Pinerolo ( To ): Il museo di arte preistorica e il museo Etnografico
Immagini di Roberto Fadda
Preistoria e Arte Rupestre - Alpi Occidentali
PREHISTORY AND ROCK ART IN THE WESTERN ALPS
This video was produced in 1987 by the National Museum of the Mountain of Turin in collaboration with the CeSMAP - Center of Studies and Museum of Prehistoric Art in Pinerolo, Italy, on the occasion of a major exhibition at the Monte dei Cappuccini Museum Rock Art in the Western Alps - from the Po Valley to the Valchiusella. The video shoots was integrated by the RAI-TV services of the journalist Gigi Marsico, made during the archaeological excavations of the CeSMAP, in the prehistoric sites of Balm 'Chanto (Copper Age) and Roc del Col (Bronze Age), very important high-altitude settlements in the Cottian Alps.
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PREISTORIA E ARTE RUPESTRE NELLE ALPI OCCIDENTALI
Questo video fu prodotto nel 1987 dal Museo Nazionale della Montagna di Torino in collaborazione con il CeSMAP - Centro Studi e Museo d'Arte Preistorica di Pinerolo, Italia, in occasione di una grande mostra al Museo del Monte dei Cappuccini Arte Rupestre nelle Alpi Occidentali - dalla Valle Po alla Valchiusella. Le riprese televisive furono integrate dai servizi RAI-TV del giornalista Gigi Marsico effettuate durante gli scavi archeologici del CeSMAP nei siti preistorici di Balm' Chanto (Età del Rame) e di Roc del Col (Età del Bronzo), importantissimi insediamenti di alta quota nelle Alpi Cozie.
Pinerolo alle porte d'Italia. Intervista al Prof. Dario Seglie
Il professor Dario Seglie, Direttore del Cesmap (Centro Studi e Museo d'Arte Preistorica ) di Pinerolo illustra le iniziative per i 150 anni dell'Unità d'Italia.
In città le celebrazioni inizieranno già il 12 marzo con l'iniziativa: «I MOTI DEL 1821 A PINEROLO AURORA DEL RISORGIMENTO».
RAI - Jbel Sarhro - Africa - CeSMAP/INSAP
Jbel Sarhro, a national park between the Atlas mountains and the Sahara desert.
A Project realized by CeSMAP - Study Center and Museum of Prehistoric Art in Pinerolo, Italy and the INSAP - Institute for Archeology and Heritage of Rabat, Morocco.
The video was made by Maurizio Menicucci of the Italian RAI TV during the Missions in Africa (2002 - 2012).
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Jbel Sarhro, un parco nazionale tra le montagne dell'Atlante e il deserto del Sahara.
Un progetto realizzato dal CeSMAP - Centro Studi e Museo di Arte Preistorica di Pinerolo, Italia e l'INSAP - Istituto di Archeologia e Patrimonio di Rabat, Marocco. Il video è stato realizzato da Maurizio Menicucci della RAI TV italiana durante le Missioni in Africa (2002 - 2012).
Handpas - Mani Del Passato - Documentario Didattico
HANDPAS - MANI DEL PASSATO. Documentario didattico che presenta per le scuole e per il pubblico le prime espressioni della spiritualità umana, risalenti a 40.000 anni fa. Versione italiana a cura del CeSMAP del Progetto internazionale HANDS FROM THE PAST (Manos del Pasado), sotto l’egida della UE – Unione Europea, partner il Dipartimento di Archeologia dell’Extremadura, Spagna, l’Instituto Terra e Memoria di Tomar, Portogallo ed il CeSMAP – Centro Studi e Museo d’Arte Preistorica di Pinerolo, Italia. Dip. Didattico: didatticacesmap@alice.it
HANDPAS - HANDS OF THE PAST. Educational documentary that presents for the schools and for the public the first expressions of the human spirituality, dating 40,000 years ago. Italian version by CeSMAP of the International Project HANDS FROM THE PAST (Manos del Pasado), under the aegis of the EU - European Union, partners the Department of Archaeology of Extremadura, Spain, the Instituto Terra e Memoria of Tomar, Portugal, and the CeSMAP - Studies Center and Museum of Prehistoric Art of Pinerolo, Italy. Didactic Dept: didatticacesmap@alice.it
DIS-ORDINE
DISORDER - ORDER - DISORDER
Tere Grindatto is an Italian artist who has produced excellent artworks since 1962. Professor at the Albertina Academy of Fine Arts - Artistic High School in Turin, she has made important solo exhibitions in Italy and abroad. As a designer of museums, exhibitions and cultural events, she has always developed projects in the sector also for the CeSMAP - Center of Studies and Museum of Prehistoric Art in Pinerolo. This video (Shooting of Joy Kawalko; Editing and music by Luca Storero) presents a wide panorama of her artistic production.
