Best Attractions and Places to See in Tarquinia, Italy
Tarquinia Travel Guide. MUST WATCH. Top things you have to do in Tarquinia. We have sorted Tourist Attractions in Tarquinia for You. Discover Tarquinia as per the Traveler Resources given by our Travel Specialists. You will not miss any fun thing to do in Tarquinia.
This Video has covered Best Attractions and Things to do in Tarquinia.
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List of Best Things to do in Tarquinia, Italy.
Museo Nazionale Tarquiniense
Necropoli di Tarquinia
Santa Maria di Castello
Parco Avventura Riva dei Tarquini
Chiesa di San Pancrazio
Etruscaia
Etruscopolis
Tibidabo Beach
Porta di Castello e Torrione detto di Matilde di Canossa
Chiesa e Convento di San Francesco
TARQUINIA E MUSEO ETRUSCO
Descrizione
Etruscopolis Tarquinia
A Tarquinia, un elemento di eccezionale interesse archeologico è costituito dalle vaste necropoli, in particolare la necropoli dei Monterozzi, che racchiudono un gran numero di tombe a tumulo con camere scavate nella roccia, nelle quali è conservata una straordinaria serie di dipinti, che rappresentano il più cospicuo nucleo pittorico a noi giunto di arte etrusca e al tempo stesso il più ampio documento di tutta la pittura antica prima dell'età imperiale romana. Le camere funerarie, modellate sugli interni delle abitazioni, presentano le pareti decorate a fresco su un leggero strato di intonaco, con scene di carattere magico-religioso raffiguranti banchetti funebri, danzatori, suonatori di aulós, giocoleria, paesaggi, in cui è impresso un movimento animato e armonioso, ritratto con colori intensi e vivaci. Dopo il V secolo a.C. figure di demoni e divinità si affiancano agli episodi di commiato, nell'accentuarsi del mostruoso e del patetico. Tra i sepolcri più interessanti si annoverano le tombe che vengono denominate del Guerriero, della Caccia e della Pesca, delle leonesse, degli Auguri, dei Giocolieri, dei Leopardi, dei Festoni, del Barone, dell'Orco e degli Scudi. Parte dei dipinti, staccati da alcune tombe allo scopo di preservarli (tomba delle Bighe, del Triclinio, del Letto Funebre e della Nave), sono custoditi nel Museo nazionale Tarquiniense; altri sono visibili direttamente sulla parete su cui furono realizzati, restituendoci la conoscenza della scomparsa pittura greca, cui sono legati da vincoli di affinità e dipendenza. Di minor livello artistico appare la scultura in pietra, presente in rilievi su lastre o nella figura del defunto giacente sul sarcofago; notevole tra gli altri il sarcofago calcareo della tomba dei Partunu, opera di pregevole fattura, databile a età ellenistica; tra le decorazioni fittili, un frammento ad alto rilievo, proveniente dal frontone dell'Ara della Regina, è conservato nel Museo nazionale tarquiniense, ove è raccolta tra l'altro un'importante serie di reperti ceramici, bronzi laminati, rilievi e terrecotte provenienti dalla zona, databili dal periodo geometrico al tardo-etrusco. Le necropoli fanno parte del gruppo di necropoli etrusche di Cerveteri e Tarquinia, patrimonio dell'umanità UNESCO dal 2004. 1999 - E’ l’anno della realizzazione del sogno inseguito dall'artista Omero Bordo sin dal 1964, quando maturò in lui un diverso rapporto con il mondo etrusco. Nasce l’“Etruscopolis”, una vera città sotterranea, dove si snoda un itinerario suggestivo che va dal plastico dell’antica Tarquinia (modellato dallo stesso Omero), per giungere nelle grandi cavità, nelle quali sono state disposte le teche che contengono le opere di ceramica, coroplastica e le sculture in bronzo realizzati in trent’anni di lavoro. In altre sono posti gli oggetti d’uso quotidiano, utensili di chirurgia, ex-voto, armi e altri oggetti, tutti realizzati in bronzo, che forniscono un quadro esauriente dello spirito etrusco, reso dalla mediazione artistica d’Omero Bordo. Al termine del percorso, vi sono le riproduzioni esatte delle tombe dipinte. V’è una sorta di disposizione temporale degli oggetti e delle riproduzioni; da ambienti luminosi si passa ad altri dove la luce è meno intensa, con ombre che permeano di un’atmosfera mistica le cavità dove sono state ricostruite le tombe. Oltre a queste l’uscita, un camminamento in salita che porta all’esterno. Si ha realmente l’impressione di aver compiuto un reale viaggio nel passato, di essere usciti da un’altra dimensione storica. Qui non batte il sole, l'aria ha il profumo tenue quasi mistico che si respira nelle chiese, il silenzio è assordante
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
This work is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 International License. ( CC BY - SA )
Tarquinia Il Museo Tarquineese
[Wikipedia] Tarquinia National Museum
The Tarquinia National Museum (Italian: Museo Archeologico Nazionale Tarquiniense) is an archaeological museum dedicated to the Etruscan civilization in Tarquinia, Italy. Its collection consists primarily of the artifacts which were excavated from the Necropolis of Monterozzi to the east of the city. It is housed in the Palazzo Vitelleschi.
