Il MUSEO ETNOGRAFICO KERE DI CAIAZZO. Trasloco ed Interni
Il Museo etnografico Kere delle tradizioni contadine e popolari è stato aperto nel luglio del 1997. Per la sua istituzione è stato appositamente costituito il Gruppo di volontariato omonimo sul finire del '94 per volere del prof. Augusto Russo che ne è l'animatore e il coordinatore.
I risultati conseguiti sono così soddisfacenti ed entusiasmanti, avendo registrato in tre anni oltre diecimila visitatori, da distogliere da qualsiasi scoraggiamento e da indurre a proseguire senz'altro il lavoro: il Gruppo che gestisce il Museo, infatti, si propone non solo di ampliarlo con il recupero di nuovi spazi e l'aggiunta di numerosi altri oggetti e testimonianze delle tradizioni popolari e contadine la cui ricerca prosegue senza soste da parte dei volontari collaboratori che sacrificano per questo una buona fetta del proprio tempo libero, ma anche di organizzarlo nella distribuzione del materiale in modo tale da conferirgli una valenza quanto più scientifica e didattica possibile con cartelli introduttivi ad ogni sezione, didascalie e immagini esemplificative della funzione e dell'uso dei vari oggetti. Altro obiettivo che il Museo intende raggiungere in breve tempo è quello di tentare il coinvolgimento dell'Amministrazione della città, che si è fregiata del titolo di Città dell'olio, nella realizzazione di un progetto che preveda l'acquisizione di un frantoio (prima che vada perduto!) da restaurare per farne non solo una sezione del Museo ma un simbolo della città e della sua vera, autentica vocazione economica: il turismo, l'agriturismo e l'agricoltura con la produzione di un olio di qualità.
Nella fase attuale l'allestimento va superando l'iniziale configurazione di mostra, allorquando gli oggetti erano stati sistemati senza una scansione settoriale, e va assumendo quella di museo vero e proprio. Si avvia, così, ad essere portato a compimento il progetto che prevede la distribuzione del materiale raccolto e soprattutto quello da raccogliere presso i tanti donatori che, entusiasti dell'iniziativa, ne hanno dichiarato la disponibilità, in un ordine che conferisce valenza scientifica e didattica all'istituzione, finalizzata alla divulgazione della storia dei contadini e delle classi popolari del caiatino, della loro vita, del lavoro, dei cicli produttivi (descrizione illustrativa della coltivazione e delle fasi di lavorazione delle olive, dell'uva, del grano, della canapa, ecc., ad esempio), dei costumi e delle usanze.
Molto è il materiale raccolto e/o censito come: aratri in legno e in ferro, vomeri, gioghi, erpici in legno e in ferro, falci, correggiati, rastrelli in legno e in ferro, seghe, misure per grano e per olio, torchi, contenitori per grano, per vino, per olio, madie, carri, falciatrici, calesse, ceste, utensileria per falegname, calzolaio, fabbro, ecc., mobili, indumenti, oggetti di vario genere e per usi vari. Circa 200 schedature per tipologia, circa 1000 fotografie, circa 1000 questionari compilati.
Sono state, inoltre raccolte notizie sui seguenti argomenti: abitudini, attrezzature agricole, battesimo, canti popolari, cicli produttivi e fasi di lavorazione, erbe officinali per la cura di animali e uomini, feste, filastrocche, formule magiche, frantoi, giorni favorevoli e giorni sfavorevoli, malattie, matrimonio, mestieri, morte, mulini, pratiche cerimoniali, presagi, proverbi, racconti popolari, rapporti di lavoro, riti propiziatori, scongiuri, sogni, strumenti musicali, tempo libero, usanze.
Naturalmente la sistemazione di tutto ciò è strettamente subordinata oltre che alla buona volontà di coloro che amano questo progetto, alla disponibilità di risorse finanziarie volte al recupero di altri spazi e al loro adeguamento a questa nuova funzione all'interno della complessa struttura già menzionata, ricordando che il museo intende dotarsi anche di sale per biblioteca e per audiovisivi.
Va, infine, ribadito e sottolineato che l'iniziativa oltre a costituire un viaggio nella memoria per i meno giovani e la scoperta di un mondo scomparso per i più giovani, rappresenta sia una valida proposta e un indiscutibile stimolo per una forse unica possibilità di sviluppo economico della nostra terra che un forte segnale per il recupero e il riuso degli abbandonati e degradati contenitori delle Opere Pie Riunite di Caiazzo.