DISORDINE - ORDINE - DISORDINE
Tere Grindatto è un'artista italiana che ha prodotto opere eccellenti fin dal 1962. Professoressa all'Accademia Albertina di Belle Arti - Liceo Artistico di Torino, ha realizzato importanti Mostre personali in Italia ed all'estero. Come progettista di Musei, mostre ed aventi culturali ha sempre sviluppato progetti del settore, anche per il CeSMAP - Centro Studi e Museo d'Arte Preistorica di Pinerolo. Questo video (Riprese di Joy Kawalko; Editing e musica di Luca Storero) presenta un ampio panorama della sua produzione artistica.
Mostra Internazionale SAHARA MARI DI SABBIA E DI ROCCE – Genti ed Arte Rupestre del Nord Africa
Mostra Internazionale SAHARA MARI DI SABBIA E DI ROCCE
Genti ed Arte Rupestre del Nord Africa
A cura di:
CeSMAP – Centro Studi e Museo d’Arte Preistorica, Museo Civico
di Archeologia e Antropologia – Pinerolo, Italia
con la collaborazione di:
INSAP – Institut National des Sciences de l’Archéologie et du Patrimoine
Ministère de la Culture, Rabat, Maroc
Video Produzione: Davide Lerda
Pinerolo luglio 2017 parte 2°
Era capoluogo dell'omonimo circondario, posto ad ovest della provincia, allo sbocco in pianura della Val Chisone, dista circa 37 chilometri a sud-ovest da Torino sulla strada del Sestriere che collega il capoluogo con il colle del Monginevro.
Storia
Il territorio di Pinerolo risulta abitato sin dalla preistoria, come dimostrano i ritrovamenti di bracciali, asce, scalpelli e frammenti di utensili bronzei avvenuti nei pressi di Piazza Guglielmone nei primi anni '70. La dominazione romana ha la più celebre testimonianza nella necropoli della Doma Rossa, venuta alla luce durante i lavori per la realizzazione dell'autostrada Torino-Pinerolo nel 2003, indizio di una presenza presumibilmente agricola nel territorio di Riva di Pinerolo.
Il toponimo di Pinerolo appare per la prima volta nel 981 con il nome Pinarolium (pineta) in un diploma di Ottone II con il quale si confermavano al vescovo di Torino le proprietà, i diritti e i privilegi sulla città goduti dai suoi predecessori. In questo periodo Pinerolo non era una vera e propria città, bensì una Corte formata dai borghi di San Verano, San Pietro Val Lemina, San Maurizio (il borgo alto di Pinerolo, comprendente il castello abbattuto nel 1696) e San Donato (borgo basso). All'epoca, di tali villaggi San Verano era il più importante, trovandosi all'imbocco della Val Chisone. Nel 1064 la città fu ceduta ai benedettini dell'abbazia di San Verano, oggi Abbadia Alpina, per volere di Adelaide di Susa. Contro le rivendicazioni del vescovo di Torino, appoggiate da un diploma di Federico I, i pinerolesi insorsero in difesa dei benedettini, guadagnando così le libertà comunali.
Conobbe lotte e ribellioni sotto Tommaso I di Savoia che l'aveva occupata nel 1220 e forti contrasti con l'abbazia di San Verano la quale, nel 1243, rinunciò ai suoi diritti in favore di Amedeo IV di Savoia e del fratello Tommaso II di Savoia. Sotto Tommaso ed i suoi discendenti del ramo di Acaia ebbe pace e prosperità: eletta nel 1295 capitale dei loro possedimenti in Piemonte, rimase tale fino all'estinzione del ramo dei Savoia-Acaia nel 1418, quando Amedeo VIII riunì in un solo Stato tutti i possessi dei Savoia in Italia e in Francia.
