Oltre le mura, fuori dalla città - 29 maggio 2018
OLTRE LE MURA, FUORI DALLA CITTÀ
Locri e il suo territorio
Saluti istituzionali
Apertura dei lavori
Andrea Giardina, Scuola Normale Superiore
Interventi:
Angela Acordon, Polo Museale della Calabria
Gianfranco Adornato, Scuola Normale Superiore
Rossella Agostino, Museo e Parco Archeologico Nazionale di Locri
Franco Cambi, Università di Siena
Massimo Cardosa, Museo di Preistoria e Protostoria della valle del fiume Fiora di Manciano e del Museo Etrusco-Romano di Saturnia
Cesare Cassanelli, Scuola Normale Superiore
Giuseppe Cordiano, Università di Siena
Alessandro Corretti, Scuola Normale Superiore
Antonino Facella, Scuola Normale Superiore
Federico Figura, Scuola Normale Superiore
Anna Maria Guiducci, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia
Maria Ida Gulletta, Scuola Normale Superiore
Daniele Malfitana, IBAM-CNR Catania
Pietro Carmelo Manti, Scuola Normale Superiore
Chiara Michelini, Scuola Normale Superiore
Maria Cecilia Parra, Università di Pisa
Marinella Pasquinucci, Università di Pisa
Francesco Quondam, Universität Basel
Maria Maddalena Sica, Archeologa
Maria Adelaide Vaggioli, Scuola Normale Superiore
Paolo Visonà, University of Kentucky
10.00 Saluti istituzionali
10.10 Apertura dei lavori
Andrea Giardina (Scuola Normale Superiore)
10.25 Gianfranco Adornato (Scuola Normale Superiore)
Locri: una polis senza chora?
10.45 Gianfranco Adornato, Cesare Cassanelli, Alessandro Corretti, Antonino Facella, Federico Figura, Maria Ida Gulletta, Pietro Carmelo Manti, Chiara Michelini, Maria Adelaide Vaggioli (Scuola Normale Superiore), Francesco Quondam (Universität Basel)
Locri Survey 2017: materiali, contesti, GIS
11.15 Pausa caffè
11.30 Massimo Cardosa (Museo di Preistoria e Protostoria della valle del fiume Fiora di Manciano e del Museo Etrusco-Romano di Saturnia)
Pianoro di Ianchina e dintorni. Ricognizioni per conto della ex Soprintendenza Archeologica della Calabria (1994-1997)
12.00 Maria Maddalena Sica (Archeologa)
Villaggi, fattorie, aree sacre ... per un'archeologia della campagna locrese. (Le indagini Anas 2009-2012)
12.30 Discussione
15.00 Paolo Visonà (University of Kentucky)
Le fortificazioni rurali nella Locride dall'età tardo-arcaica agli inizi dell'età ellenistica: primi risultati delle ricerche condotte dall'Università del Kentucky sulla Dorsale Tabulare
15.30 Rossella Agostino (Museo e Parco Archeologico Nazionale di Locri)
Locri e Reggio dal mare all'Aspromonte: territori finitimi a confronto
16.00 Pausa caffè
16.15 Giuseppe Cordiano (Università di Siena)
Tra Reggino e Locride: modelli interpretativi dalla protostoria al tardo-antico e possibili futuri sviluppi alla luce della Carta archeologica del litorale ionico aspromontano
16.45 Discussione
Conclusioni
Franco Cambi (Università di Siena)
2013-11-01 --- BIT - Sito museo archeologico Grosseto - 2su2 - TV9
2013-11-01 --- BIT - Sito museo archeologico 02 - TV9
Grosseto
Bit - Tecnologia in Maremma - TV9
Il tesoro di Saturnia (1592) e altri ritrovamenti numismatici tardoantichi dagli archivi toscani
Conferenza tenuta a Udine, dicembre 2004, da Giulio Ciampoltrini. Dopo un'introduzione su alcuni aspetti dell'archeologia tardoantica in Toscana, si presenta la documentazione sul ritrovamento di aurei di Valentiniano (forse Valentiniano III) avvenuto a Saturnia nel 1592, e altre notizie di gruzzoli del IV-V secolo ritrovati in Toscana nel Settecento
