LEZIONE A CASA GALIMBERTI A CUNEO
Servizio di Erica Giraudo.PrimAntenna sede di Cuneo. La Casa Museo della famiglia di Duccio Galimberti, storico eroe nazionale dlela Resistenza, è l'aula di due laboratori rivolti alle scuole. L'iniziativa è stata promossa dal Comune di Cuneo.
IL SALOTTO DI CUNEO - PIAZZA DUCCIO (Tancredi) GALIMBERTI - 24.000.000 m² - car video
Piazza Tancredi Galimberti, la piazza principale di Cuneo, è anche detta il salotto di Cuneo ed ha una superficie di quasi 24.000.000 metri quadrati (tra le prime d'Italia per grandezza appena dietro Piazza del Plebiscito) sulla quale si affaccia la sede del tribunale cittadino. Il martedì vi si svolge il mercato, tra i primi d'Italia per afflusso.
Venne edificata attorno al 1800, dopo l'abbattimento delle mura da parte delle truppe napoleoniche. Essa doveva avere la metà delle dimensioni attuali ma, per l'importanza della vendita di seta nella cittadella, la sua grandezza fu raddoppiata, anche allo scopo di far respirare la città, che nel tempo si era accalcata.
Il 21 maggio 1945 la piazza fu intitolata all'eroe della Resistenza italiana, Tancredi (Duccio) Galimberti, nato a Cuneo nel 1906 e ucciso dai fascisti il 3 dicembre 1944. Al n° 6 si trova, in quella che fu la sua casa, il Museo e la Biblioteca della famiglia Galimberti. All'esterno dei portici davanti al Museo, una lapide riporta una citazione del famoso discorso che Duccio Galimberti pronunciò il 26 luglio 1943 dalla terrazza della sua abitazione.
La statua al centro della piazza raffigura Giuseppe Barbaroux, regio guardasigilli.
La piazza, costruita in stile neoclassico, richiama, con colonne in rilievo sui muri dei dieci palazzi circostanti, collegati da terrazzi a gruppi di cinque, i templi greci e, i portici attorno ad essa, ricordano gli antichi archi di trionfo romani.
Cuneo tutti i palazzi di VIA ROMA e PIAZZA DUCCIO GALIMBERTI al tramonto
Piazza Tancredi Galimberti, la piazza principale di Cuneo, è anche detta il salotto di Cuneo ed ha una superficie di quasi 24.000.000 metri quadrati (tra le prime d'Italia per grandezza appena dietro Piazza del Plebiscito) sulla quale si affaccia la sede del tribunale cittadino. Il martedì vi si svolge il mercato, tra i primi d'Italia per afflusso.
Venne edificata attorno al 1800, dopo l'abbattimento delle mura da parte delle truppe napoleoniche. Essa doveva avere la metà delle dimensioni attuali ma, per l'importanza della vendita di seta nella cittadella, la sua grandezza fu raddoppiata, anche allo scopo di far respirare la città, che nel tempo si era accalcata.
Il 21 maggio 1945 la piazza fu intitolata all'eroe della Resistenza italiana, Tancredi (Duccio) Galimberti, nato a Cuneo nel 1906 e ucciso dai fascisti il 3 dicembre 1944. Al n° 6 si trova, in quella che fu la sua casa, il Museo e la Biblioteca della famiglia Galimberti. All'esterno dei portici davanti al Museo, una lapide riporta una citazione del famoso discorso che Duccio Galimberti pronunciò il 26 luglio 1943 dalla terrazza della sua abitazione.
La statua al centro della piazza raffigura Giuseppe Barbaroux, regio guardasigilli.
La piazza, costruita in stile neoclassico, richiama, con colonne in rilievo sui muri dei dieci palazzi circostanti, collegati da terrazzi a gruppi di cinque, i templi greci e, i portici attorno ad essa, ricordano gli antichi archi di trionfo romani.
IL SALOTTO DI CUNEO - PIAZZA DUCCIO (Tancredi) GALIMBERTI - 24.000.000 m² - tramonto e notte
Piazza Tancredi Galimberti, la piazza principale di Cuneo, è anche detta il salotto di Cuneo ed ha una superficie di quasi 24.000.000 metri quadrati (tra le prime d'Italia per grandezza appena dietro Piazza del Plebiscito) sulla quale si affaccia la sede del tribunale cittadino. Il martedì vi si svolge il mercato, tra i primi d'Italia per afflusso.