Subì la dominazione francese dal 1536 al 1574, dopo il quale ricevette il titolo di città dal conte Emanuele Filiberto di Savoia. Fu nuovamente occupata dalla Francia in virtù del trattato di Cherasco (1631). Il cardinale Richelieu affidò allora a Vauban, il più grande ingegnere militare francese dell'epoca, il compito di rendere Pinerolo una straordinaria fortezza destinata a garantire alla Francia il controllo dell'Italia Settentrionale.
A spese di continui espropri di beni e terreni, furono restaurate le mura cittadine, il castello venne ricostruito, la cittadella fu ampliata. Rimanevano alla città due sole porte, quella di Francia e quella di Torino. Molti laboratori artigiani furono demoliti e gli operai trasferiti a Lione, la cui industria venne potenziata a scapito di quella pinerolese. La fortezza di Pinerolo, il Donjon, fu usata anche come prigione, dove Luigi XIV mandava i suoi nemici, tra i quali il misterioso personaggio noto come Maschera di Ferro.
Pinerolo fu riconquistata da Vittorio Amedeo II di Savoia nel 1696, ma prima di andarsene il Re Sole fece saltare la cittadella e il castello. Carlo Emanuele III ottenne da Benedetto XIV la nomina di Pinerolo a sede vescovile. Il commercio si riprese, la popolazione passò da 5 000 a 7 000 abitanti e tornarono a fiorire gli ordini religiosi.
Nel 1801 il Piemonte venne annesso alla Francia e Pinerolo fu per l'ultima volta occupata dai Francesi, fino al 1814 con la caduta di Napoleone e del suo impero e il ritorno del Piemonte a Vittorio Emanuele I. Nel 1821 ebbe inizio da Pinerolo il movimento insurrezionale capeggiato da Santorre di Santa Rosa e Guglielmo Moffa di Lisio, che preludeva al Risorgimento italiano. Iniziò un periodo di sviluppo economico ed edilizio: ponti, strade, ferrovie (la linea Torino-Pinerolo è inaugurata nel 1854), che facilitano i commerci con la Liguria e con il resto della regione.
Nel 1848 fu fondata a Pinerolo la prima società di Mutuo Soccorso d'Italia, la Società generale degli operai creata per «...l'unione, la fratellanza, il mutuo soccorso e la scambievole istruzione». Nel 1849 fu trasferita in città (proveniente da Venaria Reale) la Scuola d'Applicazione di Cavalleria (soppressa nel 1945), ora sede, tra l'altro, del Museo nazionale dell'arma di cavalleria e del Museo di Arte Preistorica. Dalle valli laterali affluì in città nuova popolazione: gli abitanti passarono da 12.000 nel 1819 a 18.000 nel 1890. Partecipò attivamente alla Resistenza italiana. È a Pinerolo che l'8 settembre 1974 vennero arrestati i terroristi, fondatori delle Brigate Rosse, Renato Curcio ed Alberto Franceschini.
Nel XX secolo Pinerolo vide un'ulteriore industrializzazione, con la nascita di nuovi stabilimenti
Museo del Gusto
Frossasco, Pinerolo (To) Italy
Uno dei più DeGustosi Musei d'Italia
Let's seize the day
Le coppelle del Rocce Ré .m4v
Le coppelle del Rocceré, Valle Maira, Roccabruna (Cuneo)
I pastori che frequentavano il Roccere' con le greggi conoscono da sempre le coppelle, fenomeni originali ma non funzionali alle loro attività.
A metà degli anni 70 Roberto Isoardi - esperto cultore dei monti di valle Maira - segnala la curiosità a Luigi Massimo, che nel 1976 scrive un articolo su Cuneo Provincia Granda, la curiosità diventa di dominio pubblico.
Passano gli anni e ad inizio anni 90 se ne interessa anche Riccardo Baldi, socio del Centro Studi e Museo di Arte Preistorica di Pinerolo, appassionato ed esperto in materia con rapporti a più livelli.
Un disastro forse doloso colpì la media e bassa valle Maira nell'inverno del '90. La neve tardò a scendere. Un incendio devastò la foresta mettendo a dura prova istituzioni e volontari, ma -- ironia della sorte -- rese più facile l'esplorazione.
Ettore d'Aquino, noto archeologo, scoprì RocceRé nel 1995 a seguito di un articolo di Baldi, lo contatta, compie studi in loco, ma la morte ne interrompe le ricerche
Fra gli elementi significativi viene individuato un focolare, presunti dolmen, un esame al carbonio 14 porta d'Aquino a datare nel neolitico i resti di quel focolare: le date sono quindi intorno a 5000 anni fa. Le coppelle sono riconosciute databili nella stessa epoca, anche in base a siti simili in altre zone della Terra.
