OSIMO - MUSEO CIVICO (ITA)
Andrea Lilli, dalla Pala smembrata di s Nicola da Tolentino, Museo Civico di Ancona manortiz
Andrea Lilli
(Ancona, 1570 – Ascoli Piceno post 1631)
Pala di San Nicola da Tolentino (smembrata)
Olio su tela, Ancona Pinacoteca Civica
Provenienza chiesa di Sant'Agostino
Angeli Musicanti, cm 144x120
Busto di Cristo, cm 75x62
Testa di Santo Vescovo, cm 45x40
Veduta di Ancona, cm 64x257, firmata
I quattro frammenti facevano parte della pala, che ornava l'abside della Chiesa di Sant'Agostino di Ancona, raffigurante in origine la Vergine che incorona San Nicola da Tolentino e ricordata sia nella guida del Maggiori che dal Ricci e menzionata nell'Elenco de' Quadri ed altri oggetti di Belle Arti provenienti da soppresse Corporazioni del Regno d'Italia, conservato a Brera e risalente all'epoca napoleonica. È il Marchini ad identificare in questi frammenti, sparsi tra i magazzini del Museo e della Biblioteca comunale, i resti di una delle pale più grandi dipinte da Lilli, trovando conferma della presenza di San Nicola nel motto tenuto da uno degli angeli del frammento maggiore. È impossibile avere un'idea di come potesse apparire l'opera, date le parti superstiti veramente esigue in confronto alle dimensioni della pala (deducibili dal frammento con la Veduta di Ancona) ma si può trovare un'eco in formato ridotto di come dovesse apparire la parte superiore in una delle tavolette della serie Storie di San Nicola da Tolentino provenienti dalla stessa chiesa e attualmente in Pinacoteca. Si tratta in particolare della scena la Morte di San Nicola assistito da Cristo, la Madonna e Sant'Agostino, in cui l'apparizione celeste ha gli stessi personaggi che dovevano occupare la parte alta della pala: il Cristo, che ha il suo corrispondente nel busto superstite della pala, in cui avrà naturalmente occupato la posizione più elevata; Sant'Agostino, eventualmente ravvisabile nel frammento con il Santo Vescovo (Marchini avanza l'identificazione con Sant'Ubaldo, uno dei protettori di Ancona: è comunque certo che, anche se non lo raffigura il frammento della Pinacoteca, il Santo fondatore degli Agostiniani avesse una posizione preminente nella pala per la chiesa a lui dedicata) e la Madonna, per la quale non ci è rimasto nessun frammento della grande tela, ma che sappiamo dalle fonti esservi raffigurata nell'atto di coronare San Nicola da Tolentino.
Nel frammento più grande, quello degli Angeli musicanti, si distingue il lembo di un saio nero, che potrebbe appartenere alla figura di San Nicola, data la contiguità con l'angelo che reca il motto del Santo.
Veduta di Ancona
In cattivo stato di conservazione ma particolarmente suggestiva. Resa più leggibile da un recente restauro, mostra però una quantità di mancanze. Era la parte inferiore della pala del Lilli, dalle dimensioni veramente ragguardevoli come si può considerare in base alla larghezza di questo frammento e reca nella cartella dipinta sulla destra la scritta: Io[hannes] And[reas] Lílíus Anconít[anus] fecit 1597. L'ultima cifra della data, in gran parte mancante, sembra che debba interpretarsi proprio come un 7.
La veduta, benché sommaria per l'effetto da lontano, ha tuttavia un interesse documentario, a parte la sua luminosa vivacità. La condizione di frammento le conferisce una fissità arcaica, da paese trecentesco: impressione a cui contribuisce l'innaturale colorazione rosa e lilla e la semplificazione geometrica dei volumi delle case. Va però detto che di tutti questi frammenti del dipinto, esso è quello in cui il restauro ha operato più ricuciture e integrazioni.
