BISACCIA ( Avellino - Irpinia - Italy ) - Museo Civico Archeologico nel Castello Ducale -
Il Museo Civico di Bisaccia si sviluppa nell'ambito del piano terra del Castello Ducale e si articola in un percorso espositivo cronologico in senso orizzontale lungo il quale sono esposti i reperti in mostra, di proprietà statale, provenienti dagli scavi eseguiti sulla collina di Cimitero Vecchio. Obiettivo dell'esposizione è quello di ricostruire la storia di Bisaccia in età protostorica e arcaica attraverso i corredi delle numerose sepolture tombali scoperte nel noto sito archeologico irpino rendendola di facile acquisizione e comprensione ai visitatori. La grande quantità di materiali acquisiti in tanti anni di ricerche archeologiche ha portato alla scelta dei reperti più significativi dei corredi funebri di 30 tombe della prima e della seconda età del Ferro (fine IX-VII secolo a.C.) costituiti prevalentemente da manufatti ceramici e oggetti d'ornamento personale per la prima volta presentati, in forme definitive, al pubblico italiano. Per guidare il visitatore alla comprensione dei reperti, oltre alle dovute ed esaustive didascalie per ogni oggetto, all'interno delle due sale espositive sono collocati pannelli didattici ed esplicativi.
Ho creato questo video con l'Editor video di YouTube (
BISACCIA (Avellino-Irpinia-Italy ) - Castello Ducale - Museo Civico Archeologico - il Paese -
Bisaccia[Bi 'sa tʃ:ia], Vesazza in dialetto bisaccese) è un comune italiano di 4.044 abitanti della provincia di Avellino in Campania.Ha origini medioevali, sebbene scavi archeologici abbiano rivelato che il luogo era già abitato nel X secolo a.C..Il clima è molto rigido, a causa della sua altitudine (860 m sopra il livello del mare) e della forte continentalità presente su tutto l'altopiano irpino. I luoghi più caratteristici del paese sono il Convento, il Castello Ducale, la Cattedrale in piazza Duomo e la chiesa dei Morti..Bisaccia si trova in Provincia di Avellino ai confini con la Puglia e la Basilicata.Situata su una collina che si estende in verso nord-sud, definita in gergo geologico zatterone conglomerato roccioso con collante argilloso,Alla base dello zatterone torno torno a forma di cerchio, il terreno appare scavato da torrenti alimentati da sorgenti di acqua perenne e da acque piovane.
Il Castello ducale di Bisaccia è il castello federiciano di Bisaccia, paese in provincia di Avellino; si trova a pochi passi dalla cattedrale. Fu costruito dai Longobardi intorno alla seconda metà dell'VIII secolo. Distrutto dal sisma del 1198 il maniero fu ricostruito verso la fine del XIII secolo da Federico II di Svevia. Ai tempi di Federico II il feudo apparteneva a Riccardo di Bisaccia[2]. Nel XVI secolo fu trasformato in residenza signorile.Sul portone c'è lo stemma della famiglia Pignatelli d'Egurant che tenne il castello dalla fine del XVI agli inizi del XIX secolo. La struttura muraria è costituita da grossi ciottoli fluviali misti a blocchi di calcare squadrati e malta durissima. Nel castello sono presenti una cisterna con depuratore e tubi fittili, per il deflusso delle acque, una torre alta 12 metri e larga 8 metri e le rovine di una piccola chiesa absidata. Le stanze del castello sono 42.
La zona residenziale, dove soggiornava il feudatario, si trovava nell'Ala Sud.