La Soprintendenza ai beni archeologici della Regione Piemonte avvalora le coppelle già in quegli anni. Baldi rende noto a livello internazionale il fenomeno. Ma sul territorio non succede nulla.
L'anno scorso, 2009, circa 20 anni dopo, il consigliere comunale Walter Isoardi ravviva l'interesse intorno al Rocceré, primo scopo quello di ridisegnare e frequentare i numerosi sentieri testimoni di una zona bellissima.
Walter incontra le coppelle, si incuriosisce, si informa, cerca Riccardo Baldi, a novembre 2009 avviene un incontro in Comune. Un articolo sul Corriere di Saluzzo e vari servizi su Cuneo sette e altri settimanali a Bra e a Saluzzo contribuiscono a far parlare delle coppelle. Viene di nuovo interessata la Soprintendenza e i quadri dirigenti regionali, che si dimostrano attenti e pronti a suggerire
modi di ulteriore valorizzazione.
Nasce un nuovo fermento sulle coppelle preistoriche, si avanzano ipotesi sui loro scopi, a cosa servivano, chi le ha fatte circa 5000 anni fa anni fa e perché: sacrifici, zona sacra e magica per la presenza di acque in quota, posizione geografica al centro di un anfiteatro di monti dal Rosa al Viso al monregalese, alle Langhe alle colline torinesi, presunto potere taumaturgico delle polveri ottenute
scalfendo con la quarzite lo gneiss (pensando a una sorta di polvere magica che aiuti a guarire, la polvere viene prelevata, resta la coppella).
Nella zona e nelle numerose balme presenti necessari ulteriori studi. Qui forse vi era un insediamento umano. La pianura ricca di paludi e foreste era invivibile. Il clima era piu' mite. Tanto che a queste quote - 1829 metri la cima, 1712 e 1641 i colli piu' vicini (della ciabra e di Balmascura) -- ipotizzabile un insediamento umano.
Il sito è di valore come i più noti del monte Bego nella vicina valle della Meraviglie, nei pressi di San Dalmazzo di Tenda, nel parco nazionale francese del Mercantour o come quelli della lombarda valle Camonica.
In valle Maira i numeri delle coppelle rinvenute sono cresciuti: prima 3000, poi 4000, poi 5000, ora -- primavera 2012 - si è arrivati a stimarne almeno 10.000.
Lo sforzo degli amici volontari che lavorano per la valorizzazione dell'intera area fra Maira e Varaita - con epicentro Roccabruna ma con interessanti appendici anche a Valmala, Melle, Villar, Busca - continua.
Grotta dei Cavalli - San Vito Lo Capo (TP)
Regione Siciliana
Assessorato dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana
Dipartimento dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana
Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Trapani
Conoscenza, Tutela e Valorizzazione dei Beni Culturali e Ambientali
U.O.4 -Sezione per i beni archelogici
Istituto Tecnico Economico e Tecnologico Girolamo Caruso Alcamo (TP)
Autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Trapani al ITET Girolamo Caruso per il rilievo grafico e fotografico delle raffigurazioni pittoriche e delle incisioni nella Grotta dei Cavalli di San Vito Lo Capo (TP)
Prot. Nr 1467 del 22 marzo 2019
CeSMAP - Centro Studi e Museo d'Arte Preistorica di Pinerolo
Autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Trapani al CeSMAP per il rilievo grafico e fotografico delle raffigurazioni pittoriche e delle incisioni nella Grotta dei Cavalli di San Vito Lo Capo (TP)
Prot. Nr 1007 del 27 Febbraio 2019
RINGRAZIAMENTI
-Dott. Guazzelli Riccardo Soprintendente della Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Trapani
-Prof.ssa Mione Vincenza Dirigente Scolastica dell'Istituto Tecnico Economico e Tecnologico Girolamo Caruso Alcamo
-Prof. Filippi Antonino Consiglio nazionale Gruppi Archeologici d'Italia e ricercatore indipendente
-Prof. Seglie Dario Direttore del CeSMAP, Politecnico di Torino e di Tomar
-Avv. Ricchiardi Piero Presidente del CeSMAP - Centro Studi e Museo d'Arte Preistorica di Pinerolo - Museo Civico di Archeologia e Antropologia
-Prof. Cottone Enzo Rosario docente dell'ITET Girolamo Caruso
