Museo Archeologico di Dorgali
Il Museo Archeologico di Dorgali nasce nel 1980 per iniziativa del Comune di Dorgali, in collaborazione con il Gruppo Grotte Dorgali. I reperti esposti provengono prevalentemente da scavi archeologici (domus de janas di Marras, Grotta del Bue Marino, villaggio nuragico di Serra Orrios, tomba di giganti di Thomes, villaggio di Nuraghe Arvu, Grotta di Ispinigoli, abitato di Tiscali, insediamento nuragico-romano di Nuraghe Mannu) e da raccolte di superficie effettuate su tutto il territorio di Dorgali.
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Dorgali Archeologica
Un piccolo tour alla scoperta di 3 siti fantastici nella splendida e unica Dorgali. Il Dolmen Motorra, la Tomba di giganti S'Ena 'e Thomes e l'enorme villaggio Serra Orrios.
Alla scoperta del villaggio nuragico di Serra Orrios - Dorgali
Quasi una piccola città nuragica, sull’altipiano basaltico di Gollei, a picco sul fiume poco distante, guardata da nuraghi e suddivisa in rioni e vicinati, l’area archeologica di Serra Orrios racchiude zone sacre, templi a megaron e strutture pubbliche, abitazioni con pozzi e cisterne. #Dorgali #Bitas2015
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Visita al Museo archeologico nazionale di Cagliari
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Un’esposizione che riesce nell’impresa di narrare l’intera millenaria storia di questa regione straordinariamente ricca di civiltà, grazie a un allestimento intelligente che consente di ammirare emozionanti reperti e conoscere le civiltà alternatesi nell’isola: la nostra visita guidata
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The Temperature of the Air on the Bow of the Kaleetan di Chris Zabriskie è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution(
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Benvenuti a Dorgali e Cala Gonone.La Sardegna è qui.
Un territorio bello e ricco di opportunità. Dalla natura al mare, dall'archeologia alle favolose grotte, dalla tradizione all'enogastronomia. Qui trovi le eccellenze di Sardegna. Per questo ci piace dire che La Sardegna è qui. Venite a trovarci a Dorgali e Cala Gonone.
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Il villaggio nuragico di Serra Orrios di Dorgali - Archeologia della Sardegna
Discovered between 1933 and 1936 the area of Serra Orrios was formed by prof. Doro Levi, through three successive stages, giving birth to about 75 spaces, two megara and Tomb of the Giants. At present the settlement shows about a hundred rooms, two fences that enclose two megara, a Tomb of the Giants and a grave marked by an indefinite Giovanni Lilliu. The structures highlighted by the research are presented mainly circular but not all of them are considered individual huts. For environments 12-13-14-55 we can assume it is a single structure with several rooms, as well as for the isolated 56-63-64-65-66-67 where we can identify a single building, a husk (porch) of prehistory, that was owned by a courtyard, the compartment 65, with a well-cistern home. The block located in NW shows, in addition to the home, a tank for livestock watering and during investigations in 1938 were brought to light in steatite metallurgical tools (hammer and anvil to spearhead). Yet another block, the block B, showed the presence of an ax raised edges. The settlement megaron sees two structures (A and B), surrounded by fences, with antis to highlight a vestibule and which cell in both cases has a seat wall. The megaron A shows an internal paving slabs and surrounded by a paved plates that lytic, showing a path, heading down to the temenos (sacred enclosure) and at its entrance architrave. The location of this building, displaced with respect to the settlement, has suggested that this structure was intended to travelers and strangers. The megaron B, of larger size, is enclosed in a temenos smaller than A and the concave-convex profile of its court sees several inputs. The vestibule of the megaron B appears crowned with a seat, the entry shows an arched lintel - placed in such a position with a large room for doubt - the cell marginata from a seat shows a floor made into slabs. The size of this structure have suggested that it was intended for use by residents of the village.
Best Attractions and Places to See in Dorgali, Italy
Dorgali Travel Guide. MUST WATCH. Top things you have to do in Dorgali. We have sorted Tourist Attractions in Dorgali for You. Discover Dorgali as per the Traveler Resources given by our Travel Specialists. You will not miss any fun thing to do in Dorgali.
