Places to see in ( Agrigento - Italy ) Museo Archeologico Regionale di Agrigento
Places to see in ( Agrigento - Italy ) Museo Archeologico Regionale di Agrigento
The Pietro Griffo Regional Archaeological Museum of Agrigento collects the collections of state, civic and diocesan archaeological materials , and constitutes an organic whole and of particular importance for the understanding of the history of the city of Agrigento and its territory. The architecture and the museological structure are due to the architect Franco Minissi .
The archaeological museum is organized on a double tour route, the first (rooms I-XI) are exposed the findings from Akrágas to Agrigentum, in the second (rooms XII-XVII) the exhibits are exposed from the territory of Agrigento, Enna and Caltanissetta.
The Pietro Griffo Regional Archaeological Museum of Agrigento in Contrada San Nicola is certainly one of the most important and most visited archaeological museums in Sicily. The building was designed by Franco Minissi and built in the 1960s on the site of San Nicola where the upper agora of the ancient city stood and, in more recent times, the villa of Ciantro Panitteri. The fusion between ancient factories (Cloister of San Nicola) and modern facilities is admirable.
The archaeological museum exhibits as many as 5688 artifacts which, ordered according to a chronological and topographical criterion, illustrate the history of the Agrigento territory from prehistory to the end of the Greco-Roman age. The materials come from the Civic Museum, related to the archaeological excavations carried out in the early decades of the last century, from private collections or have been sold by the archaeological museums of Palermo and Syracuse. The largest part of the collections, however, is represented by the findings found by the Superintendency of Agrigento in the excavation campaigns conducted from the forties up to the present day.
( Agrigento - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Agrigento . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Agrigento - Italy
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MUSA di Davide Vigore - Spot Museo Archeologico Varisano
Ricordare il passato è vivere un' altra volta
MUSA scritto e diretto da Davide Vigore
Spot per il Museo Archeologico Regionale di Palazzo Varisano.
Prodotto dall'Associazione Fidapa di Enna con il sostegno Attrici per caso in coproduzione con Amira 3 produzioni in collaborazione con il Polo Regionale di Piazza Armerina, Aidone e Enna.
NUOVO ALLESTIMENTO MUSEALE PER PALAZZO VARISANO AD ENNA
Ipotesi di progetto per un nuovo allestimento, presso il Museo Archeologico di Palazzo Varisano ad Enna
Museo Archeologico Regionale Pietro Griffo Agrigento VR 360° 4K Mondo Naro Vivere Naro GuidAgrigento
Visita i portali:
Il Museo Archeologico Regionale di Agrigento Pietro Griffo, progettato dall'architetto Franco Minissi, si insinua tra le testimonianze classiche e medioevali del poggetto di San Nicola, a poche centinaia di metri dalla linea dei templi che a sud cingeva la colonia di Akrágas, il nome greco di Agrigento. Inaugurato nel 1967, dal 1986 è organismo autonomo dell’Amministrazione dei Beni Culturali della Regione Sicilia, attualmente struttura portante del nuovo Polo Regionale di Agrigento per i Siti Culturali.
L’esposizione museale ha il suo fulcro nella sala VI dove è inserito uno dei telamoni del tempio di Zeus Olimpio, le sculture maschili monumentali che sorreggevano il peso della sua trabeazione.
L'esposizione si snoda in un suggestivo percorso che è topografico e cronologico, con due itinerari fruibili anche separatamente: le prime undici sale, infatti, presentano le vestigia dell’antica città akragantina; le rimanenti sei espongono, invece, i reperti provenienti dai territori della provincia di Agrigento, e da quelli di Caltanissetta ed Enna, un tempo sotto la giurisdizione della Soprintendenza di Agrigento.
Tra i manufatti esposti, un posto di rilievo occupano le bellissime collezioni vascolari con opere prodotte soprattutto nella regione greca dell'Attica in età arcaica e classica e provenienti dai numerosi cimiteri antichi e, se la scultura in marmo contempla pezzi di rilievo come la statua di giovinetto, nota con il nome di “Efebo”, la produzione artigianale è ampiamente documentata dalle terrecotte devozionali realizzate in serie nelle officine poste fuori le mura della città ed offerte in dono alle divinità della terra, le dee madre e figlia Demetra e Persefone, cui gli akragantini erano particolarmente devoti, come testimoniano i molteplici santuari cittadini ad esse dedicati.
Venite a scoprire con noi i pezzi più splendidi della collezione!
Fonte
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Categoria
Viaggi ed eventi
iFilmati: MUSEO DI AIDONE (Sicilia) - 4K
Visita al piccolo e interessantissimo museo di Aidone, in Sicilia.
Regia: Gigi Oliviero
Durata: 1'
lumafilm.com
Archeologia, restituita alla Sicilia la 'testa di Ade'
I Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale hanno riportato in Sicilia la “Testa di Ade”, restituita dal “J.P. Getty Museum” di Los Angeles che l’aveva acquistata nel 1985 e collocata presso la “Getty Villa” di Malibù.
