Montesarchio Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino
Il museo che non ti aspetti; da vedere assolutamente.
Museo archeologico del Sannio Caudino (Caudium e Saticula) e del Sannio Telesino (Telesia)
SCROLLTEXT GENNAIO 2014: mostra Rosso immaginario: il racconto dei vasi di Caudium, fino al 12 gennaio 2014
§ Castello borbonico sede del Museo - Montesarchio, capoluogo del distretto sanitario Campania n.10, coincidente con l'ambito sociale B04, che sarebbe meglio chiamare BN04, è la città sede del Museo archeologico del Sannio Caudino (Caudium e Saticula); ma anche del Sannio Telesino (Telesia, scavi archeologici nel comune di San Salvatore, comune che fa parte della Città Telesina unita con Solopaca, Telese e Castelvenere). Non è invece sede museale dei reperti del Sannio Beneventano in senso stretto, ben custodito entro la città di Benevento (nel Museo del Sannio, sezione archeologica).
§ Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino, comprensivo del Sannio Telesino, nel castello borbonico di Montesarchio
§ fonte: sito soprintendenza-salerno (23/01/2014) Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino -
- E' in corso la mostra Rosso immaginario: il racconto dei vasi di Caudium, fino al 12 gennaio 2014. - Il Museo è stato realizzato all'interno del corpo centrale del Castello di Montesarchio (...) L'allestimento museale (...) è dedicato alla storia e all'archeologia della Valle Caudina e si sviluppa per il momento in sei sale poste al primo piano dell'edificio.
Dalla ricostruzione del paesaggio in età preistorica (sala I), accompagnata dall'esposizione di reperti rinvenuti in varie località del Sannio Caudino, si passa all'ampia sezione dedicata al sito di Caudium, l'attuale Montesarchio (...) L'ultima parte del percorso di visita è dedicata agli altri due importanti centri del Sannio caudino: Saticula (Sant'Agata dei Goti) e Telesia (S. Salvatore Telesino), di cui si espongono materiali esemplificativi provenienti dalle ricche necropoli.
§ (wiki/01/2014) Castello di Montesarchio Il castello di Montesarchio è una struttura storica che domina la valle Caudina. L'architettura è ubicata su un'altura che domina l'omonima cittadina sannita.
Edificato per fini militari e di ordine pubblico (nelle sue segrete furono imprigionati numerosi dissidenti politici), oggi il castello è visitabile e ospita il museo archeologico nazionale del Sannio Caudino...
§ (wiki/01/2014) Museo archeologico nazionale del Sannio Caudino
Il Museo archeologico nazionale del Sannio Caudino è un museo di Montesarchio (provincia di Benevento) che raccoglie le testimonianze archeologiche provenienti dalle principali città dei Sanniti Caudini: Caudium (che sorgeva presso l'attuale Montesarchio), Saticula (l'odierna Sant'Agata de' Goti) e Telesia (l'odierna San Salvatore Telesino). Il museo si trova nel castello di Montesarchio; inaugurato il 30 giugno 2007, attualmente conta circa 300 reperti ed è organizzato al primo piano del castello. È stato curato dalla Soprintendenza per i Beni archeologici delle province di Salerno, Avellino e Benevento.
Montesarchio | Museo del Sannio: orari ridotti, questione da sanare
La delegata ala Cultura Alfonsina Dello Iacopo sulla questione orari ridotti al Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudina.
Il castello di Montesarchio e il museo
La Torre di Montesarchio (BN) è una struttura militare di origine medievale, oggi adibita a sede del Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino insieme al Castello. All’interno dell’antica Torre è esposto “il ratto di Europa”, celebre cratere di Assteas.
Rosso Immaginario
Museo Montesarchio
Mostra ''Rosso Immaginario. Il Racconto dei vasi di Caudium''
Visita presso il Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino.