ANSEDONIA. ZONA ARCHEOLOGICA (ORBETELLO, GROSSETO, ITALY)
ZONA ARCHEOLOGICA (ARCHAEOLOGICAL ZONE) DI COSA, Ansedonia, frazione di Orbetello, Maremma, provincia di Grosseto, Toscana, Italia. Secondo una consolidata tradizione questa località deve il suo nome ad Ansedonia, ninfa protettrice dei marinai fin dall'epoca etrusca. La città di Cosa sorge sulla costa del Mar Tirreno su un promontorio roccioso (114 metri s.l.m.) che il Tombolo di Feniglia aveva legato in epoca remota alla primitiva isola dell'Argentario. L'antica città comprendeva due alture ad est ed a sud divise da un'ampia sella. La colonia di Cosa, di diritto latino, fu fondata dai Romani nel 273 a.C. dopo la sconfitta delle forze alleate delle città etrusche di Volsinii e di Vulci (280 a.C.) e la cessione di buona parte del territorio vulcente, compresa la fascia litoranea. La nuova colonia latina di Cosa venne così a controllare un' area geografica ampia circa 550 kmq. Il nome derivò da quello più antico di Cusi, o Cusia, relativo a un piccolo centro etrusco disposto sul luogo dell'attuale Orbetello. La posizione strategica e il carattere di fortezza, derivante dalla presenza di un possente circuito murario, vanno messe in rapporto sia con la minaccia che negli anni intorno alla data di deduzione delle colonie la potenza navale cartaginese costituiva per i Romani (la prima guerra Punica cominciò nel 264 a.C.) sia con la necessità di tener sotto controllo i territori etruschi di recente conquista, ancora non definitivamente sottomessa. Oggi Ansedonia è una rinomata località turistica situata sull'omonimo promontorio a sud-est del comune di Orbetello. Nell'area archeologica sono degne di nota le Mura di Cosa, il Museo Archeologico Nazionale e le opere ingegneristiche della Tagliata Etrusca e dello Spacco della Regina. Tra le varie ville lussuose di epoca moderna che caratterizzano la località si ritrovano alcune tracce di storia in alcuni monumenti isolati. Tra questi sono da ricordare la Torre di S.Pancrazio e la Torre di S.Biagio di origini medievali, presso la quale si trova la Cappella di S.Biagio costruita in epoca tardo-medievale su un antico mausoleo romano. La Tagliata Etrusca è una notevole opera di ingegneria risalente al periodo etrusco-romano. Si tratta di un canale tagliato nella roccia lungo la costa a sud-est del promontorio, ideato per evitare l'insabbiamento dell'antico porto creando un sistema di controcorrenti provenienti dal mare e dal canale emissario del non lontano lago di Burano. Questa notevole opera ingegneristica era completata dallo Spacco della Regina, una grande spaccatura del promontorio soprastante che si sviluppava lungo alcuni cunicoli scavati artificialmente. Nella zona è degna di nota anche la cinquecentesca Torre della Tagliata, edificio che venne trasformato in abitazione nei secoli successivi e nel quale dimorò anche Giacomo Puccini.
Assisi. Foro Romano - Roman Forum I (Museo Archeologico)
First virtual travel in the roman city of Assisi. Today we visit the roman 'Foro' under the medieval Public square of the Municipality. Cripta of S. Nicolò, attended from S. Francesco, now is used as Archaeological Museum: It occupies the ancient roman shops (tabernae). A tunnel leaves from Cripta and crosses the roman 'Foro'.
