16. Museo Nazionale Storico degli Alpini - Trento_2015
Progetto realizzato dalla Rete Trentino Grande Guerra con il contributo di Provincia autonoma di Trento e Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto
Riprese, interviste e edit a cura di Luciano Stoffella e Roberta Bonazza
Il progetto
In Trentino ci sono 19 Musei che si occupano, in maniera esclusiva o parziale, di Prima guerra mondiale.
Sorti nelle città, nelle valli o sulle montagne lungo quella che un tempo era la linea del fronte, sono realtà diverse fra loro per natura, dimensioni e specializzazioni.
Dal 2009 questi 19 musei fanno parte della Rete Trentino Grande Guerra, coordinata dal Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, nata per dare forza al ruolo dei musei sul territorio e sostenere la loro offerta culturale, favorendo la realizzazione di azioni comuni.
Tra il 2014 e il 2015 la Rete ha realizzato il progetto “Descrivere, raccontare e interpretare. Nuovi apparati informativi nei musei della Rete Trentino Grande Guerra”, attraverso il quale sono state prodotte 19 clip video che presentano ciascuno dei musei aderenti ed un video che racconta cosa significa farne parte.
trentinograndeguerra.it
Trento - Mausoleo a C. Battisti e Museo degli Alpini
Cesare Battisti nasce a Trento sotto il dominio dell'Impero austro-ungarico.
Propagandista, alla testa del movimento socialista trentino si fa eleggere deputato al Parlamento di Vienna. Nel 1915 si arruola volontario ma viene fatto prigioniero con il sottotenente Fabio Filzi. Incarcerato nel Castello del Buonconsiglio viene processato e condannato all'impiccagione. Muore al grido di : Viva Trento italiana! Viva l'Italia!.
Visita al Museo Storico Nazionale degli Alpini, a Trento
visita al museo assieme agli amici di Vecio.it
Musei in video | Museo Nazionale storico degli Alpini
Ignoranza storica fare un museo a Trento all'esercito degli alpini
Ignoranza storica fare un museo a Trento all'esercito degli alpini
Il Trentino saluta gli Alpini
Il Trentino saluta gli Alpini che nei prossimi giorni invaderanno con la loro carica di simpatia la città di Trento e l'intera provincia. Abbiamo scelto il video della Fondazione Museo storico perché in pochi minuti racconta oltre un secolo di storia del corpo, dell'Italia e dell'Europa: prendetevi il tempo per guardarlo, ne vale davvero la pena. La 91° Adunata cade nel Centenario della fine della Grande Guerra. Trento ricorderà in queste giornate di festa i milioni di persone e i soldati morti sull'uno e sull'altro fronte: italiani, austriaci, francesi, tedeschi e di tutte le nazioni coinvolte nel Conflitto. L'Adunata degli alpini di Trento sarà l'Adunata della Pace. E' con questo spirito che Trento accoglierà gli Alpini. Benvenute Penne Nere!
inaugurazione Museo Storico degli Alpini a Varese 11 novembre 2017
Il Gen. di Brigata Stefano Basset ha inaugurato il Museo Storico degli Alpini a Varese l' 11 novembre 2017
Museo degli Alpini - Gruppo Ozzano dell'Emilia (BO).
Museo degli Alpini del Gruppo di Ozzano dell'Emilia (BO) Italy.
Riprese di Gilberto Tedeschi, aprile 2015.
L'inizio della costruzione della strada di accesso al Museo Nazionale degli Alpini che sorgerà a
Giornale Luce C0096 del 29/11/1940
Descrizione sequenze:catena di monti, colonnato circolare in cima al monte ; disegno di strada su modellino ; alpini scavano lungo i pendii della montagna, caricano pietre su carriole ; gli alpini lavorano in galleria, caricano carrelli su binari ; alpini trasportano materiale, passano sotto insegna con nome della strada, altri alpini cementano e costruiscono edifici ; alpini portano materiale salendo strada in costruzione ;
Archivio Storico Luce .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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Museo Biellese degli Alpini -- il sentiero della memoria
Qual è oggi il senso di un Museo degli Alpini?
