I Civici Musei Udine in 5 minuti
I Civici Musei di Udine sono una fitta rete di musei che con le loro raccolte offrono un ricco ed eterogeneo percorso storico, culturale, artistico e scientifico all’interno della città di Udine. Si va dai Musei del Castello con Museo Archeologico, Museo del Risorgimento, Galleria d’Arte Antica e Museo della Fotografia, alle Gallerie del Progetto di Palazzo Morpurgo, sede di esposizioni temporanee a tema e degli archivi di architettura e design; dal Museo d’Arte Moderna e Contemporanea che trova spazio a Casa Cavazzini, con le pregevoli collezioni Astaldi e FRIAM, al Museo Etnografico del Friuli, esauriente contenitore di cultura e tradizioni friulane. Di prossima apertura sarà la nuova sede del Museo Friulano di Scienze Naturali.
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Il CASTELLO DI UDINE, simbolo del Friuli, già sede del patriarca di Aquileia e del Luogotenente veneto della Patria del Friuli, divenne sede museale il 26 luglio 1906 in occasione delle celebrazioni del quarantesimo anniversario dell’unione del Friuli all’Italia.
Oggi il Castello ospita al piano terra due recenti allestimenti museali: il MUSEO DEL RISORGIMENTO e il MUSEO ARCHEOLOGICO, entrambi frutto di un’accurata scelta museografica corredata da innovativi supporti multimediali.
Lungo tutto il piano nobile del Castello di Udine si snoda il percorso della GALLERIA D’ARTE ANTICA con pregevoli opere d’arte dal ‘300 all’800 tra cui si annoverano dipinti di Vittore Carpaccio, Caravaggio e Giambattista Tiepolo. Presenti sono anche alcune collezioni normalmente consultabili su prenotazione: le Raccolte Numismatiche, la Gallerie di Disegni e Stampe, le Raccolte di Scultura e Gipsoteca. Inoltre presso il Castello vi sono due importanti servizi culturali aperti al pubblico: la Biblioteca d’Arte con oltre 45.000 volumi e circa 350 periodici e la Fototeca che conserva più di 180.000 immagini di fotografie, negativi e lastre originali.
CASA CAVAZZINI dal 2012 è la sede del nuovo Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Udine, che raccoglie un patrimonio di circa quattromila opere in cui spiccano nomi di primo piano nel panorama internazionale, come quelli di Roy Lichtenstein, Carlo Carrà, Giorgio Morandi, Giorgio de Chirico, Willem de Kooning, Filippo de Pisis. Nell’edificio, che fu del commerciante udinese Dante Cavazzini, sono ancora visibili affreschi del Trecento, alcune tempere murali che Afro Basaldella realizzò per decorare pareti e soffitti e una vasca-cisterna “alla veneziana” del XVI secolo.
In pieno centro storico a Udine, a pochi passi da Casa Cavazzini e dalla veneziana piazza Libertà, si trova Palazzo Morpurgo, sede Comunale e del polo museale delle GALLERIE DEL PROGETTO, che custodiscono gli archivi di architettura e di design.
Dedicata al mondo della progettazione in Friuli e ai progettisti che nella storia hanno reso celebre la regione a livello internazionale (tra cui Raimondo D’Aronco, Pietro Zanini e Marcello D’Olivo), questa sede dei Civici Musei di Udine raccoglie oltre quindicimila disegni, plastici, fotografie e diapositive storiche, consultabili su appuntamento.
Esplorare la cultura e le tradizioni popolari del Friuli, terra con una forte identità dentro e fuori dai suoi confini: è questa la possibilità offerta al visitatore del MUSEO ETNOGRAFICO DEL FRIULI, che nella sua prestigiosa sede di Palazzo Giacomelli a Udine approfondisce in particolare gli aspetti legati alle testimonianze della cultura tradizionale quali la religiosità popolare, la vita quotidiana domestica e del lavoro, il vivere in comunità, ma anche la storia della tradizione tessile e dell’abbigliamento.
Mense e banchetti nella Udine rinascimentale LIS | Mostra al Museo Archeologico Udine
Video con interpretazione nel linguaggio dei segni LIS e sottotitolato per sordi, per favorire la visita alla mostra “Mense e banchetti nella Udine rinascimentale”, prorogata a Udine fino al 15 gennaio 2017.