La data riportata in basso a destra ha l'ultima cifra molto abrasa, perciò la lettura di essa come un 7 è abbastanza ipotetica. Che la data, se non quella, non ne sia però molto lontana lo dimostrano sia la coesistenza di motivi di derivazione baroccesca con spigolosità e allungamenti neogotici, che caratterizza le opere di quel decennio, sia la contiguità stilistica tra questi frammenti (specialmente del più grande) con la pala di Bagnocavallo, datata 1596.
Luciano Arcangeli, a cura di, catalogo Andrea Lilli nella pittura delle Marche tra Cinquecento e Seicento, 1985, Multigrafica editrice Roma
Alessandro Fo 21.02.17 Siena, I parte Sala del Mappamondo, Museo Civico
FEBBRAIO AL MUSEO
COMUNE DI SIENA
OSIMO - Museo Civico (RUS)
#iovadoalmuseo #settimanadeimusei, il Ministro visita Palazzo Venezia di Roma
#iovadoalmuseo in questa terza giornata della #settimanadeimusei, il Ministro Bonisoli visita Palazzo Venezia a Roma
Terremoto, il museo civico di Osimo ospita 30 opere d'arte provenienti da San Ginesio
Terremoto, il museo civico di Osimo ospita 30 quadri provenienti dal Museo di San Ginesio
Da Rubens a Maratta, meraviglie del Barocco nelle Marche
La Regione Marche ha presentato oggi alla Bit di Milano la grande mostra che aprirà i battenti a fine giugno ad Osimo Da Rubens a Maratta -- Meraviglie del Barocco nelle Marche. Osimo e l'Alta Marca a cura di Vittorio Sgarbi. Ci saranno opere dimenticate o inedite, alcune prodotte nelle marche e ora in giro per il mondo ritorneranno e saranno esposte alla mostra come ci ha detto lo stesso professor Stefano Papetti, autore del Catalogo con Sgarbi. La mostra si aprirà al pubblico il 29 giugno e sarà ospitata presso Palazzo Campana e il Museo Civico di Osimo.
PADOVA TG - 10/05/2016 - SGARBI “SVELA” I TINTORETTO RITROVATI IN COMUNE
PADOVA TG (martedì 10 maggio 2016) - Nasce così camminando nei corridoi di Palazzo Moroni una grande scoperta che consegna ai padovani dei tesori sconosciuti. Otto tele di Tintoretto, dipinti fino a pochi giorni fa attribuiti ad un imitatore del grande maestro veneziano ed oggi rivelati grazie al passaggio di Vittorio Sgarbi arrivato a Padova per presentare il suo festival letterario Babele.
L’occhio del critico d’arte cade sulle tele da anni appese nei corridoi che portano nella sala della giunta e del consiglio. Le opere secondo Sgarbi sono da attribuire alla gioventù di Tintoretto. I dipinti sono di soggetto mitologico e ritraggono episodi delle metamorfosi di Ovidio.
In origine furono acquisite dal museo civico tramite un lascito della contessa Giulia Giusti del Giardino nel 1968.
I “Tintoretto ritrovati” oggi mostrati in anteprima saranno visibili al pubblico da domani fino al 25 settembre ai musei civici eremitani. Per Padova insieme al Donatello in esposizione a Palazzo della Ragione è il secondo evento organizzato da Vittorio Sgarbi che per l’anno prossimo vuole portare in città una grande mostra sul seicento veneto.
Inaugurata la mostra Tiziano & Tiziano alla Pinacoteca di Ancona
Servizio trasmesso nel notiziario di Tv Centro Marche,
in onda ogni giorno alle 6.30 - 7.30 - 11.50 - 13.30 - 19.30 - 20.30 - 23.00
Iscriviti al nostro canale per conoscere gli eventi e le curiosità delle Marche:
Servizio TG3 Regionale su mostra Atlas Italiae/Tabula: Imola
Servizio del Telegiornale Regionale dell'Emilia Romagna sulla mostra di Silvia Camporesi, Atlas Italiea/Tabula: Imola , in corso presso il Museo di San Domenico e la galleria Pomo da DaMo contemporary art, dall' 8 novembre 2015 – 10 gennaio 2016
Itinerari del Gusto in Abruzzo: Museo dell'Olio a Loreto Aprutino
Paola Di Tommaso, Direttrice dei Musei Civici di Loreto Aprutino, ci racconta la storia del frantonio Palladini, oggi Museo dell'Olio.
