Castro - La riscoperta delle mura messapiche - 5.08.06
Castro - La riscoperta delle mura messapiche - 5.08.06
Visita guidata alla città messapica di Castro - con commento
Video commentato dell'itinerario turistico di Castro, tra vicoli, mura messapiche, torrioni aragonesi templi e castelli
Brani: 3.10 minuti Old Good L.E.O.
Castro Castello Pronti all'apertura 24 6 09
Dopo tre secoli di abbandono e rovina si restituisce a nuova vita il Castello Aragonese di Castro. Antichissimo, fondato su mura messapiche del III secolo AC, poi rocca romana e bizantina. Ripreso dai Normanni, in periodo angioino è classificato di importanza nazionale. Ci perviene nell'ultima sistemazione del periodo aragonose. Si apre alle visite con una manifestazione culturale l'11 luglio 2009. Ospita un museo di storia e preistoria locale e una biblioteca specializzata, con sale per didattica e riunioni. Destinato ad essere il motore culturale principale della città.
Le mura Messapiche di Manduria
Spolliciate
MANDURIA MESSAPICA
salentoacolory.it
viaggio nella grande città messapica del salento, posta ai confini con la magna grecia di taranto
Music Platform #12 N-Zino (180gr) - Castro, sul sentiero della storia
Puntata del 29.07.2018 trasmessa in diretta sulla nostra pagina facebook.
Per la dodicesima puntata abbiamo scelto una città eterna protagonista di differenti periodi storici: Castro, approdo della leggendaria figura di Enea.
Questo nuovo percorso vi farà entrare tra le mura dell’imponente Castello Aragonese, costruito tra il X e il XII secolo sui resti della rocca bizantina e considerato di importanza nazionale. Al suo interno ospita, nelle sale e nel torrione angolare di levante il Museo Civico con la mostra archeologica permanente Castrum Minervae: tra Greci e Messapi che permette di ammirare i numerosi reperti rinvenuti dalle recenti campagne di scavo effettuate nell'area del centro storico ma in particolare l’imponente statua della dea Atena: essa conferma che la «rocca con il tempio di Minerva» raccontata da Virgilio nell’Eneide, dove approdò Enea in fuga da Troia, fosse l’attuale città di Castro.
Il viaggio continua tra le mura che un tempo cingevano le città proteggendola e tra le sue stradine che contribuiscono ad arricchire il suo patrimonio rendendolo unico.
Il protagonista è dei dj più rinomati, N-ZINO: promotore del noto progetto 180 grammi, dove i migliori dj italiani animano i maggiori mercati ortofrutticoli dello stivale, in un insolito ma attraente connubio. Turntablist da ormai 30 anni, spazia con destrezza dalla house agli anni '70 per arrivare addirittura alla techno, in uno stile inconfondibile.
__________________________________________________________
ENGLISH VERSION
For the twelfth episode we chosed an eternal city, protagonist of different historical periods: Castro, landing of the legendary figure of Aeneas.
This new route will let you enter the walls of the imposing Aragonese castle, built between the tenth and twelfth centuries on the remains of the Byzantine fortress and considered of national importance. In the halls and in the angular keep of the east the Civic Museum there is the permanent archaeological exhibition Castrum Minervae: between the Greeks and the Messapians that allows you to admire the numerous finds discovered during the recent excavation campaigns carried out in the historic center area, but in particular the impressive statue of the goddess Athena: it confirms that the fortress with the temple of Minerva told by Virgil in the Aeneid, where Enea flew from Troy, was the current city of Castro.
The journey continues through the walls that once surrounded the city protecting it and between its streets that contribute to enrich its heritage making it unique.
The protagonist is the most famous DJs, N-ZINO: promoter of the well-known project 180 grams, where the best Italian DJs animate the major fruit and vegetable markets of the boot, in an unusual but attractive marriage. Turntablist for the past 30 years, with dexterity from the house to the '70s to even get to techno, in an unmistakable style.
