Chiostro del Convento di Sant'Umile da Bisignano.flv
Chiostro del Santuario di sant'Umile da Bisignano
Visita a Santa Sofia d'Epiro, Abbazia Sant'Adriano e Bisignano
Domenica 24 maggio 2015. Santa Sofia d'Epiro: chiesa di rito greco-cattolico di Sant'Atanasio; museo del costume albanese. San Demetrio Corone: abbazia basiliana di Sant'Adriano. Bisignano: ceramiche, santuario di Sant'Umile, visita al centro storico, laboratorio del liutaio Francesco Pignataro, cattedrale di Santa Maria Assunta.
Al Comune di Bisignano inaugurato lo sportello per l'area industriale
Inaugurazione dello sportello Corap per l'area industriale al Comune di Bisignano.
Video servizio RTT Teletebe a cura di Massimo Maneggio (del 12 marzo 2018)
Umile Bisignano. Progetto Bisignano Risuona. Cosenza, 14 Novembre 2013
Didascalia: Umile Bisignano, sindaco di Bisignano. Bisignano, un borgo che vive: il progetto per il riscatto culturale ed economico della città.
Presentazione del progetto Bisignano risuona.
Cosenza, 14 Novembre 2013
Cosenza: la Fondazione Carical sostiene i liutai di Bisignano
Bisignano, risuona la storia di un borgo che vive: è il progetto, sostenuto da Fondazione Carical, Regione Calabria, Provincia di Cosenza, Camera di Commercio e Banca di Credito Cooperativo Mediocrati, che punta a conservare e valorizzare l'enorme patrimonio storico della liuteria di Bisignano, rappresentato soprattutto dalla produzione della famiglia De Bonis. Gli obiettivi del progetto sono 4: l'apertura del Museo della Liuteria, la riqualificazione del borgo storico di Bisignano, la realizzazione del Festival della chitarra battente e degli strumenti musicali a corda e la riapertura della scuola di formazione per maestri liutai, alla quale affiancare un corso per gli istituti di pena minorili. Anche la famiglia De Bonis è molto soddisfatta per il traguardo raggiunto.
Cosenza: truffe online, 4 persone arrestate
Quattro persone sono state arrestate dai Carabinieri e dalla polizia postale per 60 truffe online perpetrate sull'intero territorio nazionale, per un danno complessivo di circa 20.000 euro. Tre degli arrestati appartengono allo stesso nucleo familiare. Si tratta di due fratelli e della moglie di uno dei due. Il gruppo pubblicava degli annunci per la vendita di auto storiche e pezzi di ricambio, copiati da siti stranieri, e, una volta incassato il denaro delle vendite, scomparivano. Gli arrestati vivono tutti a Bisignano.
Santuario di S.Francesco di Paola (CS)
Il Santuario di San Francesco di Paola sorge nella parte alta e collinare della cittadina di Paola, città natale di San Francesco, in una valle costeggiata da un torrente e ricca di vegetazione. È meta di pellegrinaggio da tutto il sud Italia, specialmente dalla Calabria, di cui San Francesco è patrono. Custodisce parte delle spoglie del Santo (le restanti si trovano a Tours in Francia).
Nel 2000, in occasione del Giubileo è stata aperta al culto una nuova aula liturgica progettata da Sandro Benedetti.
Davanti al Santuario vi è un ampio piazzale, al limite del quale si erge la facciata principale del tempio. A destra dell’ingresso principale, vi è un arco tramite il quale si accede alla parte laterale del santuario, in cui si trovano l’ampia basilica moderna (inaugurata nel 2000)e la fonte della cucchiarella,alla quale sogliono bere i pellegrini.
Accanto a questa è esposta una bomba inesplosa, caduta nel torrente accanto al Santuario durante un bombardamento anglo-americano nel mese di agosto del 1943,che non danneggiò il Santuario. Continuando si accede al Ponte del Diavolo e ad un sentiero al termine del quale si trova un luogo che fu rifugio del Santo nei suoi anni giovanili.
Entrando nel Santuario per l’ingresso principale, si accede a due ambienti semi-aperti iniziali. Nel primo sono conservate diverse lapidi, datate fra il XVI ed il XX secolo, che ricordano varie ricorrenze ed eventi riguardanti il Santuario, mentre il secondo è il vero pronao della basilica antica: a destra si trova il portale di accesso alla basilica, a sinistra vi è un affaccio sul torrente e sull’adiacente convento, ed avanti vi è l’ingresso al chiostro ed al romitorio del Santo e la cella del beato Nicola.
