Nel segno della libertà
Il 9 dicembre è stata inaugurata presso il museo civico di Tolfa la mostra Nel segno della libertà. Un percorso artistico e culturale tra Italia e Cile. La mostra è rimasta aperta fino al 6 gennaio 2019.
Castiglion Fiorentino - Toscana - Tuscany
Castiglion Fiorentino (Arezzo) sorge su di un colle a 342 m s.l.m. è un borgo di antichissima origine, assiduamente frequentato prima dagli etruschi e poi in epoca romana, che conserva quasi intatta la cinta muraria medievale dominata dal Cassero. Non è un caso se nel piazzale del paese degli scavi archeologici hanno portato alla luce un’area sacra databile al V secolo a.C.
Nella Pinacoteca Comunale ospitata nella chiesa di Sant’Angelo sono conservate preziose opere di oreficeria del XIII secolo e alcuni pregevoli dipinti di Margarito, Taddeo Gaddi, Bartolomeo della Gatta e Giorgio Vasari. Il loggiato cinquecentesco di fronte Palazzo Comunale è un vero e proprio balcone architettonico da cui affacciarsi per godere il panorama della Val di Chio, tra la Valdichiana e la Valtiberina.
Notevole anche il Museo Civico Archeologico e di Scavo Archeologico sotterraneo: situato all’interno di Palazzo Pretorio, il museo raccoglie reperti archeologici rinvenuti nel territorio castiglionese e nell’area del Cassero. Di particolare interesse la ricostruzione parziale del tetto di un santuario etrusco databile tra la fine del V e gli inizi IV secolo a.C. Merita una visita anche il Museo d’Arte Sacra della Pieve (o Colleggiata) di San Giuliano, che ospita al suo interno opere dei secoli tra XV° e XVII°, tra cui spiccano un affresco di Luca Signorelli intitolato Compianto sul Cristo Morto e una pala di scuola robbiana raffigurante il Battesimo di Cristo.Un periodo ideale per visitare Castiglion Fiorentino può essere la primavera, in occasione magari del popolare Maggio Castiglionese, un mese ricco di eventi. La terza domenica di giugno è invece dedicata al Palio dei Rioni Castiglionesi, una corsa di cavalli che si svolge nella piazza Garibaldi, fuori le mura. Chiudiamo con una curiosità: nella frazione Manciano, per i Castiglionesi “La Misericordia”, è nato Roberto Benigni.
Licenza - Piccola Grande Italia
L’antico borgo di Licenza, ubicato sulla destra orografica del torrente omonimo da cui trae origine il nome, si arrampica a forma di cono su una collina contornata di ulivi.
Il centro abitato presenta ben conservato e leggibile l'impianto urbanistico medievale su cui svetta il maestoso Castello Orsini che domina la valle Ustica.
Lago di Bracciano - documentario I parte
Nella prima parte del documentario si esegue un volo in parapendio ed un percorso in kayak da Trevignano Romano ad Anguillara Sabazia.
Gli itinerari svolti a contatto con la natura, portano lo spettatore dalle spiagge frequentate del lago, alla rocca di Trevignano, un tempo a guardia dell'abitato, per passare poi al museo civico in cui sono conservati reperti di origine etrusca.
Giungendo ad Anguillara Sabazia si possono ammirare gli affreschi di palazzo Orsini, per visitare poi il museo della civiltà contadina ed i resti di alcune ville romane.
Il documentario ha superato le 150 programmazioni tv con visibilità in tutta Europa.
Regia di Walter Paesano
Maggiori info su
Inaugurazione Museo della Rocca
- InaugurazioneMuseodellaRocca.mp4 Youtube: “ Inaugurazione del Museo della Rocca“
Discorso di inaugurazione del Museo Civico della Rocca di S.Severa (Comune di S.Marinella – RM) di Flavio Enei, Direttore dei Musei Civici di Santa Marinella (RM), tenutosi il 27 aprile 2018 alla presenza del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e dell’Assessore al Bilancio Alessandra Sartore.
