Clipper *** Hotel Review 2017 HD, Pesaro, Italy
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With a stay at Hotel Clipper in Pesaro, you'll be near the beach and minutes from Cattedrale di Pesaro, and close to Museo Diocesano di Pesaro. This hotel is within close proximity of Teatro Rossini and Carrozza di Gala dei Marchesi Mosca.
Rooms
Make yourself at home in one of the 54 air-conditioned rooms featuring refrigerators and flat-screen televisions. Rooms have private balconies. Complimentary wireless Internet access keeps you connected, and satellite programming is...
Mercure Pesaro Cruiser **** Hotel Review 2017 HD, Pesaro, Italy
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With a stay at Mercure Pesaro Cruiser (New Opening) in Pesaro, you'll be on the beach and minutes from Cattedrale di Pesaro and Museo Diocesano di Pesaro. This 4-star hotel is within close proximity of Teatro Rossini and Carrozza di Gala dei Marchesi Mosca.
Rooms
Make yourself at home in one of the 120 air-conditioned rooms featuring minibars. Rooms have private balconies. Complimentary wireless Internet access is available to keep you connected. Bathrooms have complimentar...
Hotel Alexander Museum Palace **** Hotel Review 2017 HD, Pesaro, Italy
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Located in Pesaro, Alexander Museum Palace Hotel is on the boardwalk and convenient to Rocca Costanza Pesaro and Santuario Santa Maria delle Grazie. This 4-star hotel is within close proximity of Cattedrale di Pesaro and Museo Diocesano di Pesaro.
Rooms
Make yourself at home in one of the 63 individually decorated guestrooms, featuring minibars and LCD televisions. Complimentary wired and wireless Internet access keeps you connected, and digital programming provides enterta...
Hotel Vittoria ***** Hotel Review 2017 HD, Pesaro, Italy
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A stay at Hotel Vittoria places you in the heart of Pesaro, walking distance from Cattedrale di Pesaro and Museo Diocesano di Pesaro. This 5-star hotel is within close proximity of Teatro Rossini and Carrozza di Gala dei Marchesi Mosca.
Rooms
Make yourself at home in one of the 27 individually furnished guestrooms, featuring refrigerators and minibars. Your Select Comfort bed comes with down comforters and Frette Italian sheets, and all rooms are furnished with sofa beds. W...
Hotel Gala *** Hotel Review 2017 HD, Pesaro, Italy
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With a stay at Gala in Pesaro, you'll be minutes from Rocca Costanza Pesaro and Santuario Santa Maria delle Grazie. This hotel is within close proximity of Cattedrale di Pesaro and Museo Diocesano di Pesaro.
Rooms
Make yourself at home in one of the 42 air-conditioned rooms featuring minibars. Rooms have private balconies. Complimentary wireless Internet access is available to keep you connected. Conveniences include phones, as well as safes and desks.
Amenities
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Hotel Savoy **** Hotel Review 2017 HD, Pesaro, Italy
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Hotel Savoy is in the heart of Pesaro, walking distance from Cattedrale di Pesaro and Museo Diocesano di Pesaro. This 4-star hotel is within close proximity of Teatro Rossini and Carrozza di Gala dei Marchesi Mosca.
Rooms
Make yourself at home in one of the 58 individually furnished guestrooms, featuring refrigerators and minibars. Your Select Comfort bed comes with down comforters and Frette Italian sheets, and all rooms are furnished with sofa beds. Rooms have private bal...
COME ERAVAMO... Per non dimenticare / I mosaici del Duomo di Pesaro (1999)
Fa un certo effetto rivedere queste immagini delle Teche Rai che ci portano indietro di diciassette anni. Esattamente all’agosto del 1999, quando, per due settimane, c’è stata l’opportunità di ammirare, come mai prima, i mosaici della Cattedrale di Pesaro in tutta la loro estensione e bellezza.
Oltre 20 mila persone si erano messe in fila, per ore sotto il sole, per poter ammirare quel tesoro poi tornato al buio, visibile soltanto parzialmente attraverso i finestroni ricavati nel pavimento ripristinato per il Giubileo del 2000. Che poi è lo stato dell’arte attuale.