Venne edificata attorno al 1800, dopo l'abbattimento delle mura da parte delle truppe napoleoniche. Essa doveva avere la metà delle dimensioni attuali ma, per l'importanza della vendita di seta nella cittadella, la sua grandezza fu raddoppiata, anche allo scopo di far respirare la città, che nel tempo si era accalcata.
Il 21 maggio 1945 la piazza fu intitolata all'eroe della Resistenza italiana, Tancredi (Duccio) Galimberti, nato a Cuneo nel 1906 e ucciso dai fascisti il 3 dicembre 1944. Al n° 6 si trova, in quella che fu la sua casa, il Museo e la Biblioteca della famiglia Galimberti. All'esterno dei portici davanti al Museo, una lapide riporta una citazione del famoso discorso che Duccio Galimberti pronunciò il 26 luglio 1943 dalla terrazza della sua abitazione.
La statua al centro della piazza raffigura Giuseppe Barbaroux, regio guardasigilli.
La piazza, costruita in stile neoclassico, richiama, con colonne in rilievo sui muri dei dieci palazzi circostanti, collegati da terrazzi a gruppi di cinque, i templi greci e, i portici attorno ad essa, ricordano gli antichi archi di trionfo romani.
Jugendstil house in Milan (Casa Galimberti)
an amazing Jugendstil (Art nouveau) house in Milan. Looks like it was decorated by Mucha. It is called Casa Galimberti, was built in 1902-1905 by Giovan Battista Bossi and the amazing decorative tiles were designed by Brambilla & Pinzauti and depict female figures amongst plant fronds.
GRP Televisione - Cuneo, espressioni dell'Unità d'Italia
Ed ora la nostra pagina culturale. Casa Museo Galimberti ha inaugurato la sua nuova mostra dedicata all'unità d'Italia e concentrata sulle espressioni letterarie ed editoriali dal 1861 al 1870.
Daniele La Corte Resistenza svelata
Fonte:
Daniele La Corte
Resistenza svelata
L'agente segreto Suor Carla De Noni
Fusta Editore
fustaeditore.it
Presentazione di Resistenza svelata
Sabato 1° dicembre 2018, ore 17.30
Museo Casa Galimberti, Piazza Galimberti 6
Cuneo
Suor Carla De Noni è figura reale: Medaglia d’Argento al Valore militare per la Resistenza. Già staffetta schierata con l’azione partigiana, entrò nel 1944 a far parte del Servizio X: organizzazione d’intelligence in grado di coordinare i «ribelli» tra Liguria, Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta. Furono altre due figure fondamentali per il processo di Liberazione ad averla «arruolata»: Dino Giacosa e Aldo Sacchetti.
La donna operò insieme alle sue consorelle, facendo del santuario di Santa Lucia a Villanova Mondovì la base della propria attività resistenziale. Cinque giorni prima della Liberazione, durante una missione, il trenino su cui viaggiava fu mitragliato in circostanze mai chiarite da un aereo Alleato: fu data per morta.
Per lei si aprì un calvario. Rimandata al convento per beneficiare d’una morte serena, non smise di combattere, questa volta contro il destino.
Arrivò la Liberazione: ma lei rimase nel letto, inconsapevole di quanto stesse accadendo.
La madre superiora affidò la guarigione della consorella alla fede verso il salesiano don Filipppo Rinaldi: poi il miracolo, oggi riconosciuto ufficialmente dalla Chiesa Cattolica.
Daniele La Corte scava nei pensieri della giovane, al tempo poco più che trentenne, e ci accompagna attraverso le missioni che lei e altri «ribelli» hanno dovuto sostenere.
Conosciamo così l’altro luogo cardine: Pietra Ligure, la cittadina in cui operarono suor Artemisia e suor Ardoina, all’ospedale Santa Corona. Ancora donne di Chiesa, ancora una Liguria protagonista della Storia d’Italia.
La Corte affonda la sua indagine giornalistica nei meandri meno conosciuti di questa Storia: fatta di persone vere, certo, dove quel briciolo di fantasia è al servizio della narrazione, e nulla più.
Dopo Il coraggio di Cion (Fusta Editore, 2016) il nuovo, appassionante romanzo di un Autore da sempre impegnato in prima linea per consentirci di non dimenticare.
