Le Collezioni d'Arte della città nel museo di San Domenico di Imola
Il video presenta le Collezioni d'Arte della città all'interno del Museo di San Domenico di Imola; sono circa seicento opere tra dipinti, sculture, ceramiche, disegni, medaglie e monete che narrano la storia della cultura figurativa imolese tra duecento e novecento, fino al periodo attuale con opere site specific, realizzate appositamente per il museo.
GMG Rio2013 - Diocesi di Imola
Pastorale Giovanile - DIOCESI DI IMOLA
Immagini dalla Giornata Mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro.
Museo Diocesano di Napoli.
Amico museo arriva al MUDAS di Arezzo e al diocesano di Cortona
Torna Amico Museo, da questo fine settimana tante iniziative al MUDAS di Arezzo e al diocesano di Cortona
Servizio di Michele Francalanci
TSD Notizie del 18.5.2017
Jesi : Museo Diocesano
Il Museo Diocesano di Jesi, ospitato nel Palazzo Ripanti Nuovo, è stato fondato nel 1966 con lo scopo di raccogliere le testimonianze dell'arte religiosa della Vallesina. Con il passare del tempo la raccolta diocesana si è arricchita notevolmente grazie all'acquisizione di nuove importanti opere, sottratte al rischio di dispersione e di trafugamenti, purtroppo estremamente probabili in chiese chiuse o prive di sorveglianza costante. Attualmente il Museo Diocesano conta circa 200 opere tra dipinti, sculture, apparati liturgici, reliquiari ed ex voto che coprono un arco di tempo che va dall'VIII al XIX secolo.
Proveniente dal Monastero delle Clarisse di Jesi, il Cristo ligneo processionale è opera del XIV sec. Nonostante i ripetuti interventi di restauro, la struttura originaria dell'opera è integra e capace di comunicare il profondo desiderio di realismo attraverso un'anatomia accurata ed un'espressione serena e consapevole del volto.
D'impronta compiutamente rinascimentale sono alcune tavole di soggetto mariano riconducibili ad autori marchigiani. In particolare si segnalano la Madonna col Bambino di Giovanni Antonio Bellinzoni da Pesaro che costituiva la parte centrale di un trittico le cui tavole laterali sono oggi conservate a Palazzo Venezia a Roma, e un'altra Madonna con Bambino del 1504 commissionata dal Vescovo Tommaso Ghislieri, come riporta una scritta sulla parte bassa del dipinto. D'insolita impostazione è l'Immacolata Concezione di Antonino Sarti (1580-1647) proveniente della Collegiata di Montecarotto. Pur datata 1627, la pala riprende moduli quattrocenteschi nel tema iconografico della Vergine, nel fondo oro popolato di angeli, nella presenza di ghirlande e vasi fioriti. Di Claudio Ridolfi (1570-1640) è l'Assunzione della Vergine e Santi. Al XVI sec. va ascritta una bella scultura in legno dorato che ritrae la Madonna del Soccorso, proveniente dal Santuario del Soccorso di Poggio San Marcello.
Lo Stendardo Processionale, in legno intagliato e dorato, è opera probabile degli Scoccianti, una famiglia di intagliatori attivi tra il XVII e il XVIII secolo, il cui capostipite Andrea è noto con l'appellativo di Raffaello delle fogliarelle per l'abilità nel modellare decorazioni a motivi floreali. Il Museo Diocesano di Jesi si segnala per un consistente gruppo di dipinti di Ercole Ramazzani (1530-1598), pittore originario di Arcevia per alcuni anni allievo di Lorenzo Lotto; rappresentano l'Ascensione, opera firmata e datata 1582, di proprietà del Santuario di Poggio San Marcello, una Madonna con Bambino e Santi, firmata e datata 1593, della Parrocchia di Rosora, Vergine in Gloria e Santi del 1586, proveniente da Poggio San Marcello e la Circoncisione di Gesù, del 1588, proveniente dalla Badia di Castelplanio.
Di straordinario impatto visivo e valore artistico è sicuramente la grande Croce Processionale, proveniente dal Santuario dell'Adorazione, unico esempio conservato nelle Marche, in legno a fondo oro monocromato color seppia. E' istoriata con 11 pannelli dipinti a olio che illustrano, nelle due facce, episodi tratti dall'Antico e dal Nuovo Testamento. La Croce è di autore ignoto ma altamente qualificato e presenta caratteristici tratti rinascimentali già inflessi verso lo stile barocco; risale pertanto a un periodo che va dalla fine del XVI sec. all'inizio del secolo successivo.
