Borghi d'Italia racconta Osimo (Ancona)
La settima puntata stagionale di Borghi d’Italia ci porta ad Osimo in provincia di Ancona. La città, di origini antichissime, è un vero museo a cielo aperto. Osimo conserva ancora intatte le possenti mura romane. Nel corso del programma incontreremo il primo cittadino, il parroco del centro storico e gli altri protagonisti del territorio. Visiteremo la pregevole concattedrale, il museo diocesano, la basilica santuario di San Giuseppe da Copertino, il santuario della Beata Vergine Addolorata, il museo del Covo di Campocavallo, il teatro, il palazzo comunale e il prezioso lapidarium con le cosiddette statue “Senza Testa”. Inoltre scopriremo le grotte della città sotterranea e l’importante realtà della Lega del Filo d’Oro. La puntata sarà accompagnata dal canto dei ragazzi dell’importante Accademia d’Arte Lirica di Osimo vera eccellenza italiana. Come sempre, non mancheranno i piatti della tradizione locale e il dialetto.
Antichissima Chiesa di Osimo
Omaggio ai Vescovi e ai Sacerdoti dell'ex Diocesi di Osimo, III secolo.
San Feliciano martire diffuse il cristianesimo a Osimo alla metà del III secolo. Nel 303, nelle persecuzioni ordinate di Diocleziano, ad Osimo subirono il martirio i santi Fiorenzo, Sisinio e Dioclezio, nel luogo del martirio fu eretta una chiesa a loro dedicata.
Il primo vescovo di Osimo fu San Leopardo a cui è dedicata la meravigliosa Basilica Cattedrale ( ora Con-cattedrale).
Il 13 marzo 1264 papa Urbano IV ripristinò la sede vescovile di Osimo.
Il 20 agosto 1725 con la bolla Romana Ecclesia di papa Benedetto XIII la sede vescovile di Cingoli fu ristabilita ricavandone il territorio dalla diocesi di Osimo ed unita aeque principaliter alla stessa sede di Osimo.
Quasi tutte le foto si riferiscono al governo pastorale dell'ultimo vescovo di Osimo-Cingoli Mons. Domenico Brizi, morto nel 1964.
Mons. Brizi fu amatissimo dai fedeli della viva e fiorente Diocesi. Negli anni difficili della ricostruzione post-.bellica costruì nuove chiese, asili, orfanatrofi e consolidò le strutture di carità già esistenti.
Il 28 settembre 1972 dello stesso anno, dopo più di otto anni di sede vacante, la Diocesi di Osimo fu unita in persona episcopi all'arcidiocesi di Ancona.
Il 30 settembre 1986 la diocesi di Osimo fu unita in forma piena all'arcidiocesi di Ancona.
Fra i vescovi di Osimo si ricordano: San Vitaliano nell'VIII secolo, San Benvenuto nel XII secolo, il cardinale Antonio Maria Gallo per la sua opera successiva al Concilio di Trento, Pompeo Compagnoni nel XVIII secolo per la sua grande erudizione, il cardinale Calcagnini durante il cui episcopato nel 1796 avvenne il prodigio del crocifisso ligneo nel duomo, il cardinale Giovanni Soglia Ceroni segretario di stato di papa Pio IX.
Ad Osimo sono nati papa Pio VIII, San Silvestro Guzzolini, fondatore dell'ordine dei Silvestrini, e San Bonfiglio e vi è morto San Giuseppe da Copertino.
Don Carlo Grillantini fu lo storico di Osimo, autore di numerose pubblicazioni, ed ha cantato la storia, la fede e l'arte dell'antica Diocesi di Osimo-Cingoli.
Re Panettone™ 2009: Gianni Lombardi (Pasticceria Lombardi - San Paterniano di Osimo - AN)
Gianni Lombardi, della pasticceria Lombardi di San Paterniano di Osimo, AN, intervistato a Re Panettone™ 2009, 28-29 novembre 2009, Museo Diocesano di Milano
Made in Italyé Duomo e Museo diocesano di fermo
Itinerario all'interno del Duomo e museo diocesano di Fermo , con l'arte sacra come non è stata mai vista.
