MUSEO MONUMENTO AL DEPORTATO DI Carpi
Inaugurato nell’ottobre 1973 nelle sale quattrocentesche a piano terra del Palazzo verso il Torrione, il Museo al Deportato fu progettato dallo studio BBPR di Milano per ricordare le vittime dell’olocausto nazista e per la presenza a Fossoli - a pochi chilometri da Carpi - di un campo di raccolta e smistamento.
La visita si sviluppa attraverso tredici sale caratterizzate da un’architettura sobria ed essenziale con pareti intonacate di grigio, su cui sono incise, in colore rosso, frasi di prigionieri tratte dalle Lettere dei condannati a morte della Resistenza europea.
In alcune sale sono incisi dei graffiti con disegni realizzati sul tema della deportazione da grandi pittori quali Longoni, Picasso, Guttuso, Cagli e Léger.
La parte più tradizionalmente museale è rappresentata da pochi significativi oggetti collocati entro teche incassate nel pavimento, per sottolineare ancora una volta l’importanza delle parole alle pareti.
Nel cortile esterno, parte integrante del percorso di visita, emergono da fosse entro aiuole sedici stele in cemento armato, alte sei metri, sulle quali sono incisi i nomi dei campi di concentramento e sterminio dell’Europa. Sulle stele, che occupano in apparente disordine lo spazio del cortile, crescono rose rosse rampicanti, simbolo del sangue versato nei campi di sterminio durante la Seconda guerra mondiale.
Orari di visita: Il Museo è è visitabile tutto l'anno previo appuntamento con la Fondazione Fossoli e senza appuntamento nei giorni di Venerdì - Sabato - Domenica e i festivi, con orari 10.00 - 13.00 e 15.00 - 19.00
STORIA Comune di Carpi museo monumento al deportato politico e razziale nei campi di sterminio
Carpi - deposizione corona Museo del Deportato politico e razziale
il Presidente della Repubblica ha deposto una corona alla Stele che reca i nomi dei campi di concentramento, di sterminio e deportati in Europa al Museo Monumento al Deportato presso Palazzo dei Pio.
museo monumento al deportato di palazzo pio
ITINERARI IL PAESAGGIO DELLA BONIFICA
Fondazione Telecom Italia e Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale
4° itinerario: dalle Risaie Baetta nel Carpigiano a Mondine presso Moglia
Beni invisibili del paesaggio -- Persone, personaggi ed eventi
video integrale
Museo monumento al deportato politico razziale nei campi di sterminio nazisti
ANNA STEINER: 8 dicembre 2013 - Quarantesimo Museo Monumento al Deportato di Carpi
Testimonianza di Anna Steiner ripresa in occasione dell'8 dicembre giorno del quarantesimo del Museo Monumento al Deportato di Carpi
262. 20120107 Monumento al Deportato, Carpi - Arcangelo V. Scalici, F. Di Silvestre, C. Citriniti
262. 20120107 Museo Monumento al Deportato di Carpi di Arcangelo Vincent Scalici, fotografie: Francesca Di Silvestre, Musica: Claudia Citriniti - gruppo facebook finestre - fenêtres - windows video non commerciale - playlist cronologica 2/2:
MUSEI DI PALAZZO PIO Carpi
I Musei di Palazzo dei Pio sono un sistema coordinato di tre percorsi espositivi - Museo del Palazzo, Museo della Città, Museo al Deportato - che rispondono alle molteplici esigenze di rendere fruibili i tanti spazi di pregio e prestigio del rinascimentale Palazzo dei Pio e di dare collocazione contestuale, razionale e strutturata al vasto patrimonio storico artistico delle collezioni della città di Carpi.
CARPI PALAZZO dei PIO Museo della Città + CAPPELLA dei PIO + monumento dei CAMPI DI CONCENTRAMENTO
Il Museo della Città espone, razionalizzandolo nel filo cronologico della storia di Carpi, il patrimonio artistico e artigianale del vecchio Museo civico fondato nel 1898. Quell’istituto, in pieno clima positivista, aveva raccolto nelle sue collezioni, oltre a opere d’arte, tutto ciò che esprimesse l’attività e l’ingegno dell’uomo nei secoli della vita di Carpi. Dalle produzioni ceramiche alle terrecotte, dalle scagliole ai cimeli risorgimentali, passando per volumi a stampa e dcoumenti, ma anche frammenti architettonici e decorativi della città, si arriva a macchinari, attrezzi e documentazione multimediale della attività agricola, quindi della produzione del truciolo fino alla più recente attività imprenditoriale del tessile abbigliamento. Una parte rilevante dei quasi venti mila pezzi presenti è costituita dalle donazioni di collezioni private, tra le quali meritano di essere citate per la loro importanza e specificità quelle di Pietro Foresti, Lando Degoli e Carlo Contini.