Il carcere borbonico del Castello di Montesarchio ospita la mostra Rosso Immaginario. Il Racconto dei vasi di Caudium, attraverso la narrazione di storie, miti ed eroi. Un viaggio nell'affascinante mondo di immagini dipinte sui crateri di produzione greca e italiota rinvenuti nella necropoli di Montesarchio, l'antica Caudium.
RAI 3 - Il ratto di Europa - Assteas - Aniello Troiano - 17/3/2016
Anna Teresa Damiano, giornalista RAI, racconta Il ratto di Europa - Storia del vaso di Assteas, un romanzo di Aniello Troiano. La vera storia del vaso più bello del mondo, in esposizione presso il Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino di Montesarchio (BN).
Note:
Tutti i diritti sono riservati alla RAI. Non intendo utilizzare questo video per scopo di lucro, ma solo per promozione.
Il ritaglio del servizio è opera di Gabriele Punzo, che ringrazio.
MONTESARCHIO - I BORGHI PIU' BELLI D'ITALIA
Montesarchio è tra i borghi più belli d'Italia. Dominano sulla città il Monte Taburno e la Torre. A pochi metri troviamo il castello, oggi Museo archeologico nazionale del Sannio Caudino. All'interno del museo possiamo ammirare l'antico cratere di Assteas: è stato rinvenuto nei primi anni '70 del Novecento a Sant'Agata de' Goti da un operaio edile, lo portò a casa, fece alcuni autoscatti con una Polaroid a colori e infine lo vendette sul mercato nero per un milione di lire e un maialino.
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Un vaso più bello di quello di Assteas? E' stato ritrovato a Montesarchio
Aspetto domani per fare le prime valutazioni. È la dichiarazione a caldo di Luigina Tomay,l'archeologa responsabile del museo nazionale del Sannio Caudino a Montesarchio e grande studiosa della necropoli di Caudium, sul ritrovamento avvenuto nel tardo pomeriggio di oggi fa di un vaso.
L'OGGETTO DEL DESIDERIO - EUROPA TORNA A SANT'AGATA
L’iniziativa, realizzata grazie alla collaborazione tra la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta e il Comune di Sant’Agata de’ Goti, segna finalmente il ritorno del celebre cratere di Assteas, raffigurante il rapimento di Europa, nella sua terra di origine. Il vaso fu rinvenuto, infatti, da scavatori clandestini negli anni Settanta del secolo scorso proprio nella necropoli sannitica di Sant’Agata de’ Goti, l’antica Saticula. Dopo essere stato ceduto dai tombaroli per un milione di lire e un maialino, transitò sul mercato antiquario e nel 1981 fu acquistato dal Paul Getty Museum di Malibu per 380.000 dollari. Nel 2007 il cratere è stato restituito all’Italia, grazie a complesse indagini investigative svolte dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale; da allora è stato esposto in maniera permanente presso il Museo Archeologico Nazionale di Paestum e ospitato in prestigiose sedi – Palazzo del Quirinale e Palazzo Massimo a Roma, Palazzo dell’Unesco di Parigi – all’interno di mostre temporanee, ma mai nel suo luogo di ritrovamento.L’esposizione prevede un percorso espositivo molto suggestivo in cui, mediante videoproiezioni, sarà narrata a trecentosessanta gradi la storia del vaso dal momento della sua crezione nel IV secolo a.C. fino al suo ritorno a Sant’Agata de’ Goti.La mostra resterà aperta fino al 17 maggio 2015, data in cui il cratere lascerà Sant’Agata de’ Goti per essere esposto a Palazzo Reale di Milano, nell’ambito degli eventi previsti per Expo 2015. Successivamente sara' esposto nel Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino di Montesarchio.
tele-04 DISTRETTO) Caudino, di Sant'Agata, Montesarchio, Airola - Caudium (Samnium)
Ambito territoriale di Caudium, Sannio Caudino, città caudine, Valle caudina.
-- territorio del distretto sanitario e territorio della diocesi caudini. --
§ Museo archeologico di Montesarchio - vasi di Caudium - la natura del mondo greco classico nel museo di Montesarchio.
