Cosenza: un fine settimana di arte e spettacolo
E' iniziata venerdì scorso, a Cosenza, la prima edizione della “Festa di Primavera”, promossa dall’Associazione “in Corso”, in collaborazione con il Comitato per la salvaguardia del Centro Storico ed il Comune di Cosenza. Per due week-end, la parte antica della città ospita momenti culturali, di spettacolo e d'intrattenimento, con concerti, performance teatrali di strada, laboratori ed anche un tocco di enogastronomia, con la presenza di appositi stand. Organizzate anche sfilate in costume, una mostra di auto d'epoca, un concorso fotografico e giochi di strada per i più piccoli. L'obiettivo della manifestazione è quello di creare i presupposti per far sì che i cittadini si riapproprino del centro storico. La “Festa di Primavera” continuerà anche nel week-end che va dal 22 al 24 maggio. Nel programma del primo fine settimana interessato rientrava però anche “La Notte Europea dei Musei”, promossa dal MiBAC ed organizzata sul territorio dal Polo Museale della Calabria. Un’occasione unica per godere del patrimonio artistico al di fuori dei consueti orari di visita ed apprezzare la bellezza delle importanti collezioni esposte nei nostri musei, ai quali è stato possibile accedere gratuitamente. Il Comune di Cosenza ha aderito all’iniziativa con il Museo dei Brettii e degli Enotri e con la Casa delle Culture. L’apertura al pubblico ha riguardato anche altri siti, come il Museo Diocesano, il Museo delle Arti e dei Mestieri e la Galleria Nazionale di Palazzo Arnone. L’Assessorato al turismo del Comune di Cosenza, in collaborazione con l’Associazione di Promozione turistica “Città di Cosenza”, ha messo a disposizione, gratuitamente, il bus “ScopriCosenza”, in sinergia con l’azienda dei trasporti “Amaco”, per consentire a quanti hanno voluto partecipare alla “Notte Europea dei Musei” di potersi spostare tra le diverse strutture museali.
ONDA CALABRA SAN GIOVANNI IN FIORE 2 PUNTATA
Onda Calabra oggi è a San Giovanni in Fiore in provincia di Cosenza, visiteremo il centro storico, l’antica Abbazia, il museo demografico un giro spericolato in bike e scopriremo il vero gioiello di San Giovanni in Fiore. Scarica la NUOVA APP per smartphone su ondacalabra.tv , per essere sempre informato o iscriviti al canale youtube . Buona visione.
Don Pasquale LUZZO - FUNERALI IN CATTEDRALE - CANTAFORA: Per me era un Fratello.
Qui Lamezia Curiosa - PER ME E' STATO UN FRATELLO, e un Saggio Consigliere, in cui ho potuto sempre sperimentare l'Amore alla Chiesa, la Semplicità del tratto e la Lealtà dei Servi Buoni del Vangelo - Così S. E. Mons. LUIGI CANTAFORA apre l'Omelìa di Congedo durante i solenni funerali per la scomparsa di MONSIGNOR Don Pasquale LUZZO, Vicario della Diocesi, e Parroco della Chiesa del CARMINE di Sambiase.
Cattedrale di LAMEZIA (Nicastro) gremita, persone di ogni età, provenienza e condizione sociale, a testimoniare l'ecumenismo della Pastoralità praticata nel quotidiano da Don Pasquale LUZZO, Parroco del Carmine a Sambiase, per oltre 40 anni...
... e dal 2004 divenuto Vicario della Diocesi, per volere del nuovo Vescovo della Città, Mons. Luigi CANTAFORA, che oggi Gli porge l'estremo Saluto.
Nelle immagini, volutamente e consapevolmente discrete e di nicchia, anche il SINDACO della Città di Lamezia, Prof. Gianni Speranza, mentre si avvicina ai Congiunti di Monsignor LUZZO, per portare il suo cordoglio.
Insieme al VESCOVO CANTAFORA, presenti anche il suo predecessore, S. E. Mons. Vincenzo RIMEDIO, oggi Vescovo Emerito di Lamezia, e S. E. Monsignor LEONARDO BONANNO, Vescovo di San Marco Argentano - Scalea, che è stato uno dei Predicatori della Tredicina a Sant'Antonio, nello scorso mese di Giugno.
Franco Mirenda per Lamezia Curiosa
Duomo patrimonio Unesco.mpg
Alla Cattedrale di Cosenza il riconoscimento Unesco Patrimonio Testimone di una Cultura di Pace.
Amministrazione Comunale, Provincia di Cosenza, Regione Calabria: le istituzioni si raccolgono intorno all'Unesco, sezione di Cosenza, che -- dopo un iter non semplice, iniziato nel 2006, e partito per così dire dal basso, dai cittadini che in migliaia hanno firmato una sottoscrizione -- ha conquistato alla Cattedrale di Cosenza il significativo riconoscimento di Patrimonio Testimone di una Cultura di Pace. La cerimonia ufficiale si terrà sabato pomeriggio, nella stessa Cattedrale, con un momento di confronto che coinvolgerà istituzioni e tecnici in un dialogo a più voci -- che sarà concluso da S.E. Mons. Salvatore Nunnari, Arcivescovo di Cosenza- Bisignano - su uno dei luoghi più amati dai cosentini, nei secoli messaggero di pace.