Fotografie di A. Porpora Realizzate il giorno 08 Ottobre 2012
Fotografie Storiche del Museo di: A. Russo, N. Russo, A. Coppola
Fonte:
Caiazzo (Ce) a cura di Peppe Califano
Immagini di Caiazzo (Ce) Peppe Califano
Caiazzo la mia Città
Video documentario sulla città di Caiazzo
Realizzato da Rosano Orchitano
La Strage di Caiazzo alla Deutschlandfunk
La Strage di Caiazzo, perpretata nel 1943 dai nazisti, è ritenuta una delle più efferate della Seconda Guerra Mondiale. In questa trasmissione, andata in onda durante il programma Italiano della Deutschlandfunk, il Sindaco Nicola Sorbo, presidente vittime Caiatino racconta tutti i risvolti storici della vicenda. Compreso i fatti più recenti che portarono alla riapertura del caso, nel tentativo della magistratura italiana di punire il responsabile Emden ancora libero in Germania. La trasmissione risale agli anni '90. Intervista e montaggio a cura di Dario Villani.
Potrete ritrovare parte delle interviste redatte per DLF/DW anche sul sito radiomagazine.net
Salvatore Caiazzo si presenta alla città di Pozzuoli
CAIAZZO: IL BUONO,IL BRUTTO,IL CATTIVO
Pensiamo sia indispensabile partire dall' inizio,altrimenti non ci capiamo e qualcuno puo' fraintendere lo spirito e la volontà, di quelle persone che amano il Nostro Territorio e la Nostra Comunità .
Nel mondo classico,ci si riferisce a tutto ciò che è cultura e storia
della Grecia e di Roma, nel periodo che va dall'Età del bronzo alla caduta dell'Impero romano d'Occidente. È stato un periodo d'oro per le culture del mar Mediterraneo: si va dall'invenzione dell'arco e del calcestruzzo alla filosofia e alla letteratura che sono studiate ancora oggi; si tratta di un periodo importantissimo per l'arte, la cultura, la politica, la filosofia e la scienza la caratterizzazione dei tipi umani rispecchia una forma culturale, uno stile di vita, il costume di un popolo e, soprattutto, l'abitudine, più o meno evidente, alla valutazione della realtà. Così come Goldoni rappresenta il mondo attraverso il teatro nel tentativo di comunicare riflettendo sui meccanismi sociali. Nel mondo attuale invece,piu' specificamente nella nostra Comunità, la forte esigenza di realismo ha generato il desiderio di conoscere e accettare sempre tutti e tutto per evitare che il principio di scelta possa significare esclusione. Una riflessione ne consegue: che possa nascere la logica del tutto è possibile in nome di una socialità che riguarda e accomuna tutti; allora diventa difficile distinguere il bene dal male, il bello dal brutto. Certamente l'idea delle categorie mentali è superata, ma bisogna fare attenzione a non abbattere i sistemi di valutazione strettamente connessi all'etica di un popolo. In caso contrario ci sarebbe il rischio di disorientare i giovani e affidarli ad un futuro incerto e caotico, privo di riferimenti comuni e sani principi. È necessario invece suscitare il senso di responsabilità attraverso la capacità di osservare e distinguere il bene dal male e il bello dal brutto e dal cattivo. Il rifiuto della violenza, la contrapposizione al male nascono spontaneamente in noi, ma non a caso: rappresentano le nostre emozioni provenienti dal quel bagaglio di valori morali, che caratterizzano l'uomo e lo rendono diverso dalle bestie. Seguire sani modelli, non vergognarsi di possedere degli ideali ritenuti antiquati, manifestare la propria commozione e l'entusiasmo per la vita, avere il coraggio di esprimere le proprie idee e di contrapporsi all'errore: questo ogni essere umano deve pretendere da se stesso,quindi anche noi,c'è la possiamo fare se lo vogliamo veramente altrimenti l'indifferenza sara' la rovina della Nostra Società.
