La Grande guerra in un museo. Rovereto
Camillo Zadra, attuale direttore del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, ci ricorda come ogni museo sia, al di là di ciò che racconta, un fatto sociale, perché difatti non potrebbe esistere senza una significativa partecipazione di individui che fanno donazioni.
La Grande Guerra, dal canto suo, ha disseminato nel corso degli anni, nelle famiglie italiane ed europee, centinaia di migliaia di reliquie che oggi restano custodite per non dimenticare la tragicità della sua vicenda. Non è difficile verificare come molti di questi oggetti si ritrovino nelle collezioni dei musei e riportino in vita una molteplicità di storie di soldati, armi, popolazioni civili e paesaggi. In tal senso, il percorso che ciascun visitatore può fare all’interno del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto assume valore per la forza vitale che esprimono i suoi patrimoni conservati, nello spirito di un itinerario in cui ciò che resta pulsa come un oggetto che ha ancora voce e sa raccontare intensamente la forza del passato…
Ore7 del 27 marzo 2018 - Ospite Marco Pascoli, Museo della Grande Guerra di Ragogna
Diari dal Fronte n°1 - Soldato Pennasilico 1917
La guerra è il fallimento dell'Uomo...
Una toccante testimonianza contro le sofferenze e sull'inutilità della guerra, nelle letture di Claudia Contin Arlecchino, ambientate durante le escursioni nei luoghi della Grande Guerra del territorio friulano, da un'idea di Sabrina Zannier, per la regia di Ferruccio Merisi, raccontate dalle immagini e dal montaggio emotivo di Luca Fantinutti.
Testimonianze tratte dal Diario del Sergente di Fanteria dell'Esercito Italiano Alessandro Pennasilico, nelle trincee del Monte Ragogna, durante la battaglia dal 31 ottobre al 1° novembre 1917.
Una co-produzione della Scuola Sperimentale dell'Attore e di Maravee 2013, col patrocinio del Club UNESCO di Udine, in collaborazione col Museo della Grande Guerra di Ragogna. Consulenze storiche di Marco Pascoli.
Carso e Isonzo: tra conflitti e confini - Dott. Marco Pascoli
Dott. Marco Pascoli (Responsabile storico del Museo Grande Guerra Ragogna, Udine): La costituzione del regio sistema fortificato del Friuli nella Grande Guerra.
PROCESSO ALLA GRANDE GUERRA
La prima guerra mondiale poteva essere evitata? Chi furono i responsabili di quell'immane conflitto, scoppiato un secolo fa, che papa Benedetto XV bollò come inutile strage e che segnò la fine di un mondo? Ha senso parlare di apocalisse della modernità, di tramonto dell'Occidente e dell'idea di progresso? Riccardo Chiaberge ci introduce al dibattito storiografico sulle cause e le conseguenze della Grande Guerra, con la guida di un grande studioso, Emilio Gentile.
Diari dal Fronte n°2 - Sodato Redl 1917
Ogni guerra è comunque persa...
Il racconto di una vittoria sofferta, incomprensibile e come sempre inutile, nelle letture di Claudia Contin Arlecchino, ambientate durante le escursioni nei luoghi della Grande Guerra del territorio friulano, da un'idea di Sabrina Zannier, per la regia di Ferruccio Merisi, raccontate dalle immagini e dal montaggio emotivo di Luca Fantinutti.
Testimonianze tratte dal Diario del Capitano di Fanteria dell'Esercito Austro-Ungarico Eugen Redl, sui ponti dell'isolotto di Clapât del Fiume Tagliamento, durante lo sfondamento austriaco a Cornino, tra 1 e 3 novembre 1917.
Una co-produzione della Scuola Sperimentale dell'Attore e di Maravee 2013, col patrocinio del Club UNESCO di Udine, in collaborazione col Museo della Grande Guerra di Ragogna. Consulenze storiche di Marco Pascoli.
Antologia Grande Guerra: Verdun, Piave, Tagliamento b/n
Versione in bianco e nero (digitalizzazione da negativo)
Miscellanea Grande Guerra (Regio Esercito, 1914-18). Entrata di truppe francesi a Verdun, con prigionieri tedeschi. Guerra di montagna sul fronte italiano (1916): trasporti in quota, scavo trincee. Trincee del Piave (1918), soldati in trincea, bombardamento e azioni militari, “l’Isola della Morte” sul Basso Piave (didascalia segna erroneamente Tagliamento), scene dell’“assalto” sul Montello, il “Festival dei Blue Ribbon”, manifestazione interalleata con il generale Maggiorotti, trincee austriache devastate (giugno 1918); soldati italiani bonificano trincee (Carso 1917), prigionieri austro-ungarici verso Plava (estate 1917), rincalzi italiani, flussi di prigionieri austro-ungarici dai monti Santo, Vodice e Cocco dopo la conquista della Bainsizza.
trincee della grande guerra monte di Ragogna
Intervento di Marco Pascoli - SentieriNatura 2011 - 12
Marco Pascoli curatore del museo della Grande Guerra a Ragogna parla dei graffiti lasciati dai combattenti della prima guerra mondiale sulle montagne del Friuli Venezia Giulia, in particolare sul Cuelat, Zermula e Monte di Ragogna e delle ricerche relative.
