museo civico sansepolcro
Le opere d'arte della città pierfrancescana da un mese viaggiano sulla rete.
Inaugurato in conferenza stampa il sito internet del Museo Civico di Sansepolcro. Il servizio di Anna Maria Citernesi
La collezione del Museo Civico di Sansepolcro si arricchisce
Frammenti della Storia di Sansepolcro ancora da studiare per far luce su quella che era la pittura locale prima di Piero della Francesca. Gli affreschi che erano usciti dalla città tra gli anni '50 e '60 del secolo scorso tornano ad essere visibili nella sala degli affreschi del Museo Civico di Sansepolcro. Illustrano i preziosi frammenti la direttrice del museo Mariangela Betti e il presidente dell'Istituzione Biblioteca-Museo Daniele Piccini.
“Amico Museo”, sabato 18 maggio apertura notturna del Museo Civico di Sansepolcro
“Amico Museo”, sabato 18 maggio apertura notturna del Museo Civico di Sansepolcro, a partire dalle 21, con visite guidate alla mostra dedicata a Leonardo da Vinci. L'evento è inserito nell’ambito dell'iniziativa enogastronomica Sapori DiVini
Servizio di Marco Alfonsi. Intervista a Gabriele Marconcini, assessore del comune di Sansepolcro
TSD News del 14/05/2019
Sansepolcro (Arezzo Toscana) MUSEO CIVICO Piero Della Francesca Luca Della Robbia
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Piero Della Francesca, Resurrezione, Museo Civico di Sansepolcro (manortiz)
Piero della Francesca
Resurrezione,1460 ca.
Dipinto murale cm. 225 x 200
Museo Civico di Sansepolcro
Il celebre dipinto fu realizzato da Piero della Francesca per il Palazzo dei Conservatori dove ha sede l’attuale Museo Civico di Sansepolcro. Il soggetto allude alla città stessa poiché si pensava che Sansepolcro fosse stata fondata su alcune reliquie portate dalla Terrasanta dai pellegrini Arcano e Egidio.
Questa sala era il luogo dove si riunivano i Conservatori dell’antico Comune che l’aveva fatta costruire appositamente nel 1458.
Proprio a questi anni è da riferirsi l’affresco che, essendo il simbolo stesso della città, faceva da sfondo agli incontri cittadini. Il soggetto e lo schema compositivo sono estremamente semplificati e si rifanno al più antico prototipo eseguito da Niccolò di Segna nel Duomo di Sansepolcro. La costruzione è piramidale e presenta al vertice la testa del Cristo e in basso i quattro militi assopiti ai piedi del sarcofago.
Il Cristo ha uno stendardo in mano ed è ritratto nell’atto di risorgere dal sepolcro, come sembra accennare la gamba appoggiata sul parapetto. La sua immagine, colta in una frontalità iconica e astratta, è solenne, maestosa e sovrasta i quattro soldati addormentati che sono ripresi con un diverso punto di vista rispetto al Redentore quasi a voler differenziare la sfera umana da quella divina. Anche il paesaggio immerso nella luce dell’alba ha una sua valenza simbolica: il contrasto tra gli alberi spogli alla destra del Cristo e gli alberi frondosi alla sua sinistra vuole significare il rinnovamento dell’umanità attraverso la luce della Resurrezione.
Da ricordare inoltre che secondo la tradizione nel soldato addormentato visto di fronte si tende a riconoscere un autoritratto di Piero della Francesca.
Sansepolcro, record di visitatori al Museo Civico
Sansepolcro, record di visitatori al Museo Civico. In questa prima parte del 2017si è registrato un incremento del 60 % rispetto al 2016. Nelle settimane dal 12 febbraio al 21 maggio si sono contati 14245 ingressi al Museo; nello stesso periodo dell'anno scorso i visitatori erano stati circa 8670.
MUSEO CIVICO SANSEPOLCRO: È ALLARME RISCALDAMENTO
Il museo civico di Sansepolcro, vero e proprio scrigno dell'arte biturgense, necessita di un nuovo impianto di riscaldamento. Sembra,infatti, che proprio l'inadeguatezza del sistema di areazione sia alla base di alcuni piccoli danneggiamenti delle opere d'arte collocate al suo interno. Intanto in Consiglio Comunale, è stato approvato il primo atto della lunga strada che porterà all'adozione del nuovo Piano strutturale cittadino. Il servizio di Lorenzo Canali.