Falerone (Marche, Italy) Falerius Picenus, Roman Theatre and monumental Oak (manortiz)
LA QUERCIA DEL TEATRO ROMANO DI FALERONE
Gli auguri per il mio 70° compleanno sono arrivati a centinaia, e buona parte facevano riferimento al mio amore per i grandi alberi. Uno di essi, quello di Cristiana Colletti, mi ha riportato indietro nel tempo, tanto indietro, quando gli anni appoggiati sulle mie spalle non erano nemmeno la metà di quelli di ora. Era, infatti, l’autunno del 1979. Da poche settimane avevo deciso di realizzare un album di foto di grandi alberi. Per far questo, mi recai, ovviamente, a trovare per primi quelli di cui mi era nota l’esistenza, fra questi la Cerquabella di Piane di Montegiorgio, che conoscevo da quando ero ragazzo. La misurai: m. 5,60 la circonferenza del fusto, 34 metri il diametro della chioma. La celebre quercia, purtroppo, era già in condizioni molto precarie e se ne poteva prevedere una fine imminente che sarebbe arrivata 6 anni dopo. Mentre ero lì, con un mio parente toscano che mi accompagnava nel viaggio di ritorno verso Firenze, si avvicinò un vecchietto in motorino con in mano un ramoscello di circa 70 cm di lunghezza con il quale cominciò a misurare, anche lui, il fusto della pianta e, alla fine, sentenziò: “E’ più grande questa: qui ci entra 8 volte, nell’altra 7”. Mi feci subito spiegare dove fosse la quercia che era risultata ben i 7/8 di Cerquabella. Era proprio questa, accanto al Teatro Romano di Piane di Falerone. Era già, allora, una bellissima quercia. La circonferenza era di m. 4,70. Quando decisi che quell’album di foto sarebbe diventato un libro, che avrebbe avuto il titolo di “Marche, 50 alberi da salvare”, la quercia rimase a lungo compresa fra i 50; solo all’ultimo momento, soppiantata da altre più grandi, la relegai nel capitolo di alberi di secondario interesse.
Quando, 20 anni dopo, misi mano al rifacimento del libro scrivendo “Alberi Monumentali delle Marche”, la quercia aveva fatto un grande salto di qualità, diventando una delle più belle in assoluto delle Marche, fino alle misure attuali di m. 5,30 di circonferenza, 29 di altezza e 31,5 di diametro di chioma. Secondo don Alberto Cintio, che ne effettuò il carotaggio, la sua età sarebbe di 370 anni.
La quercia è un prodigioso connubio di grandezza, forza, armonia tanto che si racconta, su di essa, un aneddoto tutt’oggi inedito.
Sulle scalinate del Teatro si stavano girando alcune scene di un film che aveva, tra i protagonisti, il bravissimo, grande Gigi Proietti. Si stava approssimando l’ora di sospensione dei lavori e l’attore, disteso sui gradini ombreggiati dalla pianta, veniva sollecitato da qualcun altro della troupe affinché se ne andasse con loro. “E aspettate ‘n’attimo! – avrebbe risposto Proietti – lassateme godé ancora 5 minuti questa quercia meravigliosa (Valido Capodarca)
Quercia monumentale con un diametro di m. 5,20
Il teatro, di 50 metri di diametro, poteva ospitare circa 1600 persone, si erigeva per tre ordini, l'ultimo dei quali, purtroppo, è andato distrutto. Sopra le volte che coprivano gli ingressi principali (i paradoi) vi erano due piccoli terrazzi (chiamati tribune) che ospitavano da un lato il Pretore e dall'altro le vestali. Lungo il perimetro esterno dell'anfiteatro è possibile notare i fusti di 22 colonne che, come le gradinate, a loro tempo erano rivestite in marmo.
Il teatro si trova immerso nella campagna Picena, circondato da ulivi e vigneti, in una atmosfera molto calma e serena. Una maestosa quercia secolare domina la struttura rendendo ancora più suggestivo il paesaggio.
L'area archeologica comprende inoltre le cisterne romane (si trovano lungo la strada interna a poche centinaia di metri dal teatro) e i resti dell'anfiteatro, purtroppo inglobato dall'edilizia privata e dall'incuria del tempo. Molti dei numerosi reperti archeologici trovati nella zona hanno lasciato Falerone per Musei più blasonati, tra cui il Louvre di Parigi, che ospita le statue di Venere e Perseo. Interessanti reperti si trovano però ancore in città nel Museo Civico Antiquarum.
Il teatro durante l'estate ospita una prestigiosa stagione teatrale
from
I Mosaici del Fanun Voltumnae
La scoperta dei mosaici nell'area archeologica del Campo della Fiera a Orvieto dal quale riemerge l'antico Fanum Voltumnae, il tempio federale degli Etruschi
Museo della Navigazione di Santa Severa
Alla scoperta del Museo della Navigazione Antica di Santa Severa, nel Lazio (servizio di Antonella Pitrelli)
Tirreno Adriatica 2010. Santa Marinella ( Rm) -- Civita Castellana.
Land Rover Tour 4 Days 2010 with Registro Italiano Land Rover.
1. day from Santa Marinella ( Castello di Santa Severa with Museo Civico Archeologico del Mare e della Navigazione ) to Civita Castellana.
Il Civico Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Anticoli Corrado
Il direttore, Manuel Carrera, racconta la storia del Museo di Anticoli Corrado, paese delle modelle e degli artisti.
