Museo Naturalistico e Paleontologico del comune di ROTONDA (PZ)
PERCORSI GENERAZIONALI. LABORATORI PERMANENTI.
con il sostegno di FONDAZIONE CON IL SUD
- video percorso turistico digitale:
UN CAMMINO POETICO TRA ARTE, SILENZI E VITE NARRATE
Castrovillari Musei Arte Natura
Visita alla Città di Castrovillari, visitando Musei e la sede dell'Ente Parco del Pollino
Barinedita.it. Rotonda, il grande plastico dei treni
L'articolo lo leggi su... Non è una ferrovia, o almeno non una vera, ma un plastico di circa 9 metri quadri esposto al secondo piano del Museo naturalistico e paleontologico di Rotonda, cittadina in provincia di Potenza. E’ gestito gratuitamente dal 73enne monopolitano Giuseppe Petrosillo, che giornalmente (su richiesta) apre le porte del suo piccolo regno ai bambini di tutte le età
Mirabilia Network - POTENZA: I tesori del Pollino
IL POLLINO GEOPARK ( RICONOSCIMENTO UNESCO 2016 )
Con i suoi 192.000 ettari, il Parco Nazionale del Pollino detiene il primato di parco nazionale più esteso d’Italia. Panorami mozzafiato, boschi, fiumi e altopiani si susseguono su uno dei massicci più belli e caratterizzanti dell’Appennino, a cavallo tra la Basilicata e la Calabria, e tra due mari: il Tirreno e lo Ionio.
Tra vasti boschi di faggi, abeti, aceri, ontani e gli straordinari pini loricati (specie vegetale relitta dell’ultima glaciazione, divenuta simbolo del Parco), le ampie creste sommitali danno il senso profondo della wilderness, grazie ad una modesta e assolutamente non invasiva presenza dell’uomo. I visitatori potranno immergersi nella natura e osservare cavalli e cinghiali in libertà ma anche animali in via d’estinzione come lontre e gufi reali, mentre il cielo sarà costante luogo di passaggio per nibbi, aquile reali e capovaccai.
Presenze floreali di rilevante importanza (tra cui orchidee, narcisi, genziane, ginestre) accompagnano l’ascesa per le vette oltre i 2000 metri, innevate per gran parte dell’anno. Valli bellissime sono solcate da diversi corsi d’acqua e rari tesori geologici si mostrano in affioramenti rocciosi, profonde faglie, gallerie e voragini che si insinuano per chilometri nel cuore della terra. Canyon fantastici scorrono tra imponenti pareti, scenari ideali per il torrentismo e il rafting.
Il Pollino è visitabile in tutte le stagioni: d’inverno, quando sentieri e pianori si trasformano in soffici distese per lo sci di fondo; in primavera, quando le fioriture esplodono in mille colori, invitando all’escursionismo; d’autunno, il momento cromatico in assoluto più suggestivo; e d’estate, quando trekking, walking e mountain bike sono attività che vi porteranno a scoprire una delle meraviglie del Sud Italia, nonché uno degli universi botanici più ricchi e vari dell’intera penisola.
Ricchissima è l’offerta di attrazioni turistiche di varie tipologie in Basilicata, oltre a quelle del Parco del Pollino: siti culturali, musei, spettacoli dal vivo, parchi letterari e naturalistici, circuiti di turismo adrenalinico e naturalistico: su tutti il “Volo dell’Angelo” e “Dolomiti Rocks”, la prima ferrata del Meridione d’Italia, a Castelmezzano-Pietrapertosa; il “Volo dell’Aquila” a S.Costantino Albanese; il “Ponte alla Luna” a Sasso di Castalda. E poi tante opportunità per escursioni, trekking, rafting, arrampicata, canoa e ogni altro tipo di attività all’aria aperta.
PROPOSTA DI PERCORSO
GORNO 1
Arrivo a Potenza in serata, sistemazione in albergo con cena a base di prodotti tipici in uno dei ristoranti della città.
GIORNO 2
Visita agli attrattori turistici e della zona limitrofa a Potenza: Visita Ponte Tibetano a Sasso Castalda, Volo dell’Angelo a Castelmezzano, visita al Borgo di Pietrapertosa.
Partenza per il Parco del Pollino, con Cena e pernottamento a Rotonda (PZ) sede dell’Ente Parco.
GIORNO 3
Escursioni e visite guidate nell’area Parco Del Pollino ricco di biodiversità. A seconda delle preferenze si può optare per escursioni più o meno impegnative e raggiungere luoghi con diverse caratteristiche panoramiche naturalistiche.
Sono presenti anche itinerari in mountain bike o a cavallo. Visita guidata al Fiume Lao, dove è possibile praticare il rafting tra le goe dell’omonimo fiume.
Visite guidate nei borghi del parco e del Museo naturalistico e paleontologico di Rotonda, dove sono esposti i resti restaurati di un esemplare di Elephas antiquus italicus risalenti al Pleistocene medio superiore (400.000 – 700.000 anni fa) ed anche altri reperti fossili di altre specie animaliParco del Pollino
GIORNO 4
Check out e rientro nella località di provenienza.
Rotonda: inaugurato l'Ecomuseo del Parco del Pollino
Era una struttura che mancava. Ma adesso c'è, l'Ecomuseo del Parco Nazionale del Pollino, intitolato alla memoria di Sandro Berardone, già presidente della Comunità del Parco. La struttura museale è stata allestita nella seconda ala del complesso monumentale di Santa Maria della Consolazione, a Rotonda, che ospita già la sede del Parco, ristrutturata anche con fondi della società Terna, derivanti da compensazione ambientale per la realizzazione dell’elettrodotto che attraversa anche il territorio protetto. L’ecomuseo è stato ideato dall’ex direttore del Parco, Annibale Formica, e realizzato da una società di Genova. Presenta l’intero patrimonio del Parco del Pollino, il suo paesaggio e la sua cultura, e servirà a coinvolgere la comunità in un’opera costante di conoscenza e valorizzazione del patrimonio locale.