Per dire che da allora, dopo tante parole, non si è mosso nulla con non poco rammarico per quello che poteva essere e non è stato, nella quasi certezza di aver perso un’opportunità culturale ed economica unica per la città.
L’impegno della Diocesi con le parole dell’allora arcivescovo di Pesaro Angelo Bagnasco e dell’Amministrazione comunale con le parole dell’allora sindaco Oriano Giovanelli, gli appelli delle migliaia di visitatori in quell’estate del 1999 non hanno trovato alcun seguito. Da allora si sono registrati soltanto nuovi sopralluoghi di ministri, pubblicazioni, petizioni, ma a tutt’oggi non s’intravvede la soluzione dei problemi legati alla musealizzazione dei due mosaici sovrapposti.
Ci fermiamo qui dopo aver proposto in tre puntate immagini e parole un po’ datate con lo scopo di non dimenticare e tenere viva l’attenzione sull’annosa vicenda. Nell’occasione vogliamo ricordare anche nel 2005 a seguito di nuovi scavi ci sono state importanti scoperte anche sotto il sagrato del Duomo. Sono satte svelate nuove significative porzioni del mosaico inferiore che hanno fornito assolute certezze sulla fase paleocristiana della Cattedrale. Un’area del tutto recuperata sotto il sagrato e addirittura aperta al pubblico, con l’impegno congiunto di Diocesi e Soprintendenza archeologica, ma solo per poche settimane. Poi di nuovo il buio anche in questo caso. Vai a sapere perché…
(3 – fine)
Alberto Pancrazi
Marini: Il Museo di Castelvecchio a Verona
Paola Marini, direttrice dei musei d'arte di Verona, propone in un fine settimana tutto scaligero di passare per il museo di Castelvecchio. In un meraviglioso palazzo quattrocentesco, allestito dall'architetto Carlo Scarpa, è possibile ammirare testimonianze che vanno dal '300 al '700.
Borghi d'Italia racconta Osimo (Ancona)
La settima puntata stagionale di Borghi d’Italia ci porta ad Osimo in provincia di Ancona. La città, di origini antichissime, è un vero museo a cielo aperto. Osimo conserva ancora intatte le possenti mura romane. Nel corso del programma incontreremo il primo cittadino, il parroco del centro storico e gli altri protagonisti del territorio. Visiteremo la pregevole concattedrale, il museo diocesano, la basilica santuario di San Giuseppe da Copertino, il santuario della Beata Vergine Addolorata, il museo del Covo di Campocavallo, il teatro, il palazzo comunale e il prezioso lapidarium con le cosiddette statue “Senza Testa”. Inoltre scopriremo le grotte della città sotterranea e l’importante realtà della Lega del Filo d’Oro. La puntata sarà accompagnata dal canto dei ragazzi dell’importante Accademia d’Arte Lirica di Osimo vera eccellenza italiana. Come sempre, non mancheranno i piatti della tradizione locale e il dialetto.
LA PALA DEL SAVOLDO.mpg
Pala di Pesaro di Giovan Gerolamo Savoldo (2003)
Jesi : Museo Diocesano
Il Museo Diocesano di Jesi, ospitato nel Palazzo Ripanti Nuovo, è stato fondato nel 1966 con lo scopo di raccogliere le testimonianze dell'arte religiosa della Vallesina. Con il passare del tempo la raccolta diocesana si è arricchita notevolmente grazie all'acquisizione di nuove importanti opere, sottratte al rischio di dispersione e di trafugamenti, purtroppo estremamente probabili in chiese chiuse o prive di sorveglianza costante. Attualmente il Museo Diocesano conta circa 200 opere tra dipinti, sculture, apparati liturgici, reliquiari ed ex voto che coprono un arco di tempo che va dall'VIII al XIX secolo.
Proveniente dal Monastero delle Clarisse di Jesi, il Cristo ligneo processionale è opera del XIV sec. Nonostante i ripetuti interventi di restauro, la struttura originaria dell'opera è integra e capace di comunicare il profondo desiderio di realismo attraverso un'anatomia accurata ed un'espressione serena e consapevole del volto.