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Dedicato a Tarquinia
Immagini descrittive di Tarquinia, delle sue origini, il suo quartiere medievale, il Museo Nazionale Tarquiniense, le Tombe dipinte, il Bucchero degli Etruschi e il Bucchero moderno. Nuova edizione, la pima risale agli anni 1985/1990. Prima edizione non pubblicata.
Tarquinia National Museum, Tarquinia, Viterbo, Lazio, Italy, Europe
The Tarquinia National Museum is an archaeological museum dedicated to the Etruscan civilization in Tarquinia, Italy. Its collection consists primarily of the artifacts which were excavated from the Necropolis of Monterozzi to the east of the city. It is housed in the Palazzo Vitelleschi. The Palazzo Vitelleschi was built between 1436 and 1439 for the cardinal of Corneto, the former name of Tarquinia. After the cardinal's death the palace was used as stopover for the popes. Over time the Soderini family became its new owner and it was turned into a hotel. In 1900 it was acquired by the city of Tarquinia, which donated it to the Italian state in 1916. The state intended to use the palace for the current museum, which opened in 1924. It was the result of the merger of the Municipal Collection and the private collection of the counts Bruschi-Falgari. Over the time the collection was enriched by the numerous finds from the ancient city of Tarquinia and the Necropolis of Monterozzi. The Palazzo Vitelleschi has three floors. On the ground floor the sarcophagi and other stone artifacts from the middle of the fourth century BC are exhibited in chronological order. The most notable sarcophagi which belonged to the most important Tarquinian families are seen in the tenth room. Some of these were carved from Greek marble. The first floor shows the pottery in chronological order, starting with the Villanovan culture. Both the native Etruscan type of pottery called bucchero and imported pottery is on display here. Pottery dated to the Orientalizing period and onward was imported from Ancient Egypt, Phoenicia and Ancient Greece. Among these ceramics was the Bocchoris vase, which dates from the Ancient Egyptian 24th dynasty. Especially pottery from Corinth was imported in large quantities from the end of the seventh to the sixth century BC and imitated by the Etruscans. Some bronze tableware also dates to the Orientalizing period. After this comes the Attic black-figure and red-figure pottery from the fourth century BC, the Classical period. A collection of Etruscan bronze coins is exhibited in the ballroom. In the same room are later gold coins from the Roman Empire which were found at Gravisca, Tarquinia's ancient harbor, and gold jewelry. The first floor ends with a collection of votive offerings. The second floor is a square porch which offers a view over the city and the countryside. This floor houses some of the restored paintings from the tombs of the Necropolis of Monterozzi. The tombs are the Tomb of the Triclinium, the Tomb of the Bigas, the Tomb of the Olympic Games and the Tomb of the Ship. In the hall of weapons the Cavalli Alati are exhibited, a relief of a pair of winged horses. They once decorated the Ara della Regina, an Etruscan temple in Tarquinia which dates to the fourth century BC.
Virtual Tour Cavalli Alati
Un Virtual Tour interattivo del nuovo allestimento dei cavalli alati, il celebre altorilievo etrusco del IV secolo a.C. gioiello del Museo Archeologico Nazionale Tarquiniense, accessibile tramite i qr code presenti su dei folder realizzati in serie limitata per la visita del Ministro Dario Franceschini. E’ l’omaggio ideato da Skylab Studios per celebrare l’inaugurazione della Sala dei Cavalli Alati, fregio dell’arte e della cultura etrusca che contribuiscono a rendere Tarquinia patrimonio mondiale Unesco. Questa settimana sarà reso pubblico il link che permetterà l'accesso al Virtual Tour della nuova sala. Grazie a questo link, chiunque e da qualsiasi parte del mondo, potrà fare un giro nel Museo con il proprio smartphone, tablet o computer e vedere il capolavoro etrusco simbolo di Tarquinia. L'idea nasce per dare eco e visibilità alla cittadina Patrimonio UNESCO per la Necropoli Etrusca, ma soprattutto per rendere possibile la visita anche ai cittadini più anziani e ai Tarquiniesi che vivono nel mondo e che non possono recarsi al Museo. Il progetto è stato reso possibile grazie alla Sovrintendenza per l'Etruria Meridionale che ci ha aperto le porte del Museo e alla Fondazione Etruria Mater che ci ha supportati durante la fase realizzativa.
Palazzo Vitelleschi Sky Tour
Assessorato al Turismo della Città di Tarquinia - Sky Tour del Palazzo Vitelleschi, sede del Museo Archeologico Nazionale Tarquiniense - Made in Skylab Studios
Il Dio Mitra torna a Tarquinia: i momenti dell'inaugurazione
Alla presenza del Ministro Dario Franceschini, è stata inaugurata la sala del Museo Nazionale di Tarquinia che ospiterà la statua recuperata dal Nucleo Patrimonio dei Carabinieri
Mithra - Il Mitra Tauroctono di Tarquinia (manortiz)
Il Mitra Tauroctono di Tarquinia
Lunedì 20 febbraio [2017] alle ore 16.00 sarà inaugurata la Sala del Mitra presso il Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia.