Musica Viva S.Francesco
Inno a S.Francesco di Marco Frisina
Articolo su Blog
Uomini E Briganti - 2
Uomini E Briganti Programma Rai2 Raro Risorgimento Nelle Due Sicilie Sud Italia.
video di Mario Monsellato
Sant'Angelo d'Acri a Rossano (CS)
Video di Massimo Milizia: La città di Corigliano Rossano abbraccia sant'Angelo d'Acri. Accoglienza in Piazza Santi Anargeri alle ore 20.00 del giorno 11 aprile 2018.
Santuario di San Gabriele dell'Addolorata (TE)
Su Tv2000 un viaggio dedicato ai più importanti luoghi della devozione popolare presenti in Italia, i Santuari, che Paolo VI chiamava le cliniche della Fede. Dietro i documentari una grande firma, un regista di eccezione: Pupi Avati. In questa puntata: il Santuario di San Gabriele dell'Addolorata (TE).
Il Crocifisso di frate Angelo da Pietrafitta a Lequile
salentoacolory.it
video di accompagnamento per il nostro reportage sui Crocifissi lignei di frate Angelo da Pietrafitta
Diocesi di Cosenza Bisignano - Apertura Anno Accademico ISSR 2011-2012
Lectio Magistralis di Mons. Vittorio Mondello, Arcivescovo Metropolita di Reggio Calabria, in occasione dell'Apertura dell'Anno Accademico dell'Istituto di Scienze Religiose S. Francesco di Sales della Diocesi di Cosenza Bisignano.
Ex ricovero Umberto I° sul colle Pancrazio (Cosenza)
Ex ricovero Umberto I° sul colle Pancrazio (Cosenza)
Ex Chiesa di SS.Immacolata ed ex Convento dei P.P. Cappuccini
Si precisa altresì che l'accesso ai luoghi è avvenuto secondo il rispetto della legge italiana,per un lasso di tempo abbastanza breve,senza alcuna violazione od invasione di proprietà altrui,in quanto il posto si presentava aperto al pubblico ed in totale stato di decadimento ed abbandono, privo di opere di recinzione e/o protezione,quali porte o finestre,e dunque non idoneo per essere considerato un domicilio,una privata dimora od un edificio attualmente in uso.
Il materiale audiovisivo,in quanto opera intellettuale, viene riprodotto a solo scopo illustrativo SENZA alcuna finalità di lucro, ma con soli scopi culturali,informativi e didattici,e dunque senza arrecare danno a terzi,a qualsivoglia titolo.
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Vicino al Castello c'è l'ex casa di riposo Umberto I che occupa i locali un tempo appartenuti al Convento dei Cappuccini in completo stato di abbandono. Dalla cronaca si rilevano le seguenti notizie sulla venuta dei Cappuccini a Cosenza: I Padri Cappuccini furono ammessi alla città di Cosenza e gli fu assegnato un Monastero detto di Santa Maria della Motta, domenica 27 maggio 1557; nell'ottobre dell'anno seguente (1558) fu consacrata la Chiesa da Monsignor Saccono Vescovo di Strongoli.Questo Convento fu abitato dai Cappuccini fino al 1652. Nel 1699 era Provinciale di Cosenza il P. Antonio dell'Olivado; lo stesso nel 1700 costruì nel Convento l'altare dedicato alla Gran Signora dei sette Dolori (Vergine Addolorata). nel 1756, Monsignor Michele Maria Capece Galeota, fece venire i P.P. Missionari della nuova Congregazione di Napoli che introdussero la Benedizione degli abitini della Vergine Addolorata. Nell'anno 1795 il guardiano del Convento, Padre Francesco, fece adornare il chiostro con quadri, fece rifare l'altare, il pavimento ed il pulpito in noce. Nel 1806, venuti i francesi il Convento fu destinato ad ospedale. Con Real Decreto ritornarono nel 1813 e abbellirono la Chiesa con l'altare in marmo ed un altro altarino con la statua della Vergine S.S. Immacolata. Il terremoto del 12 febbraio 1854 vi fece gravissimi danni in parte riparati dai frati. Dopo la soppressione del 1866, abbandonarono definitivamente il Convento adibito poi a ricovero di mendicità. Nella Chiesa vi erano diversi sepolcri. Entrando nella Chiesa a destra vi era l'altare dei S.S. Antonio e Pasquale. Seguiva l'altare di Sant'Antonio, dove era collocata una statuetta di San Francesco Saverio. A seguire c'era l'altare con due piccole statue di Santa Teresa e Santa Rosa. A