Il periodo della signoria dei Pio segna una profonda trasformazione di Carpi sia dal punto di vista urbanistico che economico e culturale. I materiali esposti nella loggia settentrionale del Museo della Città sviluppano alcuni temi espressi dalle opere della collezione museale databili tra il Duecento - prima quindi della signoria dei Pio - e i primi anni del Cinquecento, intorno al 1520-1530, quando Alberto III Pio perse Carpi.I temi sviluppati nelle isole tematiche del Museo sono:
- le maestranze tra Trecento e Quattrocento
- architettura e urbanistica
- i Pio di Savoia
- Carpi rinascimentale sotto Alberto III Pio
- Aldo Manuzio e la cultura umanistica a Carpi.
La produzione artistica del periodo di dominazione estense a Carpi (1527-1859) è caratterizzato nei primi due secoli dalla realizzazione dei paliotti in scagliola.
Si tratta delle tavole che erano collocate sul fronte dell'altare, che a partire dal Seicento, in pieno Barocco, sviluppano in Italia motivi decorativi monocromi provenienti dagli antichi pallia (drappi, da cui il nome paliotti) che addobbavano gli altari delle chiese.
La scagliola carpigiana, inventata da Guido Fassi, si diffonde dai primi anni del Seicento a tutto il Settecento con una sua forma caratteristica perimpasto e modelli decorativi. In città nascono botteghe che ben presto escono dalla produzione sacra per creare veri e propri oggetti d'arte e d'uso: quadretti, tavoli, elementi d'arredo, numeri civici.
Uno dei nuclei principali del Museo originario di Carpi è costituito dai cimeli risorgimentali (armi, onoreficenze, divise, documenti) appartenuti a personaggi di origine locale che hanno avuto un ruolo nelle vicende locali e nazionali che hanno portato all'Unità d'Italia.
Si tratta di tre figure in particolare: Ciro Menotti, fucilato durante i moti del 1831 a Modena, Manfredo Fanti, generale dell'esercito sabaudo e Ministro del Regno, Antonio Gandolfi, militare di carriera nell'esercito.
Vite in transito
Il campo di transito di Fossoli dove, tra il 43 e il 44, intere famiglie di ebrei e prigionieri politici vennero internati prima di essere deportati nei campi di sterminio nazisti. Le testimonianze dei sopravvissuti e le parole di Primo Levi ricostruiscono larrivo al campo, le condizioni di vita, le violenze, la partenza dei convogli. E poco lontano, a Carpi, il Museo Monumento al Deportato politico e razziale, con opere di Guttuso, Picasso e Cagli di forte impatto emotivo e documentario.
Cinescuola Colore e Memoria al Museo del Deportato di Carpi (MO)
L'arte della Memoria
Il monumento al deportato, la testimonianza di Candido Poli 6 7 2014
Cuggiono 6 luglio 2014
Percorsi Partigiani biciclettata nei luoghi della Resistenza
Associazione Nazionale Partigiani d'Italia
ARCI Paz
Ecoistituto della valle del Ticino ONLUS
con il patrocinio del comune di Cuggiono
visita al campo di concentramento di Fossoli
L'ANPI di Bologna (sezione Barca) organizza periodicamente delle visite con le scuole al campo di concentramento di Fossoli, il più grande campo di smistamento organizzato in Italia durante la seconda guerra mondiale e al museo monumento al deportato politico e razziale di Carpi. Abbiamo seguito la terza B delle scuole medie Dozza.
Riprese e montaggio a cura di Damiana Aguiari della redazione video RCdC
MUSEO DELLA CITTA' DI CARPI
Il Museo della Città, grazie a un innovativo progetto museografico, ripercorre 35 secoli di storia di Carpi e del suo territorio, attraverso l’esposizione di reperti, opere, materiali che tracciano l’evoluzione ambientale, lo sviluppo economico, sociale, politico e culturale che ha definito la città di oggi.