Recuperata la Testa di Ade, riportata a Enna dal Ghetty Museum
Al termine di un'indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Enna, i Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale hanno riportato in Sicilia la Testa di Ade, restituita dal J.P. Getty Museum di Los Angeles che l'aveva acquistata nel 1985 e collocata presso la
Getty Villa di Malibu'. Il reperto era stato trafugato alla fine degli anni settanta dall'area archeologica di Morgantina, nel territorio
di Aidone (EN). A tale conclusione si e' giunti attraverso l'esame di alcuni reperti in frantumi abbandonati dai tombaroli a seguito di scavi clandestini in quell'area archeologica. Tra questi, vi erano 4 riccioli (recuperati tra il 1978 e il 1988) che a distanza di diversi anni, nell'ambito di una collaborazione - avviata dal 2011 - tra il Dipartimento dei Beni Culturali della Regione Siciliana ed il museo californiano sono stati comparati, con esito positivo, con l testa custodita presso il Getty.
(Cristina Pantaleoni)
GLI ARGENTI COME NON LI AVETE MAI VISTI
Acquisizione digitale della collezione degli Argenti della casa di Eupolemos di Morgantina esposti al Museo Regionale di Aidone. Il complesso, composto da 16 oggetti in argento dorato, comprende alcuni capolavori della toreutica ellenistica. L’acquisizione è stata effettuata con tecnica 3D Scanning a luce strutturata; modello Scanner 3D impiegato: Artec Spider. Referente scientifico del progetto di rilievo il Prof. Ing. Francesco Di Paola del Dipartimento di Architettura (Darch) della Scuola Politecnica di Palermo e Ricercatore IEMEST, Istituto Euro Mediterraneo di Scienza e Tecnologia, Department of Communication, Interactive Graphics and Augmented Reality, e-mail: francesco.dipaola@unipa.it; francescodipaola@iemest.eu.
Finanziamento dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana. Direzione dei lavori: Arch. Guido Meli e Dott.ssa Laura Maniscalco.
Il Museo di Aidone non è solo la meravigliosa Venere (video)
Sono le parole della direttrice del museo archeologico di Aidone, Laura Maniscalco, che ha partecipato all'inaugurazione della mostra Artisti per Morgantina, fruibile fino al 16 novembre al Sicilia Outlet Village.
Museo Archeologico di Aidone (En) , il Museo della Venere di Morgantina
Colonna sonora : Meditation da Thais
ll museo archeologico di Aidone è ospitato nella convento dei Cappuccini annesso all'omonima chiesa. È stato inaugurato nell'estate del 1984 e custodisce i reperti di oltre trent'anni di scavi a Morgantina.I reperti esposti appartenenti ad periodo che va dal IX alla metà del V secolo a.C. testimoniano la coesistenza delle culture sicula e greca nella cittadina.I reperti di epoca classica ed ellenistica, fino alla distruzione della città (211 a.C.), consistono prevalentemente di terrecotte provenienti dalle necropoli e dai santuari urbani di Demetra e Persefone, tra cui diversi busti di quest'ultima, a cui si aggiungono una grande lucerna a vernice nera con tre beccucci ed un piatto da pesce. Una statua in pietra calcarea,senza testa, molto probabilmente della dea Demetra ritrovata nel santuario centrale nel 1955 ha fornito il materiale per dimostrare che la famosa Venere del Paul Getty Museum di Malibu (USA) proviene propria da Morgantina. Nell'ex sacrestia del convento sono esposti gli oggetti d'uso comune domestico, agricolo e religioso, che offrono un quadro della vita quotidiana degli abitanti della città
CATANIA 013 , SIRACUSA MUSEUM SICLY ; Museo archeologico regionale Paolo Orsi
SIRACUSA MUSEUM SIRACUSA, SICILIA 2004
Museo archeologico regionale Paolo Orsi
Viale Teocrito, 66, 96100 Siracusa, Italy
+39 0931 464022
CONVEGNO NAZIONALE GEOARCHEOLOGIA (4-5 luglio 2014) MUSEO REGIONALE DI AIDONE
La geoarcheologia come chiave di lettura per uno sviluppo sostenibile del territorio. Aidone 4 luglio 2014. Laura Maniscalco, direttrice del Museo Regionale di Aidone. : la geologia in supporto all'Archeologia
Rai3 TGR Sicilia edizione delle ore 14.00 Casa dei Miti
Rai3 - TGR Sicilia servizio sulla Casa dei Miti
Edizione telegiornale delle ore 14.00 del 23 dicembre 2014
Casa dei Miti - Viale Teocrito, 66 Palazzina B
(accanto al Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi)
96100 Siracusa
Sgarbi: «Ecco cosa intendo fare per la Venere di Morgantina»
L'intervento dell'assessore regionale dei beni culturali nel museo archeologico di Aidone (Enna) lo scorso 6 gennaio
Carcaci ...un borgo da salvare!