This Video has covered Best Attractions and Things to do in Dorgali.
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List of Best Things to do in Dorgali, Italy
Parco Museo S'Abba Frisca
Cala Fuili Beach
Grotta del Bue Marino
Area Archeologica di Tiscali
Cala Cartoe
Grotta di Ispinigoli
Serra Orrios
Motonave Imperatrice
Complesso Nuragico Di Nuraghe Mannu
Un incontro nella foresta di Dorgali: Billia Cucca
Nella foresta di Suttaterra è possibile fare un incontro davvero speciale, in uno dei luoghi più caratteristici legato ai pastori: i cuili.
Qui ziu Billia Cucca vi accoglierà nel suo cuile. Un uomo delizioso che avrá tanto da raccontarvi sulla vita in mezzo alla natura.
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Musica Originale:Roberto Tangianu
Supramonte di Dorgali
Il Supramonte ha una superficie di circa 350 Km quadrati della Sardegna Centro Orientale e, partendo dalle falesie della parte meridionale del Golfo di Orosei, occupa larga parte dei territori di Dorgali, Baunei, Urzulei, Orgosolo e Oliena, prendendo da questi anche il nome delle diverse parti. Altra suddivisione fra marino a Est e montano a Ovest, è data dalla Statale 125 che lo attraversa da sud a nord, procurando paesaggi suggestivi. Comprende aree di elevato pregio naturalistico, un sistema carsico che va dalla grotta del Bue Marino e del Fico a mare, a Ispinigoli, Sa Oche, Su Entu, Corbeddu e Su Gologone a terra. #bitas2015 #dorgali
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Parco Museo S'Abba Frisca
Il video del Parco Museo S'Abba Frisca di Dorgali, gestito dall'omonima Cooperativa
Dorgali Massi Millenari il fascino della Natura in Sardegna.
A Dorgali un Parco pieno di massi millenari meravigliosi.
Sardegna Centro Est: Grotta di Ispinigoli (Nuoro, Dorgali)
Grotta di Ispinigoli
Ispinigoli Cave
#Italia #Italy #Italien #Sardegna #Sardinia #Sardinien #Nuoro #Dorgali #Ispinigoli #Cave
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Parco Museo S'Abba Frisca
Il Parco-museo “S’abba frisca” prende il nome dall’omonima sorgente. Si trova nelle vicinanze dell'Acquario di Cala Gonone e della Grotta Ispinigoli.
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Propone un percorso naturalistico ed etnografico particolarmente ricco di flora e fauna locali e nel quale si possono visitare gli ambienti tradizionali della civiltà barbaricina. All’interno del museo sono esposti oltre 4000 pezzi della civiltà contadina e agro-pastorale, dislocati in 15 ambienti.
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la grotta di i Ispinigoli le meraviglie della natura
Le meraviglie della natura in Sardegna vicino Dorgali (NU)
Italy
Dorgali Villaggio Nuragico di Sos Mucarzos
Il museo Archeologico Nazionale delle Marche - Ancona
Il Museo archeologico nazionale delle Marche si trova ad Ancona, all'interno del cinquecentesco palazzo Ferretti. Documenta in modo pressoché completo la preistoria e la protostoria del territorio marchigiano; comprende anche ricche collezioni relative alla civiltà greca, romana e a quella dei Galli Senoni. I reperti relativi alla civiltà picena formano la più completa raccolta esistente.
info: turismo.marche.it - musei.marche.it
Museo Archeologico Nazionale di Olbia ~ 29 Giugno 2017 | Viaggiare in Sardegna
Il Museo Archeologico Nazionale di Olbia è ospitato all'interno di un moderno edificio sull'isolotto di Peddone, a due passi dal molo Brin dove è disponibile il parcheggio gratuito.
Parzialmente in fase di allestimento, anche a causa dell'aria condizionata non funzionante, l'accesso è completamente gratuito.
Il punto forte del museo sono gli affascinanti resti di due navi romane ( tra cui l'unico timone e albero maestro di epoca romana integro! ) rinvenute durante i lavori di costruzione del tunnel nelle vicinanze del porto.