Osimo: Tradizionale processione del venerdì santo
Osimo: Tradizionale processione del venerdì santo per le vie della città appena tramontato il sole
Museo diocesano tridentino
Amico museo arriva al MUDAS di Arezzo e al diocesano di Cortona
Torna Amico Museo, da questo fine settimana tante iniziative al MUDAS di Arezzo e al diocesano di Cortona
Servizio di Michele Francalanci
TSD Notizie del 18.5.2017
Roto On Air Osimo Stazione Inaugurazione Rotatoria
Il servizio realizzato da ON AIR ed in onda sui canali di TVRS sull'inaugurazione della Nuova Rotatoria SS 16 ad Osimo Stazione del 6_10_2019
J.S.Bach: Concerto a due cembali BWV 1061a, 1st Mov.
DUO SJÖBLOM-KANDIĆ
Terhi Sjöblom, accordion
Marija Kandić, accordion
LIVE in concert in Museo Diocesano, Reggio Emilia, Italy
18th May 2017
duo-sjoblom-kandic.com
Andrea Lilli, dalla Pala smembrata di s Nicola da Tolentino, Museo Civico di Ancona manortiz
Andrea Lilli
(Ancona, 1570 – Ascoli Piceno post 1631)
Pala di San Nicola da Tolentino (smembrata)
Olio su tela, Ancona Pinacoteca Civica
Provenienza chiesa di Sant'Agostino
Angeli Musicanti, cm 144x120
Busto di Cristo, cm 75x62
Testa di Santo Vescovo, cm 45x40
Veduta di Ancona, cm 64x257, firmata
I quattro frammenti facevano parte della pala, che ornava l'abside della Chiesa di Sant'Agostino di Ancona, raffigurante in origine la Vergine che incorona San Nicola da Tolentino e ricordata sia nella guida del Maggiori che dal Ricci e menzionata nell'Elenco de' Quadri ed altri oggetti di Belle Arti provenienti da soppresse Corporazioni del Regno d'Italia, conservato a Brera e risalente all'epoca napoleonica. È il Marchini ad identificare in questi frammenti, sparsi tra i magazzini del Museo e della Biblioteca comunale, i resti di una delle pale più grandi dipinte da Lilli, trovando conferma della presenza di San Nicola nel motto tenuto da uno degli angeli del frammento maggiore. È impossibile avere un'idea di come potesse apparire l'opera, date le parti superstiti veramente esigue in confronto alle dimensioni della pala (deducibili dal frammento con la Veduta di Ancona) ma si può trovare un'eco in formato ridotto di come dovesse apparire la parte superiore in una delle tavolette della serie Storie di San Nicola da Tolentino provenienti dalla stessa chiesa e attualmente in Pinacoteca. Si tratta in particolare della scena la Morte di San Nicola assistito da Cristo, la Madonna e Sant'Agostino, in cui l'apparizione celeste ha gli stessi personaggi che dovevano occupare la parte alta della pala: il Cristo, che ha il suo corrispondente nel busto superstite della pala, in cui avrà naturalmente occupato la posizione più elevata; Sant'Agostino, eventualmente ravvisabile nel frammento con il Santo Vescovo (Marchini avanza l'identificazione con Sant'Ubaldo, uno dei protettori di Ancona: è comunque certo che, anche se non lo raffigura il frammento della Pinacoteca, il Santo fondatore degli Agostiniani avesse una posizione preminente nella pala per la chiesa a lui dedicata) e la Madonna, per la quale non ci è rimasto nessun frammento della grande tela, ma che sappiamo dalle fonti esservi raffigurata nell'atto di coronare San Nicola da Tolentino.
Nel frammento più grande, quello degli Angeli musicanti, si distingue il lembo di un saio nero, che potrebbe appartenere alla figura di San Nicola, data la contiguità con l'angelo che reca il motto del Santo.
Veduta di Ancona
In cattivo stato di conservazione ma particolarmente suggestiva. Resa più leggibile da un recente restauro, mostra però una quantità di mancanze. Era la parte inferiore della pala del Lilli, dalle dimensioni veramente ragguardevoli come si può considerare in base alla larghezza di questo frammento e reca nella cartella dipinta sulla destra la scritta: Io[hannes] And[reas] Lílíus Anconít[anus] fecit 1597. L'ultima cifra della data, in gran parte mancante, sembra che debba interpretarsi proprio come un 7.
La veduta, benché sommaria per l'effetto da lontano, ha tuttavia un interesse documentario, a parte la sua luminosa vivacità. La condizione di frammento le conferisce una fissità arcaica, da paese trecentesco: impressione a cui contribuisce l'innaturale colorazione rosa e lilla e la semplificazione geometrica dei volumi delle case. Va però detto che di tutti questi frammenti del dipinto, esso è quello in cui il restauro ha operato più ricuciture e integrazioni.
