MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI PALESTRINA
НАЦИОНАЛЬНЫЙ АРХЕОЛОГИЧЕСКИЙ МУЗЕЙ ПАЛЕСТРИНЫ (ИТАЛИЯ)
37 di 41 Fortuna Primigenia Il Santuario di Palestrina
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A Palestrina, 40 Km. da Roma, sorge il Santuario della Fortuna Primigenia, una splendida fusione di arte romana ed ellenistica. Il santuario dell’antica Praeneste risalta nel panorama italico dell’età repubblicana non solo per la maestosità e la bellezza, ma per la complessità architettonica che lo rende perfettamente integrato nel territorio in cui sorge. Sulla sommità del Santuario, costruito dalla famiglia Colonna nel XII secolo e ristrutturato dai Barberini nel ‘400, il palazzo Colonna-Barberini rappresenta un esempio unico di integrazione tra arte classica e rinascimentale. Sede del Museo Archeologico, il palazzo rivela le forme arcuate del tempio antico e ne lasci intuire l’aspetto e le dimensioni. Proveniente dal foro della città antica e conservato al Museo Archeologico Nazionale, il Mosaico del Nilo rappresenta la piena del fiume lungo tutto il suo corso, dall’antica Nubia, popolata di animali mitologici fino ad Alessandria d’Egitto. Realizzato da artisti alessandrini nello stesso periodo del santuario, II sec. a.C., il mosaico è un capolavoro che per dimensioni, stato di conservazione e qualità artistica non ha eguali in Italia.
PER SAPERNE DI PIÙ:
Anna Maria Partini, Roma egizia: culti, templi e divinità egizie nella Roma imperiale di Boris de Rachewiltz, Roma, Edizioni Mediterranee, 1999.
Appiano Alessandrino, De bellis civilibus romanonorum.
Filippo Coarelli, I Santuari del Lazio in età repubblicana, Roma, Carocci editore, 1987.
Sandra Gatti, Nadia Agnoli, Palestrina: Santuario della Fortuna Primigenia - Museo archeologico Prenestino, Roma, Istituto poligrafico e Zecca dello Stato, 2001.
Paul Godfrey Piermont MeyboomThe Nile Mosaic of Palestrina: Early Evidence of Egyptian Religion in Italy, Leiden, Brill, 1995.
Lorenzo Quilici e Stefania Quilici Gigli, a cura di, La forma della città e del territorio, Roma, L’erma di Bretschneider, 2005.
Colline Romane: Palazzo Barberini Museo Archeologico Prenestino a Palestrina
Tratto dal filmato Ville e Palazzi delle Colline Romane.
Le basi del rinascimentale Palazzo Barberini ospitano il bellissimo Museo Archeologico Prenestino, ricco di pezzi pregiatissimi che risalgono dal VI sec. a.C.
La perla della collezione è il Mosaico policromo del Nilo, uno dei più importanti mosaici ellenistici conosciuti, della fine del II sec. a.C., un capolavoro assoluto per composizione, gusto cromatico e ricchezza di particolari.
Regia: Donatella Matteucci, Direttore alla Fotografia: Gianni Maitan, Montaggio e Consulenza Musicale: Roberto Giannessi.
Una produzione Colline Romane S.c.r.l.
Museo Nazionale Archeologico Prenestino - Palestrina - 2 di 2
Visita guidata dell'Associazione Culturale IterArte (08/04/2017) al
Foro, alla Basilica, al Santuario della Fortuna Primigenia, al Museo
Archeologico ed alla chiesa di Santa Rosalia di Palestrina (Roma).
Questa videoclip riguarda il secondo e terzo piano del Museo Nazionale
Archeologico Prenestino. Questi piani ospitano reperti provenienti
dal tempio di Ercole, dalla necropoli, dall' Aula Absidata, dal Foro
e soprattutto il grande modello plastico del Santuario della Fortuna
Primigenia identificata, a partire dal II° sec. a. C., anche come Iside.
Brani musicali:
00:00÷06:34 Ludwig van Beethoven Symphony N° 5
06:35÷11:24 Ludwig van Beethoven Moonlight Sonata
11:25÷19:42 Johann Strauss figlio Blue Danube
19:43÷23:29 W. Richard Wagner Ride of the Valkyries
Brani liberi con attribuzione non richiesta dalla raccolta audio di YouTube.