Primo viaggio virtuale nella città romana di Assisi. Oggi visitiamo il 'Foro' romano, posizionato sotto la medievale Piazza del Comune. Da via Portica entriamo nella Cripta di S. Nicolò, già frequentata da S. Francesco e ora adibita a Museo Archeologico. Dalla Cripta passiamo nel tunnel che attraversa il 'Foro' Romano. Ricostruzioni con Cinema 4D.
VULCI E PONTE DELL'ABBADIA, VITERBO, ITALY (3 of 4)
AREA ARCHEOLOGICA DI VULCI, PONTE DELL'ABBADIA E MUSEO ETRUSCO, Montalto di Castro e Canino, provincia di Viterbo, Lazio, Italia. Vulci è un'antica città etrusca che si trova nella Maremma laziale. Nonostante sia relativamente lontana dal mare, sorge su di una piattaforma calcarea lungo la riva destra del fiume Fiora. Fu una delle più grandi città-stato dell'Etruria con un forte sviluppo marinaro e commerciale con Grecia ed Oriente, come testimoniano i sontuosi corredi funebri ritrovati nelle necropoli adiacenti ed oggi sparsi nei musei di tutto il mondo. Le necropoli che circondano la città sono situate nei territori di Montalto di Castro e Canino, nelle località di Cavalupo, Ponte Rotto, Polledrara, Osteria, Campo di Maggio e Camposcala. Vi si trovano migliaia di tombe dalle forme e tipologia diverse: fosse, tumuli, tombe a cassone, a camera ed a corridoio. Tra le più note: il grandioso tumulo della Cuccumella (alto 18 metri con 75 metri di diametro), la Cuccumelletta, la Rotonda, la tomba François, situata nel territorio di Canino, quelle dei Tori, delle Iscrizioni e dei Due Ingressi. All'Osteria sono presenti diverse tombe a camera caratterizzate dal soffitto scolpito come era in uso nelle abitazioni etrusche. Tra i monumenti più suggestivi il maestoso ponte detto del Diavolo (III secolo a.C.), che domina dall'alto dei suoi 30 metri di altezza il Fiora nei pressi del castello medievale della Badia (XIII secolo). Il castello di Vulci, situato sul territorio di Canino, venne costruito a ridosso di un ponte costruito dai romani per attraversare una grande gola dove passa il fiume Fiora, il quale oggi divide i territori di Canino e Montalto di Castro. Il castello venne edificato dai monaci cistercensi nel XII secolo su quella che era nel IX secolo un'abbazia dedicata a San Mamiliano, distrutta poi dalle incursioni dei saraceni. Il castello divenne dal XIII secolo importante centro di assistenza ed accoglienza dei pellegrini e fu per mezzo secolo gestito in collaborazione con i cavalieri del Tempio, i cosiddetti Templari. Nel XVI secolo passò nelle proprietà di Alessandro Farnese, conosciuto come Papa Paolo III, che vi operò alcuni restauri. Successivamente fu utilizzato quale dogana dello Stato Pontificio, in quanto il castello era situato ai confini con il Granducato di Toscana. Passò poi ai Bonaparte, nel 1859 ai Torlonia e succesivamente fu acquistato dallo Stato Italiano.
Certosa di Padula e Museo Archeologico
Visitando la Certosa di San Lorenzo a Padula non si può perdere il ricco Museo della Lucania occidentale con reperti di 3500 anni fa, ospitato nelle sale del pian terreno.
Hotel la FONTE del CERRO a Saturnia © by andreA Bocchi - #ABph3
Saturnia, Cascate Naturali e Gratuite del Gorello o del Mulino, Terme di Saturnia. Accesso privato ed esclusivo Hotel la FONTE del CERRO - Saturnia in Maremma Toscana GR Italia. lafontedelcerro.it Se desiderate dormire a tariffe piu' economiche: lecameredimonia.com
Places to see in ( Grosseto - Italy ) Area archeologica di Roselle
Places to see in ( Grosseto - Italy ) Area archeologica di Roselle
The archaeological area of Roselle includes the remains of the ancient Etruscan city of Roselle ( Rusellae for the Romans ). It is located 8 kilometers north of the city of Grosseto . In 2016, the archaeological area recorded 18 716 visitors. Roselle was located 10 km from Grosseto , at the crossing point between the Ombrone valley and the Grosseto Maremma , on the shore of the ancient Lake Prile , and was an ancient lucumonie of central Etruria, a member of Etruscan Dodecapoli .