Nell'anno dell'esposizione universale milanese Expo 2015, dedicata al tema “Nutrire il pianeta-energia per la vita”, il museo Archeologico dei Civici Musei di Udine, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica del Friuli Venezia Giulia, propone la mostra “Mense e banchetti nella Udine rinascimentale”: un percorso che, partendo dalle scoperte archeologiche e dal ricco patrimonio culturale della città, illustra cibi, libri, suppellettili e rituali dei nobili friulani tra Quattrocento e Cinquecento.
L’esposizione al Museo Archeologico di Udine, realizzata grazie al sostegno della fondazione Crup e di Unicredit, sarà aperta al pubblico in castello fino al 15 gennaio 2017.
Informazioni:
Civici Musei di Udine tel. 0432 1272591
Puntoinforma tel. 0432 1273717
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Tra le fonti utilizzate nell'ambito dell'esposizione “Mense e banchetti nella Udine rinascimentale” al Museo Archeologico di Udine: il ricettario del Platina, pubblicato a Cividale nel 1480 e curiosamente il primo libro a stampa noto in Friuli, e una tra le opere più importanti di Pomponio Amalteo, un olio su tela di grandi dimensioni esposto nella Galleria d’Arte Antica dei Civici Musei di Udine in cui viene rappresentata un’ultima Cena all'interno di una sala dall'architettura rinascimentale con aspetti formali che rimandano ai rituali dell’epoca. I personaggi, ossia lo scalco, il credenziere, i paggi e gli scudieri, il cantiniere e il coppiere, e ancora gli oggetti per l’apparecchio della tavola, sono elementi secondari rispetto alla scena del sacrificio dell’Eucarestia, ma fondamentali per immaginare una cena dell’epoca, ecco perché, grazie alla multimedialità, questi stessi elementi si animano e consentono di rivivere il rituale del banchetto.
Il tema della mostra “Mense e banchetti nella Udine rinascimentale”, l'alimentazione, viene raccontato anche dai reperti archeologici che restituiscono suggestivi spaccati di vita quotidiana. Vasellame da mensa, stoviglie da cucina, resti di pasto forniscono significative informazioni sulle consuetudini della tavola e su come l'alimentazione veniva concepita e vissuta nella Udine rinascimentale.
Sulla scorta delle ricerche archeologiche effettuate in città negli ultimi vent'anni dai Civici Musei di Udine e dalla competente Soprintendenza, spesso in collaborazione con la Società Friulana di Archeologia, è stato possibile ricomporre l’immagine della città medievale e delle sue successive trasformazioni. Le indagini, generate da lavori infrastrutturali e da interventi di restauro di edifici storici cittadini, offrono una lettura articolata di quello che doveva essere il tessuto urbano tra XV e XVI secolo. Un periodo in cui Udine conosce un significativo sviluppo economico e, di conseguenza, una notevole crescita edilizia e produttiva stimolata dalle sopravvenute esigenze dei ceti elevati, desiderosi di mostrare la propria agiatezza nella sontuosità delle dimore e nella ricercatezza dei corredi da tavola. Non a caso sono questi i secoli che vedono realizzarsi la grande stagione del “graffito friulano”, una produzione ceramica che raggiunge episodi artistici di altissimo livello, come attestano le mattonelle parietali rinvenute in palazzo Ottelio, ma anche il vasellame restituito per esempio dagli scavi in piazza Venerio, presso Casa Cavazzini e residenza Palladio.
Mense e banchetti nella Udine rinascimentale | Mostra al Museo Archeologico Udine
Nell'anno dell'esposizione universale milanese Expo 2015, dedicata al tema “Nutrire il pianeta-energia per la vita”, il museo Archeologico dei Civici Musei di Udine, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica del Friuli Venezia Giulia, propone la mostra “Mense e banchetti nella Udine rinascimentale”: un percorso che, partendo dalle scoperte archeologiche e dal ricco patrimonio culturale della città, illustra cibi, libri, suppellettili e rituali dei nobili friulani tra Quattrocento e Cinquecento.