Fonte: mista - Internet
Fotografie di: Armando Porpora
Servizio Ideato dal: COMITATO PER LA TUTELA DEL TERRITORIO E DELLA VIVIBILITA'
TRAFFICO E SOSTA SELVAGGIA A CAIAZZO
Ricordiamo a tutti che Caiazzo è parte del circuito Cittaslow....
alla pagina 21 dello Statuto CITTA SLOW INTERNAZIONALE
si legge testualmente:
Le CITTA' SLOW sono quelle nelle quali:
- si attua una politica ambientale tendente a mantenere e sviluppare le caratteristiche del territorio e del tessuto urbano, valorizzando in primo luogo le tecniche del recupero e del riuso
- si attua una politica delle infrastrutture che sia funzionale alla valorizzazione del territorio, e non alla sua occupazione
- si promuove un uso delle tecnologie orientato a migliorare la qualità dell'ambiente e del tessuto urbano
- si incentivano la produzione e l'uso di prodotti alimentari ottenuti con tecniche naturali e compatibili con l'ambiente, con l'esclusione dei prodotti transgenici, provvedendo, ove sia necessario, alla istituzione di presidi per la salvaguardia e lo sviluppo delle produzioni tipiche in difficoltà
- si salvaguardano le produzioni autoctone che hanno radici nella cultura e nelle tradizioni e che contribuiscano alla tipizzazione del territorio, mantenendone i luoghi e i modi, promuovendo occasioni e spazi privilegiati per il contatto diretto tra consumatori e produttori di qualità
- si promuove la qualità della ospitalità come momento di reale collegamento con la comunità e con le sue specificità, rimuovendo gli ostacoli fisici e culturali che possono pregiudicare l'utilizzazione piena e diffusa delle risorse della città.
Fotografie di: Armando Porpora
Servizio ideato da:
COMITATO PER LA TUTELA DEL TERRITORIO E DELLA VIVIBILITA'
Nuoro Museo Etnografico TattooWALL Floor
Questo video riguarda Nuoro Museo Etnologico
Cittaslow in Festival #13 a Todi con Tony Esposito e la Città di Caiazzo
MUSEO ETNOGRAFICO DI AGGIUS ( Tempio Pausania ) 25/04/2018
Le canzoni della colonna sonora sono in ordine: Procurade e moderade più Ave Maria cantate entrambe da Maria Giovanna Cherchi. L'ultima è: Innamoratu, dei Cordas e Cannas.
Jelsi, preparativi per museo del grano
Museo del Ferro Alessandria
Video girato da Telecity AL
Il Museo della Caccia di Cerreto Guidi
La sinergia tra la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Artistico e per il Polo Museale della città di Firenze, ed il Comune di Cerreto Guidi ha portato alla nascita il 28 settembre 2002 del Museo Storico della Caccia e del Territorio dedicato ad armi da caccia e da tiro provenienti da varie collezioni. Una bella iniziativa che ancora una volta sottolinea il legame storico tra uomo caccia, natura ed arte poiché alcuni pezzi dell’esposizione museale ospitata in maniera permanente all’interno della villa medicea di questo comune fiorentino, sono delle vere e proprie testimonianze di ingegno artistico...
cacciaoggi.it
CASTELLO IN METALLO
Composizione in ferro lamiera, e filo di ferro.
Conferenza coltivazione canapa & finanziamenti europei - 1 parte
Relatore Alessandra Balocchi
- la situazione attuale di chi coltiva canapa e la possibilità di fare rete
- abbattere i costi ed accedere ai finanziamenti
- le misure del Piano di Sviluppo Rurale della a Regione Veneto
- la nuova PAC
- le prospettive future di reddito ed investimento
- distretti e filiere
- l'opportunità dei finanziamenti europei per le esigenze territoriali e come gestirli
Luigi Caricato
Intervento di Luigi Caricato all'evento Valori e valore dell'olio italiano.
Cellino San Marco 27/5/2009
Maggiori informazioni sulla collana e sul libro su
Minturno (LT). Cerimonia per il 151° anniversario della Battaglia del Garigliano.
Alle ore 09.00 sarà officiata la Santa messa in suffragio dei caduti napoletani e piemontesi. Officerà il rito Don Elio Persichino,parroco della cattedrale S. Pietro Apostolo.
Alle 09,45 inizierà il convegno dopo il saluto delle Autorità.
L'oro verde di Buccheri
Documentario dalla raccolta delle olive alla produzione di olio