SANSEPOLCRO, AREZZO, ITALY (1 of 2)
PARTE 1 DI 2 / PART 1 OF 2.
Sansepolcro, provincia di Arezzo, Toscana, Italia. Sansepolcro (anticamente Borgo del Santo Sepolcro, da cui la forma vernacolare el Borgo; erroneamente San Sepolcro, o S.Sepolcro) è un comune di oltre 16300 abitanti al confine con Umbria e Marche. È il centro più popoloso della parte toscana dell'Alta Valle del Tevere. Lo sviluppo urbanistico e demografico avviatosi negli anni '70 del secolo scorso, insieme al contemporaneo fenomeno di migrazione interno alla valle, hanno fatto di Sansepolcro il centro più a nord di una conurbazione che interessa i comuni di Sansepolcro, S.Giustino e Città di Castello, che pur trovandosi in due regioni diverse formano un'unicà città lineare di circa 70000 abitanti con profondi scambi sul piano culturale, scolastico, sociale e dei servizi sanitari. La fondazione del centro abitato viene fatta risalire al X secolo. Secondo la tradizione locale fu opera di Arcano ed Egidio, due pellegrini di ritorno dalla terra santa che vi fondarono una comunità monastica. L'abbazia dedicata al S.Sepolcro e ai quattro evangelisti è documentata a partire dall'anno 1012 ed è detta sorgere in località Noceati. Le prime fonti storiche parlano di una abbazia benedettina, poi passata tra 1137 e 1187 alla congregazione camaldolese nel territorio della diocesi di Città di Castello. Attorno al monastero si sviluppò successivamente il nucleo del centro cittadino che raggiunse la fisionomia attuale agli inizi del XIV secolo. Un elemento propulsore dello sviluppo del centro abitato fu il privilegio di organizzare il mercato settimanale nel giorno di sabato e una fiera annuale all'inizio di settembre, concesso all'abate dall'imperatore Corrado II nel 1038. Sulla fondazione esistono comunque ipotesi alternative fra cui quella del dott. Vincenzo Benini, che sostiene che il centro si sviluppi sulle ceneri di un solitario accampamento romano abbandonato a se stesso dopo la crisi dell'impero. A sostegno mancano prove documentali, ma lo studioso mette in relazione a questa tesi un monumento funebre romano (oggi al Museo Civico) e la pianta della parte antica della città, che pare ricalcare quella di un castrum romanum. Dopo la pubblicazione di questa ipotesi (1978), l'arch. Giovanni Cecconi in due studi apparsi nel 1992 e nel 1994 ha proposto la tesi dell'origine del Borgo, poi Sansepolcro, dal vicus romano di Voconianus (località Boccognano).
Sansepolcro (AR).wmv
Sansepolcro (former Borgo Santo Sepolcro), is a town and comune in Tuscany, Italy, in the province of Arezzo.Situated on the upper reaches of the Tiber river, Borgo was the birthplace of the painters Piero della Francesca, Raffaellino del Colle (a pupil of Raphael) and Angiolo Tricca. It was also the birthplace of the Italian mathematician Luca Pacioli.
Economy is based on agriculture. Industry includes manufacturing, food processing and pharmaceutics. It is the home of Buitoni pasta which was founded by Giulia Buitoni in 1827.According to the tradition, the town was founded around 1000 AD by two pilgrims (Arcanus and Aegidius), who founded here an oratory dedicated to Saint Leonardo (where now is the Cathedral) during their homecoming from the Holy Land, bearing a stone from the Holy Sepulchre (San Sepolcro). First historical mentions are slightly later, referring to the Benedictine Abbey, the Badia, built in that period, round which the walled commune clustered. During the conflicts between Guelfs and Ghibellines, Borgo's factions were headed by prominent local families, the Pichi, Bercordati, Graziani and Bacci.[1] The city was ruled from Milan, then by the Papacy; in 1367 Pope Urban V gave the town and its surrounding contada to Galeotto Malatesta family, whose heirs ruled it until control was assumed by Florence.