I diari del monte Hermada
Tra parole di prigionia, antiche case ancora vive e quel tipico silenzio eloquente che, a volte le montagne possiedono. Roberto Todero ci parla della vetta dell’Hermada, patrimonio di storie di uomini come tanti, il cui destino è passato da queste parti. Ritornare qui è particolarmente significativo perché questa è l’ultima linea difensiva davanti a Trieste: quella linea che l’esercito italiano non raggiunge mai. Tutto quello che si sfiora e scruta nei suoi meandri è esattamente così come l’esercito austriaco lo aveva vissuto, mentre lo abbandonava per inseguire le armate italiane dopo la rotta di Caporetto. Ancora oggi, quando ci si sporge lungo una delle sue trincee, attraverso alcune delle sue feritoie, allora l’osservatore può essere consapevole di avere lo stesso sguardo di un soldato di cento anni fa. Perché il monte Hermada, ancora oggi, per giovani e non, è uno dei segni più tangibili della perenne attualità della Grande Guerra, nonostante il lavoro della natura e del tempo trascorso…
Intervento di Marco Pascoli - SentieriNatura 2015 - 03
Marco Pascoli, storico e curatore del Museo della Grande Guerra di Ragogna, illustra il ruolo della Creta di Collinetta (Cellon) durante la Grande Guerra , descrive l'itinerario escursionistico e parla dell'episodio della fucilazione di Cercivento.
Intervento di Marco Pascoli - SentieriNatura 2012 - 11
Marco Pascoli, storico e curatore del Museo della Grande Guerra a Ragogna, illustra la battaglia della Val Resia durante l'offensiva austro germanica di Caporetto.
1294.Monte san michele - museo all'aperto - Grande Guerra
La Grande Guerra
Il fronte del carso - Monte san Michele - Il Piazzale.
Filmato fotografico dei campi di battaglia, trincee caverne, cannoniere, ossari, cimiteri chiese musei e quant'altro, ripreso fotograficamnte cento anni dipo la prima guerra mondiale, sul fronte orientaleIl filmato contiene: Trincee, fortificazioni, musei all'aperto, caverne, cannoniere, chiese, cappelle, cippi, lapidi, monumenti, cimiteri di guerra, ossari, ecc...
Monte Ragogna e Tagliamento
Oggi, vi porto nel Friuli, a Pinzano e il Monte Ragogna, un'itinerario facilmente percorribile anche in macchina! Ma per i più avventurosi anche a piedi!
Dopo la Ritirata di Caporetto l'esercito austro-germanico riuscì ad avanzare nella pianura friulana costringendo quello italiano, in seria difficoltà, ad arretrare verso il Veneto. Superata la città di Udine alla fine di ottobre, alcuni gruppi di militari privi di indicazioni dal Comando Supremo cercarono di opporre resistenza nei pressi del fiume Tagliamento, specialmente sui ponti di Cornino e Pinzano.
In questo territorio, dal progetto europeo I luoghi della Grande Guerra nel Friuli Collinare, è nato nel 2007 un Museo all'aperto con sede a Ragogna. Vengono proposti quattro itinerari che portano a conoscere la storia di queste terre, dalle fortificazioni anteguerra ai diversi resti di costruzioni, postazioni e reperti della cosiddetta Battaglia del Tagliamento.
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Compagna/o di escursioni : Saphira (pastore tedesco)
Allan (brother/fratello/hermano)
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Attrezzatura foto/video : Action Cam : Gopro Hero 7
Smartphone : Samsung Galaxy S7
Gimbal : FeiyuTech Vimble 2
Ore7 del 3 luglio 2018 - Ospite Marco Pascoli, storico Grande Guerra di Ragogna
CENT'ANNI DALLA GRANDE GUERRA
NERVESA DELLA BATTAGLIA - Il 28 luglio di cento anni fa l'Austria dichiarò guerra alla Serbia e ebbe inizio la Prima Guerra Mondiale. Un secolo dopo nella Marca ripercorriamo i luoghi delle battaglie che costarono la vita a numerosi giovani soildati. - Intervistati: FABIO VETTORI (Sindaco di Nervesa della Battaglia) - Servizio di Matteo Spinazzè, riprese di Matteo Spinazzè, montaggio di Federico Cibotto
Marco Pascoli - Storico della Grande Guerra
Questo video, realizzato dai ragazzi di Officina di Cittadinanza in collaborazione con l'ISIS Magrini Marchetti di Gemona del Friuli per la Rete B*sogno d'esserci, coordinati dall'Associazione MEC Media Educazione Comunità, rientra nel progetto Re(si)stiamo ed è volto a far emergere tutte le realtà più significative esistenti nel Gemonese e nel Canal del Ferro, teatro di un rapido spopolamento. Per maggiori informazioni officinadicittadinanza.com e officinadicittadinanza@gmail.com
Convegno CAI Grande Guerra 2015 1 Introduzione
Introduzione al convegno sulla Grande Guerra organizzato dal CAI a Trieste, 14 novembre 2015.
Saluti delle autorità e relazione introduttiva.
Riprese Marco Cabbai, montaggio Dario Gasparo
1260.Bovec - Celo - cannoniere austroungariche - Grande Guerra - Cent'anni dopo -
Filmato fotografico dei campi di battaglia, trincee caverne, cannoniere, ossari, cimiteri chiese e quant'altro, ripreso fotograficamente cento anni dopo la prima guerra mondiale.
1251.parco tematico -Tarvisio - val saisera - Grande Guerra
Filmato fotografico dei campi di battaglia, trincee caverne, cannoniere, ossari, cimiteri chiese e quant'altro, ripreso fotograficamente cento anni dopo la prima guerra mondiale.