It preserves an overlap of buildings and walls belonging to the Villanovan , Etruscan and then Roman civilizations . The discovery of red-figure Attic vases testifies to the commercial contacts of the city with Greece and the Greek colonies of southern Italy. Founded in the seventh century BC , it was mentioned by Dionysius of Halicarnassus among the cities that brought aid to the Latins in the war against Tarquinio Prisco . It developed to the detriment of neighboring lucumonies in particular Vetulonia .
In 294 BC it was conquered by the Romans . It became the first Roman municipality and later, with Augustus colony . The Forum and the basilica date back to this period, a system for collecting rainwater and a thermal building. Traces of an amphitheater and villas are also preserved. Starting from the sixth century it fell like all the Maremma , scourged by malaria . The city was abandoned until the reclamation of the area by Pietro Leopoldo at the end of the eighteenth century. In the fifties the remains of the ancient buildings were brought to light through a long campaign of excavations carried out by the archaeologist Aldo Mazzolai .
The walls were built by the Etruscans between the seventh and sixth centuries BC The perimeter of the wall circuit is over 3 km, with an average height of about 7 m. The first traces of frequentation of this area of the settlement are with some layers containing findings of Villanovan age and of late VII - beginning VI century BC
On the southern side of the forum, near the domus of the mosaics, are the archaeological remains of the ancient Roman temple of the flamines Augustales , which was built during the Imperial period ( 1st century AD ). The pagan place of worship was transformed in the early Middle Ages into a place of Christian worship, dedicated to San Silvestro , whose existence is ascertained starting from 765
On the slopes of the northern hill a Roman thermal complex has been found , characterized by walls that in elevation have the technique of ' opus reticulatum with plinth and brick locks, while in the foundation there is the opus caementicium . The structure is divided into two sectors, with an intermediate area of unclear angles.
The necropolis that develops around the church is organized by terraces : the burials have a distribution dictated by constant distances and have a good construction technique. Built in the high medieval era outside the walls, its archaeological remains are preserved in the area of Poggio Mosconcino , in La Canonica , between the ancient civitas and the Tino di Moscona . Attached to the church there are also the remains of the rectory , which served as a bishop's residence until 1138 , the year of the transfer of the Rosellana diocese to Grosseto .
( Grosseto - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Grosseto . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Grosseto - Italy
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Museo di Populonia di ombrasera
Il Museo del territorio di Populonia espone reperti e analizza i fattori etno-storico-geografici-ambientali del territorio di Populonia dal periodo villanoviano fino ai giorni nostri. Se la metallurgia l’ha fatta da padrona, anche i commerci, favoriti dai due porti naturali e dalle importanti strade che l’attraversavano, hanno avuto un ruolo preminente oltre all’agricoltura e pesca. Gli Etruschi ci hanno lasciato un patrimonio artistico di prim’ordine. Il pezzo unico più famoso è sicuramente l’anfora d’argento opera di artigiani d’Antiochia, ritrovata grazie ad un incagliamento di un’ancora. Sempre sott’acqua è stato rinvenuto l’agglomerato di monete. Legato all’ambiente marino è anche lo splendido pavimento musivo scavato sull’Acropoli che sembra un testo naturalistico delle specie ittiche. Vi è inoltre l’insolita presenza di una raffigurazione bifronte a seconda di come la si guarda: mollusco legato a Venere o colomba che si annuncia ai naufraghi. Da ricordare che buona parte dei ritrovamenti si