I fondi PIAR a sostegno del Museo Civico di Montebelluna
Tra le azioni intraprese dal comune di Montebelluna nel contesto del progetto PIAR Montello e Colli Asolani, un importante intervento di ristrutturazione dell'edificio che ospita il Museo Civico, una delle realtà museali più vivaci del Veneto
Classis: molti ravennati all'inaugurazione del nuovo museo
Ha inaugurato sabato 1 dicembre, con il taglio del nastro ufficiale, Classis Ravenna, il Museo della Città e del Territorio dove, attraverso ricostruzioni, modellini, filmati e centinaia di reperti sarà possibile approfondire la storia antica di Ravenna, dai primi insediamenti fino all’anno Mille. All’inaugurazione, a fianco delle autorità cittadine, anche Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, co-finanziatrice del progetto, e molti ravennati
Sisma Marche, le parole del parroco di Osimo
A Milano in mostra l'Adorazione dei pastori di Rubens
Tutte le ultime notizie dall'Italia e dal mondo. Aggiornamenti in tempo reale? Iscriviti al canale:
Milano (askanews) - Milano anche quest'anno regala un'opera d'arte ai suoi cittadini per Natale. Palazzo Marino apre le porte ad un capolavoro della pittura, l'Adorazione dei Pastori di Pietro Paolo Rubens, dipinto esposto gratuitamente dal 3 dicembre al 10 gennaio nella sede del Comune di Milano, in Sala Alessi.
La grande pala d'altare, realizzata dal maestro fiammingo per la Chiesa di San Filippo Neri a Fermo e poi conservata nella Pinacoteca civica della cittadina marchigiana, mostra il momento più intimo e suggestivo della Natalità. Un quadro che riassume la poetica di Rubens e anticipa il Barocco, spiega la curatrice Anna Lo Bianco.
Un quadro che ha in sè tantissimi elementi di rarità e di unicità, è l'ultimo quadro che dipinge nel 1608 quando sta per partire dall'Italia dove si è fermato per ben 8 anni e dove si è compiuta la sua formazione di artista umanista. Qui l'antico diventa colore, carne, sangue, lui dà vita all'antico
L'opera di Rubens è stata scelta per continuare la tradizione natalizia milanese oltre che per il suo valore intrinseco, per il soggetto in tema con le festività e perchè opera di un pittore centrale per l'arte europea che tanto è stato l'influenzato dall'Italia dove ha trascorso 8 anni della sua vita a contatto con l'arte di Tiziano, Caravaggio, Correggio.
Inoltre l'Adorazione dei Pastori a Palazzo Marino è un assaggio della grande mostra prevista nell'autunno 2016 a Palazzo Reale a Milano che avrà per protagonista il pittore fiammingo e la sua potente arte. Rubens e la nascita del Barocco sarà arricchita da opere provenienti da museo internazionali.
Caccia a Prometeo 14 luglio 2016 - Al Museo Archeologico di Sera 2016
#AlMuseoArcheologicodiSera2016
Le immagini della mitica Caccia a Prometeo portata a termine dai nostri più piccoli amici intervenuti all'appuntamento serale dello scorso giovedì 14 luglio, nel video realizzato da Michele Paladini.
Un particolare ringraziamento ai ragazzi del liceo classico Giacomo Leopardi di Recanati e dell'I.I.S “Corridoni–Campana” di Osimo che durante il loro periodo di alternanza scuola lavoro hanno contribuito alla realizzazione del gioco didattico e alla nostra musa Valentina che ha accompagnato i bambini nel viaggio in una mitologica #archeostoria dedicata a #Prometeo.