Sansepolcro è un comune di oltre 16.300 abitanti della provincia di Arezzo.Si trova in Toscana, al confine con Umbria e Marche. È il centro più popoloso della parte toscana dell'Alta Valle del TevereLa fondazione del centro abitato viene fatta risalire al X secolo; secondo la tradizione locale fu opera di Arcano ed Egidio, due pellegrini di ritorno dalla terra santa che vi fondarono una comunità monastica. L'abbazia, dedicata al Santo Sepolcro e ai Santi Quattro Evangelisti, è documentata a partire dall'anno 1012, ed è detta sorgere in località Noceati. Le prime fonti storiche parlano di una abbazia benedettina, poi passata - tra 1137 e 1187 - alla congregazione camaldolese, nel territorio della Diocesi di Città di Castello. Attorno al monastero si sviluppò, successivamente, il nucleo del centro cittadino che raggiunse la fisionomia attuale agli inizi del XIV secolo. Un elemento propulsore dello sviluppo del centro abitato fu il privilegio di organizzare il mercato settimanale nel giorno di sabato e una fiera annuale all'inizio di settembre, concesso all'abate dall'imperatore Corrado II nel 1038. Sulla fondazione esistono comunque ipotesi alternative, fra cui quella del dott. Vincenzo Benini ove si sostiene che il centro si sviluppi sulle ceneri di un solitario accampamento romano abbandonato a se stesso dopo la crisi dell'impero. A sostegno mancano prove documentali, ma lo studioso mette in relazione a questa tesi un monumento funebre romano (oggi al Museo Civico), la pianta della parte antica della città, che pare ricalcare quella di un castrum romanum. Dopo la pubblicazione di questa ipotesi (1978), l'arch. Giovanni Cecconi, in due studi apparsi nel 1992 e nel 1994, ha proposto la tesi dell'origine del Borgo, poi Sansepolcro, dal vicus romano di Voconianus.
Font : Wikipedia
Sansepolcro: anche il Museo civico aderisce a Notte magica tra arte, musica e improvvisazioni
Notte dei Musei, anche il Museo civico di Sansepolcro partecipa con liniziativa Notte magica tra arte, musica e improvvisazioni alla V edizione europea di promozione dei propri musei. Il Civico, sabato 13 maggio, rimarrà aperto, dalle ore 21 alle ore 24, ad ingresso libero. Il servizio di Anna Maria Citernesi.
Sansepolcro: Marconcini commenta il ritorno al Museo Civico della “Madonna della Misericordia”
L’Assessore alla Cultura del Comune biturgense ci parla del grande successo riscontrato dall’opera di Piero della Francesca durante l’esposizione a Milano e ci anticipa quelle che saranno le iniziative a livello culturale dei mesi a venire.
Il giallo della 'Resurrezione' di Sansepolcro
La straordinaria Resurrezione di Piero della Francesca, opera iconica del maestro quattrocentesco e simbolo di Sansepolcro, non fu dipinta sulla parete della Sala dei Conservatori della Residenza, l'antico palazzo del governo (oggi sede del Museo Civico) dove si trova ora e dove faceva bella mostra di sé già a metà Cinquecento -
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Resurrezione di Piero della Francesca. Sansepolcro Museo Civico
Inaugurazione del restauro. 24 marzo 2018
Sansepolcro (AR): la patria di Piero della Francesca ????❤️
Alla scoperta di un piccolo centro dell’Alta Val Tiberina, in provincia di Arezzo (Toscana).
Riprese- Patrizia Tramontano
Servizio, Voce e Montaggio- Christian Liguori
SANSEPOLCRO Il Borgo di Piero della Francesca - Tuscany - HD
© CLAUDIO MORTINI™◊ Il borgo delle torri e dei palazzi, sorto ai piedi dell’Appennino e che ha dato i natali a Piero della Francesca Sansepolcro. Porta della Toscana” posta ai piedi dell’ultimo tratto dell’Appennino toscano, Sansepolcro domina l’Alta Valle del Tevere, che si apre in un vasto anfiteatro montano e collinare, delimitato dall’Alpe della Luna, dalla Massa Trabaria, dalle colline della vicina Umbria e dai monti dell’Aretino e dell’Alpe di Catenaia.