(Free music with not required attribution; from YouTube Audio Library)
Realizzazione: Edoardo Pone.
REFERENZE
- Museo Nazionale Archeologico Prenestino - Palestrina - 1 di 2
Canale dell'Autore (uno dei 3 link):
Museo Nazionale Archeologico Prenestino - Palestrina - 1 di 2
Visita guidata dell'Associazione Culturale IterArte (08/04/2017) al
Foro, alla Basilica, al Santuario della Fortuna Primigenia, al Museo
Archeologico ed alla chiesa di Santa Rosalia di Palestrina (Roma).
Questa videoclip riguarda solo il primo piano del Museo Nazionale
Archeologico Prenestino. Questo primo piano ospita opere relative
al culto della dea Fortuna, copie romane di capolavori greci, statue
onorarie, sculture di età repubblicana ed imperiale e la copia dei
Fasti Praenestini, il grande calendario marmoreo elaborato in età
augustea dal grammatico Verrio Flacco.
Brani musicali:
00:00÷10:44 Franz Liszt Hungarian Rhapsody N° 2
11:12÷18:00 Ludwig van Beethoven Symphony N° 5
18:06÷19:16 Ludwig van Beethoven Fur Elise
Brani liberi con attribuzione non richiesta dalla raccolta audio di YouTube.
(Free music with not required attribution; from YouTube Audio Library)
Realizzazione: Edoardo Pone.
REFERENZE
- Mitreo delle Terme di Caracalla - Roma (23:15):
- Cristalli e Mithraismo: cenni sul Mithraismo
Canale dell'Autore (uno dei 3 link):
Museo Nazionale Archeologico di Palestrina 1
Museo Nazionale Archeologico di Palestrina . La Fibula Prenestina.
La fibula prenestina è una spilla in oro della metà del VII secolo a.C., ritrovata a Palestrina (l'antica Praenestis, Preneste), che reca un'iscrizione in latino arcaico considerata il più antico documento scritto in lingua latina. L'autenticità dell'iscrizione è stata a lungo oggetto di dibattito - in particolare, a partire dalla seconda metà del XX secolo - fino al 2011, quando è stata accertata - tramite analisi con microscopio elettronico a scansione e microsonda elettronica - la corrispondenza delle tecniche di fabbricazione del monile con quelle di realizzazione della scritta e con l'età ipotizzata dagli archeologi. Attualmente, la fibula è conservata al Museo nazionale preistorico etnografico Luigi Pigorini di Roma.
Timelapse Gopro Hero3-Museo Archeologico Nazionale di Palestrina Tramonto
Tramonto in timeLapse dal Museo Archeologico Nazionale di Palestrina.
Soundtrack Ludovico Einaudi - Primavera
Mostra Arte Stellare a Palestrina, Museo Archeologico 1998 Serv Tg E Carioti
Mostra Arte Stellare Continuità della Forma a Palestrina, Museo Archeologico 1998 Servizio Tg di Emanuele Carioti - Teleregione 9.
Emanuele Carioti - Giornalista & Blogger
info@emanuelecarioti.com
+393335733733
Santuario della Fortuna Primigenia - Fortuna, Il Mosaico Nilotico e il Criptoportico
Questa settimana abbiamo approfittato delle #invasionidigitali per filmare l'interno del Santuario della Fortuna Primigenia a Palestrina! Video suddiviso in due parti.
Il santuario fu costruito alla fine del II secolo A.C.I ritrovamenti attestano tuttavia l'esistenza del culto già dal quarto secolo secolo A.C.
Fu costruito prima dell'avvento di Silla grazie a un consorzio di ricche famiglie prenestine gli Auli, i Saufeii, i Feidenatii, i Dindii e i Magulnii che erano desiderose di affermarsi dopo essersi arricchite con i flussi di denaro e di manodopera provenienti dall'Oriente grazie alle guerre e ai notevoli traffici commerciali.
Inizio percorso (Museo Nazionale Prenestino):
Il patrimonio archeologico di Palestrina
Diana Raiano - assistente della Dott.ssa Gatti, Direttrice del Museo Archelogico di Palestrina.
