Centenario della morte di Francesco Baracca - Lugo di Romagna 19 giugno 2018.
Lugo di Romagna (RA) Italy 19 giugno 2018. Cerimonia per il centenario della morte del Maggiore Francesco Baracca, medaglia d'oro al valor militare. Riprese di Gilberto Tedeschi.
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(Dal sito internet del Museo Francesco Baracca).
Biografia del Maggiore Francesco Baracca.
Francesco Baracca nasce il 9 maggio 1888 da Paolina Biancoli e da Enrico. Da giovane segue dapprima la scuola dei Padri Salesiani di Lugo, poi gli studi presso gli Scolopi della Badia Fiesolana, per terminarli al Liceo “Dante” di Firenze. Dopo la maturità si iscrive alla Scuola Militare di Modena, dove rimane per un paio di anni. Nel 1909 frequenta la Scuola di Cavalleria a Pinerolo, dove viene promosso al grado di sottotenente nel luglio 1910 e assegnato al 1° Squadrone del Reggimento “Piemonte Reale” di stanza a Roma. Nel 1912 segue i corsi di pilotaggio civile a Reims, dove consegue il brevetto di pilota, attività verso cui avverte una naturale propensione ed un grande entusiasmo, testimoniati dalla lettera al padre del 5 maggio 1912 nella quale afferma: “[...] ora mi accorgo di avere avuto un’idea meravigliosa, perché l’aviazione ha progredito immensamente ed avrà un avvenire strepitoso ”.
Dopo il brevetto civile di pilota d’aeroplano consegue quello di pilota militare e fino al 1915 si dedica al perfezionamento del suo addestramento. Alla vigilia della guerra, Baracca giunge a Parigi dove si specializza sui nuovi biplani da caccia Nieuport all’aeroporto di Le Bourget.
Rientrato in Italia nel luglio del 1915, esegue voli di pattugliamento ed ottiene la prima vittoria il 7 aprile 1916 ai comandi di un Nieuport con il quale abbatte un Aviatik austriaco. Per le sue azioni di guerra, riceve una medaglia di bronzo, tre d’argento, la croce di cavaliere dell’ordine militare di Savoia, la croce di cavaliere ufficiale della Corona Belga, ed infine la medaglia d’oro, con la quale viene premiato per l’abbattimento del trentesimo aereo nemico sul monte Kaberlaba, nell’altopiano di Asiago. Nella primavera del 1917 comanda la 91^ Squadriglia, unità che, per la capacità dei suoi piloti e gli abbattimenti effettuati, viene definita la “Squadriglia degli Assi”. Il 15 giugno 1918, in una spedizione a San Biagio di Collalta, in provincia di Treviso, ottiene la 34a ed ultima vittoria ed il 19 giugno, uscito per un'azione di mitragliamento a volo radente sul Montello, il suo Spad XIII viene colpito dagli austriaci presso l’Abbazia di Nervesa.
Il 23 giugno il suo corpo, accanto ai resti del velivolo, viene scoperto nel Montello quasi per caso dall'ufficiale di artiglieria Ambrogio Gobbi. Questi informa Osnago, compagno di Baracca dell’ultimo volo, col quale raggiunge le pendici del Montello assieme al tenente Ranza ed al giornalista Garinei del “Secolo” di Milano. La salma del maggiore Baracca, ustionata in più punti, presenta una ferita penetrante sulla tempia destra. Le ali e la carlinga dello Spad sono carbonizzati, il motore e la mitragliatrice infissi nel suolo, il serbatoio della benzina presenta due fori da pallottole incendiarie. Le esequie di Baracca si svolgono il 26 giugno a Quinto di Treviso: l’elogio funebre è pronunciato da Gabriele D’Annunzio . Il 28 il feretro giunge a Lugo nella tarda serata ed il 30 hanno luogo i funerali davanti ad una folla imponente.