L’esposizione al Museo Archeologico di Udine, realizzata grazie al sostegno della fondazione Crup e di Unicredit, sarà aperta al pubblico in castello fino al 15 gennaio 2017.
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Tra le fonti utilizzate nell'ambito dell'esposizione “Mense e banchetti nella Udine rinascimentale” al Museo Archeologico di Udine: il ricettario del Platina, pubblicato a Cividale nel 1480 e curiosamente il primo libro a stampa noto in Friuli, e una tra le opere più importanti di Pomponio Amalteo, un olio su tela di grandi dimensioni esposto nella Galleria d’Arte Antica dei Civici Musei di Udine in cui viene rappresentata un’ultima Cena all'interno di una sala dall'architettura rinascimentale con aspetti formali che rimandano ai rituali dell’epoca. I personaggi, ossia lo scalco, il credenziere, i paggi e gli scudieri, il cantiniere e il coppiere, e ancora gli oggetti per l’apparecchio della tavola, sono elementi secondari rispetto alla scena del sacrificio dell’Eucarestia, ma fondamentali per immaginare una cena dell’epoca, ecco perché, grazie alla multimedialità, questi stessi elementi si animano e consentono di rivivere il rituale del banchetto.
Il tema della mostra “Mense e banchetti nella Udine rinascimentale”, l'alimentazione, viene raccontato anche dai reperti archeologici che restituiscono suggestivi spaccati di vita quotidiana. Vasellame da mensa, stoviglie da cucina, resti di pasto forniscono significative informazioni sulle consuetudini della tavola e su come l'alimentazione veniva concepita e vissuta nella Udine rinascimentale.
Sulla scorta delle ricerche archeologiche effettuate in città negli ultimi vent'anni dai Civici Musei di Udine e dalla competente Soprintendenza, spesso in collaborazione con la Società Friulana di Archeologia, è stato possibile ricomporre l’immagine della città medievale e delle sue successive trasformazioni. Le indagini, generate da lavori infrastrutturali e da interventi di restauro di edifici storici cittadini, offrono una lettura articolata di quello che doveva essere il tessuto urbano tra XV e XVI secolo. Un periodo in cui Udine conosce un significativo sviluppo economico e, di conseguenza, una notevole crescita edilizia e produttiva stimolata dalle sopravvenute esigenze dei ceti elevati, desiderosi di mostrare la propria agiatezza nella sontuosità delle dimore e nella ricercatezza dei corredi da tavola. Non a caso sono questi i secoli che vedono realizzarsi la grande stagione del “graffito friulano”, una produzione ceramica che raggiunge episodi artistici di altissimo livello, come attestano le mattonelle parietali rinvenute in palazzo Ottelio, ma anche il vasellame restituito per esempio dagli scavi in piazza Venerio, presso Casa Cavazzini e residenza Palladio.
La città - Mense e banchetti nella Udine rinascimentale | Mostra al Museo Archeologico Udine
La fisionomia della città di Udine e le trasformazioni dello spazio urbano: questo video fa parte del percorso della mostra “Mense e banchetti nella Udine rinascimentale”, prorogata a Udine fino al 15 gennaio 2017.
Nell'anno dell'esposizione universale milanese Expo 2015, dedicata al tema “Nutrire il pianeta-energia per la vita”, il museo Archeologico dei Civici Musei di Udine, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica del Friuli Venezia Giulia, propone la mostra “Mense e banchetti nella Udine rinascimentale”: un percorso che, partendo dalle scoperte archeologiche e dal ricco patrimonio culturale della città, illustra cibi, libri, suppellettili e rituali dei nobili friulani tra Quattrocento e Cinquecento.
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Il tema della mostra “Mense e banchetti nella Udine rinascimentale”, l'alimentazione, viene raccontato anche dai reperti archeologici che restituiscono suggestivi spaccati di vita quotidiana. Vasellame da mensa, stoviglie da cucina, resti di pasto forniscono significative informazioni sulle consuetudini della tavola e su come l'alimentazione veniva concepita e vissuta nella Udine rinascimentale.