Anello di Carvilio, Museo Archeologico Nazionale di Palestrina (manortiz)
L' Anello di Carvilio, Museo Archeologica Nazionale di Palestrina (manortiz) HD 1080
Carvilio Gemello e sua madre Aebutia Quarta, I-II sec. d.C.
domenica 3 agosto 2014
Durante uno scavo condotto a Grottaferrata sull'anagnina (Roma), per rimuovere un pilone dell'Enel, alcuni operai si imbattono in una scala scavata nel terreno, che scende in profondità. Gli archeologi allertati giungono sul posto per scoprire che si tratta di una tomba ipogea di 9 mq, all'interno della quale, dietro la grande porta in pietra, recante ancora i sigilli in ferro, sono posizionati due sarcofagi in marmo. Ci troviamo appena fuori Roma, all'incrocio tra la via Latina e la via Cavona. Il luogo di sepoltura ci fa giustamente ritenere che i due defunti, appartenessero a un ceto elevato, in quanto era usanza tipica delle famiglie aristocratiche usare gli incroci di strade importanti per seppellire i propri cari.
I sarcofagi erano in pregiato marmo greco, decorati con bassorilievi e recanti due iscrizioni che ci illuminano sul nome e il grado di parentela che legava i due: Carvilio Gemello e sua madre Aebutia Quarta. Il sarcofago di Aebutia ci dice anche che lei era la madre di Antestia Balbina, imparentata quindi con la nobilissima famiglia Funisulanus, mentre da quello di Carvilio si viene a sapere che era figlio di Tito Carvilio, appartenente alla prestigiosa famiglia Sergia. Le iscrizioni erano corredate dalla testa di Medusa, simbolo di allontanamento del male.
Il sarcofago di Aebutia presenta una spaccatura avvenuta in età antica ed è visibile il conseguente tentativo di riparazione. I due corpi all'interno dei sarcofagi sono intatti e ben conservati; ciò ci porta a pensare di essere davanti a un caso di mummificazione. Inoltre viene spontaneo chiedersi perchè i due non siano stati cremati, come accadeva per quasi tutti i ricchi romani di quest'epoca.
Il giovane era ricoperto da un sudario di seta sul quale erano state disposte ghirlande di fiori, che, sebbene ormai secche e fragili, sono giunte fino a noi. E' un ritrovamento unico nel suo genere e ci offre un indizio sul periodo della sua morte, perchè sono ghirlande composte da rose, viole e lilium, che fioriscono tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate. Ecco dunque svelato il periodo nel quale Carvilio lasciò il mondo dei vivi.
Il suo corpo risulta in condizioni migliori rispetto a quello della madre, che ha subito un deterioramento maggiore dovuto al fatto che il sarcofago non era completamente sigillato. Dai tessuti prelevati e analizzati, sono emerse tracce di mirra e colofonia (un derivato della trementina), materiali usati comunemente nella pratica di imbalsamazione. Il corpo di Carvilio era stato poi adagiato su un letto di sabbia e nel sarcofago era stato praticato un foro per far defluire i liquidi.
Aebutia presentava una folta chioma, che si rivelerà essere una parrucca, composta da una lunga treccia avvolta sui capelli veri, e intrecciata con fili d'oro.
Probabilmente questa famiglia era dedita ai culti orientali, che tanta parte della popolazione romana seguiva, e ciò spiegherebbe il tentativo di mummificazione, le sostanze che sono state trovate tra i capelli di Aebutia, cioè una resina e cera d'api, utilizzate nell'antico Egitto, per tenere in piega i capelli, e le tracce di una proteina del latte di capra, utilizzato nei riti dedicati al culto di Iside. Inoltre nei due sarcofagi sono stati ritrovati un nocciolo di dattero in quello di Aebutia e un seme di cocco in quello di Carvilio, chiaro collegamento con l'aerea del nord Africa. Un unico elemento componeva il corredo, un anello in oro trovato nel sarcofago di Aebutia, con castone in cristallo di rocca, che riveste una figura, che a un primo esame sembrava essere maschile, ma che a un secondo e più attento studio si è rilevata una figura femminile non più giovanissima: la madre della defunta?
Di Carvilio si sa che aveva subito una frattura del femore, che non morì di una malattia, ma che, secondo lo studio effettuato sui capelli aveva assunto una grande quantità di arsenico, probabile causa di morte: tragica fatalità o omicidio?
