Licenza - Piccola Grande Italia
L’antico borgo di Licenza, ubicato sulla destra orografica del torrente omonimo da cui trae origine il nome, si arrampica a forma di cono su una collina contornata di ulivi.
Il centro abitato presenta ben conservato e leggibile l'impianto urbanistico medievale su cui svetta il maestoso Castello Orsini che domina la valle Ustica.
LA VILLA DI ORAZIO
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In Villa con Orazio 2014 HD
Produced and directed by Riccardo Vasselli
Editing: Riccardo Vasselli
WATCH IN HD
Testi scelti, tradotti e adattati da Gennaro Lopez,
Voci: Alessia Olivieri - Eclario Barone - Carlo Iannola
Musica: Giancarlo Iori - Vincenzo Meloccaro
Sponsor dello spettacolo
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Parti
00:57 (Parte1)
04:51 (Parte2)
06:50 (Parte3)
09:39 (Parte4)
11:21 (Parte5)
21:10 (Parte6)
30:14 (Parte7)
31:29 (Parte8)
32:07 (Parte9)
33:02 (Parte10)
38:16 (Parte12)
41:14 (Parte13)
44:36 (Parte14)
51:47 (Fine)
Stacchi
04:08 (Stacco1)
06:16 (Stacco2)
08:14 (Stacco3)
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11:19 (Stacco5)
11:37 (Stacco6)
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42:21 (Stacco17)
☛ note ☚
Lo spettacolo andava organizzato spostato a ore 9 invece che a ore 12.
Villa di Orazio
SAC Apulia Fluminum - Le vie dell' Archeologia
SAC Apulia Fluminum - Le vie dell' Archeologia
Herdonia
Museo civico di Foggia
Villa romana di Faragola
attività didattiche e percorsi interattivi
Archeologica
Sistema Museo
Niki dell'Anno | regia - fotografia - montaggio
Nadia Bianco | aiuto regia
WildRatFilm 2015
Incontro regionale Licenza e Civitella (21 Marzo 2010).mp4
Incontro organizzato della sezione Lazio del Club del Coupé Fiat a Licenza e Civitella.
Al raduno ha partecipato una nutrita rappresentanza del club Scuderia Barchetta.
Il programma della giornata prevedeva la visita al museo Oraziano, villa d'Orazio e al Ninfeo degli Orsini.
Durante il raduno sono stati raccolti fondi per l'associazione di beneficenza Samaritan Family che opera in Uganda.
Intervento di Luciano Romanzi, presidente della Comunità Montana della Valle dell'Aniene.
I raduni possono diventare molto utili per compiere buone azioni. Passate parola!!!
Licenza (Roma) Sagra delle sagne e farro
Piatti stracolmi di sagne con pomodoretto fresco e sugo al peperoncino. Non è una pietanza qualsiasi, ma la specialità di Licenza, che abbinata alla tradizione millenaria del farro, diventa quasi divina. Una prelibatezza gastronomica degna di una sagra.
L'Ass.ne Pro Loco di Licenza anche quest'anno ha organizzato, per domenica 11 ottobre 2009, la sagra, giunta alla XVIII edizione, Elle Sagne 'e Farre .
L'iniziativa rivolta alla riscoperta del farro, riscuote sempre un grande successo, in particolare per la semplicità, la vera genuinità del piatto degustato in un ambiente incontaminato del Parco Regionale Naturale dei Monti Lucretili in un paesino, orgoglioso di essere nato da Orazio Flacco, nel quale si possono visitare i ruderi della sua villa in sabina, il Ninfeo degli Orsini, il Museo Archeologico Oraziano, il Castello Orsini.
La giornata di quest'anno sarà evidenziata anche da un annullo filatelico di Poste Italiane.
ANZIO, LA VILLA IMPERIALE, cd. VILLA DI NERONE (ricostruzione virtuale) - by Arch. Davide Caresta
ANZIO, LA VILLA IMPERIALE, cd. VILLA DI NERONE (ricostruzione virtuale) - by Arch. Davide Caresta
Slideshow del Comune di Licenza (RM) - Lazio
Il progetto Obiettivi Comuni mira a promuovere e sviluppare piani personalizzati di marketing territoriale integrato, finalizzati alla conoscenza e alla valorizzazione del territorio.
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Comune di Arcinazzo Romano, Villa di Traiano - RM
Il Comune di Arcinazzo Romano, è uno dei 35 Comuni facenti parte della Valle dell'Aniene. Scopri le bellezze dell'intera Valle ➜
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Valle dell'Aniene - La Via dei Principi
Nella Valle dell’Aniene troviamo importanti testimonianze del periodo medievale, che ha segnato la storia del territorio. Visita per scoprire i comuni che fanno parte della Valle dell'Aniene.