deve all’accumulo di scorie ferrose inutilizzate nel corso dei secoli che hanno via via ricoperto le necropoli presso la spiaggia di S. Cerbone preservandole dai saccheggi. Agli inizi del Novecento si pensò di riutilizzare le enormi quantità di scorie e lo scavo con attrezzature adeguate portò alla riscoperta dei siti archeologici. English: The Museum of Populonia territory exhibits finds and analyzes the ethno-historical-geographical-environmental factors of Populonia territory from the Villanovian period to the present day. If metallurgy is the priority activity, even trades, favored by the two natural ports and the important roads that crossed it, had a prominent role beyond agriculture and fishing. The Etruscans have left us an art first-class heritage. The most famous piece is surely the silver amphora by craftsmen of Antioch, rediscovered by an anchor raft. Always underwater the coin agglomeration was found. Linked to the marine environment is also the beautiful mosaic pavement excavated on the Acropolis which looks like a naturalistic text of the fish species. There is also the unusual presence of a two-figure representation depending on how you look at it: mollusc tied to Venus or dove announcing the shipwrecks. It should be remembered that most of the finds are due to the accumulation of unused ferrous scraps over the centuries that have covered the necropolis at the S. Cerbone beach, preserving them from the looting. At the beginning of the twentieth century it thought of reusing the huge amounts of slag and digging with appropriate equipment led to the rediscovery of archaeological sites.
Terme S. Petronio
Un pomeriggio alle terme.
filmato per Archeopolis l'evento che, a Bologna, si terrà in Piazza Maggiore e al museo Archeologico, all'Antiquarium di S. Margherita a Piacenza.
Roselle, in volo sulla storia
Le nuove tecnologie offrono nuove opportunità alla ricerca archeologica come alla tutela e promozione delle nostre enormi risorse storico e culturali. Questo l'esempio di un intervento nell'area archeologica di Roselle vicino Grosseto.
Museo del Ferro a Masone
Siamo in Valle Stura in provincia di Genova, precisamente a Masone per visitare il Museo del Ferro, dedicato ad Andrea Tubino che iniziò negli anni '80 del secolo scorso la raccolta che oggi ci permette di fare un viaggio nel tempo per riscoprire la lavorazione del ferro e la vita contadina dal '500 in poi.
La particolarità di questo museo è quella di essere ospitato in un ex convento del XVII secolo.
L'attività industriale principale della valle una volta era la produzione dei chiodi, utilizzati nella costruzione delle navi, e delle grate dei palazzi, come quelle ancora visibili per esempio in via Garibaldi a Genova.
Il minerale arrivava dall'isola d'Elba ai moli di Voltri, da dove veniva trasferito a dorso di mulo fino alla Ferriere della valle Stura (Masone, Campo Ligure e Rossiglione). Le Ferriere erano l'impianto dove il materiale grezzo (il minerale di ferro) veniva trasformato in ferro grazie al carbone di legna che veniva prodotto in zona e alla grande quantità d'acqua portata dai corsi d'acqua nella vallata.
Dalla ferriera uscivano dei semilavorati poi trasferiti alle fucine che trasformavano i semilavorati in oggetti utili (utensili e arnesi da lavoro, trappole per animali, chiodi, chiavagioni, inferriate, ecc).
Visita l'Italia con noi!!!
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2019 - PAESTUM - Il Cavallo di sabbia
Dall’11 luglio anche Paestum ha la sua icona contemporanea. È infatti il primo dei famosi cavalli realizzati dall’artista Mimmo Paladino, il “padre della mandria” a tornare in un luogo per il quale era originariamente concepito, ma da dove è stato portato via da tempo.
Realizzato nel 1999 per il MMMAC (Museo Materiali Minimi d’Arte Contemporanea), dopo essere stato esposto per alcuni anni nelle vicinanze del sito di Paestum, il “Cavallo di sabbia” era finito a Fisciano in provincia di Salerno, a seguito di uno sfratto e vicissitudini varie.
