Parco Archeologico dei Campi Flegrei
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I Campi Flegrei, e i suoi parchi archeologici sono situati a nord di Napoli, i cui confini naturali sono costituiti dalla collina di Posillipo a sud e dal lago Patria a nord, isole comprese, sono noti sin dall’antichità per la fertilità del suolo, la favorevole posizione lungo le rotte commerciali, ma soprattutto per la loro intensa attività vulcanica, da cui il nome di “campi ardenti” dal greco flègo, “brucio”, “ardo”.
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Il Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia (NA)
Una visita imperdibile per chi visita i Campi Flegrei, perchè vi sono raccolti molti reperti provenienti dagli scavi antichi e più recenti delle aree di Cuma, Puteoli (Pozzuoli), con il Rione Terra e Liternum (mentre le sezioni di Baia e Miseno le abbiamo purtroppo trovate chiuse). Ripercorriamo la formazione del Museo stesso, non facile, allestito nel Castello Aragonese di Baia (comune di Bacoli, NA), emergente dal colle della Lanterna a picco sul mare. E non potendo portare in un video tutti i reperti (ciascuno meriterebbe!), ne abbiamo scelti alcuni rappresentativi, in modo che questa visita virtuale sia qualcosa di insolito. La Tomba dipinta sannita (IV secolo a.C.) ritrovata a Cuma, con i suoi simbolismi, i tre altari a Dusares eretti dalla comunità di mercanti nabatei insediata a Pozzuoli, i rilievi con orecchie, la ricostruzione del riparo del Wadi Minayh, nel deserto orientale egiziano, dove due servi di ricchi puteolani lasciarono straordinarie testimonianze, per finire con Liternum, antica colonia romana (194 a. C.) le cui vestigia sono state scoperte nei pressi di Lago Patria. Forse qualcosa che non tutti conoscono. Per il resto, dovete assolutamente visitarlo (ma prima informatevi sugli orari e sugli eventi in programma).
Il Museo Archeologico dei Campi Flegrei
Le meraviglie che l'antichità del territorio flegreo ci ha restituito raccolte in questo magnifico museo allestito nella splendida cornice architettonica e paesaggistica del Castello aragonese di Baia.
Il Museo archeologico dei Campi Flegrei è un museo ospitato nel Castello Aragonese di Baia, nel comune di Bacoli (NA).
Il castello, per la sua posizione centrale relativamente ai principali siti archeologici dei Campi Flegrei (in prossimità delle Terme di Baia e a metà strada fra Cuma e Pozzuoli) visibili dalle terrazze e dai bastioni, è stato scelto come sede del Museo Archeologico dei Campi Flegrei. Esso prevede la progressiva esposizione topografica dei più significativi reperti rinvenuti nei siti archeologici dell'area flegrea. Le poche sale fin ora attivate riguardano: il Sacello degli Augustali di Miseno; i calchi in gesso rinvenuti alle Terme di Baia (resti di lavorazioni eseguite da scultori locali impegnati a realizzare copie di opere greche); il Ninfeo di Punta Epitaffio a Baia.
In particolare, meritano di essere osservate le ricostruzioni del Sacello degli Augustali e del Ninfeo di Punta Epitaffio. La prima sala, situata nella cosiddetta Torre Tenaglia del castello, ospita la ricostruzione della facciata del Sacello di Miseno; essa è formata da un pronao dietro il quale si innalzano alcune statue originariamente collocate nella cella interna al tempio stesso.
fonte Wikipedia
Baia. Museo Archeologico dei Campi Flegrei.
saraci
Il Parco Archeologico di Baia (NA), Campi Flegrei
Il Parco Archeologico di Baia è una meraviglia e un polo culturale di primario interesse per il visitatore che voglia comprendere l’importanza assunta dalla località nel periodo romano già dall’età repubblicana. Allora la cittadina era un centro residenziale di ville ed edifici termali costruiti in vista del piccolo golfo, simile a un lago (lacus Baianum), che un canale metteva in comunicazione con il mare aperto. La bellezza del paesaggio, la presenza di sorgenti di acque calde e vapori solfurei provenienti dal sottosuolo vulcanico, richiamarono i patrizi romani fin dal II secolo avanti Cristo. La situazione restò immutata con gli imperatori, di cui diventò residenza di soggiorno prediletta.
Fanno parte del Parco il cosiddetto Tempio di Venere, (prospiciente il porto e isolato dalla collina dalla moderna Via Lucullo) e il Tempio di Diana, entrambi in realtà edifici termali e non di culto.
Il complesso appartiene al circuito del Parco Archeologico dei Campi Flegrei che, con un solo biglietto valido due giorni, consente di visitare, oltre alle Terme di Baia, il Museo Archeologico dei Campi Flegrei (Castello di Baia), l'Acropoli di Cuma con l'Antro della Sibilla e l'Anfitetaro Flavio di Pozzuoli. Noi li abbiamo visitati tutti e questi sono i relativi video:
(Acropoli di Cuma; sulle tracce di Enea)
(Antro della Sibilla Cumana)
(Anfiteatro Flavio di Pozzuoli)
Baia. Museo Archeologico dei Campi Flegrei.
saraci
MUSEO ARCHEOLOGICO DEI CAMPI FLEGREI
Il Museo archeologico dei Campi Flegrei è un museo ospitato nel Castello Aragonese di Baia, nel comune di Bacoli (NA). Dal dicembre del 2014 il museo è passato in gestione al Polo museale della Campania.
