Museo Etrusco Marzabotto visita guidata 1_di_3.mp4
Visita guidata al Museo Etrusco Pompeo Aria di Marzabotto. Ad accompagnare i visitatori è la Direttrice del Museo Paola Desantis.
Il video è diviso in 3 parti di circa 20 minuti ciascuna.
MARZABOTTO - ZONA ARCHEOLOGICA, BOLOGNA, ITALY (2 of 2)
Area archeologica etrusca e Museo Nazionale Pompeo Aria di Marzabotto nel Parco Storico di Monte Sole, provincia di Bologna, Emilia Romagna, Italia. Il comune di Marzabotto si sviluppa circa 20 chilometri a sud di Bologna, comprendendo i territori delle valli del fiumi Setta e Reno. Confina con i comuni di Monzuno, Grizzana Morandi, Savigno, Vergato, Monte San Pietro e Sasso Marconi. Il capoluogo è posto a circa 100 m. s.l.m., ma il suo territorio è in prevalenza montuoso; comprende fra gli altri Monte Sole, 628 m. s.l.m. Sono frazioni del comune Allocco, Gardeletta, Lama di Reno, Lama di Setta, Luminasio, Malfolle, Medelana, Montasico, Panico, Pian di Venola, Pioppe di Salvaro, Quercia, Sibano, Sirano e Sperticano. La presenza dell'uomo e delle sue attività nell'area comunale ha radici remote. In età antica essa assunse particolare rilievo nel sistema commerciale che gli Etruschi organizzarono fra Etruria, valle Padana e mare Adriatico, come punto di passaggio ma anche di produzione di manufatti rivolti ad acquirenti del bacino del Mediterraneo e dell'Europa continentale. Alla metà del VI secolo a.C. i primi coloni fondarono sul pianoro di Misano, poco più a sud dell'odierna Marzabotto, un nucleo di capanne, poi dal V secolo sorse una vera e propria città. La collocazione geografica fra centro e nord Italia, lungo una valle appenninica, favorì la nascita e lo sviluppo di una città etrusca a Marzabotto, ma si può osservare che posizione geografica, conformazione del territorio e vicinanza al capoluogo emiliano fecero da contesto e giocarono un ruolo importante anche nella storia successiva di questo comune.
MARZABOTTO - ZONA ARCHEOLOGICA, BOLOGNA, ITALY (1 of 2)
Area archeologica etrusca e Museo Nazionale Pompeo Aria di Marzabotto nel Parco Storico di Monte Sole, provincia di Bologna, Emilia Romagna, Italia. Il comune di Marzabotto si sviluppa circa 20 chilometri a sud di Bologna, comprendendo i territori delle valli del fiumi Setta e Reno. Confina con i comuni di Monzuno, Grizzana Morandi, Savigno, Vergato, Monte San Pietro e Sasso Marconi. Il capoluogo è posto a circa 100 m. s.l.m., ma il suo territorio è in prevalenza montuoso; comprende fra gli altri Monte Sole, 628 m. s.l.m. Sono frazioni del comune Allocco, Gardeletta, Lama di Reno, Lama di Setta, Luminasio, Malfolle, Medelana, Montasico, Panico, Pian di Venola, Pioppe di Salvaro, Quercia, Sibano, Sirano e Sperticano. La presenza dell'uomo e delle sue attività nell'area comunale ha radici remote. In età antica essa assunse particolare rilievo nel sistema commerciale che gli Etruschi organizzarono fra Etruria, valle Padana e mare Adriatico, come punto di passaggio ma anche di produzione di manufatti rivolti ad acquirenti del bacino del Mediterraneo e dell'Europa continentale. Alla metà del VI secolo a.C. i primi coloni fondarono sul pianoro di Misano, poco più a sud dell'odierna Marzabotto, un nucleo di capanne, poi dal V secolo sorse una vera e propria città. La collocazione geografica fra centro e nord Italia, lungo una valle appenninica, favorì la nascita e lo sviluppo di una città etrusca a Marzabotto, ma si può osservare che posizione geografica, conformazione del territorio e vicinanza al capoluogo emiliano fecero da contesto e giocarono un ruolo importante anche nella storia successiva di questo comune.