Ora, un accordo siglato tra il Parco Archeologico di Paestum e il Museo Materiali Minimi d’Arte Contemporanea ha permesso di riportare l’opera, che è realizzata con sabbia presa dalla spiaggia di Paestum, al suo luogo di origine.
Musica: ENNIO MORRICONE - Per un pugno di dollari
VITOZZA DI SAN QUIRICO, SORANO, GROSSETO, ITALY (2 of 4)
Insediamento rupestre di Vitozza di San Quirico, Sorano, Maremma, provincia di Grosseto, Toscana, Italia.
Tomba Ildebranda
Tomba Etrusca Ildebranda, Sovana, Tuscany Italy
Places to see in ( Grosseto - Italy )
Places to see in ( Grosseto - Italy )
Grosseto is the out-of-the-way provincial capital of the Maremma, situated 14 km from the sea coast. It’s overlooked by the majority of tourists as there are no major sights here. But it’s a pleasant place with a nice central square and a well organised archeological museum filled with Etruscan artefacts.
Grossed played an important part in the history of Maremma in Tuscany. From an historical point of view, its most interesting attractions are the city walls. They were rebuilt by the Medici in the 16th century and are still in good shape today. The Archeological Museum is worth a visit too. Recently renovated, it has a small but nicely organised collection that focuses on the finds made at the nearby Etruscan city of Rosselle.
At the heart of the city is Dante Alighieri square, a mock medieval space where you’ll find the Cathedral of San Lorenzo, remodelled in the 19th century in neo Romanesque-Gothic style. The Palazzo Aldobrandeschi is here too, built in 1903 in a style that evokes Sienese Medieval architecture. The statue of Leopoldo II Lorena (1846) has an interesting story. It shows the struggle against malaria (the snake) and celebrates the”enlightened” ruler that helped Maremma to fight against it.
The square is a pleasant place for a stroll or an aperitivo. There are many shops under the loggia and along one of the most lively streets – Corso Carducci – that leads up to the square dominated by the cathedral. The Cathedral of San Lorenzo might look Medieval but it’s not. The only surviving decorative elements that are original are the four symbols of the evangelists that stand on the cornice in front of the buttresses. Inside, some of the glass windows are the originals from 1400. Look out for the splendidly carved baptismal font and the painting “Madonna delle Grazie” (1470) by Matteo di Giovanni.
Church of San Francesco – the altar cross (1280-83) is attributed to the young Duccio di Buoninsegna. It shows impressive realism in the depiction of the body of Christ. City walls – The 2900 meter long city walls have been turned into a tree lined walk way. There are six bastions (the fortress incorporates the medieval tower still visible today), and of the gates, the southern one is the eldest, dating from the 14th century. Until 1757 the walls were surrounded by a moat connected to a series of canals so that goods could be transported by boat.
Museo Archeologico e dell’Arte della Maremma – The museum spans the entire spectrum of Etruscan culture. There are exhibits of artefacts from the Villanova period (10th-8th c.) excavated in Vetulonia, and objects unearthed in Talamone, Sovana and Pitigliano, On the third floor there’s a museum of sacred art, mainly Medieval. The last rooms have a brief history of the city.
The area around Grosseto offers unspoiled beaches bordered by pine forests and peaceful countryside where agriturismi have flourished in the past few decades. The Uccellina Natural Park is just a few kilometers away. Castiglione della Pescaia is one of the most attractive coastal towns in Tuscany.
