Museo Nazionale Archeologico di Fratta Polesine
Fratta Polesine Villa Badoer (arch. Palladio) + le altre ville della città (UNESCO)
Villa Badoèr, detta La Badoera, è una villa veneta sita a Fratta Polesine (Rovigo), progettata dall'architetto Andrea Palladio nel 1554 e costruita negli anni 1556-1563 su commissione di Francesco Badoèr. È la prima villa in cui l'architetto vicentino utilizzò pienamente un pronao con frontone in facciata, nonché l'unica realizzata in territorio polesano.
Le sale del piano nobile sono finemente decorate da grottesche di bellissima inventione dal Giallo Fiorentino.
L'edificio, assieme alle altre ville palladiane del Veneto, è inserito dal 1996 nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. La barchessa settentrionale della villa ospita dal 2009 il museo archeologico nazionale di Fratta Polesine.A differenza delle maggiori parti della produzione palladiana, la villa Badoer non è posizionata in un ambiente libero ma inserita in un contesto di borgata. Non per questo risulta soffrire della propria posizione; anzi appare quasi incastonata sul suo alto basamento ed allo stesso tempo armonizzata con l'ambiente circostante e da questo certamente valorizzata.
Eretta nel luogo dove originariamente si trovava un antico castello di Salinguerra da Este, ne mantiene l'orientamento con la facciata che guarda a levante, quasi ad indicare il rispetto e l'interesse dell'architetto per la storia del luogo ove costruisce. È bagnata da un ramo dell'Adige, in realtà lo Scortico, un canale navigabile che attraverso l'Adige, il Canal Bianco ed il Po, portava a Venezia, e posizionata di fronte ad un antico ponte, preesistente alla villa stessa.
La villa ha successivamente influenzato lo sviluppo urbano del paese di Fratta Polesine, costituendone il fulcro ed il punto di aggregazione, così assolvendo alla sua funzione di centralità economica oltre che estetica.
“Two roman land deeds from Verona” - Gli antichi catasti di Verona
film for the exhibition Gli antichi catasti di Verona – “Two roman land deeds from Verona”
at Museo Archeologico Nazionale di Fratta Polesine Rovigo Italy
Opening times: 15th march – 6th april 2015
copyright Soprintendenza per i beni archeologici del Veneto Nucleo di Verona
film by Marzia Bersani, Brunella Bruno, Claudia Cenci
Based on text of Giuliana Cavalieri Manasse
Traslation by Simon Thompson
La Rai alla scoperta di Fratta Polesine
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aggressione san bartolomeo café fratta polesine
Pestaggio San Bartolomeo Caffé Fratta Polesine
fratta polesine e dintorni
una carrellata di immagini dedicata al mio paese natale Fratta Polesine
I Moti Carbonari Di Fratta Polesine
YouTube Channel: youtube.com/c/StarlightVideoProductions
I Moti Carbonari Di Fratta Polesine 2014.
Un educational tour alla scoperta di un importante rievocazione storica.
Riprese e drone: Lorenzo Drago
Montaggio: Alessandro Maggia
EMAROCK live Fratta Polesine 1
Emarock riscaldamento live
Ferrara - Fratta Polesine
Da Ferrara a Fratta Polesine col velomobile Zephyrus
Visita a... Fratta Polesine
Brochure turistica di Fratta Polesine
Con questa guida si vuole far conoscere l'enorme patrimonio storico, culturale e architettonico presente a Fratta, evidenziando l'importante ruolo svolto nella storia d’Italia con la Carboneria e la figura del grande statista Giacomo Matteotti. Si intende altresì valorizzare il Capoluogo ed il territorio circostante, ricco di eccellenze ad elevata valenza ambientale.
Villa Badoèr palladio animazione 3D modello
Villa Badoèr, detta La Badoèra, è una villa veneta sita a Fratta Polesine (Rovigo), progettata dall'architetto Andrea Palladio nel 1554 e costruita negli anni 1556-1563 su commissione di Francesco Badoèr. È la prima villa in cui l'architetto vicentino utilizzò pienamente un pronao con frontone in facciata, nonché l'unica realizzata in territorio polesano.
Le sale del piano nobile sono finemente decorate da grottesche di bellissima inventione dal Giallo Fiorentino.