D'impronta compiutamente rinascimentale sono alcune tavole di soggetto mariano riconducibili ad autori marchigiani. In particolare si segnalano la Madonna col Bambino di Giovanni Antonio Bellinzoni da Pesaro che costituiva la parte centrale di un trittico le cui tavole laterali sono oggi conservate a Palazzo Venezia a Roma, e un'altra Madonna con Bambino del 1504 commissionata dal Vescovo Tommaso Ghislieri, come riporta una scritta sulla parte bassa del dipinto. D'insolita impostazione è l'Immacolata Concezione di Antonino Sarti (1580-1647) proveniente della Collegiata di Montecarotto. Pur datata 1627, la pala riprende moduli quattrocenteschi nel tema iconografico della Vergine, nel fondo oro popolato di angeli, nella presenza di ghirlande e vasi fioriti. Di Claudio Ridolfi (1570-1640) è l'Assunzione della Vergine e Santi. Al XVI sec. va ascritta una bella scultura in legno dorato che ritrae la Madonna del Soccorso, proveniente dal Santuario del Soccorso di Poggio San Marcello.
Lo Stendardo Processionale, in legno intagliato e dorato, è opera probabile degli Scoccianti, una famiglia di intagliatori attivi tra il XVII e il XVIII secolo, il cui capostipite Andrea è noto con l'appellativo di Raffaello delle fogliarelle per l'abilità nel modellare decorazioni a motivi floreali. Il Museo Diocesano di Jesi si segnala per un consistente gruppo di dipinti di Ercole Ramazzani (1530-1598), pittore originario di Arcevia per alcuni anni allievo di Lorenzo Lotto; rappresentano l'Ascensione, opera firmata e datata 1582, di proprietà del Santuario di Poggio San Marcello, una Madonna con Bambino e Santi, firmata e datata 1593, della Parrocchia di Rosora, Vergine in Gloria e Santi del 1586, proveniente da Poggio San Marcello e la Circoncisione di Gesù, del 1588, proveniente dalla Badia di Castelplanio.
Di straordinario impatto visivo e valore artistico è sicuramente la grande Croce Processionale, proveniente dal Santuario dell'Adorazione, unico esempio conservato nelle Marche, in legno a fondo oro monocromato color seppia. E' istoriata con 11 pannelli dipinti a olio che illustrano, nelle due facce, episodi tratti dall'Antico e dal Nuovo Testamento. La Croce è di autore ignoto ma altamente qualificato e presenta caratteristici tratti rinascimentali già inflessi verso lo stile barocco; risale pertanto a un periodo che va dalla fine del XVI sec. all'inizio del secolo successivo.
Di notevole interesse sono 4 miniature su pergamena datate 1653, a riproduzione e memoria degli scomparsi affreschi di Andrea di Bartolo eseguiti nel 1470 per commemorare la fondazione del Santuario di S. Maria fuor di Monsano. Tabernacoli, calici e candelabri completano una raccolta che trae interesse anche dalle espressioni di devozione popolare.
Il Museo Diocesano di Jesi ospita una particolare e ricca collezione di opere d'arte contemporanea realizzate da alcuni dei maggiori artisti della regione. La sezione contemporanea nasce come esposizione dei lavori donati al Museo dai partecipanti alla Rassegna d'Arte Contemporanea Biblia pauperum, organizzata con cadenza triennale dalla Diocesi; essa si è arricchita negli anni di ulteriori donazioni fatte da privati. Tra le numerose opere presenti, si possono ammirare una serie di chine di Orfeo Tamburi, una Madonna con Bambino di Eugenio Azzocchi e alcune incisioni di Valeriano Trubbiani.
Inaugurata la mostra Guercino a Fano, tra presenza e assenza
FANO -- E' stata inaugurata alla Pinacoteca San Domenico di Fano la mostra Guercino a Fano, tra presenza e assenza, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fano sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il coordinamento scientifico della Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici delle Marche, il patrocinio della Regione Marche e la collaborazione della Provincia di Pesaro e Urbino, del Comune di Fano e della Diocesi di Fano Fossombrone Cagli e Pergola.