Daniele La Corte
Giornalista e scrittore, nato nel 1949 ad Alassio (SV), ha legato la sua prestigiosa firma ai principali quotidiani nazionali, tra i quali ricordiamo almeno “la Repubblica”, il “Corriere della Sera”, “Avvenire” e su tutti “Il Secolo XIX”. Insignito per due volte (nel 1983 e nel 1985) del riconoscimento di Cronista dell’anno, in data 20 febbraio 2002 l’allora ministro della Cultura del governo francese, Cathérine Tasca, gli ha conferito l’onorificenza di Chevalier de l’Ordre des Art et des Lettres.
È oggi componente del Comitato scientifico dell’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Imperia.
Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo: La casa di Geppe e Il coraggio di Cion. La vera storia del partigiano Silvio Bonfante.
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare
ilpostodelleparole.it
Michele Vaccari Il tuo nemico
Fonte:
Michele Vaccari
Il tuo nemico
Frassinelli
sperling.it
Scrittori in Città, Cuneo
Quasi adulti
sabato 18 novembre 2017 - ore 16.30
Piazza Galimberti 6 - Museo Casa Galimberti
L’adolescenza è un tempo complesso e ambiguo, un percorso a ostacoli dall’esito incerto. Adolescenti sono i due protagonisti di Mi chiamo Sara, vuol dire principessa di Violetta Bellocchio (Marsilio) e di Il tuo nemico di Michele Vaccari (Frassinelli). Sono pieni di talento o del tutto privi di talento, calmi e selvatici, senza un soldo o pieni di denaro, pacifici, conflittuali, determinati a cavarsela o rassegnati a non poter venire fuori dalla trappola delle loro esistenze. Un incontro su quell’avventura che è l’adolescenza.
Autori presenti: Violetta Bellocchio , Mario Capello, Michele Vaccari
prenota il tuo posto: scrittorincitta.it
Gregorio è un ragazzo prodigio, un genio dell'informatica, il bersaglio preferito dei bulli della scuola. Quando la professoressa di economia gli comunica l'intenzione di sostenere la sua candidatura al MIT di Boston, Gregorio vorrebbe gioire per la notizia ma non può: c'è un ostacolo, e sono i suoi genitori. Il padre, un genetista fallito afflitto dal peso di una colpa che da trent'anni lo soverchia, e la madre, una personalità ambigua, educata alla sottomissione e alla vendetta, sono una coppia borghese alla deriva, che sembra vivere per mantenere lo status quo acquisito e frustrare le speranze del figlio. Mentre la crisi incomincia a diventare una peste letale per chiunque, tra combattere contro un orizzonte di odio e ricatto o arrendersi e soccombere, Gregorio sceglie l'esilio, diventando un NEET (giovani che non studiano e non lavorano). Nel frattempo, dall'altra parte della città, una sua coetanea, Gaia, è stata arrestata per aver hackerato il sito di un noto esponente politico, sperando di farsi notare da Anonymous, in cui sogna di entrare. La madre, una marziale ex dirigente del ministero dell'Istruzione, per sfruttare le sue abilità e nel contempo punirla, la obbliga a partecipare a un'operazione governativa segreta senza precedenti nella storia del web. Grazie a una lingua originale ed espressionista che evolve e cambia di capitolo in capitolo, l'opera vive in perenne tumulto, come i suoi protagonisti, nati appena dopo la caduta del Muro di Berlino; con le loro esistenze, sembrano fotografare la situazione sociale e politica del nostro Paese, dove tutto pare ruotare intorno alla stessa, ossessiva domanda: «chi è il tuo nemico?».
Michele Vaccarisi occupa di editoria e comunicazione dal 1999. È consulente per la narrativa italiana di Chiarelettere ed è copywriter per Paramount Channel. È stato direttore editoriale di Transeuropa Edizioni. Ha scritto tre romanzi: Italian fiction (ISBN Edizioni), Giovani, nazisti e disoccupati (Castelvecchi Editore), L'onnipotente (Laurana Editore). È nato a Genova nel 1980.
Gli ultimi titoli di Michele Vaccari:
Il tuo nemico (Sperling e Kupfer, 2017)
L'onnipotente (Laurana, 2011)
Giovani, nazisti e disoccupati (Castelvecchi, 2010)
Delia Murena (Ad est dell’equatore, 2010)
Italian fiction: romanzo (ISBN edizioni, 2007)
Tutti gli occhi su di lui (Chinaski, 2006)
Aleister Crowley. L'artigiano del male (Bevivino, 2004)
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare
ilpostodelleparole.it
Cuneo la citta dei ponti 2 (film completo)
Cuneo immagini del passato della citta, presentate e un pizzico di fantasia. Sono 80 immagini in sequenza con base musicale assolutamente da ascoltare per creare l'atmosfera.