• Il Castello Theodoli a Sambuci, costruzione irregolare frutto di interventi stratificati nel tempo;
• Il Palazzo Baronale degli Orsini a Licenza, ricco di affreschi raffiguranti stemmi e rappresentazioni profane;
• Il Castello di Roccagiovine, con un bassorilievo di epoca romana dedicato alla dea Vacuna, divinità benefica della campagna;
• Il Palazzo Baronale di Roviano, a pianta pentagonale con ampia corte selciata, pozzo marmoreo, bifore e un giardino pensile;
• Il Castello Massimo di Arsoli, dove sono conservati antichi documenti, strumenti musicali, armi, arredamenti d’epoca e preziosi affreschi;
• La Rocca Abbaziale di Subiaco, attuale sede del Museo delle attività cartarie e della stampa (MACS).
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ANTIQUARIUM
Boscoreale (Na) cenni di storia ANTIQUARIUM I.T.C. G. Fortunato Angri
Arcinazzo Romano
La prima citazione che si ha del toponimo di Ponza, nome di Arcinazzo Romano fino al 1891, è datata al 720 nel Liber Censuum di Cencio Savelli, che sarà Papa col nome di Onorio III, mentre nel Regesto Sublacense è associato al toponimo un abitato nel 923.
Data l’importanza del territorio e le turbolente vicende dei primi secoli dalla sua fondazione, il paese conserva tracce dell’articolato sistema di difesa e avvistamento di cui era dotato. Resti di una torre si trovano sulla sommità del centro abitato mentre altre due postazioni erano collocate sugli Altipiani, in punti strategici poco distanti tra loro: alle pendici del Monte Altuino, poco distante dalla Villa di Traiano, e sulla sua sommità, dove sono i resti della cd. “Rocca di Ildemondo”. Ildemondo è una figura di rilievo nelle vicende di tutto il comprensorio. Nell’anno 1086 questi si era impossessato del feudo di Ponza e di Affile. La sua potestà era apertamente osteggiata dalla vicina Abbazia Benedettina di Subiaco, le cui proprietà confinavano con quelle del nobile; in breve si giunse al conflitto. L’Abate Giovanni V di Subiaco, coadiuvato dalle truppe di Papa Pasquale II, dopo un assedio, durante il quale la città fu data alle fiamme, ottenne la resa di Ildemondo, che vistosi imprigionato nel suo palazzo a Ponza, si arrese alle truppe nemiche. In cambio del suo giuramento di fedeltà gli venne concesso di mantenere la potestà sul feudo. Tuttavia, mentre i suoi palazzi di Affile e di Ponza gli furono riconsegnati “il medesimo Abbate Giovanni distrusse, previo permesso apostolico, la fortificazione di Monte Antonino (Altuino, n.d.r.) che possedeva Ildemondo”. (G. Capisacchi da Narni, Chronicon Sacri Monasterii Sublaci - Anno 1573, ed. a cura di L. Branciani, Subiaco 2005, 53r, 55v, 57r). Correva l’anno 1109. Dopo l’episodio il feudo rimase sotto l’influenza Benedettina per confluire definitivamente nello Stato Pontificio. Il borgo di Arcinazzo Romano ha conservato intatto il tessuto urbanistico di epoca medievale, visibile percorrendo il dedalo di vicoli che lo compongono.
In piazza Santa Lucia è la Cappella di Santa Lucia, piccolo tempio risalente al XVI secolo e contenente gli affreschi di Silvestro Coardi.
Nel cuore del centro storico cittadino è la Chiesa di Santa Maria Assunta, nei pressi della quale si trova anche il Museo Civico Archeologico “Villa di Traiano”.
A pochi chilometri dal paese, nello splendido scenario ancora oggi offerto dalla natura degli Altipiani di Arcinazzo, l’imperatore Traiano (98-117 d.C.) volle costruirsi la propria villa, una delle più sontuose e ricche residenze dell’epoca. Le sue decorazioni parietali e pavimentali (marmi, stucchi e affreschi dorati) sono in parte visibili all’interno dell’area archeologica (via sublacense km. 30,000 – Altipiani di Arcinazzo) e in parte esposte nella sua sede cittadina, in via San Nicola.
Lavori di scavo e restauro nella Villa di Traiano - Arcinazzo Romano
Lavori di scavo e restauro nella Villa di Traiano - Arcinazzo Romano.