______________________________________________________
* Seguici su Facebook:
* Iscriviti alla newsletter:
-Collaborazione: APD amicigiallorossi
-Official Partner: Birrificio B94
Media Partner: CLUBB3RS
clubb3rs.com
-Film-maker: Gianni Notaro
-Audio equipment: Top End Service di Coladomenico Amedeo
- Writer: Enrico Calabrese
-Voice over: Fabio Lecci
Con il supporto di:
- Comune di Castro
-Serena Patrimia
-Apulia Tribe
-Radio Venere
-Radio Peterpan
Manduria 1.01 Flipped Classroom alla scoperta della città dei Messapi
Carissimi! Nuova versione del mio contenuto multimediale dedicato a Manduria. In questo aggiornamento ho inserito una correzione sulla denominazione della sorgente, conosciuta come Il Fonte Pliniano
Ho inoltre aggiunto dei filtri alle immagini per aumentare il realismo del rendering finale della ricostruzione
Carissimi! Ecco come promesso la versione con commento su Manduria, la mia flipped classroom grazie alla quale con la mia ricostruzione 3d spiego la storia di Manduria e dei Messapi tra il IX e il III secolo a.C. la descrizione della Fonte Pliniana, delle due importanti cinte murarie e delle necropoli che si trovavano nei pressi di una delle due cinte murarie e il tentativo di ricostruzione servendosi dello studio effettuato sui Messapi antico e glorioso popolo fondato forse su una società matriarcale. Abili cavalcatori e guerrieri, i messapi riuscirono a sconfiggere addirittura una coalizione formata da Taranto e Sparta nel IV secolo a.C.
Un ringraziamento particolare al Professor Gianluca Lovreglio per la collaborazione e il supporto
Fonti di riferimento: Progetto per un parco archeologico - edizione centro servizi culturali Manduria
Oltre le mura - Aspetti della società messapica dagli scavi Degrassi a Manduria 1955-1960
Castro - Scavi Capanne - 03.07.09
Si scava ai lati della vecchia Chiavica (oggi demolita), tra i filari di mura antiche (III sec AC). Ritrovate nei giorni scorsi due pietre iscritte. Una in una grossa lastra usata nei rifacimenti medievali ed una negli strati originali ellenistici. Quest'ultima è una lastra di pietra leccese ornata che reca ben tre iscrizioni. Appena possibile invio foto o video.
BRINDISI MURO TENENTE SEPOLTO DALLE ERBACCE, CANCELLATA LA STORIA DEI MESSAPI
BRINDISI
MURO TENENTE SEPOLTO DALLE ERBACCE, CANCELLATA LA STORIA DEI MESSAPI
ugento
salentoacolory.it
viaggio nella città messapica di ugento
B&B La Mimosa Trabia
B&B LaMimosa 24. Bed and Breakfast a Trabia (PA) un oasi di tranquillità a due passi da Palermo e Cefalù.
Grotta della Poesia
Roca Vecchia o Rocavecchia è una località costiera del Salento e una delle marine di Melendugno, in provincia di Lecce. Si affaccia sul Mare Adriatico ed è posta tra San Foca e Torre dell'Orso. Sede di importanti scavi archeologici, è un centro turistico di rilievo durante il periodo estivo. Si segnalano la torre di avvistamento cinquecentesca, le rovine del castello a picco sul mare, il santuario della Madonna di Roca del XVII sec. e le due grotte Posia (dal greco, sorgente d'acqua dolce), meglio note come grotte della Poesia. Queste ultime, in particolare, distanti circa 60 metri l'una dall'altra, sono delle grotte carsiche cui sono crollati i tetti; l'acqua del mare giunge in ciascuna di esse attraverso un canale percorribile a nuoto o con una piccola imbarcazione. La più grande delle due ha una pianta approssimativamente ellittica con assi di circa 30 e 18 metri e dista dal mare aperto una trentina di metri. La Posia Piccola, invece, ha assi di circa 15 e 9 metri ed è separata dal mare aperto da una settantina di metri in linea d'aria. La sua notevole importanza in ambito archeologico è legata al rinvenimento nel 1983, grazie all'archeologo Cosimo Pagliara, di iscrizioni messapiche (ma anche latine e greche) sulle sue pareti, da cui è stato possibile stabilire che la grotta fosse anticamente luogo di culto del dio