Due terremoti e due ristoranti distrutti. Il cuoco: “Ricomincio dal camping degli sfollati”
PORTO RECANATI – Mario Pipia, 56 anni cuoco. In cucina da quando ne aveva 15. E’ al lavoro al camping Medusa di Porto Recanati, dove attualmente ci sono circa 140 sfollati. Mario, ovvero due terremoti e due ristoranti distrutti. Nel 1997 ha perso quello che aveva aperto a Pioraco, dopo aver lavorato nelle cucine di Monaco per 11 anni. Nella domenica della scossa record del 30 ottobre le crepe hanno fatto chiudere anche quello che aveva riaperto a Selvalagli di Gagliole. “Nuovo mondo” l’aveva chiamato. Un locale dove si mangiava il pesce nell’entroterra maceratese.
Il premio Rotondi per i salvatori dell'arte [Servizio TGR Marche Rai3]
SASSOCORVARO – Sabato 20 maggio la XX edizione dell’“Arca dell’Arte - Premio Rotondi ai salvatori dell’Arte” arriva al momento clou con la premiazione, nella Rocca Ubaldinesca di Sassocorvaro, delle figure contraddistintesi nel salvataggio di opere d’arte. Ma vediamo i premiati e le motivazioni della giuria, presieduta da Giovanna Rotondi (figlia di Pasquale Rotondi) e coordinata dal giornalista Salvatore Giannella.
SEZIONE MONDO – Marcella Frangipane, docente di preistoria e protostoria del vicino Oriente all’Università “La Sapienza” di Roma, per le straordinarie scoperte ad Arslantepe, “collina dei leoni” nell’Anatolia turca, che hanno portato a nuove, fondamentali conoscenze sulla formazione delle prime società statali, sulla nascita di gerarchie sociali e burocrazia. Le scoperte le sono valse l’elezione, come membro straniero, nella prestigiosa “National Academy of Sciences” americana, prima italiana nel campo delle scienze umane.
SEZIONE EUROPA - Derya Ulubatli, per la tesi di laurea su progetti artistici bi-comunali dei ciprioti turchi e dei ciprioti greci e su come questi progetti da lei ricostruiti possano creare un dialogo permanente tra le due parti di Cipro, per arrivare alla riunificazione di quel lembo di terra devastato dalla guerra che tra il 1963 e il 1974 ebbe come conseguenza, lutti e rovine a parte, anche una distruzione identitaria. I progetti fanno lavorare insieme artisti delle due parti in modo che l’arte, ritenuta necessaria alla pace e alla riunificazione dei cuori delle nuove generazioni, possa unire un’isola e Nicosia, unica capitale in Europa ad essere ancora divisa in due.
SEZIONE ITALIA – Don Antonio Loffredo, parroco del Rione Sanità di Napoli, per il coordinamento del recupero e valorizzazione delle Catacombe partenopee e la gestione innovativa di questo bene culturale di rara importanza storico-archeologica effettuata dai giovani del rione costituitisi in cooperativa, grazie alla quale nel 2016 si è raggiunto il risultato di quasi 100 mila visitatori, contro i 5 mila annui della precedente gestione.
PREMIO SPECIALE MARCHE - Ferruccio Giovanetti, imprenditore, per aver recuperato dimore di campagna e il Mulino omonimo nel Montefeltro marchigiano in modo da dare dimora e aiuto a ogni tipo di disagio, da quello sociale a quello ambientale e psichiatrico, mantenendo intatto l’antico spirito sociale e solidale della civiltà contadina.
PREMIO SPECIALE MECENATISMO - Venti mecenati scelti simbolicamente tra 3.941 cittadini e imprese che hanno risposto all’appello della legge “Art Bonus”, voluta dal ministero dei Beni culturali e del Turismo, che ha segnato il ritorno del mecenatismo in Italia. Nel 2016 sono stati donati ben 138 milioni di euro.
