Museo Archeologico Nazionale di Venosa PZ
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Avvolta nelle reticolari viscere del castello aragonese della città lucana, è un’esposizione di infinito respiro cronologico, ampio quanto il periodo trattato, a partire da 700.000 anni fa, riuscendo nell’impresa di inquadrare millenni di evoluzione dell’area del Vulture: visitiamola insieme
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Visita al Museo archeologico nazionale di Cagliari
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Un’esposizione che riesce nell’impresa di narrare l’intera millenaria storia di questa regione straordinariamente ricca di civiltà, grazie a un allestimento intelligente che consente di ammirare emozionanti reperti e conoscere le civiltà alternatesi nell’isola: la nostra visita guidata
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The Temperature of the Air on the Bow of the Kaleetan di Chris Zabriskie è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution(
Fonte:
Artista:
Museo Archeologico Nazionale della Basilicata a Potenza
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Dedicato al grande Dinu Adameșteanu, padre dell’archeologia lucana, questo tempio della conoscenza racconta le radici storiche di ogni area della regione, con un’esposizione che brilla per chiarezza e capacità divulgativa: la nostra visita guidata a tale vero gioiello culturale
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Museo Archeologico Nazionale del Vulture Melfese - Melfi
Il presente filmato è un modesto tributo a quanti con la loro
passione e competenza hanno reso fruibile dalla Comunità
un incomparabile patrimonio storico, culturale ed artistico
del Nostro Paese.
REFERENZE
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Il Parco Archeologico di Venosa PZ, in Basilicata
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Una delle più straordinarie esperienze culturali che si possano fare in Italia, grazie a reperti di grande fascino immersi in una splendida Natura, fino all’apparizione di sconvolgente bellezza di un edificio mai completato che toglie il fiato: vi ci portiamo noi
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TRASLOCO MUSEO VENOSA(PZ)
TRASLOCO EFFETTUATO DA TRASLOCHI MATELLICA DI LUIGI MATELLICA, XINFO CONSULTATE IL NOSTRO SITO traslochimatellica.it o inviateci un email all'indirizzo info@traslochimatellica.it
Museo Archeologico Nazionale i Potenza Dino Adamesteanu
Il Museo Archeologico Nazionale della Basilicata presenta al pubblico i risultati delle importanti ricerche condotte nella Basilicata centrosettentrionale e, al tempo stesso, costituisce la vetrina della complessa realtà archeologica di una regione che è stata luogo privilegiato dell'incontro tra genti di stirpe e di cultura diversa, al centro del Mediterraneo. Il Museo è articolato su due piani secondo un criterio cronologico e territoriale che offre al visitatore un quadro generale sull'archeologia dell'intera regione ed un approfondimento sugli eccezionali ritrovamenti del territorio di Potenza. Ubicato nella prestigiosa sede di Palazzo Loffredo, residenza nobiliare ceduta in comodato dal Comune di Potenza alla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata, il Museo Archeologico Nazionale della Basilicata è dedicato a Dinu Adamesteanu, figura di studioso di assoluto rilievo internazionale, oltre che fondatore dell'archeologia lucana.
Parco Archeologico Venosa
Il Parco Archeologico di Venosa raccontato dagli alunni dell'Istituto Comprensivo Carlo Gesualdo da Venosa.
Melfi Museo Nazionale _Sarcofago di Rapolla
Museo Nazionale Melfese_Sarcofago di Rapolla
Parco Paleontologico di Notarchirico, Basilicata
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Sono troppo pochi quelli che lo conoscono, mentre è enorme il suo valore storico e archeologico, tanto da essere considerato uno dei giacimenti preistorici più importanti d’Europa: vi portiamo noi in esclusiva a conoscere questo posto straordinario
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Sicilia -- Palermo -- Museo archeologico regionale Salinas
Sicilia : Palermo : Museo archeologico regionale Salinas
Museo Archeologico e d'Arte della Maremma e Scavi Archeologici di Roselle
Il Museo ripercorre tutta la storia della Maremma dalla Preistoria alla civiltà etrusca, dalla conquista romana al Medioevo, fino all'età moderna.
L' area archeologica di Roselle raccoglie al suo interno i resti della città antica sviluppatasi a partire dal VII secolo a.C. ed abitata con continuità fino al XVII secolo d.C.
Museo Archeologico Nazionale di Olbia ~ 29 Giugno 2017 | Viaggiare in Sardegna
Il Museo Archeologico Nazionale di Olbia è ospitato all'interno di un moderno edificio sull'isolotto di Peddone, a due passi dal molo Brin dove è disponibile il parcheggio gratuito.