Taotor (o anche Tator, Teotor, o Tootor). A nord dell'area archeologica sorge il centro attualmente abitato (22 residenti nel 2001), noto anche come Roca li Posti, frequentato in estate da vacanzieri. Lungo la strada che collega Torre dell'Orso a Melendugno sorge il vecchio villaggio disabitato, con una masseria fortificata attualmente in restauro, di Roca Nuova. Tale borgo sorse intorno al 1480, quando la popolazione di Roca Vecchia fu messa in fuga dalle incursioni turche. Gli scavi effettuati a Roca hanno evidenziato un imponente sistema di fortificazioni risalente all'età del bronzo (XV-XI secolo a.C.), oltre a numerosi reperti che per affinità ricordano modelli minoici ed egei. Si ritiene che, in un periodo databile intorno al XV secolo a.C., il sito sia stato assediato e incendiato. Anche le successive mura, ricostruite nell'XI secolo a.C., presentano tracce di incendio. Di questo luogo misterioso, che come la mitica Troia fu più volte distrutto e più volte ricostruito si ignora chi fossero i popoli fondatori e perfino se queste fortificazioni servissero a difendere una città oppure - come appare più probabile - un importante luogo di culto. Il sito fu comunque frequentato per tutta l'età del ferro, mentre decisamente più cospicue sono le tracce relative all'età messapica (IV-III secolo a.C.): una cinta muraria (che tuttavia non fu completata), un monumento funerario, diverse tombe e delle fornaci. Il nome della città messapica (o per meglio dire la sua latinizzazione) si pensa fosse Thuria Sallentina. Il sito fu successivamente abbandonato (non sono state rinvenute tracce del periodo romano), mentre fu frequentato nell'alto medioevo da anacoreti, provenienti perlopiù dall'Impero Romano d'Oriente, che col tempo costituirono una comunità, abitando in una serie di grotte scavate nel calcare. Agli inizi del XIV secolo, Gualtieri di Brienne, conte di Lecce, ricostruì Roca facendone una città fortificata, ma nel 1480 la sua popolazione venne messa in fuga dalle incursioni turche. In quell'anno infatti il sultano Maometto II, dopo aver conquistato Costantinopoli (1453) e sottomesso tutta la Penisola Balcanica, inviò una spedizione che sbarcò sulla costa orientale del Salento. Roca Vecchia fu saccheggiata e usata dai Turchi come base operativa per sferrare attacchi alla città di Otranto e ad altri centri salentini. È in questo contesto che si colloca la figura, ricorrente nei racconti dei casali di discendenza Rocana, Calimera, Melendugno, Borgagne e Vernole, della mitica Donna Isabella sventurata[senza fonte], identificata forse come Maria d'Enghien[? era morta più di 30 anni prima!], castellana di Roca che perse il feudo, insieme al marito ed al figlio morti in battaglia. La città, liberata nel 1481, divenne successivamente covo di pirati, tanto che nel 1544 Ferrante Loffredo, governatore della provincia di Terra d'Otranto, dette l'ordine di raderla al suolo.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera Musica:
This work is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 International License. ( CC BY - SA )
bersaglieri ad Altavilla Milicia
Bersaglieri ad Altavilla M.Settembre 2012.BMVideoProduction.Benedetto Modica
Presentazione Giro delle Mura
Presentazione del Giro delle Mura, Sala degli Stemmi, Feltre 16 agosto 2011.
Archaeological Museum of Egnazia
OLTRE LE MURA Manduria - video di PIERO ARNO'
OLTRE LE MURA inaugurazione mostra reperti archeologici - Manduria.
Ora con sede in via XX settembre, di fronte la chiesa di San Benedetto, nei pressi della Villa Comunale.
Video by Piero Arnò.
Bitonto: tesori archeologici nascosti nel sottosuolo
Il sottosuolo di Bitonto pullula di tesori archeologici preziosi, non distribuiti però in maniere uniforme sul territorio. A sostenerlo è il professor Nicola Pice, presidente del Centro Ricerche Bitonto.
Castro...due mitici personaggi ballano la pizzica