Il nuovo spazio verrà aperto dal Direttore del Polo Museale del Lazio Edith Gabrielli e dal Sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola. Alla cerimonia sarà presente il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo On. Dario Franceschini.
La nuova sala del Museo è dedicata al Mitra Tauroctono, un gruppo scultoreo databile tra il II e il III secolo d.C., proveniente dalla Civita di Tarquinia. La scultura raffigura il dio Mitra nell’atto di uccidere il toro (da cui l’appellativo tauroctono), secondo un’iconografia molto diffusa nei luoghi dedicatati al culto di questa divinità.
Scavato e trafugato illecitamente nel 2014, il Mitra è stato recuperato dal Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale nell’ambito delle attività condotte per contrastare il traffico illecito di beni archeologici.
Al momento del sequestro l’opera si presentava ancora completamente ricoperta di terra e priva sia della testa e delle braccia, sia di alcuni di quegli elementi, quali il cane e il serpente, che connotano le raffigurazioni del Mitra Tauroctono. Durante la successiva campagna di scavo archeologico, organizzata sul probabile luogo dello scavo clandestino all’interno del Parco Archeologico di Tarquinia, sono stati ritrovati altri frammenti dell’opera, ricollocati nella loro originaria posizione nel corso dell’intervento di restauro, eseguito dall’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro.
L’allestimento della sala, curato sotto il profilo scientifico dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale, è stato realizzato dalla Fondazione Etruria Mater – da anni attiva nella promozione culturale del territorio di Tarquinia – in collaborazione con Enel S.p.A.
Oltre all’On. Ministro saranno presenti il Comandante del Comando Carabinieri TPC, Generale di Brigata Fabrizio Parrulli, il Soprintendente Alfonsina Russo Tagliente, il Presidente della Fondazione Etruria Mater Silvia Grassi Pottino e l’Amministratore Delegato di ENEL S.p.A. Francesco Starace.
Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia
Piazza Cavour 1
01016 Tarquinia (VT)
tel. +39 0766.856036
Italië, Tarquinia, Nationaal Archeologisch Museum 2013
Dit archeologische museum met veel Etruskische cultuur en kunst is gehuisvest in Palazzo Vitelleschi. In dit paleis woonde Kardinaal Giovanni Vitelleschi die het begin 15e eeuw liet bouwen. In het museum zijn grafbeelden uit de 4e tot 1ste eeuw v. Chr.van verschillende families te zien. De Gevleugelde Paarden en vele urnen, Griekse vazen, sierraden, kandelaars en alles wat er nog meer uit de Etruskische tijd gevonden is. Van ca 6e tot eeuw v. Chr. De binnenplaats en sommige vertrekken zijn al prachtig om te zien naast al deze kunst.
Conferenza di Archeologia Subacquea Tra Terra e Mare Diretta Tarquinia 18 Luglio 2014 ore 21,00
2° Incontro - STAS Societa' Tarquiniense d' Arte e Storia - I Relitti di Tarquinia. Ciclo di 5 Conferenze di Archeologia Subacquea nel Mar Tirreno lungo la costa tra Cerveteri, Tarquinia, Vulci.
Relatore: Sergio Anelli.
Enduro Tarquinia || Prima endurata da Papone
Aveva chiesto un giro tranquillo ma si è fatto un po' prendere la mano ;-)
Hydria attica a figure rosse con l'uccisione di Priamo
Breve stalcio della conferenza Paestum, Pompei, Giotto Solo Andata, tenutasi il 19/12/2015, in cui si ripercorreva il percorso della gita a Milano con le visite alle mostre Mito e Natura e Giotto l'Italia.
Viene descritta parte della raffigurazione dell'hydria attica della Collezione Vivenzio in cui Neottolemo uccide Priamo
Nurri (SU) - Fiaccolata dedicata a S. Rosa da Viterbo 05..03.2019
Nurri 05.03.2019 - Festa liturgica dedica a Santa Rosa da Viterbo. Tutta la comunità nurrese con grande segno di fede per la sua Santa venerata da secoli, le rende onore per la ricorrenza dell''anniversario dalla sua la morte, avvenuta il 06.03.1251, con una solenne e suggestiva fiaccolata per le vie del paese al calar della sera.
Le riprese sono di Antonio Vargiu Nurri
La vigna di Dioniso.wmv
Un viaggio tra Vite, vino e culti in magna Grecia. E' il titolo della mostra allestita a palazzo Simi, nel centro storico di Bari, dalla Soprintendenza Archeologica della Puglia sul culto di Dioniso dio del vino. Raffigurato su antichio vasi provenienti dagli scavi archeologici di Taranto, Ceglie del Campo e Rutigliano.
Tarquinia - Giovani a colori: Tarquinia invasa da 1.400 bambini in festa