Rocco Bruno - Sindaco di Rotonda NO CENTRALE
26 Febbraio 2016 - Diretta TGR CALABRIA E BASILICATA dalla CENTRALE ENEL DEL MERCURE
BLOG:
Una delle feste più divertenti di Rotonda
Sud Italia è in questo caso la Basilicata (Rotonda) è uno dei posti più belli in qui puoi farti i miglior amici e le feste più divertenti !
In questo caso era un compleanno.
Padre Serafino di Sanzo – Una Vita dedicata ai poveri
Serafino di Sanzo nasce a Rotonda (PZ), il 28/08/1932 secondogenito di tre figli, Maria la più grande e Giuseppe il più piccolo.
Dagli scritti di Padre Serafino…. “I miei buoni genitori Antonio di Sanzo e Giovannina Sassone hanno sempre pregato insieme così: “Signore il primo figlio maschio che ci donerai lo consacreremo a te”. Il buon Dio li ha esauditi”.
Così a 13 anni lo iscrivono al Seminario Minore di Cassano Ionio (CS), poi passò al Seminario Pontificio Pio X di Catanzaro, ma dentro di lui non era ancora nata la fiamma della vocazione.
Dopo anni di studio in Seminario (intervallato dal servizio militare, prima alla Cecchignola di Roma “Scuola Trasmissioni 2° Compagnia O.P.R. – A.L” - Poi a Bolzano “IV Battaglione Trasmissioni C.A.”), Serafino intraprende una lotta interiore, non l’attraeva più la vita Sacerdotale, voleva sposarsi e avere tanti figli. Dopo un anno di dubbi e inquietudini, a 24 anni, il suo Padre spirituale Mons. Don Filippo Felice, gli disse: “Sappi Serafino, che da Sacerdote potrai fare tanto bene e santificarti”.
Dopo poco tempo conobbe Padre Enrico Farè dei Missionari Comboniani, ne rimase colpito, e da lì iniziò l’avventura al noviziato di Gozzano (NO).
Due anni di noviziato con il maestro dei novizi, Padre Pietro Rossi, che furono a suo dire; “Gli anni più belli della mia vita, e che volentieri li ripeterei”.
Nel 1958 emetteva, insieme a Padre Fulvio Cristoforetti, i tre voti di Povertà, Castità e Obbedienza.
Per 12 anni ha lavorato con i Padri Comboniani a Sulmona, Troia (FG), e nelle città del Brasile: Ibiracu e Campo Erè.
A 37 anni ha rischiato la vita a Rio de Janeiro per una malattia che lo lascerà debilitato per molti anni.
Dopo un anno di convalescenza il Padre Provinciale lo obbliga a tornare in Italia, e nel 1972 mentre era in raccoglimento e preghiera, racconta, “Sento in me una voce che diceva: Come San Francesco d’Assisi, consacra la tua vita alla povertà ed ai poveri”.
Nel 1983, rimessosi completamente dalla malattia, consigliato dal provinciale Padre Augusto Ferreira da Silva, e con l’autorizzazione e la benedizione del cardinale Ugo Poletti inizia l’opera a favore dei poveri fondando a Roma la sua prima casa famiglia, coronando così il suo più grande desiderio, dedicare la sua vita ai bambini poveri.
Diceva: “Finalmente sono felicissimo, circondato da migliaia di bambini poveri di tutto il mondo”.
Dopo la prima casa famiglia di Roma, ne fondò altre in India, Perù e Messico, poi altre ancora a Roma e Napoli.
Nella sua missione ha ricevuto anche l’incoraggiamento di Papa Giovanni Paolo II, che in uno dei tre incontri avuti con lui gli disse: “Padre cosa fai? – E lui- Santità la mia vita è tutta consacrata ai bambini poveri e alle ragazze madri. – E il Papa – Bene, io ti benedico e continua sempre ad amare i bambini ed i poveri”.
Padre Serafino di Sanzo nei momenti di difficoltà si è sempre affidato alla Vergine Immacolata, come ha scritto nelle sue memorie, “Grazie O Maria , ho sempre confidato in te, ancora una volta ho sentito la Tua presenza e il Tuo intervento”.
Padre Serafino terminata la sua missione terrena è tornato alla Casa del Padre il 30/11/2017. Che Dio l'abbia in Gloria.
Magliano Vetere - Museo Paleontologico
Servizio di Alessandra Pazzanese Alfonso Verruccio
Copia di Cacciatori di Abeti
La scelta della Pitu di Sant'Antonio a Rotonda (PZ). La Pitu (Abete) è di Faggio a causa dell'estinzione di questa specie nel territorio rotondese (vedi video di risposta).
La scelta dell'Albero avviene generalmente la prima domenica di maggio. Il taglio il 9 giugno, l'erezione in piazza il 13 giugno.
I dialoghi in dialetto Rotondese.
L'ELISIR DI LUNGA VITA: LA TESTIMONIANZA DELLA CENTENARIA ANNAMARIA SUOZZI DI RUVO DEL MONTE
PERCORSI GENERAZIONALI. LABORATORI PERMANENTI.
con il sostegno di FONDAZIONE CON IL SUD
- video percorso turistico digitale:
UN CAMMINO POETICO TRA ARTE, SILENZI E VITE NARRATE