Vaste (città messapica)
Vaste è un piccolo paese della provincia di Lecce, situato nel Salento sud-orientale e frazione del comune di Poggiardo.Dista circa 40 km da Lecce e 6 km dal mare di Santa Cesarea Terme.Pur avendo poco più di novecento abitanti, in epoche passate era una delle città più importanti e floride della civiltà messapica.VASTE is a small country of the province of Lecce, situated in the Southeastern Salento and fraction of the municipality of Poggiardo.Approximately it is 40 km from Lecce and 6 km from the sea of Santa Cesarea Terme.Vaste have nine hundred inhabitants and in ages passages it was one of the more important and healthy cities of the messapica civilization.
Museo diffuso Sud-Salento
Dalla civiltà messapica alla civiltà greco-bizantina e alla trasformazione delle residenze feudali fortificate a residenze signorili di Maglie, Muro Leccese e Vaste (Poggiardo).
Rai scuola, gli apuli ceramica daunia, iapigia, messapa
Puntata 1 : la madre più antica del mondo Ostuni1
Grotta di S.Maria D'Agnano - Ostuni, Brindisi
Paleolitico superiore - H. sapiens
La grotta di Santa Maria D'Agnano si trova a pochi km da Ostuni, sulla
statale 16, a circa 170 metri sul livello del mare, ai piedi del promontorio
Risieddi. La cavità naturale, utilizzata dall'uomo preistorico come riparo
dalle intemperie e dalle pericolose fiere, permetteva il controllo dei valichi
di passaggio del bestiame (cavalli e uri) che, dalla parte interna delle
Murge, transitava verso la zona dei pascoli. Vista la posizione strategica
fu oggetto di frequentazione dal paleolitico superiore fino al medioevo,
in particolare in età messapica (importanti le iscrizioni rinvenute),
romana, bizantina e angioina. Oggi fa parte di un parco archeologico
naturalistico immerso nella tipica vegetazione pugliese. Al suo interno, il 24 ottobre del 1991, il paletnologo Donato Coppola scoprì i resti di una
gestante con il feto ancora in grembo, nota come la madre più antica
del mondo (o Ostuni 1), risalenti al paleolitico superiore. Lo stato di
conservazione dello scheletro è talmente perfetto che, con molta probabilità,
gli standard mondiali dello studio sul paleolitico si baserannosulla donna di Ostuni. Inoltre, la presenza del feto dà la certezza, per la
prima volta, che si tratti di resti scheletrici di una donna: solitamente la
determinazione del sesso dei resti scheletrici di questo periodo risulta
molto difficile in quanto l'ossatura femminile era molto simile a quella
maschile, essendo entrambi i sessi dediti alla caccia. La donna di Ostuni
era alta 1,71 m e il feto era lungo 45 cm. La posizione della gestante,
con una mano sotto la testa e l'altra sul feto, la presenza di una cuffia di
conchiglie e di ocra rossa sul capo, il bracciale (di conchiglie) al polso, i
frammenti ossei e gli strumenti in selce orientati, i motivi a tratteggio
incisi su una pietra* lasciano intuire che non si tratta di una semplice
sepoltura, ma di una ritualizzazione del seppellimento. All'interno della
grotta è stata rinvenuta un'altra sepoltura appartenente a un maschio,
datata circa 30.000 anni fa. Nella cavità adiacente alla grotta, si possono
osservare delle incisioni di difficile interpretazione.
Da Guida alla Puglia Preistorica di Danny Vitale 2014 Edizioni G.A.B.
Il Museo di Borgo Terra a Muro Leccese
Questa mattina abbiamo visitato il Museo di Borgo Terra di Muro Leccese, la più grande città di origine messapica del Salento.
Il museo, inaugurato nel maggio del 2002, ha sede al primo piano del Palazzo del Principe in Piazza del popolo, nel cuore del centro storico di Muro.
Dagli scavi archeologici e dagli studi effettuati dall’Università del Salento e dalla soprintendenza archeologica della Puglia sono stati portati alla luce numerosi reperti che ora sono diventati patrimonio accessibile a tutti.
Il museo mira infatti a valorizzare la storia del centro urbano del comune di Muro Leccese relativa al periodo medioevale attraverso la ricostruzione della storia, della vita sociale e dei rapporti economici della cittadina.
All’interno del museo si possono ammirare numerosi reperti in ceramica, legno, vetro, monete d’argento che sono frutto degli scavi, o che sono stati acquistati o ancora che appartengono a privati cittadini.
Troviamo anche un plastico che riproduce il borgo medioevale di Muro Leccese, oltre a numerosi pannelli illustrativi che indirizzano il visitatore nelle diverse fasi storiche che il borgo ha vissuto.
Scendendo per i sotterranei di Palazzo del Principe è possibile scorgere un pozzo, alcune vasche olearie e le prigioni.
Proprio quest’ultime meritano particolare attenzione: sono ricoperte infatti da numerosi graffiti che ritraggono figure animali e umane. In un angolo, si conserva una latrina incassata nel muro, mentre l’acqua per i prigionieri era fornita da una canaletta presso la piccola finestra che apriva sul fossato.
Numerose le testimonianze della presenza turca all’interno del museo Borgo terra di Muro Leccese: la più importante è di sicuro un elmo da combattimento in ferro del 1500.
Il museo Borgo Terra offre sicuramente, un modo diverso per rivivere la storia, toccando con mano i segreti e i ricordi di guerrieri, monaci, contadini, le cui tracce del loro passaggio sono ancora lì, custodite nel Palazzo del Principe di Muro Leccese, per chiunque desideri fare un viaggio nella storia e nel passato di un territorio come il nostro, che ha ancora tanto da raccontare.
Dai Frentani ai Messapi: rotte, navi e uomini nel mare Adriatico antico
INNO DI VASTE
Su iniziativa dell'AUSER Vaste è nata una dedica a un paesino del Salento che oggi vive una progressiva trasmigrazione, ma che ha un passato antichissimo e ancora non del tutto conosciuto, nel quale è stato un centro di riferimento per tutte le civiltà che si sono succedute nei secoli in terra d'Otranto. E' un inno-speranza perché la Storia ha il diritto e il dovere di vivere nella memoria dei suoi figli.