Amedeo Bocchi (1883-1976) A collection of paiintings 2K Ultra HD silent slideshow
Amedeo Bocchi (1883-1976) A collection of paiintings 2K Ultra HD silent slideshow
An Italian painter, active mainly in Rome
He was born in Parma to a father who worked in painting wall decorations. At the age of 12 years, he was enrolled in the Royal Institute of Fine Arts of Parma, under the direction of Cecrope Barilli. In 1901, at the age of 18 years he was graduated, and Barili prompted him to travel to Rome to the Scuola del Nudo on Via Ripetta.
In Rome he married, and in 1908 his only daughter Bianca was born, but his wife Rita died the next year. His daughter was to be a frequent object of his paintings until her untimely death in 1934. In 1919, Bocchi remarried a model for his paintings, but she died four years later.
In 1910 he submitted two paintings to the Biennale in Venice. He moved to Padua to work alongside Achille Casanova, in fresco decorations for the Basilica of Sant'Antonio.
He collaborated with the painters Latino Barilli, Daniele de Strobel, and Renato Brozzi, in the restorations of the Sala d’Oro of the Castello di Torrechiara near Parma. In 1911, he encountered the work of Gustav Klimt, and began to travel to Terracina to paint.
He was commissioned to decorate the Sala Consiliare of the Cassa di Risparmio di Parma. In 1915, he found a place to work and live in Villa Strohl-Fern in Rome under the patronage of Alfred Strohl. There he remained the rest of his life.
His Portrait of Bianca was awarded a first prize at the Exhibition of Monza. He was named an Academic of the Accademia di San Luca in Rome. He continued to paint till his death.
The Palazzo Sanvitale in Parma, belonging to the Fondazione Monte Parma, since 1999 houses the Museo Amedeo Bocchi focused on his works
Amedeo Bocchi (1883 -1976) Italian painter ✽ Blue Moon - Francis Goya
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Amedeo Bocchi (Parma, 24 agosto 1883 – Roma, 16 dicembre 1976) è stato un pittore italiano.
Amedeo Bocchi nasce a Parma il 24 agosto del 1883 e all'età di 12 anni viene iscritto al Regio Istituto di Belle Arti di Parma. Diplomatosi nel 1901 col massimo dei voti, frequenta la Scuola del Nudo a Roma dove trascorrerà il resto della sua vita. Nel 1906 Amedeo sposa Rita (sua compagna di studi a Parma), nel 1908 nasce Bianca, la prima e unica figlia dell'artista, ma l'anno dopo muore la moglie Rita.
Nel 1910 Bocchi viene ammesso, per la prima volta, con due dipinti, alla Biennale di Venezia, ove ha modo di ammirare la grande personale di Gustav Klimt. Proprio in quell' anno Bocchi si trasferisce a Padova, al seguito di Achille Casanova, impegnato a decorare l'interno della Basilica del Santo, per specializzarsi nella tecnica dell'affresco. Nel 1911, alla grande esposizione di Roma per il cinquantenario dell' Unità d'Italia, Bocchi realizza, in collaborazione con Latino Barilli, Daniele de Strobel e Renato Brozzi, la ricostruzione della Sala d'oro del Castello di Torrechiara. Sempre nello stesso anno si reca per la prima volta a Terracina che, con le sue paludi e la dura vita delle sue genti, sarà al centro di molti suoi dipinti. Nel 1912 riceve la medaglia d'oro del Ministero della Pubblica Istruzione per il dipinto Le tre Marie. Nel 1913, pur non aderendo ufficialmente al manifesto della Secessione Romana, Bocchi guarda con vivo interesse alla prima mostra organizzata dal gruppo. Fra il 1913 e il 1915 utilizza le conoscenze nel campo dell'affresco per l'importante commissione affidatagli dalla Cassa di Risparmio di Parma per la decorazione della sala consiliare, dedicata al tema del risparmio. Gli influssi del Liberty e di Klimt vengono elaborati in maniera originale da Bocchi che realizza una serie di affreschi di assoluto valore artistico. L'opera, terminata nel 1916, riscuote gli unanimi consensi della critica.
Nel 1915 ottiene il privilegio di abitare a Roma in una delle case-studio messe a disposizione degli artisti da un ricco alsaziano di lingua francese, Alfred Strohl, all'interno del parco che da lui aveva preso il nome: Villa Strohl-Fern. Lì Bocchi trascorrerà il resto della sua vita realizzando una serie di grandi capolavori. Nel 1919 Amedeo Bocchi sposa, in seconde nozze, Niccolina, la sua giovane modella. Seguono anni di felicità e di crescente successo: ancora la Biennale, la nomina ad Accademico di San Luca, la medaglia d'oro per il dipinto Bianca in abito da sera alla mostra di Monza del 1926.