Di notevole interesse sono 4 miniature su pergamena datate 1653, a riproduzione e memoria degli scomparsi affreschi di Andrea di Bartolo eseguiti nel 1470 per commemorare la fondazione del Santuario di S. Maria fuor di Monsano. Tabernacoli, calici e candelabri completano una raccolta che trae interesse anche dalle espressioni di devozione popolare.
Il Museo Diocesano di Jesi ospita una particolare e ricca collezione di opere d'arte contemporanea realizzate da alcuni dei maggiori artisti della regione. La sezione contemporanea nasce come esposizione dei lavori donati al Museo dai partecipanti alla Rassegna d'Arte Contemporanea Biblia pauperum, organizzata con cadenza triennale dalla Diocesi; essa si è arricchita negli anni di ulteriori donazioni fatte da privati. Tra le numerose opere presenti, si possono ammirare una serie di chine di Orfeo Tamburi, una Madonna con Bambino di Eugenio Azzocchi e alcune incisioni di Valeriano Trubbiani.
Museo diocesano tridentino
IL NATALE E' D'ARTE NEL MUSEO DIOCESANO DI BARI
Quello della Natività è un culto rimasto invariato da millenni ed unitamente all'arte dei Presepi è una delle tradizioni che più caratterizzano il nostro Paese. Da tre anni all'interno del Museo Diocesano di Bari, in via dei Dottula, si svolge la mostra Natale d'Arte -- presepi, dipinti, sculture tra antico e contemporaneo che vede la partecipazione di artisti e presepisti pugliesi oltre alla gentile concessione di icone e presepi provenienti da collezioni private. Tra le opere dei presepisti spiccano quelle di Vincenzo Clarelli, Angelo Sterlacci, Massimo Lembo ed Emmanuele Dell'Aglio, che utilizzano tecniche diverse ma molto suggestive. Nei presepi rivivono antichi mestieri come quello dell'oste, dell'ortolano e dei maestri panificatori. Particolarmente minuzioso il lavoro del presepista Vincenzo Clarelli, che in uno dei presepi in mostra ha riprodotto il disegno posto alla base dell'altare della vecchia Cattedrale di Bari. Anche gli artisti Francesca Lisi, Anna Maria Di Terlizzi, Stefano Rossi ed Emmanuele Mastropasqua hanno presentato opere che spaziano dalla tradizione alle rivisitazioni contemporanee. Il direttore del Museo Diocesano, Don Michele Bellino, ci ha guidati nella mostra che rimarrà aperta fino al 6 gennaio prossimo.
Racconti di ieri dipinto Museo Mat Antenna 2 TV 191011.mpg
Questa sera (mercoledì 19 ottobre 2011) la rubrica Racconti di ieri è dedicata ad un dipinto da poco esposto al Museo arte tempo di Clusone. Ci accompagna come sempre Mino Scandella.
I valori e i caratteri di Fabriano
I saluti del Vescovo della Diocesi di Fabriano-Matelica, Mons. Stefano Russo
Inaugurazione Museo Guelfo - 04/10/2018
Giro d'Italia 21 maggio 2015 Comune di Rovolon PD
La Corsa piu' dura del Mondo nel Paese piu' Bello del Mondo
Tappa Padovana
Giro d'Italia 21 maggio 2015 Comune di Rovolon
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Inaugurata la mostra Guercino a Fano, tra presenza e assenza
FANO -- E' stata inaugurata alla Pinacoteca San Domenico di Fano la mostra Guercino a Fano, tra presenza e assenza, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fano sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il coordinamento scientifico della Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici delle Marche, il patrocinio della Regione Marche e la collaborazione della Provincia di Pesaro e Urbino, del Comune di Fano e della Diocesi di Fano Fossombrone Cagli e Pergola.
La mostra, alla cui inaugurazione è intervenuto anche il segretario generale del Ministero per i beni e le attività culturali Roberto Cecchi, propone una rassegna delle opere che l'artista Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino, realizzò a Fano su commissione delle famiglie nobili della città. In particolare, le pale d'altare Lo sposalizio della Vergine, Angelo Custode e San Giovanni Battista alla fonte, opera quest'ultima tornata per la prima volta a Fano dal lontano 1797, quando fu sottratta dalle truppe napoleoniche per essere poi, dopo varie vicende, ospitata nel Museo Fabre di Montpellier in Francia.