L'edificio, assieme alle altre ville palladiane del Veneto, è inserito dal 1996 nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. La barchessa settentrionale della villa ospita dal 2009 il museo archeologico nazionale di Fratta Polesine
Smiths in bronze age (italiano)
Coordinamento progetto: Ilaria Pulini e Cristiana Zanasi (Museo Civico Archeologico Etnologico Modena)
Coordinamento della ricerca scientifica: Andrea Cardarelli e Cristiano Iaia (Sapienza-Università di Roma)
Artigiani specializzati nella metallurgia: Markus Binggeli e Markus Binggeli
Archeologi sperimentali del Parco di Montale: Monia Barbieri, Claudio Cavazzuti, Luca Pellegrini, Federico Scacchetti
Produzione Alessia Pelillo
Filmmaker Andrea Comastri
Testi Cristiana Zanasi
10 minuti
Abstract: The film provides documentary evidence of the project developed in the frame of OpenArch by the Museo Civico Archeologico di Modena. The research aimed to expand knowledge of both the tools and the techniques of the Terramare metallurgists and it has been the fruit of interdisciplinary collaboration between archaeologists of various areas of expertise and craftsmen specialised in Bronze Age metallurgy. By integrating archaeological data and experimental tests, researchers sought to verify the existence of differentiated skill levels among the ancient metallurgists.
Culture. Il Museo Archeologico Nazionale della Siritide di Policoro (MT)
Il 18 dicembre 2016 inaugurate le nuove sale espositive (600 mq) del Museo Archeologico Nazionale della Siritide di Policoro (MT), uno dei più importanti musei archeologici del Mezzogiorno.
TRM Art - Canale culturale del network televisivo TRM.
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Comune di Monterotondo Inaugurazione MAM Museo Archeologico Multimediale
Grande evento per la cultura!
Ieri 16 maggio 2014 si è inaugurato il MAM Museo Archeologico Multimediale di Monterotondo (Roma).
Un totale di 11 stanze in due location: presso i locali della Biblioteca Paolo Angelani e nella splendida cornice delle Sale Affrescate di Palazzo Orsini per ospitare una tra le collezioni archeologiche più importanti d'Italia.
Un sentito ringraziamento all'Amministrazione Alessandri che ha fortemente voluto questo meraviglioso bene culturale assoluto vantaggio dell'immagine culturale di Monterotondo.
MUSEO ARCHEOLOGICO DI ADRIA di Giorgio Galuppo
Questo è un viaggio nel passato dei nostri Avi, attraverso i loro bellissimi manufatti, fotografati da Giorgio Galuppo nel Museo archeologico nazionale Via G. Badini, 59, di Adria, in provincia di Rovigo.Questo Museo conserva reperti provenienti dalla collezione della famiglia Bocchi e dalle aree archeologiche di epoca preromana (soprattutto testimonianze del primo emporio greco e della conseguente città etrusca) e romana scoperte nei dintorni della città.
Museo archeologico di Arezzo Gaio Cilnio Mecenate
villa pignatelli e museo delle carrozze
visita presso Villa Pignatelli (zona riviera di chiaia)
ed al museo delle carrozze
Villa Grimaldi Fratta Polesina Rovigo
Villa Grimaldi a Fratta Polesina (Rovigo). Esterno
OPLONTIS VILLA di POPPEA HD
VILLA DI POPPEA
Gli scavi archeologici di Oplontis sono composti da due ville di cui visitabile, al momento, è solo quella di Poppea.
La villa di Poppea Sabina, seconda moglie di Nerone, è inserita nell'elenco dell'UNESCO relativo al patrimonio dell'umanità ed in effetti si tratta di una monumentale residenza, molto ampia al punto da contenere addirittura un piccolo complesso termale e ricca di affreschi che creano giochi prospettici con finti elementi architettonici quali porte o colonne o che abbelliscono le pareti con raffigurazioni di animali, frutta o maschere.
Al momento dell'eruzione la villa era disabitata perché oggetto di lavori di ristrutturazione come dimostrato dalle suppellettili ammassate in poche stanze e dal materiale edilizio.
Non ancora visitabile è la cosiddetta villa B attribuita ad un certo Lucius Crassius Tertius. La grande quantità di anfore accatastate, pesi e suppellettili ha avvalorato la tesi che la struttura fosse destinata in massima parte a magazzini e quindi ospitasse molto probabilmente una azienda di trasformazione e/o commercializzazione di prodotti agricoli provenienti dai dintorni. Una parte dell'edificio era riservata all'abitazione del dominus (il proprietario) ed infatti si sono trovati dei pregevoli affreschi. In questa struttura è stata ritrovata una ricca quantità di gioielli e monete ed anche i resti di 54 persone, probabilmente raccoltesi in questo luogo perché ritenuto erroneamente più sicuro.
10 e lode per la Scuola internazionale di restauro di Villa Fabris
Il giudizio è dell’Associazione dell’Artigianato tedesco. E il Centro proporrà, il 19 marzo, un convegno sulle tecnologie digitali 3D al servizio dei restauratori.