Storicamente il castello di Bisaccia era uno strategicamente importante bastione di controllo, che faceva parte di una linea difensiva che aveva la funzione di proteggere i territori della Puglia occidentale e settentrionale. Questa linea di difesa, che correva lungo la via Appia e la Via Traiana e di cui facevano parte, oltre alla fortezza di Bisaccia, quella di Sant'Agata di Puglia e quella di Ariano Irpino, fu opera del catapano bizantino Basilio Boioanne, che la realizzò nel corso della sua riorganizzazione amministrativa della Capitanata occidentale. Il castello di Bisaccia in quell'epoca si chiamava castrum Byzacium o Byzantii ed era un avamposto difensivo bizantino.Verso la fine del 500' il castello di Bisaccia apparteneva a Giovan Battista Manso, amico del celebre poeta Torquato Tasso. Quest'ultimo, giunto a Napoli, si lasciò prendere dalla malinconia per le sue precarie condizioni di salute e per le ristretezze economiche a cui si aggiunsero le polemiche letterarie religiose sulla Gerusalemme liberata da parte dei pedanti. Fu così che accettò l'invito dell'amico G.B. Manso di accompagnarlo nel suo feudo di Bisaccia, dove poteva acchetarvi alcune discordie sorte tra quei suoi vassalli (cap. IV della Vita). A Bisaccia, dove si trattenne per il mese di ottobre e novembre 1588 il Tasso trovò grandissimo sollievo e, come si apprende da una lettera di Manso al principe di Conca, si diede alla caccia, mentre, quando le condizioni del tempo erano cattive, passava lunghe ore udendo suonare e cantare.. Il famoso critico letterario Francesco De Sanctis, che aveva visitato il castello di Bisaccia e ammirato il panorama da una finestra, scrisse: « E mi fermai in una [stanza] che aveva una vista infinita di selve e di monti e di nevi sotto un cielo grigio. Povero tasso! pensai; anche nella tua anima il cielo era fatto grigio. Che vale bella vista quando entro è scuro? » (Francesco De Sanctis)
Il Museo Civico di Bisaccia si sviluppa nell'ambito del piano terra del Castello Ducale e si articola in un percorso espositivo cronologico in senso orizzontale lungo il quale sono esposti i reperti in mostra, di proprietà statale, provenienti dagli scavi eseguiti sulla collina di Cimitero Vecchio. Obiettivo dell'esposizione è quello di ricostruire la storia di Bisaccia in età protostorica e arcaica attraverso i corredi delle numerose sepolture tombali scoperte nel noto sito archeologico irpino rendendola di facile acquisizione e comprensione ai visitatori. La grande quantità di materiali acquisiti in tanti anni di ricerche archeologiche ha portato alla scelta dei reperti più significativi dei corredi funebri di 30 tombe della prima e della seconda età del Ferro (fine IX-VII secolo a.C.) costituiti prevalentemente da manufatti ceramici e oggetti d'ornamento personale per la prima volta presentati, in forme definitive, al pubblico italiano.
I created this video with the YouTube Video Editor (
BISACCIA: IL CASTELLO DUCALE E IL MUSEO ARCHEOLOGICO
BISACCIA: IL CASTELLO DUCALE E IL MUSEO ARCHEOLOGICO
castellidirpinia.com/bisaccia_it.html in italiano
castellidirpinia.com/bisaccia_en.html in inglese
castellidirpinia.com/bisaccia_de.html in tedesco
Per visitare il Castello Ducale, contattaci: info@castellidirpinia.com
Museo civico archeologico di Bisaccia
ARCHEOLOGIA
Il museo archeologico di Bisaccia (Avellino) e la cultura di Oliveto-Cairano
Descrizione da parte della curatrice del museo, Caterina Mitrione
Dai Longobardi a oggi, la lunga storia del Castello Ducale di Bisaccia
Bisaccia - Piccola Grande Italia
Nella verde provincia avellinèse sorge ad un’altezza di 860 metri sul livello del mare, il pittoresco borgo di Bisàccia.
Il bellissimo profilo del Castello Ducale svetta su uno sperone del Monte Calvario; un viaggio indimenticabile sta per iniziare in questo bellissimo borgo dell’Alta Irpinia, terra di confine tra la Campania e la Lucania.
Bisaccia ( Avellino) il Castello Ducale ed il centro storico
Bisaccia ( Avellino) il Castello Ducale ed il centro storico
Riprese e montaggio
Alessandro Solazzo 2015
Bisaccia e il Castello Ducale
''Com'era, com'è, come sarà'': tappa a Bisaccia
Domus Romulea, Bisaccia, Italy
Domus Romulea, Bisaccia, Italy
BISACCIA (Avellino-Irpinia-Italy ) - Torre,cortile del castello ducale e panorama del paese -
Il Castello ducale di Bisaccia è il castello federiciano di Bisaccia, paese in provincia di Avellino; si trova a pochi passi dalla cattedrale. Fu costruito dai Longobardi intorno alla seconda metà dell'VIII secolo. Distrutto dal sisma del 1198 il maniero fu ricostruito verso la fine del XIII secolo da Federico II di Svevia. Ai tempi di Federico II il feudo apparteneva a Riccardo di Bisaccia[2]. Nel XVI secolo fu trasformato in residenza signorile.Sul portone c'è lo stemma della famiglia Pignatelli d'Egurant che tenne il castello dalla fine del XVI agli inizi del XIX secolo. La struttura muraria è costituita da grossi ciottoli fluviali misti a blocchi di calcare squadrati e malta durissima. Nel castello sono presenti una cisterna con depuratore e tubi fittili, per il deflusso delle acque, una torre alta 12 metri e larga 8 metri e le rovine di una piccola chiesa absidata. Le stanze del castello sono 42.