L'esposizione Guercino a Fano coinvolge anche altri siti nella città (Duomo, Basilica di San Paterniano, Pinacoteca e Museo Civico), in un Itinerario del '600 fanese che permette di approfondire la conoscenza di pittori emiliani.
Realizzati un volume con prestigiosi interventi di storici dell'arte, poster delle tre opere in mostra, cartoline e due annulli postali.
L'esposizione, ad ingresso libero, si protrarrà fino al primo ottobre, con apertura tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle ore 18 alle 22. Info: 0721.802885
LE OPERE IN MOSTRA
SAN GIOVANNI BATTISTA ALLA FONTE (olio su tela, cm 243 x 169) fu commissionata al Guercino dal conte Ghisilieri (entrato nell'ordine dei Filippini di Bologna) e destinata alla Chiesa di San Pietro in Valle dei Padri Oratoriali di Fano. Ghisilieri, amico del Guercino, aveva istituito nel suo Palazzo, dal 1646 al 1652, un'Accademia di pittura frequentata dallo stesso artista. In S.Pietro in Valle rimase fino al 1797, quando venne ritirata dai commissari francesi che la portarono al Louvre. Nel 1896 fu depositata al Musée Fabre di Montpellier, che l'ha messa ora a disposizione per la mostra a Fano.
LO SPOSALIZIO DELLA VERGINE (olio su tela centinata, cm 310 x 190) fu commissionata al Guercino dalla nobile famiglia Mariotti di Fano per il primo altare di destra della Basilica di San Paterniano. L'opera fu rubata nel 1895 e presto ritrovata, ma i danni subiti per essere stata arrotolata fecero sì che venisse trasferita a Palazzo Mariotti. Nel 1967 il dipinto venne restaurato sotto la direzione della Soprintendenza alle Gallerie delle Marche e nel 1967 acquistato dalla Cassa di Risparmio di Fano. Attualmente è di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano ed è custodita nella Pinacoteca San Domenico.
L'ANGELO CUSTODE (olio su tela, cm 292 x 178) venne commissionata al Guercino da Vincenzo Nolfi per la Chiesa di S.Agostino, dove rimase fino al 1943. La Chiesa fu bombardata durante la seconda guerra mondiale, ma la tela era stata in precedenza messa in salvo. Nel 1968 fu restaurata al Gabinetto di Restauro della Pinacoteca Nazionale di Bologna, per poi essere sottoposta ad ulteriore restauro nel 1993 a cura di Isidoro Bacchiocca. L'opera, di proprietà del Seminario Vescovile San Carlo di Fano -- Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola, è custodita nella Pinacoteca civica di Fano.
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Montesano sulla Marcellana
Incontro con il pianista iraniano Ramin Bahrami
Incontro con il pianista iraniano Ramin Bahrami
Ramin Bahrami è nato a Teheran, rimase folgorato dalla musica di J.S. Bach fin da giovane. A 11 anni fu costretto a emigrare in Europa, il primo paese che lo accolse fu l'Italia. Nel 1997 si diplomò al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, perfezionandosi poi con Danilo Lorenzini e all'Accademia Pianistica Incontri col Maestro di Imola. Oggi vive a Stoccarda ed è considerato uno dei più promettenti interpreti del repertorio bachiano. cecileprakken.com
Benvenuti al MAS-Museo d'Arte e Scienza di Milano
Patrizia e Peter Matthaes ci aprono le porte del loro museo, una vera perla nel cuore della città. Da non perdere le due collezioni di arte buddhista e di arte africana, tra le più belle in italia.
2014 - Inaugurazione del Museo Memoriale del 2° Corpo d'armata polacco a Montecassino
Il Museo Memoriale del 2 Corpo d`Armata Polacco è stato eretto grazie allo sforzo di persone e istituzioni che hanno ritenuto che, in un luogo di importanza cosi simbolica come il Cimitero militare Polacco a Montecassino, fosse indispensabile raccontare l`odissea di questa incredibile armata, i cui soldati divennero i vincitori di una delle più feroci battaglie sui fronti della seconda guerra mondiale.