Di Aebutia invece, sappiamo che doveva avere tra i 40 e i 45 anni, che era in sovrappeso, per il logoramento delle ossa del calcagno, logoramento forse causato anche dai coturni, gli alti sandali portati dalle matrone romane, le cause della sua morte restano ignote.
PUBBLICATO DA SPAZIO ARTE E ARCHEOLOGIA
tag: aebutia, carvilio
HTTP://WWW.ARTEARCHEOLOGIA.COM/2014/08/CARVILIO-GEMELLO-E-SUA-MADRE-AEBUTIA.HTML
R1 - Il Tempio della Fortuna Primigenia a Palestrina (1981)
Supporto originale: VHS Scotch E-180
iFILMATI: Palestrina (Lazio) - Museo Archeologico
Visita il nostro sito: ifilmati.it, che contiene 1.000 pagine, 15.000 foto e oltre 1.200 filmati.
Regia: Gigi Oliviero
Produzione: Luma Film
Durata: 1'20ifilmati
Mosaico Nilotico Prenestino: 2-Fauna
Visita guidata dell'Associazione Culturale IterArte (08/04/2017) al Foro, alla Basilica, al Santuario della Fortuna Primigenia, al Museo Archeologico Nazionale ed alla chiesa di Santa Rosalia di Palestrina (Roma).
Questa videoclip riguarda il Mosaico Nilotico situato al terzo piano del Museo Archeologico Nazionale Prenestino.
Il Mosaico Nilotico, datato tra il II° ed il I° sec. a.C., con le sue dimensioni originarie di 4,35 x 6,78 metri, è uno dei più grandi e famosi capolavori dell’arte musiva ellenistica giunti fino a noi.
In questa videoclip, della durata di circa 30 minuti, si fornisce una “visione” scientifica della fauna in esso rappresentata mettendo a confronto le figure musive con le fotografie dei corrispondenti animali rappresentati.
Le fotografie utilizzate per il confronto sono state raccolte su Internet e sono di pubblico dominio.
Da questa analisi emerge una visione del mosaico del tutto nuova: Esso non è solo un’opera artistica atta a rievocare un ambiente esotico pieno di fascino, ma una vera e propria “enciclopedia” illustrata del regno animale dell’Africa orientale.
In un’epoca in cui l’analfabetismo era dominante e l’informazione si propagava quasi esclusivamente in modo orale, e dunque molto lentamente, le opere musive pubbliche erano le uniche ad illustrare e diffondere ad un sempre più vasto numero di persone le conquiste ottenute nel campo delle “scienze naturali”.
L’ “incipit” che diede avvio a tali conquiste è considerato il metodo di osservazione ed analisi molto rigoroso e ben codificato sviluppato da Aristotele (384÷322 a.C.), metodo definito “aristotelico” o “deduttivo”.
Molte delle numerose opere di Aristotele sono tutt’oggi annoverate tra i pilastri che costituiscono le fondamenta su cui poggia l’odierna cultura del mondo occidentale.
Brani musicali utilizzati:
00:00÷05:19 Wilhelm Richard Wagner Ride of the Valkyries
05:20÷14:45 Johann Strauss figlio Blue Danube
14:46÷25:28 Franz Liszt Hungarian Rhapsody N° 2
25:29÷30:34 Ludwig van Beethoven Moonlight Sonata
Brani liberi con attribuzione non richiesta dalla raccolta audio di YouTube.
(Free music with not required attribution; from YouTube Audio Library)
Fotografie/Immagini utilizzate:
- 59% realizzate dell’autore l’ 8/04/2017
- 36% sono state prese da Internet in quanto di pubblico dominio.
.(36% of used Photo/Images are of public domain from Internet)
Qualora gli autori delle stesse avessero qualcosa da eccepire circa la loro pubblicazione sono pregati di segnalarlo.
- 5% da altre fonti.
Licenza del video:
Il seguente video non ha finalità di lucro o commerciali ma solo didattiche e culturali ed è gratuitamente distribuito con “Licenza YouTube Standard” (
Realizzazione: Edoardo Pone.