-Prof. Munna Enzo Giuseppe docente dell'ITET Girolamo Caruso
-Prof. Saracino Giuseppe docente dell'ITET Girolamo Caruso
-Dott.ssa Iemmola Crystel cine operatrice
-Ing. Iraci Leonardo Esperto di rilievo 3D
-De Simone Fabio Esperto Esperto di rilievo 3D e Realtà Vituale
-Monticciolo Matteo alunno per le riprese video e rilievi 3D
-Savarino Marco alunno per le riprese video e rilievi 3D
Grotta dei Cavalli - San Vito Lo Capo (TP)
Regione Siciliana
Assessorato dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana
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Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Trapani
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RINGRAZIAMENTI
-Dott. Guazzelli Riccardo Soprintendente della Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Trapani
-Prof.ssa Mione Vincenza Dirigente Scolastica dell'Istituto Tecnico Economico e Tecnologico Girolamo Caruso Alcamo
-Prof. Filippi Antonino Consiglio nazionale Gruppi Archeologici d'Italia e ricercatore indipendente
-Prof. Seglie Dario Direttore del CeSMAP, Politecnico di Torino e di Tomar
-Avv. Ricchiardi Piero Presidente del CeSMAP - Centro Studi e Museo d'Arte Preistorica di Pinerolo - Museo Civico di Archeologia e Antropologia
-Prof. Cottone Enzo Rosario docente dell'ITET Girolamo Caruso
-Prof. Munna Enzo Giuseppe docente dell'ITET Girolamo Caruso
-Prof. Saracino Giuseppe docente dell'ITET Girolamo Caruso
-Dott.ssa Iemmola Crystel cine operatrice
-Ing. Iraci Leonardo Esperto di rilievo 3D
-De Simone Fabio Esperto Esperto di rilievo 3D e Realtà Vituale
-Monticciolo Matteo alunno per le riprese video e rilievi 3D
-Savarino Marco alunno per le riprese video e rilievi 3D
PORTE APERTE A PINEROLO
Servizio di Primantenna su Porte Aperte a Pinerolo
Primo approccio alla storia dell'arte
Commento a voluttuose immagini di donne
Ritrovata la pensionata a San Secondo di Pinerolo
E’ stata ritrovata poco fa Rosa Delizia. La pensionata era in un prato dietro via Godino Delio a San Secondo di Pinerolo. La donna è stata portata in ospedale per accertamenti. Si era allontanata ieri, nel tardo pomeriggio, da Casa Turina. Le ricerche, partite ieri sera, hanno visto lavorare insieme i carabinieri della Compagnia di Pinerolo, i vigili del fuoco, gli Aib di San Secondo di Pinerolo insieme al nucleo cinofili.
Grotta dei Cavalli - San Vito Lo Capo (TP)
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Autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Trapani al CeSMAP per il rilievo grafico e fotografico delle raffigurazioni pittoriche e delle incisioni nella Grotta dei Cavalli di San Vito Lo Capo (TP)
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RINGRAZIAMENTI
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-Monticciolo Matteo alunno per le riprese video e rilievi 3D
-Savarino Marco alunno per le riprese video e rilievi 3D
nato in campo lavoro nazista. Pinerolo
leggi articolo su vocepinerolese.it
Intervista con Simona Sanchirico di EDIARCHE'.mp4
Il progetto I salone delleditoria archeologica, promosso dalla Ediarché Srl, consiste nella realizzazione di una fiera espositiva e manifestazione culturale avente come protagonista principale il libro di archeologia intorno al quale è prevista lorganizzazione di una serie di eventi legati alleditoria e allarcheologia. Centro della manifestazione è lesposizione-vendita di libri di archeologia, storia e storia dellarte antica, allinterno di stand espositivi nellambito della sede prescelta, la Soprintendenza al Museo Nazionale Preistorico Etnografico Luigi Pigorini. La prestigiosa istituzione pubblica è al servizio della società multiculturale e del suo sviluppo civile, impegnata nella ricerca, nella salvaguardia e nella promozione della comunicazione - a fini conoscitivi, educativi e ricreativi - del patrimonio materiale e immateriale d'interesse paletnologico ed etnoantropologico.
Un ricco programma di eventi collaterali di elevato valore culturale accompagna lesposizione-vendita.