Centenario della morte di Francesco Baracca, Lugo 19 giugno 2018
Sintesi della manifestazione che la Città di Lugo e L' Aeronautica Militare ha celebrata in onore dell' Eroe e Asso dell' Aviazione nella Grande Guerra Francesco Baracca
LUGO: La Festa della Repubblica nel ricordo di Francesco Baracca | VIDEO
La cerimonia del 2 giugno ha avuto inizio alle 9.25 al cimitero di lugo, dove un picchetto interforze ha reso gli onori all’uscita del sarcofago di Francesco Baracca, trasportato su un automezzo dell’Aeronautica Militare Italiana. Il corteo delle auto ha accompagnato il feretro fino a largo Tricolore, dove è rimasto in attesa dell’ingresso su piazza Baracca, unitamente alla scorta d’onore. In seguito, il picchetto e la Fanfara dei Bersaglieri in congedo della città di Ravenna si sono schierate in piazza Baracca, dove alle 10 ha avuto inizio la cerimonia per la Festa della Repubblica, con l’alzabandiera solenne. Letto il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dal Prefetto della provincia di Ravenna Francesco Russo; di seguito il conferimento delle Onorificenze al merito della Repubblica italiana, le stelle al merito del lavoro e le medaglie d’onore.
Museo Francesco Baracca simulatore di volo
Al museo Baracca di Lugo il simulatore di volo dello SPAD VII di Baracca...facile da usare per ragazzini, ragazzine e padri
Lugo ha celebrato Francesco Baracca a cento anni dalla sua morte
Oggi la città di Lugo ha ricordato il Maggiore Francesco Baracca nel giorno del 100esimo anniversario della sua morte, avvenuta il 19 giugno 1918 a Nervesa della Battaglia (Tv).
In una piazza Baracca gremita di tanti cittadini e centinaia di bambini e ragazzi delle scuole lughesi, è stata letta inizialmente una breve biografia dell’asso dell’Aeronautica italiana e Medaglia d’oro al valore militare. La cerimonia è poi iniziata con la deposizione di una corona davanti al monumento dedicato a Baracca, alla presenza del sindaco di Lugo Davide Ranalli, del prefetto di Ravenna Francesco Russo e del Generale di Squadra Aerea Settimo Caputo, seconda carica dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, in rappresentanza di tutte le forze armate su incarico del Capo di Stato Maggiore della Difesa, il generale Claudio Graziano.
In seguito, per ricordare la figura dell’aviatore lughese, il direttore del museo “Francesco Baracca” Daniele Serafini ha letto alcuni passi tratti dalle sue lettere alla famiglia, in cui Baracca raccontava delle sue giornate durante i suoi studi in Italia e in Francia. Sono stati inoltre letti i messaggi inviati per l’occasione dall’ingegner Piero Ferrari, figlio di Enzo Ferrari, e dalla Regina Madre del Belgio, Paola Ruffo di Calabria.
“Ho tenuto a essere presente oggi con questo messaggio, desiderando sottolineare quanto la mia famiglia sia storicamente e affettivamente legata alla memoria dell’eroe Francesco Baracca, per il quale mio padre nutriva una grande ammirazione - ha scritto Piero Ferrari -. Da 90 anni il cavallino di Baracca ha continuato a essere il simbolo dell’Italia che vince, anche in tempo di pace. Ecco perché Francesco Baracca, anche a un secolo dalla sua scomparsa, viene ricordato in tutto il mondo quando nei Gran Premi sventolano, con amore e orgoglio, le bandiere del cavallino rampante. Non posso concludere questo mio saluto senza ricordare la memoria della mia amata nonna paterna Adalgisa e di mio padre, cittadino onorario della vostra, della nostra città”.
Nel suo messaggio, Paola Fulco di Calabria ha invece citato alcuni scritti ricevuti da suo padre, l’aviatore Fulco Ruffo di Calabria, in cui veniva ricordato Francesco Baracca. La Regina Madre del Belgio ha aggiunto che tutti gli scritti del padre “dimostrano l'ammirazione che nutriva nei confronti di Francesco Baracca, il modello che gli ispirava, l’amicizia profonda che li legava. Sono e sarò tra voi col pensiero durante queste commemorazioni che servono a indicare e a ricordare alle giovani generazioni i modelli di abnegazione, di coraggio, di generosità dei loro predecessori”.
Sono poi intervenuti il sindaco di Lugo Davide Ranalli e il generale di squadra aerea Settimo Caputo, sottocapo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare.