E' partita da queste domande la riflessione che ha portato l'A.N.A. di Biella a
formulare il progetto di una nuova forma di Museo dedicato alla storia degli
Alpini e al loro rapporto con il territorio. Ciò che manca nella gran parte dei
musei odierni è il senso dei luoghi, la capacità cioè di far comprendere lo
speciale rapporto tra istituzione e territorio, vero valore aggiunto di ogni
esperienza culturale.
I musei alpini tradizionali sono quasi sempre incentrati su
oggetti, più o meno simili in qualsiasi museo: alla base del Museo degli Alpini di
Biella c'è un progetto non per un allestimento di museo/libro fisso, perché
superato e troppo ripetitivo, al contrario per un percorso a modulo, con spazi
scanditi dalla luce e dove il rinnovato percorso museale unisce storia e tradizioni
degli Alpini alla società nella quale sono state espresse.
Partendo da un inquadramento storico generale costruisce una memoria
didattica per ogni periodo, contestualizzandola con particolare risalto alla realtà
di quello stesso periodo nel territorio biellese, valorizzando così il ruolo degli
Alpini nella Storia italiana e mostrando altresì in che modo l'Associazione
Nazionale Alpini sia preziosa custode di questo patrimonio storico e sociale.
Gli oggetti che hanno fatto la storia e gli eventi sono una parte importante della
vita di ogni uomo e quando questi oggetti rappresentano la vita di un corpo
come quello degli Alpini allora diventano qualcosa di più, patrimonio di una
collettività per ricordare e per tramandare i sacrifici, le conquiste e lo spirito di
un gruppo.
E' stato allestito un percorso museale unico, interessante e ricco di
testimonianze che hanno fatto la storia d'Italia: dal Cappellificio Cervo di
Sagliano Micca ai cannoni di Adua, dalla divisa di Costantino Crosa caduto sul
Piave nel 1918 a quella di padre Brevi prigioniero in Russia dal 1942 al 1954.
Oggetti di vita quotidiana, scritti e speranze di un popolo, quello alpino, che è la
vera spina dorsale d'Italia e visitando il museo, idealmente come nell'immagine
della ritirata di Russia a Nicolaievka, camminiamo insieme verso il nostro futuro.
La Fondazione Museo storico del Trentino a Torino
Il nostro stand al Salone del libro di Torino
Le Gallerie - Piedicastello - Trento
Le Gallerie sono uno spazio principalmente dedicato alla storia. Uno spazio che vuole essere vissuto e partecipato, dove la storia del Trentino e delle sue comunità possa essere raccontata e rappresentata utilizzando i più diversi linguaggi, promuovendo conoscenza e provando a suscitare curiosità. E vogliamo allargare il nostro angolo visuale su altre storie, vicende lontane e vicine, storie grandi e storie piccole.
8. Museo Storico Italiano della Guerra - Rovereto_2015
Progetto realizzato dalla Rete Trentino Grande Guerra con il contributo di Provincia autonoma di Trento e Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto
Riprese, interviste e edit a cura di Luciano Stoffella e Roberta Bonazza
Il progetto
In Trentino ci sono 19 Musei che si occupano, in maniera esclusiva o parziale, di Prima guerra mondiale.
Sorti nelle città, nelle valli o sulle montagne lungo quella che un tempo era la linea del fronte, sono realtà diverse fra loro per natura, dimensioni e specializzazioni.
Dal 2009 questi 19 musei fanno parte della Rete Trentino Grande Guerra, coordinata dal Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, nata per dare forza al ruolo dei musei sul territorio e sostenere la loro offerta culturale, favorendo la realizzazione di azioni comuni.