Sulla scorta delle ricerche archeologiche effettuate in città negli ultimi vent'anni dai Civici Musei di Udine e dalla competente Soprintendenza, spesso in collaborazione con la Società Friulana di Archeologia, è stato possibile ricomporre l’immagine della città medievale e delle sue successive trasformazioni. Le indagini, generate da lavori infrastrutturali e da interventi di restauro di edifici storici cittadini, offrono una lettura articolata di quello che doveva essere il tessuto urbano tra XV e XVI secolo. Un periodo in cui Udine conosce un significativo sviluppo economico e, di conseguenza, una notevole crescita edilizia e produttiva stimolata dalle sopravvenute esigenze dei ceti elevati, desiderosi di mostrare la propria agiatezza nella sontuosità delle dimore e nella ricercatezza dei corredi da tavola. Non a caso sono questi i secoli che vedono realizzarsi la grande stagione del “graffito friulano”, una produzione ceramica che raggiunge episodi artistici di altissimo livello, come attestano le mattonelle parietali rinvenute in palazzo Ottelio, ma anche il vasellame restituito per esempio dagli scavi in piazza Venerio, presso Casa Cavazzini e residenza Palladio.
L’esposizione al Museo Archeologico di Udine è realizzata grazie al sostegno della fondazione Crup e di Unicredit.
Mense e banchetti nella Udine rinascimentale PROGETTO AUTISMO | Mostra al Museo Archeologico Udine
PROGETTO AUTISMO: video per favorire la visita alla mostra “Mense e banchetti nella Udine rinascimentale”, prorogata a Udine fino al 15 gennaio 2017, a persone con disabilità intellettiva e/o relazionale.
Nell'anno dell'esposizione universale milanese Expo 2015, dedicata al tema “Nutrire il pianeta-energia per la vita”, il museo Archeologico dei Civici Musei di Udine, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica del Friuli Venezia Giulia, propone la mostra “Mense e banchetti nella Udine rinascimentale”: un percorso che, partendo dalle scoperte archeologiche e dal ricco patrimonio culturale della città, illustra cibi, libri, suppellettili e rituali dei nobili friulani tra Quattrocento e Cinquecento.
L’esposizione al Museo Archeologico di Udine, realizzata grazie al sostegno della fondazione Crup e di Unicredit, sarà aperta al pubblico in castello fino al 15 gennaio 2017.
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Il tema della mostra “Mense e banchetti nella Udine rinascimentale”, l'alimentazione, viene raccontato anche dai reperti archeologici che restituiscono suggestivi spaccati di vita quotidiana. Vasellame da mensa, stoviglie da cucina, resti di pasto forniscono significative informazioni sulle consuetudini della tavola e su come l'alimentazione veniva concepita e vissuta nella Udine rinascimentale.
Sulla scorta delle ricerche archeologiche effettuate in città negli ultimi vent'anni dai Civici Musei di Udine e dalla competente Soprintendenza, spesso in collaborazione con la Società Friulana di Archeologia, è stato possibile ricomporre l’immagine della città medievale e delle sue successive trasformazioni. Le indagini, generate da lavori infrastrutturali e da interventi di restauro di edifici storici cittadini, offrono una lettura articolata di quello che doveva essere il tessuto urbano tra XV e XVI secolo. Un periodo in cui Udine conosce un significativo sviluppo economico e, di conseguenza, una notevole crescita edilizia e produttiva stimolata dalle sopravvenute esigenze dei ceti elevati, desiderosi di mostrare la propria agiatezza nella sontuosità delle dimore e nella ricercatezza dei corredi da tavola. Non a caso sono questi i secoli che vedono realizzarsi la grande stagione del “graffito friulano”, una produzione ceramica che raggiunge episodi artistici di altissimo livello, come attestano le mattonelle parietali rinvenute in palazzo Ottelio, ma anche il vasellame restituito per esempio dagli scavi in piazza Venerio, presso Casa Cavazzini e residenza Palladio.