Il sindaco di Lugo Davide Ranalli ha letto il messaggio inviato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Nel giorno del centesimo anniversario della morte del Maggiore Francesco Baracca sul Montello, onoro la memoria dell’asso degli assi dell’aviazione italiana – ha scritto -. Oggi, a 130 anni dalla nascita e nel centenario della sua scomparsa, ricordiamo il suo contributo di valoroso al compimento dell’Unità d’Italia, il suo esempio ricco di ideali per le giovani generazioni”.
“Mai come quest’anno, e specialmente in questo giorno, la città di Lugo si è stretta con tanto calore attorno alla figura di Francesco Baracca, pioniere dell’aria che attraverso la sua umanità ha insegnato tanto, all’Italia e agli italiani - ha detto Davide Ranalli durante il suo discorso -. Baracca non appartiene solo al suo tempo, ma è divenuto nel corso dei decenni un simbolo dell’intera nazione, portando con sé un forte elemento di riflessione. Il suo lascito è un patrimonio condiviso e universalmente riconosciuto per come ha interpretato la sua missione, per il senso del dovere, per la lealtà, per lo spirito di modernità e il coraggio pioniere che lo ha portato a sposare le nuove frontiere dell’aviazione, per non aver mai combattuto un nemico, ma un avversario, per aver sempre mirato alla macchina, mai all’uomo. Il suo cavallino rampante è un simbolo divenuto emblema che ancora oggi parla al cuore degli italiani, sul filo di un legame rinnovato, che Piero Ferrari ci testimonia, nonostante ancora qualcuno cerchi di sostenere il contrario, e che ringrazio con grande affetto”.
Francesco Baracca Day
Il Baracca Day è il tradizionale raduno di piloti che partecipano con il loro velivolo all'annuale celebrazione dell'anniversario della morte del Maggiore Francesco Baracca, colpito il 19 giugno del 1918 a Nervesa della Battaglia, nel corso della Battaglia del Solstizio.
Il raduno vuole essere un omaggio al valoroso Pilota che ha combattuto durante la I° Guerra Mondiale e fu colpito da terra dopo aver raggiunto la 34° vittoria.
L'omaggio che viene fatto all'Eroe è un sorvolo sopra il Sacello che lo ricorda.
16a Festa del Cavallino Rampante - Lugo
4 ottobre 2015 - 16a Edizione della Festa del Cavallino FERRARI
organizzata dal Club Ferrari di Lugo col patrocinio del Comune - Visita al Museo Francesco Baracca dove si può vedere l' originale del cavallino riportato sull' aereo dell' Asso dell' Aviazione ed Eroe della Grande Guerra
Lugo 19 giugno 2018, le Freccie Tricolore sorvolano il monumento a Francesco Baracca
Il momento del passaggio sulle nostre teste
Francesco Baracca, l’asso degli assi dell’aviazione italiana.
Per la rubrica I Luoghi - Centenario della Grande Guerra, Qdpnews.it presenta:
Francesco Baracca, l’asso degli assi dell’aviazione italiana.
Siamo andati nei luoghi che lo hanno visto protagonista con l’intento di raccontare la straodinaria epopea del cavaliere dei cieli. Francesco Baracca.
Gli antichi greci sostenevano che “Muore giovane chi è caro agli dei”.
Un destino a cui non è sfuggito l’asso dei cieli, Francesco Baracca, abbattuto il 19 giugno 1918 sui cieli di Nervesa a soli 30 anni. Decorato con due medaglie d’argento e una medaglia d’oro al valore militare, Francesco Baracca nonostante la breve carriera è considerato da tutti un eroe.
I 34 abbattimenti in 63 combattimenti aerei, lo consacrano “Asso degli Assi”.