Parzialmente in fase di allestimento, anche a causa dell'aria condizionata non funzionante, l'accesso è completamente gratuito.
Il punto forte del museo sono gli affascinanti resti di due navi romane ( tra cui l'unico timone e albero maestro di epoca romana integro! ) rinvenute durante i lavori di costruzione del tunnel nelle vicinanze del porto.
Sono state create due sezioni di nave per far comprendere ai visitatori come venissero trasportate le merci a quei tempi.
E' disponibile inoltre un totem multimediale con audio-guide.
I reperti, ospitati nell'anello superiore, sono di epoca fenicia, greca, punica e romana ( solo un paio di epoca nuragica ).
Ad attenderci troveremo delle grandi anfore per il trasporto di granaglie e liquidi, vasellame, lampade, statuette votive e incantevoli monili femminili.
Colpisce in particolare una moneta d'oro, perfettamente conservata, un diadema femminile e dei bracciali a forma di serpente.
Sono presenti anche alcuni reperti di epoca nuragica, come il modellino di nuraghe di pietra nell'atrio ( e il recente modello ligneo ), una navicella bronzea, alcuni utensili di bronzo ( tra cui punte di lancia ) e alcune ancore neolitiche.
'E un museo dalle ottime potenzialità ma decisamente da migliorare per una migliore fruizione.
Il personale è gentile e disponibile; i visitatori pagherebbero volentieri un biglietto per avere delle guide preparate, dei cartelli più esaustivi riguardo tutti i reperti presenti e ovviamente l'aria condizionata!
Fino a ottobre c'e' un'interessante mostra sulla civiltà nuragica ( costa 10 euro ) con modellini 3D di alcuni nuraghi, modellini di guerrieri, guide e animazioni con visori 3D.
L'abbiamo saltata a causa dell'aria condizionata non funzionante che permetteva di sostare nelle stanze solo per pochi minuti.
Sicuramente da visitare se passate di li, ma evitate se la giornata è particolarmente afosa, almeno fino a quando non attiveranno l'aria condizionata.
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#olbia #museo #archeologico #sardegna #thesilentube83 #naviromane #museoolbia
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Infinite Perspective by Kevin MacLeod is licensed under a Creative Commons Attribution license (
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Museo Archeologico Regionale di Caltanissetta
Reportage Venosa
La visita nella città di Venosa è avvenuta nell' settembre 2017. I nostri reportage sono raccolti e consultabili sul portale online infomuseum.org notizie, mostre, musei, artisti e altro Opere: 00:27 Castello aragonese 01:14 Centro storico 01:20 Chiesa del purgatorio 01:26 Arco a sesto acuto Lo sporto 01:33 Chiesa e convento di San Domenico 01:46 Centro storico 02:00 Fontana di Messer Oto 02:08 Cattedrale di S. Andrea 02:50 Casa di Orazio 03:00 Chiesa e convento di S. Maria della Scala 03:26 Complesso della S.S. Trinità, Chiesa vecchia 05:58 Complesso della S.S. Trinità, Chiesa nuova (l'incompiuta) 09:46 Area archeologica di Venusia 11:48 Catacombe ebraiche
TOUR ITALIA VENOSA Basilicata CP
Venosa es una ciudad y comuna en la provincia de Potenza, en la región del sur de Italia de Basilicata, en el área de buitres. Está delimitado por las comunidades de Barile, Ginestra, Lavello, Maschito, Montemilone, Palazzo San Gervasio, Rapolla y Spinazzola
Basilicata es una región de bosques y montañas en el sur de Italia. Limita con las regiones de Calabria y Puglia, así como con los mares Tirreno y Jónico. La ciudad de Matera es conocida por su distrito de Sassi, un vasto complejo de viviendas en cuevas que se remonta a miles de años. El complejo forma parte del área de Murgia Matera, un desfiladero entre Matera y Montescaglioso que incluye alrededor de 150 iglesias excavadas en la roca.
Basilicata is a region of forests and mountains in southern Italy. It borders the Calabria and Puglia regions, as well as the Tyrrhenian and Ionian Seas. The city of Matera is known for its Sassi district, a vast, hillside complex of cave dwellings dating back thousands of years. The complex is part of the Murgia Matera area, a gorge between Matera and Montescaglioso that includes around 150 rock-cut churches.
Venosa is a town and comune in the province of Potenza, in the southern Italian region of Basilicata, in the Vulture area. It is bounded by the comuni of Barile, Ginestra, Lavello, Maschito, Montemilone, Palazzo San Gervasio, Rapolla and Spinazzola #Abruzzo #Basilicata #Calabria #Campania #Cerdeña #Emilia Romagna#Friuli #Venezia Giulia #Lazio #Liguria #Lombardia #Marche #Molise #Piamonte #Puglia #Sicilia #Toscana#Trentino Alto Adige #Umbria #Valle d'Aosta #Veneto
Centro storico di Venosa in camper. Guida estrema.