Domenica 17 luglio 2016
Il Sindaco del Comune di Arcinazzo Romano Giacomo Troja
Il Soprintendente per l’Archeologia del Lazio e dell’Etruria Meridionale Alfonsina Russo
invitano all’inaugurazione dei
LAVORI DI SCAVO E RESTAURO
NELLA VILLA DI TRAIANO AD ARCINAZZO ROMANO
Domenica 17 luglio 2016
Realizzati nell’ambito del “Progetto di valorizzazione delle ville imperiali della Valle dell’Aniene e dell’area Sublacense - Villa di Traiano” finanziato con fondi Arcus, Società per lo sviluppo dell’arte della cultura e dello spettacolo, ora incorporata in Ales S.p.A.
ore 10.00 Accoglienza visitatori presso l’Area archeologica della Villa di Traiano - Via Sublacense, km 30
ore 10.30 Saluto del Sindaco Giacomo Troja
Interventi:
Alfonsina Russo (Soprintendente per l’Archeologia del Lazio e dell’Etruria Meridionale)
M. Grazia Fiore (già Funzionario archeologo)
Zaccaria Mari (Funzionario archeologo)
Sergio Sgalambro (Funzionario architetto)
Pausa caffè
ore 12.00 Visita guidata all’Area archeologica e all’Antiquarium
ore 16.30 Arcinazzo Romano – Casa della Cultura, Piazza S. Lucia Proiezione del Video “La Valle degli Imperatori. La Villa di Traiano”
Conferenza “Quindici anni di ricerche nella Villa di Traiano”
a cura di Maria Grazia Fiore, Zaccaria Mari e Sergio Sgalambro
ore 18.00 Visita al Laboratorio di restauro delle decorazioni pittoriche
ore 19.00 Visita guidata al Museo Civico
Per informazioni: Segreteria evento
Comune di Arcinazzo Romano Viale S. Giorgio 1
tel. 0774/808006 fax 0774/808263
villaditraiano@comunearcinazzoroman
La villa di Traiano ad Arcinazzo Romano sorge 60 chilometri ad Est di Roma, incastonata nello splendido scenario naturale dei Monti Affilani. L’imperatore di origine ispanica M. UlpiusTraianus, che portò l’Impero alla massima estensione, dovette frequentarla - nei brevi periodi liberi dagli impegni politici e militari - soprattutto per dedicarsi alla caccia, di cui era fervente appassionato, e procacciare la selvaggina destinata ai banchetti di corte. L’ampio complesso, costruito nel 114-117 d.C., si articola per circa cinque ettari in due platee artificiali impiantate alle pendici del monte Altuino, delle quali è stata interamente riportata alla luce quella inferiore, che aveva carattere ufficiale e di rappresentanza, mentre quella superiore, indagata mediante prospezioni elettromagnetiche, era riservata al palatium privato. I lavori di scavo e restauro degli ultimi anni, finanziati con fondi Arcus (Società per lo sviluppo dell’arte, della cultura e dello spettacolo), ora incorporata in Ales S.p.A., e diretti dalla Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria Meridionale, hanno evidenziato la straordinaria ricchezza degli apparati decorativi, apprezzabile principalmente nelle sale di soggiorno annesse al grande triclinium con fontana-ninfeo che si affaccia sul giardino. Erano qui fastosi pavimenti in marmi policromi africani e greco-orientali, oggi perfettamente restaurati, cui non erano da meno le incrostazioni lapidee, le pitture e gli stucchi dorati di volte e pareti. Una ricostruzione dell’opus sectile parietale è esposta nel locale Antiquarium che accoglie anche pregevoli arredi ed elementi architettonici confrontabili, per stile e lavorazione, con quelli dei monumenti traianei di Roma. Le pitture di un intero ambiente (riprodotto all’interno del Museo Civico ad Arcinazzo), raffiguranti solenni scene cerimoniali e un paesaggio nilotico, saranno invece mostrate ai visitatori nel laboratorio ove è in corso il restauro. A conclusione del “Progetto Villa di Traiano”, quindi, una parte cospicua del vasto complesso residenziale, uno dei più importanti e finora meno noti del Lazio, può essere restituita alla pubblica fruizione, nell’ottica di una più ampia valorizzazione territoriale, grazie alla sinergia fra l’Istituzione Comunale, cui è affidata la gestione del sito, la Società Arcus e la Soprintendenza.
La tomba di Salvatore Giuliano
Salvatore Giuliano. 16 novembre 1922- 5 luglio 1950(?)
Chi è sepolto nel cimitero di Montelepre, nella cappella della famiglia Giuliano? E' il bandito che per anni tenne in scacco lo Stato Italiano o uno sconosciuto? Lo sapremo il 28 ottobre. La richiesta di riesumazione arriva da una denuncia depositata a luglio in procura, a Palermo, firmata dallo storico Giuseppe Casarrubea - figlio di uno dei tanti sindacalisti assassinati dalla banda Giuliano - e dal ricercatore Mario J. Cereghino; il corpo seppellito nella tomba del bandito - dicono - non è il suo ma quello di un sosia.
La musica ha conceduto una licenza a per uso non commerciale 29/11/2009