( Grosseto - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Grosseto . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Grosseto - Italy
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MAGLIANO IN TOSCANA (GROSSETO, ITALY)
Magliano in Toscana, provincia di Grosseto, Maremma, Toscana, Italia. E' un comune di 3753 abitanti che dista 28 km dal capoluogo. Il territorio comunale ricco di numerosi insediamenti di epoca etrusca comprende anche le caratteristiche località di Pereta e Montiano di origini medievali e il monastero di S.Bruzio. Molto caratteristico risulta il centro storico, circondato da una pregevole cinta muraria edificata tra il tardo Medioevo e il periodo rinascimentale. Il territorio attorno al centro di Magliano ha riportato alla luce numerose aree archeologiche di epoca etrusca tra le quali spiccano le necropoli di Heba. Durante la dominazione romana furono utilizzati i presistenti insediamenti abitativi di origine etrusca. Al V-IV secolo a.C. risale il Disco di Magliano, reperto archeologico rinvenuto in questa località nel tardo Ottocento e attualmente conservato al museo archeologico di Firenze, che è risultato fondamentale per la codifica dell'antica lingua etrusca. Il Medioevo vide la salita al potere degli Aldobrandeschi, che iniziarono a controllare numerosi centri della provincia di Grosseto tra cui Magliano in Toscana che, al momento della spartizione dei territori avvenuta nel 1274, entrò a far parte della Contea di S.Fiora. Fino al Trecento il borgo rimase un dominio aldobrandesco, che venne fortificato con la costruzione della primitiva cinta muraria. Terminata la dominazione aldobrandesca il centro passò nelle mani dei senesi nel corso del Trecento venendo così inglobato nel territorio della Repubblica di Siena. In epoca rinascimentale i senesi effettuarono lavori di ristrutturazione ed ampliamento delle caratteristiche mura di Magliano in Toscana, che hanno conferito alla cerchia muraria gran parte dell'aspetto attuale. Il dominio senese ebbe termine a metà Cinquecento quando il centro entrò a far parte del Granducato di Toscana, all'epoca controllato dai Medici, e da allora ne seguì le sorti. Durante la seconda guerra mondiale, in data 22 marzo 1944, nelle aree rurali nord-occidentali del territorio comunale si perpetrò l'eccidio di Maiano Lavacchio.
La sezione archeologica del Museo di Santa Croce - Umbertide
La nuova sezione archeologica del Museo Santa, inaugurata l’11 aprile 2015 e ben illustrata da specifici pannelli esplicativi, ospita numerosi reperti provenienti dai siti di Monte Acuto, Valcaprara, Pierantonio e Monte Murlo. In particolare è possibile ammirare una collezione di bronzetti votivi, statuette di forma antropomorfa ed animale risalenti al VI-IV sec. a. C.; resti di urne cinerarie con iscrizioni etrusche e rilievi scolpiti; una ricca collezione di monete romane di oltre cento esemplari frutto della donazione di un privato; materiali ceramici risalenti dall’età del bronzo all’età ellenistica; frammenti di intonaci e pavimenti di una villa rustica di età romana; resti del corredo funebre costituito da vasellame comune databili tra la metà del III sec. a. C. e la fine del I sec. a C..
Nell’ambito del progetto “Archeo Hiking” sono stati inoltre realizzati su tracciati preesistenti 25 km di percorsi di hiking, con centro visite presso Mola Casanova, che si snodano tra i Comuni di Umbertide e Montone e che consentono di visitare i siti archeologici di Monte Murlo, la tomba etrusca di Sagraia, il castelliere di Cima Cerchiaia, il luogo su cui sorgeva il santuario di Monte Acuto, la pieve di San Gregorio e l’area di Madonna dei Confini.
VULCI - IL LAGHETTO DEL PELLICONE
Il laghetto del Pellicone si trova nel Parco Naturalistico e Archeologico di Vulci, uno dei luoghi più suggestivi della Maremma. Il lago è formato da un’ansa del fiume Fiora, uno dei fiumi più puliti del Centro Italia.
Il fiume ha la caratteristica di scorrere tra forre imponenti, naturali mura verticali che isolano vallate più o meno strette e lo rendono impossibile da domare e contenere. Qui la parete nera di basalto è altissima, incombente, eppure solida e stabile. #vulci #laghettodelpellicone #montaltodicastro #parcoarcheologico #etruriaoggi
Credit: Marco Feliziani