Aquileia (Udine) - Borghi d'Italia (Tv2000)
Con la XXX puntata della X serie di Borghi d'Italia vi portiamo in uno dei luoghi storici più importanti e suggestive dell'intera penisola e parliamo del Comune di Aquileia (Udine), antica città romana e centro propulsivo della cristianità in Europa. Dal 1998 sito Unesco per la Basilica Patriarcale e per la sua area archeologica. Nel corso del programma incontriamo il sindaco, l'arciprete parroco, il presidente dell'Ass. Europea Romea Strata e gli altri protagonisti della vita cittadina. Inoltre visitiamo la Basilica Patriarcale, conosciuta nel mondo per il suo meraviglioso pavimento musivo, continuiamo con il battistero, il sepolcreto, il foro, il porto fluviale romano e gli altri monumenti che hanno reso grande Aquileia. Protagonisti anche i piatti tradizionali ed i prodotti tipici del territorio. È una puntata all'insegna della storia, arte, religiosità e bellezza.
speciale Museo etnografico Udine
Un tour nel Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Udine | Casa Cavazzini
Vania Gransinigh, direttrice di Casa Cavazzini, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Udine, ci accompagna alla scoperta del museo, in un video di Giulia Fedrigo.
Un viaggio in cui scoprire le sale di Casa Cavazzini, edificio ristrutturato da Gae Aulenti in cui trovano posto anche alcune tempere murali realizzate da Afro Basaldella e affreschi del Trecento.
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All’ingresso il visitatore è accolto da ritrovamenti archeologici del ‘500 lasciati a vista: qui il benvenuto all’arte è affidato all’installazione “In teoria”, realizzata da Marotta & Russo, composta dai vocaboli che ricorrono più frequentemente nei testi di critica dell’arte del Novecento.
Da qui si dipanano i percorsi di fruizione delle mostre, da quelle temporanee alle collezioni permanenti: il Museo eredita il nucleo di opere della Galleria d’Arte Moderna cittadina, costituito a partire dal lascito del ricco commerciante Antonio Marangoni a fine Ottocento e via via arricchito di opere di rilievo come quelle dei fratelli Dino, Mirko e Afro Basaldella.
Un’area di Casa Cavazzini è riservata alla collezione F.R.I.A.M. (Friul Arts and Monuments), composta da opere donate da centodieci artisti americani in segno di solidarietà per il terremoto del 1976 che scosse il Friuli: tra i pittori e scultori aderenti all’iniziativa figurano i nomi illustri di Roy Lichtenstein, Willem de Kooning, Sol le Witt, Frank Stella, Donald Judd, Carl Andre. Da un punto di vista stilistico la collezione F.R.I.A.M. è estremamente varia: si va dall’Espressionismo astratto alla Pop Art, alle tendenze del New Dada, al Minimalismo, sotto forma di pittura, scultura e fotografia.
Nel 1983 a Udine giunse un nuovo nucleo di opere, la collezione Astaldi, dove a prevalere sono i nomi di Carlo Carrà, Giorgio Morandi, Arturo Martini, Ottone Rosai, Felice Carena, Fausto Pirandello, Arturo Tosi, Renato Gottuso. Nella collezione anche Filippo de Pisis, amico della famiglia Astaldi, e i fratelli Giorgio de Chirico e Andrea Savinio.
Udine tra '800 e '900 - Italiano
Fotografie storiche di Udine all'epoca dei nobili, eruditi e religiosi.
Al museo con Artesplorando: Gallerie d'arte antica di Udine
Nuovo video della serie curata da Artesplorando, interamente dedicata ai musei e alla loro esplorazione. In questo approfondimento scopriremo le 10 opere principali delle Gallerie d'arte antica di Udine.▼▼CONTINUA SOTTO▼▼
La Galleria d’Arte Antica, formatasi a partire dal 1866, è un’importante sezione dei Musei del Castello di Udine. Si trova collocata al piano nobile lungo un percorso che si snoda in tredici sale di cui l’ultima è dedicata a esposizioni temporanee. Si tratta di una raccolta omogenea di opere realizzate per la maggior parte da artisti locali e veneti prodotte dalla seconda metà del Trecento alla prima metà dell’Ottocento. Importante è anche la presenza di un gruppo di dipinti provenienti da altre realtà regionali ed europee. A volte vi troverete di fronte a veri e propri capolavori di indiscusso valore che danno ancor più valore a questo piccolo gioiello della città di Udine. Lasciatevi quindi guidare dalla mia voce che vi racconterà opere del Tiepolo, di Palma il giovane e di un ipotetico Caravaggio. Rimarrete anche molto colpiti da autori e opere poco note.
