Inaugurazione Museo Opera 261 difensiva di Vievola - fortificazione Vallo Alpino Littorio WW2 WWII
Inaugurazione ufficiale del Museo dell'Opera 261 difensiva di Vievola (comune di Tenda).
Vecchio bunker italiano della seconda guerra mondiale, facente parte della linea difensiva del Vallo Alpino Littorio.
Le prime costruzioni di questa linea fortificata sono iniziate a partire dagli anni '20 sino alla fine degli anni '30 , in previsione di futuri attacchi da parte della Francia. Questa linea fortificata è stata usata solo per un breve periodo dall'inizio della guerra negli anni 1940 , dopo aver capito che ormai queste opere erano già state superate da altre ideologie, vennero abbandonate dal Regio Esercito Italiano dopo poco tempo.
Dopo quasi due anni di lavori ininterrotti di ristrutturazione dell'opera e svariati anni nella ricerca e recupero di materiali originali , possiamo annunciare ,finalmente, l'apertura del primo museo in un'opera del Vallo Alpino Occidentale ristrutturata.
Si potrà tornare,dunque, per qualche istante all'epoca e poter vedere com'era allestita ed equipaggiata un'opera italiana nel 1940.
Vi aspettiamo numerosi e saremo molto felici di potervi fare da guida e spiegarvi come si presentava un bunker in quegli anni.
Per informazioni ed orarichiamare al :
Antonio +39 3334398163
Davide +39 3495823142
Mail: association.asval@gmail.com
Pagina Facebook: ASVAL
Video realizzato da : LORENZO CAGLIERO
Opera 16 a St Dalmas De Tende
Opera 16 et sont casernement a St Dalmas De Tende , construction Italienne du Vallo Alpino
Bunker Val Roja
Linea difensiva nel confine Italo Francese
Roya Fortifiee Barrage de Vievola Ovrage 261
Le rêve d'hier est devenu réalité! Enfin, le musée de ovrage / 261 a été inauguré et ouvert au public. Un travail a duré des années, un effort énorme de beaucoup de gens qui se sont consacrés sans relâche à la réussite du projet et une passion sans limites nous ont permis de redonner vie à une œuvre d'Alpine Vallo qui, comme beaucoup avaient été laissé à l'abandon et l'oubli. Je tiens à remercier la ville de Tenda, Maire JP. Vassallo et tous les gens pour leur coopération et en particulier les garçons et les filles dell'Asval et EO III Agaisen. Un groupe d'amis italiens et français, chacun capable d'apporter leurs capacités et leurs compétences, sans lequel nous serions incapables de mener à bien ce projet ambitieux. Enfin, l'intérêt pour Alpine Vallo se développe de plus en plus, grâce à nous dell'Asval et d'autres associations qui ont pas la possibilité, pour l'instant, pour restaurer un travail qu'ils se livrent à une autre façon de promouvoir et de faire connaître aux fans et les visiteurs, l'énorme richesse des fortifications italiennes et l'histoire et les matériaux de l'armée royale.
Opera 175ter Colle Della Lombarda
Visita all'opera 175ter del Colle della Lombarda, situata sull'omonimo colle.
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A TUTTO PONENTE GABRIELLA MANFREDI IL BUNKER DI VIEVOLA
Ospite di questa puntata di A tutto Ponente Gabriella Manfredi dell’Associazione per lo Studio del Vallo Alpino, che ha riportato alle origini un bunker della Seconda Guerra Mondiale al confine fra Italia e Francia, aprendolo al pubblico.
IL BUNKER - MUSEO DI VIEVOLA APERTO AL PUBBLICO ANCHE IL 25 AGOSTO
Sarà aperto anche il 25 agosto il bunker – museo di Vievola nella vicina Francia, ristrutturato a cura dell’Associazione per lo studio del Vallo Alpino. Lo ha ricordato ai nostri microfoni Gabriella Manfredi, esponente dello stesso sodalizio
Il Vallo Alpino a Colle di Bevera - Valle Roya - (PART 2-2)
Il Vallo Alpino a Colle di Bevera - Valle Roya - (PART 2-2)- Documentario
Clue de la Maglia 1995 - Canyoning in Valle Roya
La Valle delle Meraviglie - 1974
La Brigue - C.la di Sanson (1707 mt.)
valle roya airole collabassa imperia lillo di franco
il roya vicino ad airole alle spiaggette di sabbia dove si và col bel tempo a prendere il sole..
Batteria di Altare - (la Farinot)
Visita alla Batteria di appoggio del complesso fortificato della Bocchetta di Altare; l'opera è situata ad ovest del Forte Tecci.
Scavata e realizzata letteralmente a cielo aperto, questa postazione non fu costruita in concomitanza ai Forti della Bocchetta: solo qualche tempo dopo, il R.G.M., ritenuta la forza di fuoco dei Forti Tecci, Cascinotto e Tagliata non sufficiente a coprire una via d'accesso così importante, decise la sua realizzazione.
Un'altra ragione che indusse il R.E. a costruire questa opera di appoggio, fu questa: per quanto oggi possa sembrare strano, successivamente alla fine dei lavori al passo, il progettista dell'intero complesso fortificato della Bocchetta, si tolse la vita poichè pensava inutile e fallito il suo lavoro, in quanto parte dei fortilizi era visibile dalla costa, quindi dal potenziale nemico di quell'epoca: la francia.
Questa, fu una ulteriore ragione per il R.G.M., di dotare il passo di una Batteria d'appoggio potente, indipendente, ma soprattutto realisticamente mimetizzata .
Fornita di doppia postazione in barbetta, contava quattro cannoni 15 GRT/Ret; i pezzi erano serviti da due caverne in muratura per il deposito di proietti e cartocci.
Attualmente, il perimetro della Batteria, è abbastanza visibile, anche se il livello-terreno del piazzale, è più alto di almeno mezzo metro rispetto al piano originario; circondata interamente da recinto spinato fissato sui famosi pali coda di porco oggi totalmente scomparsi, era protetta anche da alcune feriotie per fucileria poste ai lati del cancello d'ingresso che, ancora oggi, è in buono stato di conservazione; molto interessanti, sono le incisioni che i soldati lasciarono sui muri di ingresso: in ogni opera, in ogni caserma ,in ogni costruzione, e in ogni tempo, era infatti consuetudine lasciare testimonianza del proprio passaggio.
All'interno della Batteria, si possono ancora notare le due postazioni in barbetta, i due ricoveri per le polveri, e anche una costruzione, oggi completamente crollata, che probabilmente serviva da ricovero-truppa per la piccola guarnigione di stanza all'opera.
La particolarità di questa casamatta, è che gran parte dei resti dei muri perimetrali, è costituito da mattoni vuoti di epoca sicuramente più recente rispetto ai classici antichi mattoni pieni (piccola curiosità: i mattoni utilizzati per la costruzione di tutte le opere, così come altri materiali, erano prodotti in alcune fabbriche della zona): alcune vecchie testimonianze da me raccolte anni indietro, facevano riferimento ad una ristrutturazione-ampliamento effettuata in epoche molto più recenti; la volta a travi di legno del soffitto, le aste in ferro di sostegno della copertura, alcuni resti di antichi mattoni pieni infatti, sembrano avvallare questa teoria.
Nessuna delle persone da me interpellate anni fa (viventi all'epoca in cui il complesso era ancora in attività fino alla fine della II° Guerra mondiale) , ha saputo però spiegare come e perchè, questa struttura sia in questo stato di totale distruzione.
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