Cavallini della Giara da vicino HD
La fama della zona è legata principalmente alla sua selvaggia e incontaminata bellezza, abitata da animali rarissimi. L'area è infatti frequentata dall'unico branco (circa 700 esemplari) esistente in Italia e in Europa di cavalli selvatici meglio noti come cavallini della Giara i quali si dividono in tre diverse razze: cavallo sardo propriamente detto, acchettone e acchetta.
Il primo ha altezza massima al garrese di 148 cm (normalmente 125-132), gli altri due sono progressivamente più piccoli, fino ai circa 100-110 cm per il tipo acchetta;
il peso medio può variare dai 170 ai 220 kg
Anticoli Corrado - Roma (1/2) - Borghi d'Italia (TV2000)
Anticoli Corrado si trova a 58 km da Roma, nel cuore della Valle dell'Aniene, su uno sperone roccioso a 508 metri sul livello del mare e conta circa 1000 abitanti. Il paese nasce come castellum ovvero un villaggio fortificato con funzione di difesa.
Anticoli Corrado è conosciuto anche come il paese degli artisti e delle modelle.
#4 Vulci e il Castello Medievale della Badia (l'archeologia ai tempi della Gopro)
scende la sera e intorno al Castello della Badia di Vulci la luce si accende di blu: è così che il castello Medievale rimane lì ad osservarti mentre cammini...
LEGGI il mio post sul Castello di Vulci:
Playlist del Castello di Vulci:
*nel PC se vuoi vedere il video in risoluzione HD clikka sulla rotella nell'angolo in basso a destra del video, e scegli il formato :) *
PER NON PERDERE IL PROSSIMO VIDEO iscriviti al canale:
Segui il mio BLOG:
ARCHEOTIME:
Il mio lavoro:
Vieni a scoprire qualcosa in più su di me su INSTAGRAM:
twitter:
facciamo AMICIZIA?
ci incontriamo su GOOGLE+ ?
Google+ ArcheoTime:
video: Gopro hero 4 silver
foto: canon eos 1100D
Gruppo Archeologico Romano - Ischia di Castro 2016 Tutto Passerà
Viterbo racconta i suoi Eroi, Mostra di documenti e reperti della Prima Guerra mondiale
Viterbo 3 Novembre 2015. 100° Anniversario della I Guerra Mondiale 1915-2015. Viterbo racconta i suoi Eroi, Mostra di documenti e reperti, Palazzo papale, Sala Alessandro IV.
Sono esposti: moto, biciclette, fucili, elmi, pugnali, documenti, manifesti, foto, medaglie, tutti originali.
La mostra è aperta dal 3 all'8 Novembre 2015, dalle 10 alle 19, l'ingresso è libero.
L'evento è organizzato dall’Associazione culturale “Guzzisti Etruschi”, dal suo presidente, Eduardo Lo Vacco e dal curatore della mostra stessa, Stefano Filippi.
Ripresa con iPhone6 di Mauro Galeotti per il quotidiano lacitta.eu
Pietracassa 1507
Una lettera di Marsilio Uguccioni, castellano della Rocca di Pietracassa (Lajatico) nel 1507, apre un capitolo di storia delle guerre di Toscana -- in particolare nel conflitto tra Pisa e Firenze, la 'Guerra di Pisa' -- che è raccontato dalle strutture e dalle stratificazioni della rocca emerse nei lavori di scavo condotti durante le opere di restauro del 2011-2013
Bracciano (RM), l'immondizia tra le antiche vestigia etrusche e romane
ETRURIA MERIDIONALE: CUPINORO.
DISCARICA COMPRENSORIALE/AREA ARCHEOLOGICA
Si premette che è datata 17 novembre 1992 una comunicazione del soprintendente della Soprintendenza Archeologica per l'Etruria Meridionale Dr. Giovanni Scichilone nella quale veniva segnalata la presenza di testimonianze di epoca romana individuate durante i lavori di sbancamento per la costruzione della discarica nella località Cupinoro.
All'epoca il soprintendente invitava a concordare un programma di tutela e/o di eventuale valorizzazione della medesima presenza al fine di non creare danneggiamenti alla struttura antica.
Pochi anni dopo, in una lettera del 27 giugno 2000, la stessa soprintendenza, diretta dalla Dott. ssa Anna Maria Moretti, ribadì che l'area di Cupinoro è inserita nel PTPR, revisione dei precedenti PTP, ambito territoriale n. 3, come area Archeologica, ai sensi dell'art. 13, comma 2 della L.R. 24/98, quindi l'area è sottoposta a tutela.