Altre tragedie familiari colpiscono però l'artista: nel 1923 muore Niccolina e nel 1934 scompare a soli 26 anni l'adorata figlia Bianca. Gli anni che seguono sono dedicati al ricordo e Amedeo Bocchi continua a dipingere, anche negli anni della maturità, con inesausta passione, fino alla morte che lo coglie, nella sua casa-studio di Villa Strohl-Fern, il 16 dicembre del 1976. Sul cavalletto c’è un quadro incompiuto: “Il giardiniere”, esposto ora presso il Museo a lui dedicato.
Quadro di Monet sequestrato esposto al museo. Simbolo di Parma capitale della cultura 2020
La falaise du Petit Ailly à Varengeville, dipinto del pittore impressionista Claude Monet è da oggi visibile al pubblico grazie alla mostra (aperta fino al 28 agosto) ospitata nel complesso monumentale della Pilotta a Parma. Un quadro che contiene una storia nella storia, in quanto parte della collezione privata dell'ex patron della Parmalat Calisto Tanzi fino al sequestro operato dalla Guardia di Finanza nel 2009 nell'ambito del crac della multinazionale del latte. Dopo anni nei depositi giudiziari, il capolavoro è ora a disposizione del pubblico. Il quadro, che potrebbe andare all'asta nei prossimi mesi, è vincolata dalla direzione generale Belle arti e non può uscire dall'Italia. Non esiste in nessuna collezione pubblica in Italia un'opera vera e propria di Monet. L'auspicio è che possa restare a Parma nel 2020 in occasione dell'anno della città capitale italiana della cultura auspica Verde. In tal senso è stata avanzata una richiesta all'attuale proprietà del quadro, la multinazionale francese Lactalis. . .Video di Raffaele Castagno
ARTE - MOSTRA NOVE100 PARMA. Parte 1°. Video di Maria Teresa de Vito
Arturo Carlo Quintavalle, storico dell'arte e fondatore del Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell'Università di Parma, illustra la sezione Arte della mostra NOVE100 realizzata scegliendo tra i dodici milioni di documenti raccolti, per l'Università di Parma, in 40 anni con la collaborazione di Gloria Bianchino. L'Archivio costituisce il maggiore fondo sul Novecento esistente in Italia, vi sono tutti o quasi i nomi che hanno fatto la storia dellarte, della fotografia, del design e della moda del secolo appena finito e delloggi.
La sterminata raccolta di opere dello Csac rappresenta una fotografia panoramica di un secolo, il 900, nel quale larte ha conosciuto forse il punto estremo della propria libertà formale, sperimentando innumerevoli percorsi creativi, dai contenuti più disparati e dagli esiti spesso opposti. La mostra è organizzata in modo da fornire allo spettatore una serie di istantanee che testimoniano questa straordinaria proliferazione, in modo oggettivo. Si potranno così attraversare stanze nelle quali si trovano giustapposti un dipinto monumentale di Mario Sironi ed un totem astratto di Piero Consagra, una delicatissima scultura figurativa del giovane Lucio Fontana ed un vorticoso ritmo geometrico di Carla Accardi, un grande olio di Renato Guttuso dai toni malinconici ed un provocatorio acrilico di Mario Schifano. Rivivere le avventure della nascente Pop-Art e rivedere i momenti più felici dellEspressionismo astratto, ripercorrere le vicende del Naturalismo e riscoprire i maestri dellInformale, dai primi anni del Chiarismo fino ai giorni recenti dellArte Povera e della Transavaguardia. Da Valerio Adami a Michelangelo Pistoletto, da Toti Scialoja ad Atanasio Soldati, da Afro a Fausto Melotti, da Alberto Burri a Mario Ceroli, da Enrico Baj a Luciano Fabro, da Franco Gentilini ad Alighiero Boetti.
Fotografia: Massimo Nunnari
Musica: Federico Laterza
fonte: palazzodelgovernatore.it/
Marie Louise und Napoleon Museum Parma
Herzogin Marie Louise war die Tante von Kaiser Franz Joseph. Sie musste Napoleon heiraten und bekam den einzigen Sohn Napoleon Franz Bonaparte bekannt als Herzog von Reichstadt.
Maria José hat das Museum in Parma besucht.