Sono state create due sezioni di nave per far comprendere ai visitatori come venissero trasportate le merci a quei tempi.
E' disponibile inoltre un totem multimediale con audio-guide.
I reperti, ospitati nell'anello superiore, sono di epoca fenicia, greca, punica e romana ( solo un paio di epoca nuragica ).
Ad attenderci troveremo delle grandi anfore per il trasporto di granaglie e liquidi, vasellame, lampade, statuette votive e incantevoli monili femminili.
Colpisce in particolare una moneta d'oro, perfettamente conservata, un diadema femminile e dei bracciali a forma di serpente.
Sono presenti anche alcuni reperti di epoca nuragica, come il modellino di nuraghe di pietra nell'atrio ( e il recente modello ligneo ), una navicella bronzea, alcuni utensili di bronzo ( tra cui punte di lancia ) e alcune ancore neolitiche.
'E un museo dalle ottime potenzialità ma decisamente da migliorare per una migliore fruizione.
Il personale è gentile e disponibile; i visitatori pagherebbero volentieri un biglietto per avere delle guide preparate, dei cartelli più esaustivi riguardo tutti i reperti presenti e ovviamente l'aria condizionata!
Fino a ottobre c'e' un'interessante mostra sulla civiltà nuragica ( costa 10 euro ) con modellini 3D di alcuni nuraghi, modellini di guerrieri, guide e animazioni con visori 3D.
L'abbiamo saltata a causa dell'aria condizionata non funzionante che permetteva di sostare nelle stanze solo per pochi minuti.
Sicuramente da visitare se passate di li, ma evitate se la giornata è particolarmente afosa, almeno fino a quando non attiveranno l'aria condizionata.
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Inaugurazione nuovo spazio espositivo e Compleanno ConfCooperative Nuoro Ogliastra al Parco Museo
Sabato 21 settembre 2019 presso il Parco Museo S’Abba Frisca di Dorgali si è svolta l’inaugurazione di un nuovo spazio espositivo che consente di migliorare il percorso museale e valorizzare una parte della collezione rimasta fino ad ora nei magazzini del museo;
0:00:08 Gianluca Secci (Parco Museo S'Abba Frisca)
0:05:23 Maria Itria Fancello (Sindaco di Dorgali)
0:10:39 Renato Serra (Direttore Assessorato alla Cultura)
0:13:38 Francesco Sanna (Presidente ConfCooperative Nuoro - Ogliastra)
0:18:46 Portolu Secci (Parco Museo S'Abba Frisca)
0:27:56 Johnny Dotti (esperto in economia di comunità)
0:48:03 Massimiliano Cossu (Portale Sardegna)
0:58:27 Confronto tra Cooperative Dorgalesi: Dorgali Pastori, Cantina Sociale Dorgali e Ghivine.
1:10:31 Roberto Doneddu (Direttore Generale Ass. Lavoro)
1:16:43 Alfonso Marras (Consigliere Regionale, Presidente Commissione Cultura)
Confronto sui temi dello sviluppo locale e dell’economia di comunità: il tema principale è stato modello cooperativo come volano per lo sviluppo del territorio analizzando il caso di Dorgali.
Un evento che ha richiamato molti partecipanti, non solo da Dorgali ma da tutta la Sardegna.
Pasquetta 2018 a Dorgali - Sardegna
Per Pasqua e Pasquetta 2018 a Dorgali, il Parco Museo S'Abba Frisca sarà aperto tutto il giorno, sarà possibile fare una visita guidata ogni mezz'ora dalle 9:00 alle 19:00.
In occasione delle festività di Pasqua e Pasquetta 2018 si assisterà all'Estrazione dell'acqua con la noria (antica macchina a trazione animale) alle ore 11:00, 12:00, 15:00 e 16:00.
Per il pranzo degustazione di salumi e formaggi locali.
Per saperne di più
Bronzetti Nuragici | Museo Archeologico di Cagliari | Sardegna
Il bronzetto nuragico, chiamato in lingua sarda brunzìttu nuragicu o nuraghesu o nuraxesu, è una scultura bronzea tipica della Sardegna della fase finale dell'età del bronzo e la prima età del Ferro.