La zona residenziale, dove soggiornava il feudatario, si trovava nell'Ala Sud.
Storicamente il castello di Bisaccia era uno strategicamente importante bastione di controllo, che faceva parte di una linea difensiva che aveva la funzione di proteggere i territori della Puglia occidentale e settentrionale. Questa linea di difesa, che correva lungo la via Appia e la Via Traiana e di cui facevano parte, oltre alla fortezza di Bisaccia, quella di Sant'Agata di Puglia e quella di Ariano Irpino, fu opera del catapano bizantino Basilio Boioanne, che la realizzò nel corso della sua riorganizzazione amministrativa della Capitanata occidentale. Il castello di Bisaccia in quell'epoca si chiamava castrum Byzacium o Byzantii ed era un avamposto difensivo bizantino.Verso la fine del 500' il castello di Bisaccia apparteneva a Giovan Battista Manso, amico del celebre poeta Torquato Tasso. Quest'ultimo, giunto a Napoli, si lasciò prendere dalla malinconia per le sue precarie condizioni di salute e per le ristretezze economiche a cui si aggiunsero le polemiche letterarie religiose sulla Gerusalemme liberata da parte dei pedanti. Fu così che accettò l'invito dell'amico G.B. Manso di accompagnarlo nel suo feudo di Bisaccia, dove poteva acchetarvi alcune discordie sorte tra quei suoi vassalli (cap. IV della Vita). A Bisaccia, dove si trattenne per il mese di ottobre e novembre 1588 il Tasso trovò grandissimo sollievo e, come si apprende da una lettera di Manso al principe di Conca, si diede alla caccia, mentre, quando le condizioni del tempo erano cattive, passava lunghe ore udendo suonare e cantare.E poiché il Tasso credeva nell'esistenza degli spiriti, il conte di Bisaccia lo persuase di averne a familiare uno; questo spirito amoroso come racconta il Tasso nel dialogo Il messaggero, che lo visitava nei suoi sogni, gli appariva sotto la figura di un giovanetto dagli occhi azzurri, simili a quelli che Omero alla dea d'Atene attribuisce.La permanenza del Tasso a Bisaccia è ricordata in un dipinto di Bernardo Celentano e nei versi di una poesia di Luigi Conforti; e Armando Ciollaro, in un articolo pubblicato sul Roma, propose che i già citati versi venissero scritti sulla facciata del castello. Il famoso critico letterario Francesco De Sanctis, che aveva visitato il castello di Bisaccia e ammirato il panorama da una finestra, scrisse: « E mi fermai in una [stanza] che aveva una vista infinita di selve e di monti e di nevi sotto un cielo grigio. Povero tasso! pensai; anche nella tua anima il cielo era fatto grigio. Che vale bella vista quando entro è scuro? » (Francesco De Sanctis)
La Principessa e il suo Popolo - Bisaccia (Av)
L'evento relativo al Comune di Bisaccia muove dal presupposto che la bellezza di certi manieri va divulgata e raccontata, soprattutto alle giovani generazioni e a tutti i visitatori.
Attori, danzatori, musicisti, quadri plastici, si proporranno al visitatore per una visita/spettacolo in cui il racconto della storia della Principessa di Bisaccia, il cui corredo funerario è custodito nel Museo Archeologico collocato al primo livello del maniero, diventa memoria di un popolo.
L'intervento prevede singolari ambientazioni con accompagnamento musicale e recitazione ma anche e soprattutto un percorso emozionale in cui la curiosità e la partecipazione del visitatore potranno essere accompagnate da un'interattività intelligente.
Il castello, la sua storia, le sue leggende ma anche e soprattutto la sua poesia saranno raccontate ed interpretate in un percorso storico articolato e coinvolgente che accompagnerà il visitatore lungo le tracce di una storia inaspettata.
Questa nuova forma di comunicazione, moderna e interattiva saprà nel tempo creare una opportunità per incrementare notevolmente il numero di visitatori del castello, che ad oggi sono già rappresentati in numero consistente.
La ipotizzata visita spettacolarizzata rappresenta anche una valenza didattica che potrebbe intercettare o incrementare, in modo esponenziale, il pubblico scolastico.