Francesco Baracca un Eroe Italiano
Francesco Baracca (Lugo, 9 maggio 1888 – Nervesa della Battaglia, 19 giugno 1918) è stato il principale asso dell'aviazione italiana e medaglia d'oro al valor militare nella prima guerra mondiale, durante la quale gli vengono attribuite trentaquattro vittorie aeree......omissis......Il 1º maggio del 1917 si trasferì alla 91ª Squadriglia, soprannominata La squadriglia degli assi perché costituita da grandi assi dell'aviazione scelti da Baracca in persona,[3] quali Pier Ruggero Piccio, Fulco Ruffo di Calabria, Gaetano Aliperta, Bartolomeo Costantini, Guido Keller, Giovanni Sabelli, Enrico Perreri e Ferruccio Ranza. L'unità aveva in dotazione il nuovo Nieuport 17 costruito in Italia dalla Macchi. Sul suo aereo in onore alla sua Arma di appartenenza Baracca dipinse il cavallino nero rampante destinato a diventare una delle insegne più cara agli italiani (anni dopo la madre di Baracca consegnò quel simbolo a Enzo Ferrari e gli disse: Ferrari, metta sulle sue macchine il cavallino rampante del mio figliolo. Le porterà fortuna). Sempre nello stesso mese di maggio Baracca passerà sullo SPAD S.VII. Presso questa squadriglia, di cui divenne il comandante, conseguì ventisei vittorie. Nel settembre 1917, con diciannove vittorie al suo attivo, era l'asso italiano con il maggior numero di abbattimenti. Il 6 di quel mese venne promosso maggiore. Altri cinque successi seguirono in ottobre, con due doppi abbattimenti in due singoli giorni. La seconda – di queste duplici vittorie – venne conseguita il 26 ottobre, ai danni di due Aviatik tedeschi. Quando gli austro-ungarici, rinforzati da forze germaniche, incluse tre squadriglie di caccia (Jagdstaffeln, più semplicemente Jastas), lanciarono la loro offensiva che portò alla disfatta di Caporetto, la 91ª Squadriglia venne riequipaggiata con lo SPAD S.XIII. Pilotando questo nuovo aereo, Baracca portò il totale delle sue vittorie a trenta, ma subito dopo venne messo a riposo. Ritornò in azione nel maggio 1918, dopo che il 5 gli fu commutata una medaglia d'argento in medaglia d'oro. Il 15 giugno, con l'abbattimento di altri due aerei, conseguì le sue ultime vittorie, abbattendo per ultimo un caccia Albatros D.III con uno SPAD S.XIII nei pressi di San Biagio di Callalta. Era la sua vittoria ufficiale numero trentaquattro[3][8] riportata in sessantatré combattimenti aerei, sebbene ci sia chi alza questo numero a trentasei[9] e chi lo abbassa a trentatré.[10] Il 19 giugno, dopo aver compiuto una missione, il trentenne Baracca rientrò al campo di Quinto di Treviso; lo SPAD S.XIII con cui aveva compiuto i primi voli della giornata aveva il rivestimento in tela delle ali e della fusoliera danneggiato, perciò egli decollò con il suo aereo di riserva, uno SPAD S.VII, per la quarta missione del giorno.[11] Altri due aerei della 91ª Squadriglia sarebbero decollati con lui, il giovane Osnago e il più esperto Costantini. Al momento della partenza tuttavia si scoprirà che Costantini era già partito, lasciando a Baracca la sola scorta dell'inesperto Osnago. Mentre i piloti erano impegnati in un'azione di mitragliamento a volo radente sopra Colle Val dell'Acqua, sul Montello, l'asso italiano venne abbattuto. Baracca fu colpito da un biplano austro-ungarico non visto, o visto troppo tardi quando già l'asso era stato colpito dalla prima delle due raffiche sparate dall'osservatore. Il pilota Max Kauer e l'osservatore Arnold Barwig hanno fornito una documentazione che sarebbe stata sufficiente a far accreditare loro la vittoria verso chiunque altro, ma continuamente rifiutata dalle autorità italiane per motivi propagandistici, in tempi in cui l'esito della guerra era ancora incerto.. Verrà ritrovato qualche giorno dopo, il 23 giugno dal capitano Osnago, compagno dell'ultimo volo, che su segnalazione dell'ufficiale Ambrogio Gobbi raggiunse le pendici del Montello (località Busa delle Rane) con il tenente Ranza ed il giornalista Garinei del Secolo di Milano. Qui, accanto ai resti del velivolo, si trovava il corpo di Baracca: ustionato in più punti, presentava una ferita di pallottola sulla tempia destra. Le ali e la carlinga dello SPAD S.VII erano carbonizzati, il motore e la mitragliatrice infissi nel suolo e il serbatoio forato da due pallottole. Le esequie si svolsero il 26 giugno a Quinto di Treviso, alla presenza di autorità civili e militari, e l'elogio funebre venne pronunciato da Gabriele D'Annunzio, ammiratore del pilota di Lugo. La salma di Baracca verrà poi inumata in una cappella sepolcrale nel cimitero di Lugo.