Nel catalogo del Museo Civio di Trevignano Romano (Trevignano Romano. Museo Civico e area archeologica. Tipografia La Piramide, Roma, 2002) è, inoltre, dichiarato che A sud di Bracciano, nelle località di S. Giuliano, Fontanile dell'Aspro, Cupinoro, Macchia Muraccioli, il fenomeno della depredazione da parte di scavatori clandestini ha reso noto un settore di notevole interesse storico-archeologico.
Purtroppo le indagini archeologiche e lo studio dei documenti storici hanno riguardato parzialmente solo alcuni centri, mentre la fascia intermedia ove è collocata la località di Cupinoro, a parte Caere, non è mai stata interessata da indagini sistematiche ed approfondite, ma non per mancanza di dati: non dobbiamo pensare ad un territorio vuoto dal momento che sono molte le segnalazioni di ritrovamenti casuali di frammenti di manufatti antichi di epoche diverse effettuati durante semplici lavori agricoli nei terreni circostanti a partire da Castel Giuliano e solo malamente o per nulla segnalati alle autorità.
È un territorio che meriterebbe una speciale tutela di conservazione volta ad evitare qualsiasi provvedimento dannoso per le vestigia del passato poco note ed ancora da scoprire.
Si invita la competente Soprintendenza a verificare la portata culturale della zona circostante Cupinoro sia in quanto area di interesse archeologico sia in quanto area intermedia tra due aree di notevole interesse archeologico, storico, storico-artistico, paesaggistico ed ambientale, quindi turistico.
La necessità di indagini e ricognizioni territoriali, con l'ausilio di tecniche moderne, è volta a localizzare testimonianze ancora sepolte sotto la terra (o sotto l'immondizia) ed a preservarle per quando sarà possibile efettuare studi sistematici dell'area volti a definire ed a chiarire la natura delle vestigia stesse.
Bracciano, 13 maggio 2014
Elena Felluca
Ha vinto il NO. Interviste a Doriano Mazzini e Alessandro Starnini
12 novembre 2018: il Comitato per il No esprime la sua gioia per il risultato del referendum consultivo per la fusione dei Comuni di Rapolano Terme e Asciano dove la maggioranza dei cittadini ha bocciato la fusione. I dati del referendum sono inconfutabili: in totale, nel computo complessivo delle urne dei comuni di Asciano e Rapolano, la somma dei NO, 2546, supera abbondantemente quella dei SI, 1938. Nel solo Comune di Rapolano Terme, netta vittoria per il NO che ha toccato il 70% circa delle preferenze (1834 voti).
Storie della storia d'Abruzzo di Camillo Chiarieri
Affollata presentazione al Comune di Pescara per l’ultima fatica di Camillo Chiarieri, Storie della storia d’Abruzzo, un progetto Neoedizioni, Media Macondo in collaborazione con TeleAesse sita a Castel di Sangro (Aq). Pubblico ordinatamente in coda per acquistare le oltre 300 pagine del volume con le efficaci illustrazioni di Valerio Perilli. Con stile accattivante Camillo Chiarieri, divulgatore storico e guida turistica, racconta la nostra regione anche dal punto di vista degli ultimi. Dopo il successo del libro La Bella Pescara Menabò Edizioni, l’autore ha offerto nuova materia di riflessione sulle radici, spesso poco note, dell’Abruzzo.
Ha moderato l’incontro Angela Curatolo che dirige il Giornale di Montesilvano: un serrato dibattito con vari ospiti come il presidente del Consiglio comunale Antonio Blasioli e lo storico dirigente dell’Archeoclub Giulio de Collibus: non sono mancate le polemiche sull’urgenza di valorizzare il patrimonio artistico locale come hanno sottolineato Maria Ruggeri, archeologa, già direttrice del Museo Nazionale Villa Frigerj di Chieti e Nazareno Di Giovanni presidente provinciale dell’Unione delle Pro Loco Italiane, da sempre in prima linea per far conoscere il nostro Paese.
“L’intento è quello di riportare alla luce la storia comune degli abruzzesi - ha dichiarato ad Angela Curatolo il presidente del Consiglio Comunale di Pescara l'avvocato Antonio Blasioli - in modo che, condivisa da tutti, essa possa essere fondamento per la costruzione di un Abruzzo unito e solidale, che dal suo passato tragga forza e conoscenza per affrontare il futuro. Una singolare narrazione, come quella che Camillo Chiarieri ha fatto in tanti appuntamenti tutti frequentatissimi che abbiamo sostenuto perché la nostra storia fosse un patrimonio condiviso ai più. Ha funzionato e sono certo che anche questo libro avrà una strada lunga e di successo davanti a sé”.
ALESSANDRO MORESCHINI ANTICOLI CORRADO (Rm) 20 - 21 - 02-2010.f4v
DIALETTO DI CASTELMADAMA ROMA