La mostra, alla cui inaugurazione è intervenuto anche il segretario generale del Ministero per i beni e le attività culturali Roberto Cecchi, propone una rassegna delle opere che l'artista Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino, realizzò a Fano su commissione delle famiglie nobili della città. In particolare, le pale d'altare Lo sposalizio della Vergine, Angelo Custode e San Giovanni Battista alla fonte, opera quest'ultima tornata per la prima volta a Fano dal lontano 1797, quando fu sottratta dalle truppe napoleoniche per essere poi, dopo varie vicende, ospitata nel Museo Fabre di Montpellier in Francia.
L'esposizione Guercino a Fano coinvolge anche altri siti nella città (Duomo, Basilica di San Paterniano, Pinacoteca e Museo Civico), in un Itinerario del '600 fanese che permette di approfondire la conoscenza di pittori emiliani.
Realizzati un volume con prestigiosi interventi di storici dell'arte, poster delle tre opere in mostra, cartoline e due annulli postali.
L'esposizione, ad ingresso libero, si protrarrà fino al primo ottobre, con apertura tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle ore 18 alle 22. Info: 0721.802885
LE OPERE IN MOSTRA
SAN GIOVANNI BATTISTA ALLA FONTE (olio su tela, cm 243 x 169) fu commissionata al Guercino dal conte Ghisilieri (entrato nell'ordine dei Filippini di Bologna) e destinata alla Chiesa di San Pietro in Valle dei Padri Oratoriali di Fano. Ghisilieri, amico del Guercino, aveva istituito nel suo Palazzo, dal 1646 al 1652, un'Accademia di pittura frequentata dallo stesso artista. In S.Pietro in Valle rimase fino al 1797, quando venne ritirata dai commissari francesi che la portarono al Louvre. Nel 1896 fu depositata al Musée Fabre di Montpellier, che l'ha messa ora a disposizione per la mostra a Fano.
LO SPOSALIZIO DELLA VERGINE (olio su tela centinata, cm 310 x 190) fu commissionata al Guercino dalla nobile famiglia Mariotti di Fano per il primo altare di destra della Basilica di San Paterniano. L'opera fu rubata nel 1895 e presto ritrovata, ma i danni subiti per essere stata arrotolata fecero sì che venisse trasferita a Palazzo Mariotti. Nel 1967 il dipinto venne restaurato sotto la direzione della Soprintendenza alle Gallerie delle Marche e nel 1967 acquistato dalla Cassa di Risparmio di Fano. Attualmente è di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano ed è custodita nella Pinacoteca San Domenico.
L'ANGELO CUSTODE (olio su tela, cm 292 x 178) venne commissionata al Guercino da Vincenzo Nolfi per la Chiesa di S.Agostino, dove rimase fino al 1943. La Chiesa fu bombardata durante la seconda guerra mondiale, ma la tela era stata in precedenza messa in salvo. Nel 1968 fu restaurata al Gabinetto di Restauro della Pinacoteca Nazionale di Bologna, per poi essere sottoposta ad ulteriore restauro nel 1993 a cura di Isidoro Bacchiocca. L'opera, di proprietà del Seminario Vescovile San Carlo di Fano -- Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola, è custodita nella Pinacoteca civica di Fano.
L'altro Rinascimento - Genio e bellezza controcorrente
MERCATELLO SUL METAURO – Nella suggestiva Chiesa di San Francesco a Mercatello sul Metauro, è stata allestita la mostra “L’ALTRO RINASCIMENTO Genio e bellezza controcorrente”, a cura di Gilberto Grilli, promossa dal Comune con il patrocinio della Provincia di Pesaro e Urbino e la collaborazione della pro loco e del Museo di San Francesco.