Spad XIII replica - Francesco Baracca
La replica del magnifico Spad XIII di Francesco Baracca ad opera del grandissimo Giancarlo Zanardo. Il decollo, il sorvolo del Sacello ove cadde il Maggiore Francesco Baracca, del Sacrario Militare Italiano a Nervesa, dove riposano 9.000 dei nostri ragazzi, e naturalmente il Sacro Piave.
Lo Spad XIII è visibile presso il Museo del Piave Vincenzo Colognese a Caorera di Vas (BL)
Spad XIII matricola 2445 - 91^ Squadriglia Caccia - Quinto di Treviso - Primavera 1918
99° Anniversario della morte di Francesco Baracca - 19 giugno 2017
Cerimonia commemorativa in onore dell' eroe lughese Mag. Francesco Baracca, pilota aereo nella Grande Guerra, caduto nei cieli del Montello il 19 giugno 1918
Francesco Baracca (la rapida vittoria)
...da una lettera di Francesco Baracca alla madre (Campoformido, 8 aprile 1916).
Cortometraggio realizzato per la serata Friuli, terra d'aviatori (il Caffè del venerdì).
UN' ALTRA STORIA AL VOLO - BARACCA #05
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Quinta puntata di Un'altra storia al volo: Barbara Bracco, docente di storia contemporanea, ci parla dell'aviatore Francesco Baracca. A cura di Enrico Ostuni.
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francesco baracca.mp4
Omaggio al mitico Magg. M.O.V.M. Francesco Baracca, Asso degli Assi
Francesco Baracca Day 2018 | 50 Airplanes and 80 Ferrari | First world war airplanes flights
On 17/06/2018 the Jonathan Collection Foundation by Giancarlo Zanardo hosted the annual appointment of the Baracca Day, an event dedicated to the Italian aviation of the First World War Francesco Baracca, of which, in 2018, the centenary of his death is running.
Nervesa della Battaglia's airfield was a meeting point for over 50 aircraft, including several World War I airplanes, as well as the Ferrari rally (more than 80), which further made it special this Sunday for the fans of airplanes.
In this video we have:
- Spad XIII R (1917)
- Fokker DR.1M (1917)
- De Havilland DH.82A Tiger Moth (1931)
- Piper PA.18 Super Cub (1949)
- Tecnam P92
- Tecnam P92 Sierra
- Robison R22
- Robinson R44
Hashtag:
#airplane #aereo #flight #planespotting #planes
#cockpitviews #cockpit #airport #airportjobs
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Il 17/06/2018 la Fondazione Jonathan Collection di Giancarlo Zanardo ha ospitato l'annuale appuntamento del Baracca Day, evento dedicato all'asso dell'aviazione italiana della prima guerra mondiale Francesco Baracca di cui, nel 2018, corre il centenario della sua morte.
L'aviosuperficie di Nervesa della Battaglia è stata un punto d'incontro per oltre 50 velivoli, di cui diversi aerei della prima guerra mondiali, nonché del raduno delle Ferrari (se ne sono contate più di 80) che hanno ulteriormente reso speciale questa domenica per gli appasionati di aerei.
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Michele Marangoni con alcuni suoi quadri al Museo Baracca di Lugo dal 10/07/2013 al 03/08/2013
Lugo di Romagna, Racconto Fotografico
Lugo di Romagna, Photographic Tale
Photographs by Luigi Iorio
luigiiorio.it
Pedalata del secolo - Omaggio a Francesco Baracca
23 Giugno 2018: nel Centenario della scomparsa dell'Asso degli Assi della aviazione italiana, Pedale Bianconero e U.C.F. Baracca Lugo si uniscono per realizzare la Pedalata del Secolo da Lugo di Romagna a Nervesa della Battaglia (e ritorno) in omaggio del grande eroe e di tutti i caduti della Prima Guerra Mondiale.
Lugo: CONTESA ESTENSE CITTA' DI LUGO 2017(parte1^) | DI.TV Special
Lugo: CONTESA ESTENSE CITTA' DI LUGO 2017