REFERENZE
- Museo Nazionale Archeologico Prenestino - Palestrina - 1 di 2
- Museo Nazionale Archeologico Prenestino - Palestrina - 2 di 2
- Mosaico Nilotico Prenestino: 1-Introduzione
Canale dell'Autore (uno dei 3 link):
Il Museo Diocesano di Palestrina
Alla scoperta del Museo Diocesano Prenestino di Arte Sacra
Il museumgrandtour è la rete di musei e aree archeologiche dei Castelli Romani e Prenestini museumgrandtour.org
Palestrina, Museo Archeologico Naziolane di Palestrina, Lacjum, Włochy
Palestrina - miasto pełne historii, wielokrotnie niszczone i odbudowywane, wojujące niegdyś zaciekle z Rzymem, a którego początki sięgają … epoki brązu!
Najważniejszym obiektem w mieście jest Museo Archeologico Naziolane di Palestrina, które mieści się w Palazzo Barberini z XV wieku. Na samej górze znajduje się niesmowita Mozaika z Palestriny, zwana także Mozaiką Barberini. To starożytne dzieło przedstawia pejzaż nad Nilem. Jest datowana na początek I wieku p.n.e., choć archeolodzy nie są zgodni w tej kwestii.
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Mosaico Nilotico Prenestino: 1-Introduzione
Visita guidata dell'Associazione Culturale IterArte (08/04/2017) al Foro, alla Basilica, al Santuario della Fortuna Primigenia, al Museo Archeologico Nazionale ed alla chiesa di Santa Rosalia di Palestrina (Roma).
Questa videoclip riguarda il Mosaico Nilotico situato al terzo piano del Museo Archeologico Nazionale Prenestino.
Il Mosaico Nilotico, datato tra il II° ed il I° sec. a.C., con le sue dimensioni originarie di 4,35 x 6,78 metri, è uno dei più grandi e famosi capolavori dell’arte musiva ellenistica giunti fino a noi.
In questa videoclip di “Introduzione”, della durata di circa 16 minuti, si forniscono in modo sintetico alcune informazioni generali sul Mosaico quali, ad esempio: dove si trovava, chi lo realizzò, chi lo riportò alla luce, chi lo restaurò nel corso degli ultimi 400 anni, dove Esso è attualmente esposto e chi ne curò l’allestimento, cosa in Esso si è voluto rappresentare ed il particolare punto d’osservazione che l’artista adottò.
Brani musicali utilizzati:
00:00÷09:23 Johann Strauss figlio Blue Danube
09:24÷16:00 Pyotr Ilyich Tchaikovsky Waltz of the Flowers
Brani liberi con attribuzione non richiesta dalla raccolta audio di YouTube.
(Free music with not required attribution; from YouTube Audio Library)
Fotografie/Immagini utilizzate:
- 63% realizzate dell’autore l’ 8/04/2017
- 33% sono state prese da Internet in quanto di pubblico dominio.
.(33% of used Photo/Images are of public domain from Internet)
Qualora gli autori delle stesse avessero qualcosa da eccepire circa la loro pubblicazione sono pregati di segnalarlo.
- 4% da altre fonti.
Licenza del video:
Il seguente video non ha finalità di lucro o commerciali ma solo didattiche e culturali ed è gratuitamente distribuito con “Licenza YouTube Standard” (
Realizzazione: Edoardo Pone.
REFERENZE
- Museo Nazionale Archeologico Prenestino - Palestrina - 1 di 2
- Museo Nazionale Archeologico Prenestino - Palestrina - 2 di 2
Canale dell'Autore (uno dei 3 link):
VIDEO PALESTRINA
Video drone Palestrina Museo dea Fortuna
L'Italia da scoprire. Museo Archeologico Nazionale di Ferrara
Il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara. A Palazzo Costabili, arte e architettura rinascimentali convivono con i reperti dell’antica città di Spina. Scopri di più su musei.beniculturali.it #Museitaliani #Italiadascoprire
Un Sabato nel Villaggio - Palestrina prima parte
L'ottava puntata della trasmissione televisiva Un Sabato nel Villaggio andata in onda Venerdì 25 Maggio 2012 alle ore 20.30 su Gold Tv
- puntata dedicata alla città di Palestrina della durata complessiva di circa 30 minuti -
Un progetto promosso dall'Associazione Volontari Il Cavallo Bianco di Roma
con il contributo della Provincia di Roma
in collaborazione con Cooperativa Sociale Integrata Matrioska e Editare 2000 srl
con il patrocinio del Contact Center Integrato SuperAbile Inail