Chiuso al suo interno da una cinta muraria delimitata dalle cannoniere di Bernardo Buontalenti e dalla pregevole Fortezza di Giuliano da Sangallo, il centro storico di Sansepolcro si caratterizza per un succedersi di pregevoli palazzi medioevali, con le caratteristiche torri, e rinascimentali e per le Chiese ricche di affreschi. Un centro storico che ha conservato sino ai giorni nostri i caratteri di un centro d’autore, profondamente legato al massimo figlio di questa terra: Piero della Francesca.
Il Museo Civico ospita opere di inestimabile valore, in particolare la Resurrezione e il trittico della Misericordia di Piero della Francesca, ma anche altre realtà museali quali Aboca Museum, il Museo della Vetrata Antica, la Cattedrale, che conserva il Volto Santo, crocifisso ligneo di epoca carolingia, le chiese di Santa Marta, Santa Maria delle Grazie, San Francesco, San Rocco e Sant’Antonio Abate, insieme alla Fortezza Medicea e alla Casa di Piero della Francesca, contribuiscono a rendere Sansepolcro impareggiabile meta di soggiorni culturali.
Territori Toscani Puntata 19 - Sansepolcro, Anghiari
La puntata è dedicata al territorio di pianura della Val Tiberina toscana per parlare di una vasta area di cerniera interregionale ma trascurata dal punto di vista delle infrastrutture. Infatti le incompiute E78 ed E45 la cosiddetta Due Mari Fano-Grosseto e la Orte-Ravenna, impediscono veloci comunicazioni e collegamenti viari. La Presidente dell’Unione Comuni della Val Tiberina, nonché Sindaco di Sansepolcro, Daniela Frullani, esprime il rammarico per i mancati interventi che impediscono di dare propulsione allo sviluppo anche turistico a terre storiche ricche di cultura ed arte come Anghiari, il cui Sindaco Riccardo la Ferla ha impostato il proprio mandato amministrativo gestendo un difficile equilibrio tra esigenze conservative e futuro tecnologico del borgo. Terre di Piero della Francesca, artista che resta tutt’oggi la maggior attrattiva dell’area come spiega La Direttrice del Museo Civico di Sansepolcro, Mariangela Betti. La Valtiberina Toscana è al 13mo posto tra i distretti tessili in Italia, ma la crisi ha colpito duramente anche l’area. In controtendenza la storia di Marcello Brizzi un giovane imprenditore di successo.
Restauro della Resurrezione di Piero, il Sottosegretario Borletti Buitoni a Sansepolcro
E’ finalmente finita l’attesa: stanno per iniziare i lavori di restauro della “Resurrezione” di Piero della Francesca. Il celebre affresco, eseguito tra il 1450 e il 1463 circa e conservato nel Museo Civico di Sansepolcro, ha rischiato grosso: il tempo e la mancanza di fondi per cure adeguate hanno messo in pericolo l’integrità dell’opera. Ma dove non arriva lo Stato, arriva la filantropia: sarà infatti Aldo Osti, ex dirigente della Buitoni negli anni '60-'70 ed oggi imprenditore in Svizzera, a finanziare il ripristino del capolavoro di Piero, con una donazione di 200mila euro, equivalente a circa due anni di lavori. L'imprenditore potrà seguire i progressi grazie ad una piattaforma creata appositamente e tramite un'applicazione per smartphone.
Ad in augurare le attività di restauro sarà il Sottosegretario al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Ilaria Borletti Buitoni. Sarà lei l’ospite d’onore della conferenza stampa in programma per venerdì 21 novembre, alle 12, presso la Sala della Resurrezione del Museo Civico di Sansepolcro.
DA BOCCA TRABARIA A SANSEPOLCRO
UN GIORNO AL MUSEO CIVICO DI SANSEPOLCRO ATTRAVERSANDO IL VALICO DI BOCCA TRABARIA E IL PASSO DI VIAMAGGIO A cavallo tra l’appennino tosco – romagnolo e quello umbro – marchigiano il paesaggio e la conformazione del territorio regalano agli amanti delle due ruote itinerari di grande fascino capaci di nascondere piacevoli e continue sorprese […]
Visita al museo Aboca di Sansepolcro
I coesisti del seminario Raccontare la terra, la terra si racconta in visita al museo Aboca di Sansepolcro.
Vittorio Sgarbi a Sansepolcro
Il Prof. Vittorio Sgarbi a Sansepolcro in visita al Museo Civico..piccola Lezione..prima della presentazione del suo ultimo libro