L'inaugurazione del Museo ha avuto luogo il 17 maggio, alla vigilia della cerimonia ufficiale per il 70° anniversario della battaglia di Monte Cassino. Erano presenti il premier polacco Donald Tusk, Anna Maria Anders, figlia del generale Władysław Anders, Karolina Kaczorowska, vedova Ryszard Kaczorowski, ultimo presidente del governo polacco in esilio, i veterani e le loro famiglie, gli scout e numerosi invitati.
Il Museo commemora il contributo dei soldati polacchi del 2° Corpo del gen. Władysław Anders nella lotta di liberazione italiana, raccontando l'odissea di questa straordinaria Armata, i cui soldati, liberati dai lager siberiani, sono divenuti i vincitori di una delle battaglie più sanguinose della seconda guerra mondiale. Qui, a Montecassino, i soldati polacchi lottavano per riportare la vittoria non solo per l'Italia. Lottavano per una vittoria, di cui il vero sapore sarebbe stato conosciuto solo decenni dopo, dalle future generazioni ha affermato Donald Tusk nel discorso pronunciato in occasione dell'inaugurazione.
LEONARDO ALL'ACCADEMIA : L'UOMO MODELLO DEL MONDO | A3 NEWS Venezia 16/04/2019
VENEZIA - PUO' VEDERE LA LUCE SOLO OGNI 5 ANNI, PER POCHE SETTIMANE: PER IL CINQUECENTENARIO LEONARDESCO IL CELEBRE UOMO VITRUVIANO DELL'ACCADEMIA E' IN MOSTRA ASSIEME AD ALTRI 34 DISEGNI AUTOGRAFI DEL MAESTRO
LEONARDO ALL'ACCADEMIA – L'UOMO MODELLO DEL MONDO
- Intervistati: ANNALISA PERISSA TORRINI (Curatrice Mostra ) - Servizio Angelo Cimarosti, immagini Alessandro Costacurta, montaggio Renzo Rigon - Segui Antennatre anche sul digitale terrestre! Visita il sito antennatre.it per ulteriori informazioni.
La biblioteca del futuro sta crescendo nelle foreste di Oslo
Milano (askanews) - Nel silenzio di una foresta di Oslo, sta crescendo la biblioteca del futuro. Questi alberi nel prossimo secolo saranno abbattuti per fornire la carta su cui verranno stampati centinaia di testi letterari inediti. È un'opera dell'artista Katie Paterson che nel 2014 ha piantato qui mille arbusti.
Invitiamo ogni anno un nuovo autore a scrivere un manoscritto che in futuro diventerà un libro - spiega - non lo leggerà nessuno fino alla prossima generazione, finché gli alberi non saranno abbastanza grandi.
Gli scrittori portano qui nella foresta i loro libri con la promessa di mantenerli inediti e non farli vedere a nessuno fino al 2114, anno in cui saranno pubblicati. I loro lettori non sono ancora nati, non li conosceranno mai. Un atto di fede nei confronti della cultura e della lettura, che si spera, superino i secoli.
In attesa del giorno in cui tutte queste parole verranno stampate e rivelate al mondo, i libri vengono conservati in un luogo speciale riservato della Biblioteca pubblica di Oslo. Chi vuole può comprare un certificato che darà il diritto ai suoi discendenti di possedere uno dei mille esemplari dell'antologia.
Nella speranza che tra queste fronde, si nasconda un capolavoro della letteratura del futuro.
Mostra Rinascimento dipinto Marsuppini
Mostra Rinascimento dipinto Marsuppini
PRESEPE E DESIDERI SEGUENDO LA STELLA COMETA
Legare i presepi da nord a sud della Romagna con un sogno: sbarcare nel 2014 in Vaticano per allestire una sacra rappresentazione tutta quanta di sabbia. Quasi un colpo di teatro quello dell'assessore Melucci in occasione della presentazione della seconda edizione di Seguendo la stella cometa, l'itinerario tra i presepi della nostra Riviera. Otto le rappresentazioni realizzate da artisti internazionali in sette località, da Marina di Ravenna a Rimini, passando per Milano Marittima, Cervia, Cesenatico, Bellaria-Igea Marina e Torre Pedrera. E un'offerta complessiva che raccoglie 19 pacchetti soggiorno ad hoc e un sito Internet dedicato per far vivere ai turisti che raggiungeranno la Riviera nei prossimi la magica atmosfera del Natale.