sinistra di chi entrava in Chiesa era una piccola navata con tre Cappelle; Nella seconda Cappella vi era sull'altare un quadro raffigurante il Beato Bernardo da Corleone. La terza Cappella era in stato i completo abbandono (negli anni '30). Entrando nella Chiesa sulla destra vi era una tela raffigurante l'Addolorata ed il Cristo. Sull'altare maggiore, era collocata la statua in legno dell'Immacolata. Sulla parete sinistra del presbiterio una grande tela dell'Immacolata che era una riproduzione di quella di Luca Giordano che prima era in questa Chiesa e poi fu trasportata al Duomo nella Cappella del Pilerio. Il Convento è stato, fino a qualche anno fa, sede della casa di riposo Umberto I. Nel febbraio del 1994, è crollato il tetto della parte presbiteriale distruggendo gli elementi marmorei del sottostante altare. Qualcuno nel 2008 ha provato ad accendere i riflettori sul problema Umberto I. un Progetto di ristrutturazione e riqualificazione dell'immobile ex Casa di Riposo Umberto I da destinare a sede per lo svolgimento di master post-universitari, di ricerche nel socio-sanitario ed in quelle scientifiche e tecniche, di eventi coerenti e di aggregazione, allo scopo di rivitalizzare il Centro Storico di Cosenza. La struttura vive oggi nel degrado più totale, tra siringhe, erbacce e rifiuti, mentre diversi siti internet segnalano il posto fra i luoghi in cui si celebra satanismo.
La sala capitolare all'interno della Chiesa di Santa Felicita.
La sala capitolare all'interno della Chiesa di Santa Felicita.
La sala capitolare è l'unico luogo rimasto della chiesa medievale: edificata tra il 1383 e il 1387, qui si riunivano le monache. Si trova a ridosso della parete occidentale della sacrestia ed è a pianta rettangolare.
La decorazione parietale fu affidata a Niccolò di Pietro Gerini, che dipinse tutto l'ambiente, anche se oggi rimangono solo la Crocefissione, salvata dai restauri seicenteschi per la particolare devozione delle religiose, il soffitto con il Cristo benedicente e le Virtù Cardinali e Teologali, assieme ad altri frammenti presenti come affreschi staccati qui e nella sagrestia. Della sua scuola è l'affresco staccato Angeli con ostensorio.
Nel 1665 le pareti vennero quasi completamente riaffrescate da Cosimo Ulivelli, che si avvalse della collaborazione di Agnolo Gori per la pittura delle architetture illusionistiche. Le scene raffigurate sono: Santa Felicita, i suoi sette figli e l'Arcangelo Raffaello (parete nord), Cristo ortolano appare alla Maddalena e Compianto sul Cristo morto (parete est, attorno alla Crocefissione del Gerini), San Lorenzo e San Giovanni Gualberto e Beato Gualdo Galli da Fiesole dà le chiavi del convento alla Beata Berta (una beata già monaca nel convento, parete sud).
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Volti e storie dal Santuario della Madonna dei Lattani a Roccamonfina (parte1)
Trasmesso da Tv2000 il 10/06/2013
La Basilica di San Francesco d'Assisi
Su Tv2000 un viaggio dedicato ai più importanti luoghi della devozione popolare presenti in Italia, i Santuari, che Paolo VI chiamava le cliniche della Fede. Dietro i documentari una grande firma, un regista di eccezione: Pupi Avati. In questa puntata: la Basilica di San Francesco d'Assisi.
In esclusiva l'apertura dell'urna di Santa Margherita
In esclusiva l'apertura dell'urna di Santa Margherita da Cortona, con il commento di Valeria Lorenzini, storica dell'arte
Servizio di Antonella Ventre e Serena Cirillo
La chiesa e il chiostro del convento di San Domenico
Il convento e la chiesa, dedicata inizialmente a Santa Maria Maddalena, furono costruiti nel XIV secolo ma subirono ampliamenti e modifiche attraverso i secoli. Vi abitarono fino alla metà del 1500 le monache agostiniane. Passò successivamente ai padri predicatori, detti più comunemente domenicani.
Documenti: 1. La Basilicata a San Francesco (Assisi 4 Ottobre 2009)
Siderurgikatv (Associazione Vibrazioni Lucane)