Cuneo: dove metto lo sferisterio?
Cuneo: la Crc finanzia un progetto per la casa - Grp Televisione
Mentre gli organi di indirizzo si stanno rinnovando, la Fondazione CRC sceglie di finanziare con cifre importanti alcuni progetti sulla casa. I dettagli nel servizio.
Cherasco (Cuneo)
Dji Phantom 3
Presentazione di Io non Amo la Natura, Complesso Monumentale di San Francesco, Cuneo
Presentazione di Io non Amo la Natura, Complesso Monumentale di San Francesco, Cuneo
CUNEO: I COLORI SUPERANO ESAME DEL PUBBLICO
IL COMUNE HA CONCESSO IL TEATRO PIU' BELLO DI CUNEO E IL PUBBLICO HA APPLAUDITO AD OGNI CAMBIO DI SCENA: IL DEBUTTO DE I COLORI ,LO SPETTACOLO DELLA SCUOLA MEDIA UNIFICATA DI VIA BARBAROUX, E' STATO IL TERZO SUCCESSO DEGLI R.T.D.C. . LA RAPPRESENTAZIONE HA CONCLUSO UN PROGETTO FORMATIVO UNICO NEL SUO GENERE, ATTRAVERSO IL QUALE RAGAZZI STRANIERI, ARRIVATI IN ITALIA A SETTEMBRE, SONO RIUSCITI AD IMPARARE LA NOSTRA LINGUA E AD USARLA SU UN PALCO E DAVANTI AD UN PUBBLICO.
CASA ARTE A CUNEO: IL PUNTO SUL PROGETTO
CUNEO LAVORA PER L'AMBIZIOSO PROGETTO DELLA CASA DELL'ARTE, INSERITO NEL PIANO STRATEGICO CUNEO 2020. IL CENTRO POLIFUNZIONALE SARA' COMPOSTO DA SALE PROVE E DI REGISYTRAZIONE, IL TEATRO AUDITORIUM DA 1500 POSTI, UN RISTORANTE CON 60 COPERTI, 10 POSTI LETTIO PER GLI ASRTISTI, TRE BAR E DUE INGRESI EPR IL NUVOLARI ESTICO E PER QUELLO INVERNALE. IL NEO E' RAPPRESENTATO DIA COSTI:IN UN ANNO LA SPESA PER LA RELIAZZAZIONE E' LIEVITATA DS 5 MILIONI E 600MILA EURO A 9 MILIONI E SONO ALTI ANCHE I COSTI DI GESTIONE RPEVISTI, CIRCA 300MILA EURO ALL'ANNO.
Cima Pissousa Valdieri Cuneo volo con il drone
Cima Pissousa Valdieri Cuneo volo con il drone
sentiero tipo,n°,segnavia: segnavia bianco-rossi fino a Madonna del Colletto, poi tacche gialle e tracce
difficoltà: EE [scala difficoltà]
esposizione prevalente: Sud-Ovest
quota partenza (m): 774
quota vetta/quota massima (m): 1673
dislivello salita totale (m): 900
copertura rete mobile
wind : 80% di copertura
vodafone : 20% di copertura
tim : 80% di copertura
no operato : 0% di copertura
contributors: gianpiero56 Andrea81
ultima revisione: 03/11/11
località partenza: Valdieri (Valdieri , CN )
cartografia: Carta IGC n. 113 “Parco Naturale Alpi Marittime” , 1:25.000
accesso:
Da Borgo San Dalmazzo si prosegue per la Valle Gesso (Valdieri, Entracque) fino a Valdieri, dove si posteggia nelle varie piazze.
Per chi volesse abbreviare la gita partendo da Madonna del Colletto, è sufficiente salire sulla strada a fianco della chiesa, e in6 km di salita si arriva al bel santuario dove si parcheggia. Santuario raggiungibile anche dalla Valle Stura salendo da Festiona (strada che d'inverno non viene pulita)
note tecniche:
Partendo da Valdieri il dislivello è di circa 1000 m, mentre da Madonna del Colletto è di 380 m.
Il percorso di salita si sviluppa sul versante NO (Valle Stura); nella prima parte segue una bella strada forestale che in seguito diventa sentiero, poi si perde in tracce discontinue ma segnalate da bolli gialli e in seguito si procede ad intuito senza problemi.