Tra il 2014 e il 2015 la Rete ha realizzato il progetto “Descrivere, raccontare e interpretare. Nuovi apparati informativi nei musei della Rete Trentino Grande Guerra”, attraverso il quale sono state prodotte 19 clip video che presentano ciascuno dei musei aderenti ed un video che racconta cosa significa farne parte.
trentinograndeguerra.it
Alpini in gita parte2 - Museo della Guerra Rovereto (TN)
Il Museo storico italiano della Guerra di Rovereto, situato nel quattrocentesco castello di Rovereto, unica rocca veneziana in Trentino, nasce nel 1921 con lo scopo di documentare la Grande Guerra, di cui anche la città fu teatro
Museo storico in Trento
Il Museo storico del Trentino è uno spazio espositivo di Trento che documenta la storia della città, della provincia e dell'area regionale corrispondente al Tirolo storico tra la fine del XVIII secolo e il secondo dopoguerra. Il museo fa parte della Rete Trentino Grande Guerra. Il museo nacque nel 1923 con il nome di Museo del Risorgimento su iniziativa del comune di Trento e dalla Legione trentina, un'associazione che riuniva i trentini che durante la prima guerra mondiale si erano arruolati volontariamente nell'esercito italiano disertando l'Imperial regio Esercito austriaco. Questi ripresero un'idea di Cesare Battisti, che aveva auspicato la formazione di un museo. Il neo costituito museo rispecchiava il forte patriottismo del Trentino, da poco annesso all'Italia in seguito al trattato di Saint-Germain-en-Laye. Il nuovo museo fu inaugurato nelle sale di Castelvecchio, all'interno del Castello del Buonconsiglio, il 29 giugno 1923. Le raccolte di oggetti e documenti - perlopiù costituite da donazioni e lasciti di privati - volevano testimoniare il forte sentimento patriottico che univa i componenti del comitato promotore, attento ad evidenziare il legame del Trentino con l'Italia. Negli anni trenta ci fu un primo trasferimento: il museo fu spostato dal primo al secondo piano di Castelvecchio. Il nuovo allestimento fu completato nel 1939 con la risistemazione della «Sala della Vittoria» ospitata all'interno della torre d'Augusto. Dopo il bombardamento anglo-americano di Trento del 2 settembre 1943 le raccolte furono imballate e trasferite per motivi di sicurezza a Campo Tures, in provincia di Bolzano. Nel 1945, dopo la fine seconda guerra mondiale, il nome della sede espositiva cambiò in Museo del Risorgimento e della lotta per la libertà perché le raccolte vennero arricchite da documenti inerenti alla Resistenza italiana. A questo periodo risale anche l'adesione del museo alla Rete nazionale degli istituti per la storia della Resistenza, partecipazione che prosegue ancora oggi. A partire dagli anni settanta il museo visse un periodo di incertezza rispetto alla sua collocazione. Il trasferimento della proprietà del Castello dallo Stato alla Provincia autonoma aveva infatti riaperto l'annoso contenzioso sulle funzioni da assegnare al Castello rispetto alle tante memorie in esso custodite. La soluzione giunse dopo anni di chiusura, nel 1985, quando fu inaugurata la nuova sede nelle cosiddette ex Marangonerie, edificio adiacente al corpo centrale del Castello stesso. Nel 1995 il Museo assunse la denominazione di Museo storico in Trento, scelta per sottolineare l'ulteriore ampliamento delle prospettive tematiche e territoriali, lungo le quali si stava muovendo già da tempo l'istituzione. Il riferimento al capoluogo e al suo sviluppo storico restava un elemento significativo, ribadito se non altro dalla norma statutaria che attribuisce l'ufficio di presidenza al sindaco della città. Nel gennaio 2003 il Museo ha completato il trasferimento della propria attività negli attuali locali di via Torre d'Augusto, fuori dagli spazi del Castello; nel 2009 si sono aggiunti anche alcuni spazi in Via Torre Verde, utilizzati per la direzione, gli uffici amministrativi e l'archivio di cinema e storia. Il museo ospita reperti relativi alla storia del Trentino che sono ascrivibili a un periodo compreso tra l'epoca napoleonica (1796-1814) e il XXI secolo passando dal Risorgimento, che è cospicuamente trattato, l'irredentismo trentino, la prima guerra mondiale, l'antifascismo, la seconda guerra mondiale, la Resistenza italiana e il Sessantotto. Tra i reperti di rilievo conservati sono da citare il labaro della Legione trentina e la bandiera della Società degli studenti trentini. È notevole la raccolta iconografica. Il museo ha anche una biblioteca, con monografie, opuscoli, periodici e materiale non cartaceo del XIX e XX secolo, e un archivio cartaceo, fotografico e iconografico del quale fanno parte un centinaio di documenti, i più antichi dei quali risalgono al XVIII secolo. Nel 1990 è stato istituito anche l'archivio di Cinema e Storia.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera Musica:
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PT 1. TRENTO - Turisti Km0
Il programma racconta edifici, luoghi e monumenti che hanno fatto la storia del Trentino, con l'obbiettivo di invogliare lo spettatore a scoprire il proprio territorio diventando un “turista a Km 0”.