“L’esposizione - ha spiegato Gilberto Grilli nella conferenza stampa di presentazione in Provincia - è stata concepita come contrappeso storico artistico a quella curata da Vittorio Sgarbi ad Urbino, dedicata al Rinascimento classico. Io, invece, proporrò opere di coloro che hanno fatto il Rinascimento nel 1900 e oltre, maestri assoluti come Pietro Annigoni, Riccardo Tommasi Ferrosi, Piero Gilardi, Mario Schifano, Claudio Sacchi, Bruno D'Arcevia, Mario Logli, Enrico Del Bono, Ferdinando Quintavalla e altri 20 grandi della pittura figurativa. Il pubblico rimarrà stupito nel constatare quante meravigliose opere ci siano intorno a noi, che non si vedono per mancanza di visibilità mediatica e critica”.
IL SOGNO DI UNA FONDAZIONE
Sono 150 le opere in mostra, fino al 23 luglio: ritratti, paesaggi, nature morte, disegni, con le tecniche più disparate (oli, sanguigne, chine, matite, tempere ecc), un secolo di pittura nascosta al pubblico, che sarà possibile ammirare proprio grazie al paziente lavoro di Grilli, storico della pittura figurativa che ha dedicato 40 anni della sua vita ai pittori presentati, in particolare ad Annigoni, di cui è biografo ufficiale nel mondo. “A 20 anni – ha spiegato Grilli - sono partito da Mercatello per le mie esperienze nel mondo dell’arte, per delineare un cerchio, che si chiude a 60 anni con il ritorno nel mio paese. Farò delle donazioni al Comune e al Museo di San Francesco ma quello che mi preme molto, visto che non siamo immortali, è che possa essere creata una fondazione a mio nome, a cui donerò 10mila volumi che riassumono la storia della pittura figurativa nel ‘900 e oltre 1700 opere messe insieme con tanti sacrifici, visitando decine di studi di grandi maestri e scrivendo per loro libri, monografie e cataloghi, oltre a curare più di 150 mostre”.
LA CULTURA DEL BELLO E DELL’ARTE
Il sindaco Fernanda Sacchi ha evidenziato come i sogni possano avverarsi visto che Grilli, “partendo da un piccolo paese, ha riportato a noi la cultura del bello e dell’arte, aprendo ai visitatori uno scrigno di opere meravigliose. Questa mostra è un vanto che apre la stagione estiva di Mercatello”.
L’importanza di comunicare in modo trasversale l’approccio all’arte è stata sottolineata dal presidente della Provincia Daniele Tagliolini. “Crediamo fortemente che il nostro ente, anche nel suo nuovo ruolo di ‘Casa dei Comuni’, possa essere un fattore di rilancio e di dialettica culturale dei territori. Faccio un plauso a Mercatello, bandiera arancione da tanti anni, per il contesto culturale che ha saputo creare”.
L’assessore alla cultura Luca Bernardini ha spiegato l’importante ruolo della pro loco nell’organizzazione della mostra. Un ruolo che, come evidenziato dal delegato cultura per della pro loco di Mercatello Giovanni Pistola, vuole caratterizzarsi sempre più nella promozione di eventi culturali e musicali e nella valorizzazione di opere d’arte.
Inaugurata la mostra Tiziano & Tiziano alla Pinacoteca di Ancona
Servizio trasmesso nel notiziario di Tv Centro Marche,
in onda ogni giorno alle 6.30 - 7.30 - 11.50 - 13.30 - 19.30 - 20.30 - 23.00
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Cosa Vedere a Fano San Pietro in Valle
San Pietro in Valle è un gioiello della città di Fano. Testimonianza importante del barocco nelle Marche
#NCFN 2017 | La Testimonianza di Giulia
Ai nostri microfoni Miss Mondo Abruzzo 2015, Giulia Belmonte, ma prima di tutto, studentessa dell'Università degli Studi di Pescara.
Ascoltiamola
Urbino inaugura Galleria Albani con le grafiche di Arnaldo Pomodoro
Descrizione
Places to see in ( Urbino - Italy )
Places to see in ( Urbino - Italy )
Urbino is a walled city in central Italy. It's known for the turreted, 15th-century Palazzo Ducale. Inside the palace, the National Gallery of the Marche features paintings by Titian and Raphael, who was born in Urbino. Raphael’s House has more paintings, including ones by the artist’s father. Next to the neoclassical cathedral is the Museo Diocesano Albani, with religious artifacts dating back to the 13th century.