April 2018
PARMA CASA BARILLI una famiglia di artisti tra ottocento e novecento
Ducal Palace, Mantua, Lombardy, Italy, Europe
The Palazzo Ducale di Mantova is a group of buildings in Mantua, Lombardy, northern Italy, built between the 14th and the 17th century mainly by the noble family of Gonzaga as their royal residence in the capital of their Duchy. The buildings are connected by corridors and galleries and are enriched by inner courts and wide gardens. The complex includes some 500 rooms and occupies an area of c. 34,000 m². Although most famous for Mantegna's frescos in the Camera degli Sposi (Wedding Room), they have many other very significant architectural and painted elements. The Gonzaga family lived in the palace from 1328 to 1707, when the dynasty died out. Subsequently, the buildings saw a sharp decline, which was halted in the 20th century with a continuing process of restoration and the designation of the area as museum. In 1998, a hidden room was discovered by Palace scholars, led by musicologist Paula Bezzutti. The room is thought to have been used for performances of Monteverdi's music in the late 16th century. The entrance of the palace is from Piazza Sordello, onto which the most ancient buildings, the Palazzo del Capitano and the Magna Domus, open. They formed the original nucleus of the so-called Corte Vecchia. The Palazzo del Capitano (Captain's Palace) was built in the late 13th century by the Captain of the People Guido Buonacolsi (whose family ruled Mantua from 1271 to 1328). Initially built on two floors and separated from the Magna Domus (Latin: Big House) by an alley, in the early 14th century it received a further floor and was united to the Magna Domus by a large façade with a portico. The additional floor consists of a huge hall (67x15 m), known as Hall of the Weapon Room of Hall of Diet, as it housed the Diet of Mantua in 1459. The monumental Scalone delle Duchesse (Duchesses' Staircase), built in the 17th century and renovated in 1779 by Paolo Pozzo, leads to the Room of the Morone, named after the 1494 canvas of the Veronese painter Domenico Morone, portraying the Expulsion of the Bonacolsi in 1328. In the noble floor of the Captain's Palace is the First Room of Guastalla, with a fresco frieze with portraits of the Gonzaga family, which once extended to the successive room, the Room of Pisanello, from the artist who, from 1433, painted a series of frescoes depicting a Tournament and other scenes, which were left unfinished. His commissioner, Gianfrancesco Gonzaga, is portrayed in the paintings. The frescoes were rediscovered and restored in the 1960s and 1970s. The Castle of St. George (Castello di San Giorgio) was built from 1395 and finished in 1406 under commission by Francesco I Gonzaga, designed by Bartolino da Novara, one of the most renowned military architects of the time. It has as square plan with four corner towers, surrounded by a ditch with three entrances, each one with a drawbridge. In 1459 architect Luca Fancelli, commissioned by marquis Ludovico III Gonzaga, who assigned several rooms of the Corte Vecchia for the Council of Mantua called by Pope Pius II, restored the castle, which lost definitely lost its military and defensive function. The main feature of the Corte Nuova (New Court) is the Sala di Manto, once the entrance to the Apartment of Troy, which takes its name from the frescoes (1538–1539) by collaborators of Giulio Romano, commissioned by Federico II Gonzaga to restore several rooms in the Palace. The current appearance of the Sala del Manto dates to the intervention of Guglielmo X, who ordered the creation of the Appartamento Grande di Castello (Large Apartment of the Castle). The frescoes in the hall depict the story of Troy, preceded by the arrival in Italy of Manto, a legendary daughter of Tiresias. Cortile della Cavallerizza, designed by Giovanni Battista Bertani, who in 1556 adapted the style of the buildings surrounding this courtyard to the Mannerist style of Giulio Romano characterizing the pre-existing palace, called La Rustica, which also faced it. It was the place where the Gonzaga's horses were shown before being sold. Giardino dei Semplici (Garden of Simples, i. e., medicinal herbs), also known as Giardino del Padiglione, built in 1603 by Zenobio Bocchi. It housed the flowers and the essences used by the members of the Gonzaga court to perfume their clothes.
Hanging Garden, in the Refectory (late-16th century), located at 12 m of elevation. During the 18th century, during the Austrian rule, it received a Coffee House. Secret Garden, part of the apartment of Isabella d'Este in the Corte Vecchia, built 1522 by the Mantuan architect Gian Battista Covo. Cortile delle Otto Facce (Courtyard of the Eight Faces), also known as Cortile degli Orsi (Courtyard of the Bears).
PREVIEW | Reporting From The Front - A conversation with Renato Rizzi (Central Pavilion)
PREVIEW | Reporting From The Front - A conversation with Renato Rizzi (Central Pavilion). Interview by Marco Petricca. Produced by Bed and Art Edizioni. bedandart.it
Renato Rizzi, si laurea a Venezia nel 1977. Dopo aver collaborato per circa un decennio con Peter Eisenman, ritorna in Italia per dedicarsi all’insegnamento, alla progettazione ed alla teoria.