Quattro grandi periodi si raccontano per isole tematiche nelle logge del secondo ordine di Palazzo dei Pio: la fase pre-urbana; il periodo della signoria dei Pio; la dominazione estense fino all’Unità d’Italia; il Novecento.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita a Carpi
25 aprile 2017: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita a Carpi, al Museo Monumento al deportato e al Campo di Fossoli.
fondazionefossoli.org
EX CAMPO DI FOSSOLI
A circa sei chilometri da Carpi, in località Fossoli, è ancora visibile il Campo costruito nel 1942 dal Regio Esercito per imprigionare i militari nemici (Pg.73). Nel dicembre del 1943 il sito è trasformato dalla Repubblica Sociale Italiana in Campo di concentramento per ebrei. Dal marzo del 1944 diventa Campo poliziesco e di transito (Polizei und Durchgangslager), utilizzato dalle SS come anticamera dei Lager nazisti e di fatto diviene il campo nazionale della deportazione razziale e politica dall'Italia. Oltre 5.000 furono gli internati politici e razziali che passarono da Fossoli e 12 i convogli che dalla stazione di Carpi deportarono gli internati di Fossoli verso i campi di Auschwitz-Birkenau, Mauthausen, Dachau, Buchenwald, Flossenburg e Ravensbrück. Sul primo diretto ad Auschwitz, il 22 febbraio, viaggiava anche Primo Levi che rievoca la sua breve esperienza a Fossoli nelle prime pagine di Se questo e un uomo e nella poesia Tramonto a Fossoli. Impiegato, tra il 1945 e il 1947 come Centro di raccolta per profughi stranieri, dopo la guerra il Campo è utilizzato a scopo civile: nasce a Fossoli Nomedelfia e, dal 1954 alla fine degli anni '60, si fonda il Villaggio San Marco per profughi giuliani e dalmati provenienti dall'Istria. Il Campo e il Museo Monumento sono ora gestiti dalla Fondazione Fossoli che, costituita nel 1996, ha tra gli obiettivi la diffusione della memoria storica e la promozione della ricerca storico-documentaria sul Campo di Fossoli.
Il Campo di Fossoli è visitabile tutto l'anno previo appuntamento con la Fondazione Fossoli e senza appuntamento nei giorni di domenica e festivi, con orari 10-12,30 e 14,30-18,30. Chiuso nei mesi di luglio, agosto, e da dicembre al 26 gennaio.
Vecchio, moderno e polemico
La settimana Incom 02378 del 21/06/1963
Aldo Carpi è sempre sulla breccia. A Milano un comitato d'onore presieduto da Merzagora ha allestito una sua mostra alla Galleria Gianferrari.
Descrizione sequenze:un pittore con la tavolozza ; articoli di giornali sul pittore affissi al muro ; visitatori ad una mostra di quadri ; dettagli di quadri di Carpi ; Carpi dipinge nel suo atélier ;
Archivio Storico Luce .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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Novecento di Antonello Fresu in mostra a Carpi
Novecento di Antonello Fresu è una riflessione sull'uomo, dalle Grandi Guerre della prima metà del secolo ai recenti conflitti degli ultimi anni. Oltre 100 opere esposte dal 16 settembre al 30 novembre 2016 a Carpi, presso la Sala Cervi di Palazzo dei Pio, il Museo Monumento al Deportato, l'ex Sinagoga e il Campo di Fossoli, a cura della Fondazione ex Campo Fossoli, nell'ambito del festivalfilosofia di Modena Carpi Sassuolo. [antonellofresu.it]
Foto Campo Fossoli: Daniele Franchi
Nel cuore della ghiacciaia
Omaggio Monumento al Deportato Sesto S Giovanni 23 gennaio 2016
Omaggio Monumento al Deportato
Ieri 23 gennaio sono state deposte diverse corone commemorative Monumento al Deportato (Parco Nord di Sesto San Giovanni) ed è stato progettato dagli architetti Lodovico e Alberico Barbiano di Belgiojoso nel novembre 1998.
Questo monumento dedicato ai cittadini che lavoravano nelle fabbriche dell’area industriale di Sesto San Giovanni, arrestati e deportati nei campi di concentramento nazisti, a seguito degli scioperi del marzo 1944, per attività antifasciste e per azioni partigiane.
Ecco alcune immagini e video della giornata...