Il video è sottotitolato in italiano, inglese, francese e spagnolo. Per i sottotitoli in lingua straniera puoi contribuire anche tu! Segui quindi la playlist al museo con Artesplorando per non perderti mai nulla e lascia un commento sotto ai video in cui puoi tu stesso suggerirci opere oppure nuovi temi da trattare in futuro. Il tuo contributo è prezioso.
#artesplorando #alMuseo #GallerieArteAnticaUdine
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LETTURE CONSIGLIATE:
➡ La galleria d'arte antica dei Civici Musei di Udine: 2
➡ La galleria d'arte antica dei Civici Musei di Udine: 1
Udine tra '800 e '900 - Inglese
Fotografie storiche di Udine all'epoca dei nobili, eruditi e religiosi.
Tracce - Video drone
Grazie alla visuale dall'alto è possibile cogliere le tracce lasciate sul terreno da tumuli, castellieri e cortine.
ИТАЛИЯ, Аквилея. Музей археологии / ITALIA, Aquileia. Museo Archeologico Nazionale di Aquileia.
Аквилея, Италия. Музей археологии / Aquileia, Italia. Museo Archeologico Nazionale di Aquileia.
#Музей, основан в 1882 году как «Императорско-Королевский государственный музей» под покровительством императора Франческо Джузеппе.
Здесь находятся исторические коллекции,полученные в подарок или купленные самыми прославленными аквилеанскими семьями,
дополненные результатами исследований.
Здесь можно полюбоваться находками,рассказывающими о мастерстве древнеримского города #Аквилеи.
Лапидарные галереи, построенные в несколько этапов в течение двадцатого века,
содержат богатую аквилеанскую эпиграфическую коллекцию и драгоценные мозаики.
С осени 2016 года идет масштабная реорганизация всего комплекса,
целью которого является адаптация всей выставки к самым современным международным музейным стандартам.
.........................
The #museum was founded in 1882 as the Imperial-Royal State Museum under the auspices of Emperor Francesco Giuseppe.
Here there are historical collections received as a gift or bought by the most famous aquilean families,
supplemented by research results.
Here you can admire the finds, telling about the skill of the ancient Roman city of Aquileia.
Lapidary galleries, built in several stages during the twentieth century,
contain a rich aquilean epigraphic collection and precious mosaics.
Since the autumn of 2016, a large-scale reorganization of the entire complex has been underway,
whose goal is to adapt the entire exhibition to the most modern international museum standards.
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#Aquileia #MuseoArcheologicoNazionalediAquileia #BasilicadiAquileia
Corniole di Toppo - Linguaggio semplificato
Presentazione di alcuni oggetti lavorati in corniola, appartenenti alla collezione di Toppo.
Museo etnografico udine
E'stato riaperto il 22 ottobre 2010 dopo una lunga opera di ristrutturazione ed è uno dei musei etnografici più ricchi e interessanti d'Italia. Rappresenta in modo puntuale e suggestivo i costumi e le tradizioni friulane. I nuclei principali sono costituiti dalle collezioni Ciceri e Perusini.
La ceramica impressa
Tecniche e strumenti della prima ceramica neolitica dell'adriatico orientale, la Ceramica Impressa.
Italiano - Inglese
Museo Archeologico di Aquileia di ombrasera
Splendido museo di antichità romane con vetri, statue, busti, monete, pietre dure e cammei magnifici. Una stupenda galleria di cippi, lastre, stele funerarie.
Terre di Aquileia - Piccola Grande Italia
Comune del Friuli-Venezia Giulia, in provincia di Udine, con più di tremilacinquecento abitanti. E' sede del Museo Archeologico Nazionale. Aquileia è gemellata con Maria Saal (Klagenfurt-Land, Carinzia, Austria), dal 2001 e Piran (Slovenia), dal 1977.
1140.Aquileia - Museo Archeologico
Documentario