Da evitare in presenza di neve o ghiaccio.
descrizione itinerario:
Da Valdieri si sale lungo la strada asfaltata principale che passa a fianco della chiesa parrocchiale, quindi si prosegue in forte salita (indicazioni Demonte) sulla strada per Madonna del Colletto raggiungendo un ponte sul ruscello, in prossimità del quale inizia il sentiero per Madonna del Colletto (tempi indicatori un po' eccessivi). Il bel sentiero sale a fianco del ruscello per poi attraversare alcune volte la strada; in prossimità di un bivio, conviene proseguire a sinistra attraversando il ruscello poco dopo la Fontana del Colletto 930 m. Quindi senza possibilità di errore si prosegue sull'ampia mulattiera che intercetta altre volte la strada asfaltata, fino al Santuario Madonna del Colletto 1305 m (poco prima è presente una fontana).
Dal Santuario, sul lato Est (Valdieri) si stacca un’ampia strada sterrata che fiancheggia una casa ristrutturata in pietre ed entra nel bosco. Dopo circa 400 m, c’è un bivio, occorre seguire la strada di sx (catena) che prosegue sul versante della Valle Stura in falsopiano; giunti a quota 1360 m circa, la strada scende, qui (ometto addossato ad un albero) bisogna proseguire a dx su un comodo ed evidente sentiero.
Dopo un tratto di graduale salita, il sentiero prende rapidamente quota in un bosco e in seguito fiancheggia una vasta area disboscata (attenzione a non prendere un sentiero di servizio dei boscaioli che si stacca a sx e scende), la supera ed esce al termine dal bosco.
A questo punto seguono due vallonetti erbosi delimitati nettamente in alto dal bordo del bosco; da questo punto in poi il sentiero non è più visibile se non in traccia qua e là ma ci si aiuta seguendo i bolli di vernice gialla su rocce e alberi. Occorre attraversare i ripidi pendii erbosi tenendosi in prossimità del bosco puntando ad una costola visibile all’orizzonte dove si trova un grande masso e un vistoso ometto collocato sopra.
Giunti all’ometto, si segue senza possibilità di errore la lunga dorsale boscosa che si stacca in direzione NO dalla spalla; dapprima in un bosco mantenendosi sulla displuviale, poi su un pendio di erba e roccette (ci sono due ometti e tracce di sentiero) con radi alberi e arbusti; al culmine della dorsale si arriva sulla spalla SO della Pissousa 1657 m.
Da questo punto si ha una bella vista sulle pareti calcaree del gruppo ma non si vede ancora la Pissousa (se non perdendo quota un po’ verso sud). Si segue ora a sx la dorsale, erbosa verso Valdieri e boscosa verso la Valle Stura, fino a giungere in vista della cima; bisogna scendere un po’ sul lato Valdieri per superare un affioramento roccioso seguendo evidenti tracce, entrare nella parte alta di un canale e poi proseguire sul cucuzzolo della vetta tra roccette e detriti (cautela con neve o ghiaccio)
Discesa: per il percorso di salita.
altre annotazioni:
Cima situata tra il colle di Madonna del Colletto e la Cima Saben; a volte viene confusa con una cima rocciosa, a forma di dente (quota IGC 1624) , situata ad Ovest del Saben. Il suo toponimo significa “piovosa”, con riferimento alle frequenti formazioni nuvolose presenti sul suo cucuzzolo; è situata nella caratteristica “Riserva Naturale Ginepro di Fenicia” della Regione Piemonte. Le pendici calcaree del gruppo Pissousa-Saben-Rocca S.Giovanni sono colonizzate da questo cespuglio sempreverde i cui i progenitori giunsero fin qui in tempi in cui il clima era molto più caldo di oggi ed hanno resistito ai rigori delle glaciazioni grazie alla particolare esposizione del gruppo.
Saluzzo - Festival
A travel into the town of Saluzzo, discovering places, culture and traditions.
Video by Santosh Guarino
Cuneo NIDO della Biodiversità
Un grande progetto per la città di CUNEO, sostenetelo insieme a noi su eppela.com!!!
Mondovì e il Monregalese di Gianni Galli e Maurizio D. Levi
Durata: 18 min.
Colore – Pal
Anno: 1996
Genere: Documentario
Mondovì e il Monregalese: Scoprire per conoscere
Realizzazione a cura della Città di Mondovì.
Operatore: Giovanni Capogreco
Ottimizzazione: Alberto Capello
Produzione Studio Levi
solo rena-stadi di cuneo
rena jump davanti al graffito dello stadio di cuneo