Nel 1984 vince il concorso per l’area sportiva Ghiaie, a Trento, completata nel 2002, premiata nel 1992 con il primo premio Nazionale In/Arch. Dal 1984 al 1992 inizia la sua collaborazione a New York con Peter Eisenman. Di quel periodo: La Villette, Parigi; la nuova sede del Monte dei Paschi a Siena; l’Opera House a Tokio e ultimamente nel 2008 “Torre della Ricerca”, Padova. Partecipa a numerosi concorsi internazionali, tra i quali: Nuova Zelanda, Varsavia, Berlino, Barcellona, Wellinghton, Copenhagen, Cracovia. Nel 1992 gli viene assegnato il premio nazionale In/Arch e nel 2003 riceve la menzione d’onore per la Medaglia d’Oro dell’Architettura Italiana.. Nel 2003, vince il terzo premio al concorso per la progettazione del Grand Egyptian Museum al Cairo. Vince nel 2009 la Medaglia d’oro all’Architettura Italiana della Triennale di Milano con il progetto per la Casa Museo Depero realizzato nel 2008; vince la menzione al Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa nel 2009; menzione d’Onore Compasso d’Oro ADI per la Casa d’Arte Futurista Fortunato Depero nel 2011. Oltre all’attività di progettista e di insegnamento, sviluppa una intenso lavoro di ricerca. Tra le principali pubblicazioni: P. Eisenman, “La Fine del Classico” (a cura di), Cluva Ve, 1987,; “Mistico nulla” F. Motta Editore 1996; “Miseria e riscatto: la città europea nello sguardo del pensiero” con G. L. Salvotti, Venezia 1999; “Le voci dell’ozio” Venezia 1999; E. Severino “Tecnica e architettura” Milano 2003, a cura di; “Il divino del paesaggio”, Venezia 2008; “Il Daimon di Architettura, Theoria-Eresia”, Bologna 2006; “La muraglia ebraica: l’impero eisenmaniano”, Mimesis 2009; “John Hejduk: Incarnatio” Marsilio Ed.(ve) 2010; “L’Inconciliabile” con R.Toffolo e M.Donà, Mimesis Ed. (Milano-Udine) 2010; “L’Inscalfibile” Mimesis Ed. (Milano-Udine) 2010; “L’Aquila-S(c)isma dell’Immagine”, Mimesis Ed. (Milano-Udine) 2011; “Parma Inattesa” Mup Editore (Parma), 2013.
Nel 1986, fonda a Trento la Sezione Trentina dell’In/Arch, Istituto Nazionale di Architettura. Professore associato di composizione architettonica all'IUAV, Venezia; ha tenuto conferenze ad Harvard, Cairo, La Plata, Auckland.
Ha esposto i propri lavori alla Biennale di architettura di Venezia nel 1984, 1985, 1996, 2002, 2010.
È direttore dal 2009 della collana “Estetica e Architettura” per Mimesis Edizioni.
Attualmente è impegnato per la realizzazione del concorso vinto per il Teatro Elisabettiano a Danzica.
Per Rizzi didattica, ricerca e professione sono strettamente integrate, infatti il suo impegno teorico è indirizzato a riaprire il sapere tecnico-scientifico al sapere ontologico-metafisico come indispensabile e inattuale orizzonte, per la nostra contemporaneità, di Architettura.
Radiofficina a Forma Futuro Fornovo: Beviti una SBULLIT
Guarda il video girato dai ragazzi di Formafuturo Fornovo, insieme a Radiofficina: la Sbullit è una misteriosa e prodigiosa bevanda anti-bulli!
Fondazione Cariparma: la Collezione Renato Bruson
Sono in mostra a Parma dal 28 settembre 2014 sino al 25 gennaio 2015 le settanta opere della Collezione Renato Bruson, lo straordinario corpus di arte pittorica italiana a cavallo tra il XIX e il XX secolo che il celebre baritono italiano ha recentemente donato alla Fondazione Cariparma.
Allestita a Palazzo Bossi Bocchi, sede della Fondazione Cariparma, l’esposizione offre importanti firme, quali Giovanni Boldini (ben quattordici sono le opere del maestro ferrarese in collezione), Francesco Paolo Michetti, Giovanni Segantini, Pompeo Mariani; figurano anche nella collezione grandi macchiaioli toscani (Giovanni Fattori è presente con quattro opere), poi Silvestro Lega, Telemaco Signorini, Niccolò Cannicci e importanti vedutisti veneti: i fratelli Guglielmo e Beppe Ciardi, Pietro Galter e Pietro Fragiacomo, Leonardo Bazzaro, Italico Brass e Ettore Tito.
