MERLETTI DELL'OTTOCENTO IN MOSTRA AL MUSEO. A CHIOGGIA RINASCE LA SCUOLA DI TOMBOLO
È stata inaugurata venerdì scorso, nelle sale espositive del Museo civico della Laguna sud in campo Marconi a Chioggia, la mostra Merletti e fuselli, organizzata dall’associazione Il Merletto di Chioggia e curata da Vincenzina Prescianotto. Per la prima volta a Chioggia una mostra dedicata ai merletti a fuselli antichi e moderni, una delle lavorazioni che storicamente si sono sviluppate in ambito lagunare. L’iniziativa realizzata in concomitanza con la Biennale del Merletto di Venezia, in corso fino al 10 giugno, ha lo scopo di valorizzare il merletto come bene identitario della comunità locale e di dare continuità ad una tradizione radicata da almeno cinque secoli. Il percorso espositivo offre una serie di manufatti eseguiti nella scuola di tómbolo di Chioggia, lavorati con la tecnica tradizionale su modelli antichi e nuove creazioni ottenute dalla combinazione dei punti tipici secondo inclinazioni più moderne. Durante il percorso si possono ammirare merletti di antica manifattura sotto forma di bordure, e intarsi di capi di abbigliamento e di corredo che facevano parte della dote delle giovani chioggiotte dell'Ottocento, cortesemente forniti per l'occasione da famiglie che hanno fino ad oggi conservato questo patrimonio di valore storico e affettivo.
Il merletto è presente non solo come attività manuale ma coinvolgendo anche altre arti quali la pittura, con Donne al merletto di Gigi Tomaz, la fotografia -con immagini antiche di Chioggia- la scenografia, con foto di scena delle Baruffe Chiozzotte dirette da Strehler. La documentazione archivistica testimonia nel territorio la continuità nel tempo della produzione di merletti a fuselli, detti anche a mazzette. Importante l'istituzione, nel 1876, della scuola professionale da parte della società per la Manifattura Veneziana dei Merletti, diretta da Michelangelo Jesurum, sopra il portico che dal corso del Popolo immette in calle Biseghella. Nel Novecento l'attenzione dell'amministrazione comunale si è rivolta a promuovere concorsi durante le edizioni della Sagra del Pesce. Completa il percorso la sezione premi, con l'opera La forza della delicatezza di Pamela Bandini e Maria Giada, che ha ottenuto il premio per Tradizione e Innovazione al concorso internazionale La farfalla nell'arte a Bolsena nel 2017. Durante tutto il periodo di apertura della mostra saranno presenti alcune merlettaie con laboratorio di merletto a tombolo per dare dimostrazione della tecnica di lavoro. La mostra rimane aperta fino al 1° luglio tranne il lunedì, con ingresso gratuito. Gli orari: fino all'11 giugno la mattina e di sabato-domenica pomeriggio, dal 12 giugno al 1° luglio la mattina e nelle serate di giovedì, venerdì, sabato, domenica.
Forte San Pietro in Volta
DOMENICA 12 GIUGNO 2016 dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 18,00 è aperto con visite guidate gratuite il Forte San Pietro in Volta (conosciuto anche come Forte Belvedere) al cui interno è presente la Batteria Marco Polo nell'isola di Pellestrina (Strada Comunale dei Murazzi). In contemporanea apertura del vicino Museo della laguna sud.
Immagini da drone: Operatore SAPR RTM 001 DJI F 550 con autorizzazione ENAC n. 5267 del 16 ottobre 2015 Trevisan Massimo - Pilota Trevisan Rino - Assistente operatore Gottardo Guido
Copyright: Istituto Italiano dei Castelli - 2016
1966 - Cronaca di un'alluvione
La Fondazione Clodiense Onlus in collaborazione con il Comune di Chioggia, Assessorato alla Cultura, in occasione della ricorrenza dei 50 anni dall'alluvione catastrofica del 1966, ha voluto organizzare una mostra per ricordare quei tragici avvenimenti. Ricordare ma anche ripercorrere ed attualizzare il discorso sulla Legge Speciale per Venezia e Chioggia che in questo mezzo secolo è stata fonte di finanziamento per tante opere realizzate sul nostro territorio. Attualmente la legge è decaduta e di conseguenza ci si chiede quali possano essere gli strumenti e le azioni che la politica locale deve mettere in campo per riuscire ad ottenere nuove forme di finanziamento che tengano conto del fragile equilibrio del nostro territorio.