Durante gli scavi archeologici sono stati ritrovati nel tempo più di 500 bronzetti, principalmente nei luoghi di culto come tombe dei giganti, pozzi sacri, nei megara nuragici, nei villaggi e negli stessi nuraghi.
La funzione di queste miniature bronzee era infatti quella di “ex voto” paragonabile alla candela che il cristiano accende in chiesa con la speranza che le sue “richieste a Dio” vengano esaudite.
Numerose statuette sarde sono state ritrovate anche in scavi effettuati nell'Italia centrale e precisamente nelle tombe etrusche risalenti al 900~700 a.C.
Gli archeologi non sono riusciti ancora a datare le figure con precisione: si presume siano state realizzate tra il 900 a.C. e il 500 a.C.; tuttavia dei recenti ritrovamenti presso Orroli e
Ballao di frammenti di bronzetti risalenti al 1300 a.C. hanno rimesso in discussione la loro effettiva datazione.
I bronzetti nuragici venivano creati con la tecnica “della cera persa”, una lavorazione complessa che richiedeva una manualità e una precisione fuori dal comune, utilizzata anche dai Fenici.
Il metodo consisteva nel creare l’oggetto con la cera, per essere poi ricoperto d’argilla e cotto nel fuoco. La cera sciogliendosi fuoriusciva, lasciando all’interno della terracotta la forma uguale al modellino.
A questo punto veniva colato all'intero della forma il bronzo liquido che assumeva la stessa forma del modellino di cera; una volta raffreddato bastava rompere la terracotta per ottenere il bronzetto.
Le statuette rappresentavano scene di vita quotidiana delle popolazioni nuragiche, sopratutto quelle delle classi elevate.
Abbiamo guerrieri con spade, pugnali e archi, capi tribù, divinità, animali come bovini, ovini, cervi, cinghiali, cani, ma anche oggetti di vita quotidiana come armi in miniatura, vasi, carri.
Una figura di particolare importanza è la cosiddetta Madonna con bambino, rappresentazione bronzea della Dea Madre nuragica.
Appare seduta in un trono del neolitico, col bimbo seduto nelle sue gambe e rappresenta la madre dei guerrieri nuragici, figura più vicine all'umano, alla Dea incarnata.
Altre statuette molto significative sono le cosiddette navicelle votive. Il loro scopo era accompagnare l'anima del defunto nel viaggio eterno, ma rappresentavano anche un’offerta votiva tramite il fuoco, in quanto all'interno della navicella venivano inserite delle brace accese trasformandola in una lucerna.
Al di la del loro significato religioso, le navicelle nuragiche sono tra i migliori esemplari di bronzetti per raffinatezza artistica e rappresentano veri e propri modelli in scala di imbarcazioni sia preistoriche che storiche, a dimostrazione della grande conoscenza del mare e dell'arte della marineria delle popolazioni nuragiche.
Gli stili dei bronzetti finora ritrovati possono essere raggruppati in tre correnti: quella di Monte Arcosu, quella di Abini-Teti e quella Barbaricina.
La corrente di Monte Arcosu ( Uta ) è caratterizzata dalla forma geometrica con teste cilindriche, grandi occhi e corpo stilizzato e rigorosamente geometrico; questo tipo di manufatto sembra
rappresentare l’aristocrazia e la nobiltà.
Lo stile di Abini-Teti è simile al precedente anche se le figure sono meno geometriche e sembrano più orientali, indossano copricapi con lunghe corna o spuntoni, a volte hanno la testa schiacciata e una ha 4 occhi, forse un demone-guerrieri.
Lo stile barbaricino è completamente diverso dai precedenti: appare più popolare e più reale, con figure di persone e animali che richiamano la vita di tutti i giorni.
Le più belle collezioni si possono ammirare nel Museo archeologico di Cagliari, in quello G. A. Sanna di Sassari e nei musei di Nuoro e Oristano oltre che nei musei locali dove si trovano i principali siti archeologici dell'Isola.
FONTI e APPROFONDIMENTI:
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Music Info: Cinematic Documentary by AShamaluevMusic.
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