Date Evento:
1/2/3/4 maggio 2014 ore 20.00 e 21.00
11 e 12 agosto 2014 ore 21.00
Centro Storico, Castello Ducale - Bisaccia (Av)
Bisaccia (AV) - Castello Ducale
Foto del Castello Ducale di Bisaccia (AV). Soundtrack: Awake - Time of your life. Video e immagini di Marcello Di Gianni
BISACCIA (Avellino-Irpinia-Italy ) -Loggiato rinascimentale del castello e panorama del paese -
Verso la fine del 500' il castello di Bisaccia apparteneva a Giovan Battista Manso, amico del celebre poeta Torquato Tasso. Quest'ultimo, giunto a Napoli, si lasciò prendere dalla malinconia per le sue precarie condizioni di salute e per le ristretezze economiche a cui si aggiunsero le polemiche letterarie religiose sulla Gerusalemme liberata da parte dei pedanti. Fu così che accettò l'invito dell'amico G.B. Manso di accompagnarlo nel suo feudo di Bisaccia, dove poteva acchetarvi alcune discordie sorte tra quei suoi vassalli (cap. IV della Vita). A Bisaccia, dove si trattenne per il mese di ottobre e novembre 1588 il Tasso trovò grandissimo sollievo e, come si apprende da una lettera di Manso al principe di Conca, si diede alla caccia, mentre, quando le condizioni del tempo erano cattive, passava lunghe ore udendo suonare e cantare.
E poiché il Tasso credeva nell'esistenza degli spiriti, il conte di Bisaccia lo persuase di averne a familiare uno; questo spirito amoroso come racconta il Tasso nel dialogo Il messaggero, che lo visitava nei suoi sogni, gli appariva sotto la figura di un giovanetto dagli occhi azzurri, simili a quelli che Omero alla dea d'Atene attribuisce. La permanenza del Tasso a Bisaccia è ricordata in un dipinto di Bernardo Celentano e nei versi di una poesia di Luigi Conforti; e Armando Ciollaro, in un articolo pubblicato sul Roma, propose che i già citati versi venissero scritti sulla facciata del castello. Il famoso critico letterario Francesco De Sanctis, che aveva visitato il castello di Bisaccia e ammirato il panorama da una finestra, scrisse: « E mi fermai in una [stanza] che aveva una vista infinita di selve e di monti e di nevi sotto un cielo grigio. Povero tasso! pensai; anche nella tua anima il cielo era fatto grigio. Che vale bella vista quando entro è scuro? »
(Francesco De Sanctis)
Another Italian town is selling 1 euro homes | Bisaccia Italy
Another town has announced their intention to sell homes for 1 euro. Investing in Bisaccia will prove to have it's advantages since there will be nearly 100 properties available.
At this point the information is so fresh, you could eat it for lunch!
Don't get discouraged if you can't find a lot of information on it yet, there is still plenty of time to check out these properties for yourself. I intend to visit them soon!
Along the same lines of future plans of this channel, this video has information on both Termini Imerese and Montieri as well.
Links:
Comune Bisaccia
Case 1 Euro
Bisaccia, case ad un euro contro lo spopolamento: dall'estero i primi riscontri
Dopo l’effetto Zungoli anche a Bisaccia, in alta Irpinia, case in vendita ad un euro contro lo spopolamento. Per le 8 abitazioni prime richiese da residenti all’estero con origini bisaccesi.
Gentile Fam Visits Bisaccia Cugini 2019
Music by:
Track: TARI & Yix - Bliss [NCS Release]
Music provided by NoCopyrightSounds.
Watch:
Free Download / Stream:
SE BRUCISSE LA CITTA'
MUSICA PER MATRIMONIO - MATERA
SITO WEB: realorchestra.it
LiQWYD - Morning Dew
Song: LiQWYD - Morning Dew (Vlog No Copyright Music)
Music provided by Vlog No Copyright Music.
Video Link:
Happy Life by FREDJI
Music promoted by Audio Library
Title: Arrival by MBB
Genrea and Mood: Dance & Electronic + Happy
License: Free music for YouTube videos giving the appropriate credit.
Houses for sale for 1 Euro in Bisaccia Italy
Bisaccia is the latest Italian town to put dozens of homes on the market for only one euro.
This is not the first time a town in Italy has flooded the market with €1 homes, hoping to revitalize the communities they sit in. Some have even offered loose restrictions and tax breaks to incentivize budding home owners.