(wiki) La Valle Caudina si trova in Campania; il suo territorio è diviso tra le province di Benevento ed Avellino. Conta circa 69.000 abitanti. (..
Montesarchio. “Un pomeriggio al Museo” Il primo appuntamento
MUSEO ARCHEOLOGICO DEL SANNIO CAUDINO DI MONTESARCHIO
“Un pomeriggio al Museo” Storia, enogastronornia e musica
Il primo appuntamento della rassegna dedicata alle collezioni del museo, alla cultura, alla storia e all’enogastronomia del territorio. L’ultimo venerdì di ogni mese il Museo archeologico del Sannio Caudino di Montesarchio accoglierà archeologi, storici, scrittori, musicisti ed esperti per raccontare e diffondere la conoscenza del rilevante patrimonio culturale del Sannio.
L’iniziativa è organizzata dal Polo Museale della Campania, diretto da Anna Imponente, in collaborazione con il Comune e la Pro Loco di Montesarchio.
In questo primo incontro, introdotto da Ferdinando Creta, direttore del museo, l’archeologo Giampiero Galasso ha parlato dei Caudini attraverso gli scavi archeologici condotti a Montesarchio.
Castello di Montesarchio drone 2018
Il Castello
Il Castello di Montesarchio è sorto quasi sicuramente sotto il dominio dei Longobardi. In principio era molto più piccolo della struttura che vediamo oggi: per quanto ne sappiamo, all’epoca la fortezza si limitava al corpo poligonale posteriore.
Con l’arrivo dei Normanni, i castelli del Sud Italia furono irrobustiti e ampliati, in particolare sotto il dominio di Federico II di Svevia (1211-1250), il quale temeva dei possibili attacchi delle truppe papali. Secondo recenti ipotesi, il perimetro del Castello di Montesarchio aumentò notevolmente proprio in questa fase.
Agli Svevi succedettero gli Angioini: la Valle Caudina divenne progressivamente feudo dei Della Leonessa, che ottenero prima Montesarchio e Airola (1278), poi gli altri paesi.
Nel 1480, Montesarchio passa ai Carafa, una potente famiglia della nobiltà napoletana. Sono anni particolarmente importanti per la Torre e il Castello: è in questo periodo che Francesco di Giorgio Martini, artista senese, progetta l’ampliamento di entrambe le costruzioni. Risale quindi alla fine del ‘400 o agli inizi del secolo seguente la parte esterna del Castello, in buona parte ancora ben visibile.
Ma questo non fu l’ultimo rimaneggiamento della struttura: divenuta sempre meno importante, grazie allo spostamento a valle sia dei feudatari (i D’Avalos) che della vita economica del paese, la fortezza venne utilizzata come carcere. Risalgono a quest’epoca dei corpi di fabbrica in tufo e pietra, costruiti per finalità pratiche.
Nel Novecento la struttura venne utilizzata come orfanotrofio.
Infine, in seguito a riparazioni e ammodernamenti che hanno segnato ulteriormente il suo aspetto, il Castello è divenuto sede del Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino, inaugurato il 30 giugno 2007.
Vaso di assteas ( I I parte)
Il cratere venuto alla luce a Montesarchio è un ritrovamento eccezionale
Risale infatti al sesto secolo avanti Cristo. Grazie all'archgeologa Luigina Tomay vi possiamo mostrare queste immagini in esclusiva assoluta e la dott.ssa Tomay ci ha spiegato l'importanza dle ritrovamento.
Il sentiero di Giustino Fortunato e il Museo di Montesarchio
Montesarchio | Il ritorno del vaso di Assteas. Le immagini esclusive
Dopo una lunga permanenza nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli il vaso di Assteas Ratto di Europa ritorna a casa.
Vaso di assteas (I parte)
Rosso Immaginario 2
Museo Montesarchio
Valle Caudina. I Nomade Dentro in concerto a Montesarchio
La tribute band riconosciuta dai Nomadi presto a in concerto nella loro Montesarchio.