PREMIO SPECIALE COMUNICAZIONE - Roberto Pisoni, direttore della squadra di Sky Arte, primo canale Sky interamente dedicato ad arte e cultura, che vengono raccontate in alta definizione, illuminando al meglio le espressioni artistiche in vari ambiti, dalla letteratura alla fotografia, festival, musica, arti digitali, grafica, design, pittura e scultura.
PREMIO SPECIALE PROTEZIONE CIVILE - Giuseppe Romano, ingegnere, direttore centrale per l'Emergenza e il Soccorso Tecnico del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, come simbolo dell’impegno straordinario di quel Corpo in occasione del terremoto dell’Italia centrale e per il recupero dei beni culturali.
MENZIONE SPECIALE - Oriano Giacomi. L’Operazione Salvataggio di Pasquale Rotondi era rimasta sconosciuta, e lui dimenticato per 40 anni, fino a quando nel 1984 Oriano Giacomi, diventato da poco sindaco di Sassocorvaro, andò a trovarlo a Roma. E fu l’inizio di una grande Storia.
TRIBUTO ALLA MEMORIA - Khaled al-Asaad, archeologo, scrittore e traduttore. L’edizione 2017 è dedicata alla memoria del martire di Palmira, in Siria. Già direttore del sito archeologico, fu rapito e ucciso dai militanti dell’Isis per essersi opposto alla distruzione di monumenti ed antiche opere d’arte.
INAUGURAZIONE DI DUE MOSTRE
La premiazione dei vincitori sarà seguita, dall’inaugurazione della mostra “Il Ritorno”, con capolavori che da Venezia e da Urbino torneranno nei luoghi dell’Operazione Salvataggio. Per l’occasione verranno inaugurati anche il Museo civico ecclesiastico e l’esposizione “Salvare la memoria”.
I PROMOTORI
La XX edizione dell’“Arca dell’Arte - Premio Rotondi ai salvatori dell’Arte” è promossa dai Comuni di Sassocorvaro, Carpegna e Urbino con i patrocini del Mibact (Ministero dei beni e attività culturali e del turismo), della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Regione Marche, della Provincia di Pesaro e Urbino, dell’Unione Montana del Montefeltro e della pro loco di Sassocorvaro.
Ad Osimo la prima tappa della mostra “Super Natural, quando la realtà supera la fantasia!”
“Super Natural, quando la realtà supera la fantasia!”: è questo il tema dell’esposizione temporanea che il Sistema Museale dell’Università di Camerino propone nei prossimi mesi in alcune città marchigiane. Si è iniziato sabato 8 aprile da Osimo, presso l’Istituto Comprensivo “Giulio Cesare”, dove sarà possibile visitare la mostra fino al 6 maggio. I supereroi dei fumetti confrontano i loro fantastici poteri con le meraviglie del mondo dei viventi. Capitan America, con il suo famoso scudo indistruttibile porterà i visitatori nel mondo di difesa in natura, quali corazze e gusci. Flash introdurrà al mondo della velocità e dell’abilità nella corsa di molti animali e si misurerà quindi, nella corsa, nel volo e nei salti con i primatisti animali. Batman e i suoi gadget tecnologici condurranno i visitatori nel mondo della tecnologia dei materiali speciali realizzati ispirandosi alla natura. La Donna Invisibile sarà invece in compagnia dei maestri in natura del camuffamento e del mimetismo. Il tutto in un allestimento interattivo e coloratissimo, ricco di exhibit, video e multimedia, mentre le postazioni interattive consentiranno al pubblico di mettersi in gioco in prima persona ed entrare in contatto con le meraviglie della Natura. La mostra, che è stata concessa in prestito dal Museo di Storia Naturale ed Archeologica di Montebelluna in provincia di Treviso avrà carattere itinerante nel territorio della Regione Marche in quanto a causa dei recenti eventi sismici che hanno colpito la città di Camerino, non è attualmente possibile realizzare un allestimento presso la sede del Museo Unicam, che purtroppo ha subito alcuni danni strutturali. Tutte le informazioni sono disponibili nel sito sma.unicam.it
OSIMO - Museo Archeologico (RUS)