Giò torna a scuola 2012 2014 Collecchio Ferrari
Descrizione
Vaschette Strolghino Mini Terre Ducali
Produzione delle vaschette di Strolghino da 60gr
Lo Strolghino di Antica Ardenga
Lo Strolghino è un salame ottenuto esclusivamente con carne di coscia, famoso per la sua delicatezza e la sua dolcezza, ed insaccato in un budello rigorosamente naturale. La delicatezza deriva esclusivamente dalla carne di coscia e dalla sua freschezza. Consumato dopo circa 15 giorni di vita, sarà in grado di sorprendervi, sciogliendosi in bocca.
Premio DNA 2013 - Video-messaggio della ricercatrice Susanna Penco
Durante il XXV Congresso internazionale dei biologi è stato consegnato il Premio DNA 2013, che va alla ricerca senza animali! Ecco il video messaggio della biologa ricercatrice dell'Università degli Studi di Genova, Susanna Penco, che, insieme alla nostra responsabile del settore Vivisezione, la biologa Michela Kuan, ha ricevuto l'importante riconoscimento.
ESCLUSIVA!!! La nuova DALLARA STRADALE lungo le sue strade quelle dalla VAL CENO
Il prototipo della nuova Dallara stradale immortalato sulle sue strade, quelle che costeggiano il fiume lungo il cui corso è nato il sogno Dallara.
Oramai da tanti mesi nella Motor Valley Valcenese si parla di un nuovo progetto dell’ingegnere, il più ambizioso!!
Passare dal costruire scocche per automobili da corsa, a costruire un'automobile sportiva. Un automobile stradale firmata dall’ultimo grande progettista di macchine da corsa. Il Ferrari dei giorni nostri.
Langhirano: Parma Calcio e Vorwerk a scuola con #pensapulito (1^ parte)
Langhirano, 7 Aprile 2016 -
Accademia Citterio della Salumeria Italiana
I portici di Bologna nel contesto europeo - intervento di Roey Sweet
*Per i sottotitoli, cliccare l'icona apposita in basso a destra nel riquadro video*
Venerdì 22 e sabato 23 novembre 2013 in Cappella Farnese a Palazzo d'Accursio (Comune di Bologna) si è tenuto il convegno internazionale I portici di Bologna nel contesto europeo. Nel video l'intervento di della professoressa Roey Sweet (Centre for Urban History, University of Leicester) - Beauty and convenience: British perceptions of Bologna and its portici in the age of the Grand Tour.
Il Comune di Bologna insieme con il Centro Gina Fasoli per la storia delle città (Università di Bologna) ha organizzato una conferenza di due giorni per discutere e mettere a confronto diverse realtà cittadine nelle quali i portici si configurano (o si sono configurati) come elemento peculiare del paesaggio urbano. Il convegno si configura come contributo alla costituzione del dossier per il completamento della candidatura dei Portici di Bologna nella lista del Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO.
Per maggiori informazioni:
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Video a cura di Un passo per San Luca - raccolta fondi civica per il restauro del portico di San Luca a Bologna.
Scopri il progetto e fai anche tu un passo per San Luca!
Un passo per San Luca è promosso dal Comune di Bologna e dal Comitato per il restauro del Portico di San Luca. Il progetto è a cura di GINGER - Gestione Idee Nuove e Geniali in Emilia Romagna.
Produzione video a cura di
SMK Videofactory - 2013
info@smkvideofactory.com
Azienda Agricola La Porchetta, salumi della tradizione di Parma
Scopri tutti i nostri prodotti, le promozioni e i pacchi regalo su
Sulle dolci colline dell'Appennino Tosco-emiliano
si trova l'Azienda Agricola La Porchetta.
Da tre generazioni produciamo con passione
i salumi della tradizione di Parma.
Prosciutto di Parma, Salame Schianchi, Spalla di San Secondo,
Cicciolata di Parma, Parmigiano Reggiano, Coppa, Culatello con cotenna,
Strolghino. E ovviamente la nostra Porchetta.
Anche consegnata a domicilio, calda e pronta da gustare.
Azienda Agricola La Porchetta, passione e qualità dal 1880.
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Diretto da Francesco Claudio Marai
Gita a Perugia 3
Ipsia di Parma..in gita a Perugia..3 a elettronica ..The best's! :P Andrei(l'ubriacone),Nino[napoletano],Sas ha[moldovan guy],Ciela[Albanese],Menta -Dent e l'ultimo..quello che ha fatto il video..Uomo Nero!