Diocesi di Cosenza Bisignano - Apertura Anno Accademico ISSR 2011-2012
Lectio Magistralis di Mons. Vittorio Mondello, Arcivescovo Metropolita di Reggio Calabria, in occasione dell'Apertura dell'Anno Accademico dell'Istituto di Scienze Religiose S. Francesco di Sales della Diocesi di Cosenza Bisignano.
Il Vescovo di Rossano - Cariati, Mons. Santo MARCIANO', considera i laici testimoni di Cristo
Bari - Roman ruins beneath San Sabino cathedral
Santa Severina festa Polizia 160° anniversario (sintesi seconda parte)
SANTA SEVERINA - (2° parte) FESTA POLIZIA 160* ANNIVERSARIO (sintesi)
Cosenza: ritorna Cinque Sensi di Marcia
Un altro appuntamento con Cinque sensi di marcia, l'ormai collaudata iniziativa promossa dall'Assessorato al Turismo e Marketing Territoriale di Palazzo dei Bruzi. Il nuovo itinerario di trekking urbano ha attraversato i luoghi più suggestivi della Cosenza antica, soprattutto quelli meno frequentati e conosciuti, e ha avuto per tema Cosenza a spasso tra il XIII e il XX secolo. La città di Cosenza ha ricevuto una prestigiosa certificazione di ottima reputazione turistica quale destinazione culturale, attribuitale, sulla scorta della ricerca effettuata grazie all'innovativa tecnologia WEB2RISM, secondo un progetto finanziato dalla Confederazione Svizzera, dall'Università della Svizzera Italiana, da Visit Italy, agenzia che si occupa della promozione di destinazioni turistiche italiane nel mondo, e dal Salone Internazionale Svizzero delle Vacanze.
Omelia del 18 giugno 2011 nella Cattedrale di Frosinone
Solenne celebrazione eucaristica nella Cattedrale di Frosinone presieduta da don Andrea Palamides
Santa Domenica Talao, paramenti sacri in mostra
Complesso San Giovanni. Il Castello Fortezza a Catanzaro. Mirabilia
#Catanzaro #ComplessoSanGiovanni #CastelloFortezza
Il Castello fortezza lo volle Roberto il Guiscardo come presidio militare a controllo dell'istmo poi definito di Catanzaro. In principio, intorno al 1060, una grande torre , il donjon, aveva ospitato un contingente di guardia, solo successivamente, nel 1701, dotato di una cortina muraria, fu residenza del primo Signore, Ugone Falluk.
Divenne nel tempo proprietà esclusiva del Signore, e pertanto simbolo di un forte potere feudale e fucina di trame e grandi progetti di autonomia e indipendenza.
Rimarcò la sua funzione di castello-fortezza dotandosi nel tempo di una consistente cinta muraria esterna attrezzata di torri, baluardi, feritoie arciere e balestriere ed altri elementi carateristici, e soprattutto di una fitta rete di sotterranei strutturati in più livelli e divenuti essi stessi postazioni armate in casamatta.
Nel XIII secolo fu sentinella e difesa di Pierto II Ruffo, potentissimo conte angioino, durante gli aspri assedi e battaglie combattute ai piedi della città a margine dei così detti Vespri siciliani
Per tal motivo venne notevolmente irrobustito e dotato di cinte torrite e merlate. Fu ulteriormente potenziato da Antonio Centelles nel 1444.
Nel 1446 sulla torre principale campeggiava un grande orologio fatto installare dal Conte.
Al Castello era associata, immediatamente sotto le mura nel lato sud, anche la Corte bassa, il Borgo Paradiso (oggi Case Arse) ove abitavano gli inservienti impegnati nel sostentamento del Signore e di tutti gli altri occupanti.
Essi utilizzavano un accesso riservato e protetto, visibile ancora oggi.
In quattrocento anni di vita vide succedersi ben 25 Signori, anche se alcuni di essi non vi misero mai piede.
Persa nel XV secolo la funzione di residenza del Signore, mantenne quella di fortezza armata e venne gradualmente integrata più intimamente nel complesso sistema difensivo fortificato della città.
Fu in questo contesto che le torri vennero capitozzate, probabilmente per ridurne l'esposizione alle nuove artiglierie da fuoco.
Fu teatro di congiure e violente rivolte, resistette a molti assedi, ma si cedette alla furia distruttrice dei catanzaresi nella notte del 6 giugno 1461. Da allora divenne cava di materiali impiegati per la costruzione della Chiesa di San Giovanni sull'area ceduta intorno al 1470 da Re Ferrante al Papa, del Convento dell'Osservanza, per abbellimento della Cattedrale e altre strutture ancora.
Nel 1556, la Congregazione dei Bianchi di Santa Croce, realizzò nell'area del padiglione adibito ad ospedale. Nel 1663 I padri Teresiani vi costruirono il loro convento. Nell'800 ospitò le Carceri borbniche.
Si ringrazia l'Associazione Storica Mirabilia per la documentazione storica del Castello - Fortezza di Catanzaro
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* Le riprese sono di Massimo Iannuzzi - 320.0652319
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