oltre le mura di difesa. Tanti sono i segni di quel tempo che ancora rimangono a tramandare la vita dei secoli passati. La Scola è tutta arroccata attorno alle sue torri e ai suoi due oratori di cui solo San Pietro vive ancora.