Urbino is quite a small town, confined to a couple of hilltops enclosed within defensive walls, and it's not hard to get your bearings. From the gateway (Porta Valbona) by the bus stops in Borgo Mercatale, you can visit a tourist information office on your right, or just walk up Via Mazzini to Piazza della Repubblica. This is a crossroads at the centre of Urbino; other roads slope up to the town's various 'summits'. Taking Via Vittorio Veneto, on your right, will lead you to another tourist information office - where you can obtain maps and timetables - and the Ducal Palace. In the other direction Via Raffaello leads past Raphael's house and up to a great viewpoint (more below).
The Ducal Palace - Palazzo Ducale - is Urbino's principal tourist attraction. A combined ticket is available for this and Urbino's other museums; it's worth buying if you plan to tour the town thoroughly. Over-65s and under-18s, as so often in Italy, can visit the Ducal Palace free of charge.The current main entrance to the palace is surprisingly unassuming; inside the courtyard, however, the visitor begins to taste the grandeur of Federico's commission. His name appears everywhere: 'Federicus Urbini Dux' or simply 'FE DUX', on walls, fireplaces and window frames. The rooms of the palace are mostly bare, although one does retain scraps of courtly frescoes. The highly-decorative doorways and fireplaces are an indication of the splendour which the ducal court would have enjoyed. Federico's 'alcove' is one of the most interesting exhibits - a kind of ornate painted wood room within a room, which was found in pieces in the nineteenth century in underground storage. The best-preserved room of the palace is the duke's private study, a small secret space within his apartment, which is beautifully panelled in inlaid wood. Art in the gallery includes the Flagellation by Piero della Francesca, a view of an empty Renaissance 'Ideal City' by Luciano Laurana, Raphael's portrait of The Mute and works by Guercino, Guido Reni and Orazio Gentileschi. Don't miss the painting by Pedro Berruguete of the ugly Federico, reading, with his young son. The most famous painting of the duke, by Piero della Francesca, is now in the Uffizi Gallery in Florence.
The artist Raffaello Sanzio - better known to English speakers as Raphael - was born in Urbino, and his birthplace is now a little museum, the Casa Natale di Raffaello. Raphael's father was court painter to Federico and obviously a man of some standing. The family home is a substantial building with an attractive interior. It was purchased in the nineteenth century with the financial support of a 'nobleman from London' and has been kept fairly bare, with some minor artworks and copies of paintings by Raphael on the walls. It's a good chance to see a historic town house, probably little changed from the time when Raphael was growing up. Note that the museum is closed for several hours in the middle of the day.
Down a lane opposite the Ducal Palace, behind the church of San Domenico, is a fifteenth-century fresco of the Madonna, which can be seen through a glass wall. There are more exciting frescoes, though, in the Oratorio di San Giovanni, on Via Barocci.
Some of the finest views over Urbino are from the top of the slope opposite the Palazzo Ducale. A small public park here - the Parco della Resistenza - is a lovely place to sit with a picnic or a snack from the small cafe and admire the views over Urbino's rooftops. The park is alongside the Fortezza Albornorz, Urbino's defensive fortress, and there are entrances from Viale Buozzi, outside the walls, and from Via dei Maceri, which branches off at the top of the steep Via Raffaello.
( Urbino - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Urbino . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Urbino - Italy
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DENTRO LA TELA ULTIMA CENA DI GASPAR HOVIC
Viaggio dentro la ricostruzione tridimensionale della tela Ultima Cena del pittore fiammingo Gaspar Hovic.
Tela custodita nella chiesa matrice di Triggiano
La Cattedrale del Longhena -- il campanile Romanico - la chiesetta di S. Martino....
Attorno alla Cattedrale di S. Maria Assunta del Longhena, il Duomo di Chioggia, si sviluppa la terza area di interesse turistico culturale. Appena superata la cattedrale si affacciano, su uno slargo da cui parte il Corso del Popolo detto Campo del Duomo, il campanile Romanico e la chiesetta di San Martino, ed oltrepassando la strada, la chiesetta di San Pieretto e gli oratori di San Francesco alle stigmate e di Nostra Signora.