La data riportata in basso a destra ha l'ultima cifra molto abrasa, perciò la lettura di essa come un 7 è abbastanza ipotetica. Che la data, se non quella, non ne sia però molto lontana lo dimostrano sia la coesistenza di motivi di derivazione baroccesca con spigolosità e allungamenti neogotici, che caratterizza le opere di quel decennio, sia la contiguità stilistica tra questi frammenti (specialmente del più grande) con la pala di Bagnocavallo, datata 1596.
Luciano Arcangeli, a cura di, catalogo Andrea Lilli nella pittura delle Marche tra Cinquecento e Seicento, 1985, Multigrafica editrice Roma
Luna Palumbo - Let it snow! Let it snow! Let it snow! (Live at SPHOGLIA) @ La Fabbrica di Salerno
LIVE SESSION SpHoglia @ La Fabbrica di Salerno
Guitar, loop station: Pasquale Pepe Romano
Drum & percussion: Joey Coppola
Video shoot: Luca Landi
Assistant: Serena Moselli, Lucio Rcs Rossomando
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CAPOLAVORI SIBILLINI L'arte dei luoghi feriti dal sisma - MATRIMONIO MISTICO DI S.CATERINA
Viaggio alla scoperta delle opere salvate dal terremoto, capolavori in mostra al Palazzo Campana di Osimo.
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Sbarca a Osimo la collezione Cavallini-Sgarbi con oltre 100 opere
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Roma, (askanews) - Per la prima volta in Italia, oltre cento opere della collezione Cavallini-Sgarbi saranno esposte a Palazzo Campana, nella mostra Tiziano, Lotto, Artemisia: le stanze segrete di Vittorio Sgarbi, promossa dalla Regione Marche, dal Comune di Osimo, dalla Fondazione Don Carlo e dall'Istituto Campana.
Di ogni artista è importante avere delle opere, belle e ben conservate. Il collezionista autentico non compra un nome, non compra un'opera perché deve avere in casa Picasso o Raffaello, non l'avrà mai. Credo che una collezione fatta badando non ai nomi ma alla qualità dei quadri confermi la teoria di Longhi sul genio degli anonimi.
Muovendosi tra le centinaia di opere riunite in trent'anni di intensa attività, si rimane sorpresi dall'eterogeneità dell'insieme. Palazzo Campana, sede della mostra che sarà inaugurata a marzo, è emblema della storia di Osimo: Sotto il Palazzo c'è una straordinaria macchina di meraviglie che sono delle immagini scolpite nel tufo che si rovinano e stanno sparendo e raccontano di allegorie, è una grotta di meraviglie.
Filottrano Experience
Filottrano è una perla Marchigiana dove la storia si mescola all’arte: una piccola realtà che guarda al futuro senza dimenticare il passato.
Con la gentile collaborazione del Comune di Filottrano, la disponibilità di Chiara Moriconi e dell’associazione La società dello stivale, è stato possibile visitare in esclusiva i bellissimi Musei del borgo, solitamente chiusi al pubblico, e vivere un’esperienza medioevale con i fiocchi!
Verso l’ora di cena il suono di una marcia di Tamburi ha dato il via ad un Corteo Storico che ha accompagnato i soci Yallers alla cena medioevale. Una cena rievocativa dove Dame e Cavalieri in tenuta storica banchettavano in nostra compagnia tra spettacoli di fuoco, Sbandieratori e Cannonieri e filastrocche cantate dai Giullari di Corte.
Ringraziamo Michele Gobbi per il video che ha realizzato.
ROMA Imperiale.wmv
Giugno 2011
Inaugurata la mostra Tiziano & Tiziano alla Pinacoteca di Ancona
Servizio trasmesso nel notiziario di Tv Centro Marche,
in onda ogni giorno alle 6.30 - 7.30 - 11.50 - 13.30 - 19.30 - 20.30 - 23.00
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02 Approfondimenti Cattedrale di San Ciriaco
Ancona 2400 - XXIV Secoli di Storia. Il libro multimediale sulla storia millenaria della città di Ancona acquistabile on line su ancona2400.it
Inaugurazione della chiesa di Sant' Anna
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Il Vescovo della diocesi di Piazza Armerina Michele Pennisi inaugura la riapertura della chiesa di Sant' Anna a Valguarnera celebrando la santa messa. si ringrazia la collarazione del carissimo Ernesto D' Angelo per la presentazione che ha fatto all' interno del video.