In camper attraverso il centro storico di Venosa (PZ), Basilicata.
Metaponto, Capitolo 4: Il Museo Archeologico.
Lungo il pellegrinaggio che abbiamo fatto tra il 30 Maggio e il 2 Giugno 2014, abbiamo visitato anche il museo archeologico di Metaponto. E' difficile arrivarci, ma ne vale la pena. Questo è un parziale risultato che ha cercato di cogliere solo alcune delle tante meraviglie...
Castello Ducale del Balzo a Venosa (PZ) Città di Orazio in Basilicata
#Venosa #Basilicata #CastelloDelBalzo
Venosa è un comune in provincia di Potenza (siamo in Basilicata) che si trova nel territorio del Vulture, considerata tra i borghi più belli d’Italia.
Le origini di Venosa si perdono nella notte dei tempi. Il sito preistorico di Notarchirico, posto a pochi chilometri dal centro abitato, è il più antico della Basilicata. Ha restituito numerosi resti fossili di animali estinti, il femore dell’homo erectus e numerosi strumenti litici.
La città fu fondata dai romani nell’anno 291 a.C. a controllo della valle dell’Ofanto, e della via Appia. I Romani dopo la vittoria sui Sanniti, dedicarono la città a Venere, divinità cara ai vinti.
La storia di questa città a partire da questa data è legata alla storia di Roma che la eleva a Municipium (città romana), estendendo il diritto di voto e di cittadinanza ai suoi abitanti.
Qui nacque e trascorse la sua adolescenza il grande poeta latino Quinto Orazio Flacco.
Nel Parco Archeologico, in località S. Rocco, si conservano i resti monumentali di un impianto termale, realizzato tra il I e il III secolo d.C., in cui si susseguono ambienti freddi, tiepidi e caldi, di una domus con mosaico facente parte dei quartieri abitativi, e i resti perimetrali della prima basilica paleocristiana, che si caratterizza per la tricora con fonte battesimale esagonale. L’edificio fu ampliato con l’aggiunta di due navate laterali, del deambulatorio e di un altro fonte battesimale cruciforme.
In continuità dell’Abbazia della SS Trinità, Roberto il Guiscardo volle costruire una chiesa di più ampie dimensioni per ospitare il sacrario degli Altavilla. Un’opera mai ultimata e per questo detta l’Incompiuta realizzata con materiali lapidei provenienti dal vicino anfiteatro romano. I resti mortali degli Altavilla restano custoditi in un sarcofago della navata destra della SS. Trinità, eretta su un’antica basilica del VII secolo di cui si conservano parte dei pavimenti a mosaico e la cripta a corridoio, in parte scavata e in parte costruita, posta sotto l’altare maggiore.
A testimonianza della presenza di comunità ebraiche, nel periodo alto-medievale, si conservano nel Museo Archeologico Nazionale, allestito nei sotterranei del castello, numerose lastre lapidee con iscrizioni in ebraico databili tra il IV e il IX secolo, provenienti in gran parte dalle catacombe ebraiche.
Il castello costruito dal duca Pirro del Balzo a partire del 1460 sullo schema del Castelnuovo di Napoli, circondato da fossato difensivo, con ponte levatoio all’ingresso e possenti torri cilindriche. Dalla seconda metà del XVI secolo il castello si trasforma in dimora signorile ad opera del principe Carlo Gesualdo, un prestigioso compositore di musiche sacre che volle ospitare al castello una scuola di diritto e di medicina, l’accademia dei Piacevoli e dei Rinascenti frequentata da poeti e letterati.
Nei pressi del castello è la fontana Angioina, la più grande tra quelle presenti in città impreziosita con due leoni in pietra posti alle estremità. Un altro leone in pietra, proveniente dalla città romana, sovrasta la fontana monumentale di Messer Oto che si distingue per una vasca di forma quadrata utilizzata come lavatoio pubblico.
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* Le riprese sono di Massimo Iannuzzi - 320.0652319
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Venosa Città di Orazio
Una ideale passeggiata in quel museo all'aperto che è Venosa. Suggestive immagini vi guideranno alla conoscenza delle Terme, dell'Anfiteatro romano, del Castello medioevale, della Cattedrale, della Chiesa della Trinità, dell'Abbazia dell'Incompiuta, del Museo archeologico Nazionale, delle Catacombe ebraiche, del Parco Paleolitico di Notarchirico