Un antico borgo di origine normanna di grande importanza storico-aetistica sul territorio di Cennturipe, in provincia di Enna.
TRA MITO E STORIA... MORGANTINA RIVIVE
ENNA 2 PARTE
ENNA IL CAPOLUOGO PIU' ALTO D'ITALIA:
Sorge su un altipiano tra i 900 ed i 990 m d'altitudine, che svetta isolato al centro degli Erei, dominando la valle del Dittaino a est e la valle del Salso a ovest. L'altipiano ennese ha forma di triangolo irregolare: i versanti settentrionale e occidentale sono i più ripidi e scoscesi, con strapiombi fino a 400 m sulle vallate sottostanti.
A sud, invece, si apre il profondo solco vallivo del Pisciotto, storico asse di penetrazione al monte, e altre vallette che si dipartono da esso, lungo le quali si sono sviluppati nei secoli i quartieri popolari, come Valverde. Il centro storico si è da sempre sviluppato sulla parte più alta del monte, nel versante nordorientale; sono presenti pittoresche scalinate tra gli stretti vicoli di matrice araba che scendono, tortuose, dal centro ai rioni più bassi.
L'altipiano ennese misura, approssimativamente, 2 km lungo il fronte nord, 1 km in quello ovest e 1,5 km in quello sud.
La leggenda vuole che il sito fosse scelto oltre 3000 anni fa dai Sicani, che vi introdussero il culto di Cerere, perché ben protetto come sito militare e roccaforte. La posizione strategica consentiva di avere una visuale molto ampia del territorio circostante.
Di questa presenza rimane testimonianza nella la rocca di Cerere, un'emergenza rocciosa su cui sorgeva il santuario di Demetra.
Il monte ennese, benché isolato, offre 5 sorgenti d'acqua: una è stata inglobata nella Villa Farina, un'altra sgorga dalla viva roccia tra le scalette di via Canalicchio. Sgorga acqua dalla roccia anche nella parete meridionale del Castello di Lombardia. Quest'abbondanza di sorgenti aiutò Enna a resistere ai lunghi assedi tesi al tempo dei Romani e degli Arabi che nell'859 guidati da un traditore cristiano, riuscirono a penetrare nella città attraverso la rete fognaria.
Enna alta, fino al primo dopoguerra, fu per lungo tempo l'unico insediamento urbano del capoluogo ereo. La sua saturazione urbana ha portato nel Novecento alla nascita di Enna Bassa.
Nel settore orientale si trova il quartiere Lombardia che prende nome dall'imponente omonimo castello, non lontano dal Duomo di Enna, dai Musei Alessi, Archeologico di Palazzo Varisano, un po' più lontano dal museo Fede e Tradizione di recente costituzione nei locali della chiesa San Leonardo Abate, Il centro storico si snoda lungo Via Roma lungo la quale sorgono ampie piazze, tra cui il cosiddetto Belvedere comprendente piazza Francesco Crispi e il viale Guglielmo Marconi fino alla confluenza con via Alessandro Volta; numerose sono le chiese e monumenti.
Lungo tale via sorgono le sedi delle principali istituzioni (provincia, comune, prefettura, genio civile), il teatro Garibaldi, banche e assicurazioni. A sud vi sono le aree urbane più basse rispetto al centro storico, Valverde, il quartiere più vecchio, con viuzze strette e tortuose, bagli e ponti, e Fundrisi altrettanto antico.
viaggiando in sicilia, Agrigento, la valle dei templi ed il museo archeologico
passeggiata lungo la valle dei templi di Agrigento ed al vicino museo arvheologico
I tesori di Montagna di Marzo
Un'antica città è sepolta sulla cima della Montagna di Marzo nel territorio di Piazza Armerina. Fin dagli anni sessanta del secolo scorso si sono susseguite campagne di scavo archeologico, specialmente nelle necropoli lungo le pendici della montagna. Molti reperti sono stati ritrovati, ma i più belli si trovano sparsi in musei siciliani, specialmente in quelli di Siracusa e di Agrigento, Caltanissetta e Lentini. Piazza Armerina non ha ancora un museo archeologico nonostante abbia nel suo territorio importanti siti archeologici, dalla Villa romana del Casale a Monte Navone, a Montagna di Marzo, Monte Manganello, Monte Rametta, ecc. Una situazione davvero inverosimile per una città a vocazione culturale e turistica.
Il Tesoro di Eupolemo - Morgantina (Aidone - EN)
Gli argenti di Morgantina del III secolo a.C. vengono restituiti alla propria terra.
Dal 3 Dicembre 2010 in esposizione presso il Museo Archeologico di Aidone (Enna).