Museo Etrusco Marzabotto visita guidata 2_di_3.mp4
Visita guidata al Museo Etrusco Pompeo Aria di Marzabotto. Ad accompagnare i visitatori è la Direttrice del Museo Paola Desantis.
Il video è diviso in 3 parti di circa 20 minuti ciascuna.
Museo Etrusco Marzabotto visita guidata 3 di 3
Visita guidata al Museo Etrusco Pompeo Aria di Marzabotto. Ad accompagnare i visitatori è la Direttrice del Museo Paola Desantis.
Il video è diviso in 3 parti di circa 20 minuti ciascuna.
Fornace Etrusca a Marzabotto
Demolizione di una tettoia in cemento sulla antica fornace etrusca nella città di Kainua a Marzabotto- Descrizione della Fornace da parte della Direttrice del Museo Nazionale Pompeo Aria Dr. Paola Desantis.
Kainua di ombrasera
La vicenda della città etrusca di Kainua (dal greco città nuova), l'odierna Marzabotto, durò all'incirca due secoli: dalla fine del VI alla metà del IV secolo a. C., quando le scorrerie celtiche ne causarono l'abbandono. Ciò che fa di Kainua un'eccezionale testimonianza della civiltà etrusca è la conservazione del suo impianto urbano che mostra, nella scansione regolare degli spazi, il segno di una pianificazione ispirata ai modelli urbanistici greco-coloniali anche se orientata astronomicamente secondo la disciplina etrusca. Le quattro vie principali scandiscono la pianta della città bassa in isolati regolari, occupati da case, impianti produttivi e da un tempio di pianta greca, dedicato al dio etrusco Tinia (omologo di Zeus/Giove). Ben noti fin dall'800 sono i monumenti sacri sull'acropoli e le due necropoli esterne alla città (quella nord attualmente non visitabile), caratterizzate da tombe a cassone e segnacolo tombale. A questi luoghi di culto va aggiunto un santuario extraurbano legato al culto delle acque e a riti di sanatio. Il museo (ricostruito dopo la distruzione avvenuta durante la II guerra mondiale) illustra l'area archeologica e presenta i materiali più significativi rinvenuti nel corso degli scavi; dai vasi attici, bronzi, segnacoli tombali e balsamari dalle necropoli, ai reperti da abitato, acropoli e luoghi di culto. Fra i ritrovamenti più recenti spiccano per eccezionalità una testa di kouros in marmo greco, una statuetta femminile in bronzo, due ricchi corredi funerari dal vicino centro di Sasso Marconi.
The story of the Etruscan city of Kainua (from the Greek new city, today called Marzabotto, near Bologna, Italy) lasted around two centuries, from the end of the 6th to the middle of the 4th century BC, when Celtic raids caused it to be abandoned. What makes Kainua/Marzabotto an exceptional testimony to the Etruscan civilization is the conservation of its urban layout, which in the regular distribution of spaces shows signs of planning inspirated by Greek-colonial urbanistic models, though the arrangement was astronomically directed according to the Etruscan discipline. The four main streets divide the lower city into regular blocks, occupied by houses, production centres and a temple with a Greek plan, dedicated to the Etruscan god, Tinia (corresponding to Greek Zeus). Well known since the 19th century are the sacred monuments on the acropolis and the two necropolises outside the city, characterized by large box graves with tomb signs. To these places of cult we have to add a sanctuary outside the city linked to the cult of waters and sanatio rites. The museum illustrates the archeological area and contains the most significant materials recovered during excavations: from Attic vases, bronzes, tomb signs and balsam containers from the necropolises, to the finds from the inhabited area, acropolis and places of cult. The most outstanding recent recoveries are a kouros head in Greek marble, a bronze female figurine and two rich funeral outfits from the neighbouring settlement at Sasso Marconi.