La prima puntata ci porta alla scoperta di edifici e luoghi simbolo del capoluogo della Provincia di Trento. Un programma di Stefano Andreatta, Diana Biron, Mishel Plaku e Linda Tasin (5K Videoproduction).
Cesare Battisti Traditore Trentino
LA STORIA DIMENTICATA.
Nel 1915 Cesare Battisti si arruolò nell'esercito italiano (anche il suo fratello minore) mentre tutti gli altri fratelli si arruolarono nell'esercito imperiale austriaco.
Nel corpo degli Alpini Cesare Battisti ha combatuto anche contro soldati trentini (Cacciatori, Kaiserjäger) e durante un'incursione militare austriaca, si è nascosto sotto i corpi di soldati morti, ma venne riconosciuto dall'ufficiale Bruno Franceschini e catturato dai soldati austriaci (tutti trentini) che lo consegnarono alla giustizia militare.
Da deputato venne condanato per altro tradimento. In Via Manci a Trento, suo padre gli ha sputato in faccia e gli ha gridato Traditore! assieme ai popolari. Anche durante il percorso furono vari i tentativi di popolari trentini di fare giustizia.
L'irredentista Cesare Battisti fu condannato alla forca per alto tradimento in quanto deputato austriaco e dopo la morte ha ricevuto la salva in quanto militare italiano.
TORINO: Un museo dedicato agli Alpini - 07.08.2019 - GRP TV
A Torino, in piazza Bottesini, nel cuore del quartiere Barriera di Milano, dalla fine degli anni '70 esiste la prima sede del Gruppo Alpini Torino Nord. Al suo interno, con il passare del tempo, è stato possibile creare un museo alpino dove sono custoditi cimeli della compagnia di stanza a Bousson.
Inaugurazione museo degli alpini Biella 17 settembre 2011
la storia di un popolo attraverso i propri ricordi e gli eroi che si sacrificarono per noi
2. Museo della Guerra di Vermiglio_2015
Progetto realizzato dalla Rete Trentino Grande Guerra con il contributo di Provincia autonoma di Trento e Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto
Riprese, interviste e edit a cura di Luciano Stoffella e Roberta Bonazza
Il progetto
In Trentino ci sono 19 Musei che si occupano, in maniera esclusiva o parziale, di Prima guerra mondiale.
Sorti nelle città, nelle valli o sulle montagne lungo quella che un tempo era la linea del fronte, sono realtà diverse fra loro per natura, dimensioni e specializzazioni.
Dal 2009 questi 19 musei fanno parte della Rete Trentino Grande Guerra, coordinata dal Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, nata per dare forza al ruolo dei musei sul territorio e sostenere la loro offerta culturale, favorendo la realizzazione di azioni comuni.
Tra il 2014 e il 2015 la Rete ha realizzato il progetto “Descrivere, raccontare e interpretare. Nuovi apparati informativi nei musei della Rete Trentino Grande Guerra”, attraverso il quale sono state prodotte 19 clip video che presentano ciascuno dei musei aderenti ed un video che racconta cosa significa farne parte.
trentinograndeguerra.it