Macerata Feltria - Percorso Archeologico | VIAGGIARTE
Viaggiarte è il progetto della Provincia di Pesaro e Urbino che intende valorizzare in modo innovativo il patrimonio culturale provinciale, comunicando e promuovendo l’identità del territorio attraverso nuove e aggiornate piattaforme tecnologiche e strumentazioni.
Sono a disposizione di cittadini, turisti e viaggiatori 5 percorsi tematici (archeologia, pittura, arte contemporanea, ceramica, rocche e castelli), che propongono altrettanti itinerari turistici e culturali attraverso tappe tra musei, centri espositivi, pinacoteche, chiese e siti archeologici.
La scelta dei luoghi visitabili privilegia i borghi e i comuni dell’entroterra, spesso poco conosciuti, che con le loro eccellenze completano la proposta del territorio. Le città di Pesaro, Urbino e Fano, con la loro variegata offerta, meritano una visita particolare. A queste città si dedicheranno percorsi specifici in una seconda fase del progetto.
Macerata Feltria
Situata nel cuore del Montefeltro, sulle colline che separano le valli del Foglia e del Conca, Macerata Feltria è una località turistica di antichissime origini, essendo stata fondata addirittura in epoca preromanica, con il nome di Pitinum Pisaurense, prima di essere distrutta e ricostruita con l’attuale denominazione di Macerata. Secondo le tradizioni locali la fondazione dell’antica cittadina fu opera del popolo greco dei Pelasgi, cui è dedicato l’omonimo arco posto all’ingresso della parte più antica del borgo. La località conobbe un periodo di benessere durante tutta l’epoca romana, essendo diventata un importante centro adito al taglio ed al commercio del legname proveniente dalle imponenti risorse boschive presenti in zona. La Pieve di San Cassiano a Macerata FeltriaPitinum Pisaurense fu completamente distrutta dai Goti attorno all’anno 552, e dalle macerie dell’antica città vennero edificate prima la Pieve di San Cassiano, posta proprio nel luogo in cui si trovava il municipio romano, quindi il primo nucleo fortificato del nuovo abitato, che ha assunto il nome di Macerata proprio in quanto edificato partendo dalle macerie della precedente località. La storia di Macerata Feltria proseguì, dopo un periodo di cui si hanno poche testimonianze in cui il borgo fu soggetto alla dominazione longobarda, con l’atto di sottomissione (anno 1233) da parte degli abitanti del luogo al comune di Rimini, che eserciterà il controllo sulla località per tutto il basso medioevo, lasciando la reggenza alla famiglia Gaboardi. Nel 1463, al termine di un periodo caratterizzato da aspre battaglie tra i Malatesta ed i Montefeltro, Macerata fu definitivamente occupata da Federico da Montefeltro e seguì successivamente le sorti del Ducato di Urbino, fino all’annessione allo Stato Pontificio ed infine al Regno d’Italia. Torre Civica e Palazzo del Podestà di Macerata FeltriaL’abitato di Macerata Feltria si presenta ai giorni nostri diviso in due parti ben distinte, quella più antica e fortificata, che risale al periodo longobardo, si trova in alto su di una collina ed è dominata dalla caratteristica sagoma della Torre Civica, a fianco della quale si trova il Palazzo del Podestà, risalente al XIII secolo e sede del Museo Civico, contenente testimonianze archeologiche e paleontologiche reperite in tutta la zona del Montefeltro, con una particolare attenzione ai reperti provenienti dagli scavi che hanno riportato alla luce l’antica Pitinum Pisaurense. Sempre nella parte più antica, denominata “Castello”, sono degni di nota la Chiesa di San Giuseppe, risalente al XIV secolo, che conserva al proprio interno alcune opere di rilievo tra cui la tela della Madonna del Rosario, ed il Palazzo Evangelisti, edificato nel XVI secolo, all’interno del quale sono presenti numerosi affreschi. Scalinata di collegamento tra Castello e BorgoIl “Castello” è collegato alla parte più moderna di Macerata Feltria, denominata “Borgo” o “Mercatale” dalla ripida via Gaboardi, lungo la quale si trova la Chiesa di San Francesco, costruita nel 1376 e caratterizzata dal suo splendido portale in stile gotico. La parte più nuova del borgo, edificata attorno all’asse viario principale costituito da Corso Battelli e dalla susseguente Via Antimi, presenta in rapida successione i suoi punti di interesse principali, partendo dalla bella meridiana posta sulla facciata di una casa all’inizio del Corso, per proseguire poi con il Palazzo Antimi Clari e la dirimpettaia Cappella gentilizia, raggiungendo quindi la Chiesa di Santa Chiara, con annesso convento, quindi il moderno Teatro “Angelo Battelli” ed infine la Chiesa di San Michele Arcangelo, che custodisce al proprio interno l’importante Crocifisso ligneo opera realizzata nel 1396 da Olivuccio di Ciccarello. Sempre lungo l’asse viario principale si trova anche lo stabilimento termale di Macerata Feltria, denominato “Pitinum Thermae”, che sfrutta le sorgenti naturali di acque sulfuree che si trovano nei pressi delle frazioni di Certalto e Apsa. Il Palazzo Gentili Belli a Macerata FeltriaAi margini del borgo, sulle rive del torrente Apsa, si trova il Palazzo Gentili Belli, bell’esempio di architettura industriale dell’ottocento, con l’annessa filanda che era adibita alla lavorazione della seta. Poco distante dal paese, proseguendo verso Carpegna, si trova la già citata Pieve di San Cassiano, una delle più antiche chiese del Montefeltro (risale all’XI secolo), che presenta una pianta a tre navate e custodisce una importante statua di marmo rappresentante San Sebastiano risalente al XV secolo. A lato della basilica si trova l’area archeologica di Pitinum, teatro degli scavi che, nei primi anni ’90, hanno riportato alla luce i reperti dell’antica città .
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