Baia. Museo Archeologico dei Campi Flegrei.
saraci
Baia. Museo Archeologico dei Campi Flegrei.
saraci
Museo Archeologico dei Campi Flegrei
Il Museo Archeologico dei Campi Flegrei, inaugurato nel 1993, è ospitato allinterno di una fortezza di età aragonese, opportunamente restaurata ed adeguata alla nuova destinazione espositiva, collocata sulla sommità dellalto promontorio che chiude a Sud il golfo di Baia, e dal quale si domina lintero golfo di Pozzuoli e le isole di Capri, Ischia e Procida.
Nel museo sono esposti reperti archeologici unici e di straordinario valore provenienti dai Campi Flegrei, un territorio la cui fama, legata allamenità dei luoghi e alla salubrità delle sue sorgenti termali e del clima, è celebrata e tramandata anche nelle fonti antiche.
Baia. Museo archeologico dei Campi Flegrei
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Castello Aragonese di Baia e Museo dei Campi Flegrei
Esplorazione del sinistro ed imponente castello aragonese di Baia. Al suo interno i tesori romani conservati nel Museo Archeologico dei Campi Flegrei.
L'Altra Campania. Il Museo dei Campi flegrei e le terme di Baia
di Simonetta Ieppariello
Il Parco archeologico sommerso di Baia (Bacoli, Napoli, ITALY)
Il Ninfeo di Punta Epitaffio è un ninfeo romano, risalente al I secolo d.C. all'epoca dell'imperatore romano Claudio (41-54 d.C.), situato ad una profondità di circa 7 metri sotto il livello del mare all'interno del Parco sommerso di Baia, nel golfo di Pozzuoli, in Campania.
Nel 1969 avvenne la scoperta causale di un notevole gruppo scultoreo in marmo, straordinario per la qualità delle sculture e le dimensioni dei blocchi. Fu quindi effettuato uno scavo sistematico dell'ambiente , integralmente esplorato con quattro campagne di scavo negli anni . Le sculture rinvenute vennero successivamente trasferite nel Museo archeologico dei Campi Flegrei, istituito all'interno del Castello aragonese di Baia.
Il gruppo statuario principale ospitato nell'abside terminale, a dominare la sala, raffigurava l'episodio dell'Odissea in cui Ulisse, prigioniero insieme ad alcuni compagni nella grotta di Polifemo, cerca di ubriacare il ciclope per poi accecarlo. Di questo gruppo sopravvivono la figura di Ulisse rappresentato nell'atto di offrire a Polifemo la coppa di vino, e uno dei compagni, che reca l'otre, mentre non resta traccia della figura del Ciclope, che probabilmente occupava la posizione centrale.
Delle otto statue ospitate nelle nicchi laterali, quattro sono state trovate in ottimo stato di conservazione: due sono in carattere con la destinazione dell'ambiente a sala per banchetti, trattandosi di figure di Dioniso giovinetto con chiaro richiamo al gruppo odissiaco dell'abside. Delle due altre, la prima ritrae Antonia Minore come Augusta, con in capo un diadema e in braccio un fanciullo alato, forse un Eros funerario; l'altra è bimba dalle delicate fattezze, con un'acconciatura che ricorda i ritratti giovanili di Nerone, anch'essa ornata di gemme sul capo. Ne è stata proposta l'identificazione con Claudia Ottavia, futura sposa di Nerone, come è stato proposto, o più probabilmente una delle figlie di Claudio morte in tenera età. Delle altre statue, come per il Polifemo, non si è trovata alcuna traccia.
Già al momento della scoperta si vide la notevole rassomiglianza dei frammenti scultorei rinvenuti con il celebre gruppo scultoreo di Ulisse che acceca Polifemo dei Museo archeologico nazionale di Sperlonga, ritrovato nel 1957 nella Villa di Tiberio, che aveva come il presente funzione di adornare il triclinium dell'imperatore.
Underwater Neapolitan Dream
Cortometraggio girato all'interno del Parco Archeologico Sommerso di Baia e a Miseno.
Regia di Salvatore Polizzi. Prodotto da Maria Giovanna Villari (Le 4 Pareti) in collaborazione con PensareFare. Riprese di Sergio Coppola. Musiche di Igor Knowles. Modella: Lorenza Zinna. Ringraziamenti: Soprintendenza Archeologia Campania, Enzo Maione (Centro Sub Campi Flegrei), Film Commission regione Campania, Lilli Ambrosio.
Short movie filmed inside the Baia Archaeological Underwater Park.
Directed by Salvatore Polizzi. Produced by Maria Giovanna Villari (Le 4 Pareti) in cooperation with PensareFare. Filmed by Sergio Coppola. Music by Igor Knowles. Model: Lorenza Zinna. Thanks to: Soprintendenza Archeologia Campania, Enzo Maione (Centro Sub Campi Flegrei), Film Commission regione Campania, Lilli Ambrosio.
Museo del Castello di Baia - Freetour con Ciro Amoroso
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MUSEO DEI CAMPI FLEGREI,CASTELLO DI BAIA,riapertura alcune sale
MUSEO DEI CAMPI FLEGREI,CASTELLO DI BAIA,riapertura alcune sale.
PACOSMART e GIUSEPPE FAMILIARI.
Diving at Parco Archeologico Subacqueo di Baia - Napoli
A Napoli è possibile fare immersioni tra i resti delle ville romane del II secolo a.C tra mosaici e statue di marmo.
Close to Naples you can dive in roman villas, between statues and mosaicos at Parco Archeologico Subacqueo di Baia.
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RAI TG3 CASTELLO DI BAIA e CUCINA FLEGREA PACOSMART, BACOLI, MUSEO DEI CAMPI FLEGREI
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POZZUOLI - PARCO ARCHEOLOGICO CAMPI FLEGREI DIVENTA MUSEO AUTONOMO