Best Attractions and Places to See in Isernia, Italy
Isernia Travel Guide. MUST WATCH. Top things you have to do in Isernia. We have sorted Tourist Attractions in Isernia for You. Discover Isernia as per the Traveller Resources given by our Travel Specialists. You will not miss any fun thing to do in Isernia.
This Video has covered Best Attractions and Things to do in Isernia.
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List of Best Things to do in Isernia , Italy
Museo Nazionale del Paleolitico
Fontana Fraterna
Cattedrale di San Pietro Apostolo
Museo Civico Della Memoria E Della Storia
Borgo Medievale di Fornelli
Staffoli Horses
Centro storico di Isernia
Museo del Tombolo
MUSEC Museo dei Costumi del Molise
Chiesa dei Santi Cosma e Damiano
Suolo paleolitico La Pineta Isernia
Breve video sul suolo paleolitico della Pineta di Isernia
TVi MOLISE - LETTO PER VOI Museo Isernia 31 agosto 2016
Il Museo del Paleolitico merita di più
Abbiamo riferito, qualche giorno fa, del servizio di Repubblica in cui si parlava dei dieci siti più belli da visitare in Italia. Tra questi, la Sepino romana, in provincia di Campobasso, fondata nel 239 a.C. su un centro sannita. “Un luogo senza tempo – la definiva il quotidiano – , di bellezza struggente: sembra di essere nel Foro Romano quand’era un pascolo”. Incastonata nella “meravigliosa valle del Tammaro, chiusa da colline dolcissime su cui corrono i tratturi, nati sui tracciati, e in parte sui selciati, delle strade romane”.
Fin qui il giornale fondato da Eugenio Scalfari.
Apprezzamenti senz’altro gratificanti per un Molise che, per altri versi, ancora non riesce a esprimere in pieno le sue potenzialità dal punto di vista della fruizione turistico-culturale. E le sue peculiarità. Passeggiando per l’Italia capiterà spesso di imbattersi in “una città con le mura in piedi, un teatro agibile”, come Repubblica definisce Sepino. Che quindi non rappresenta certo una specificità. Specificità evocata, invece, da altri siti, patrimonio unico più che raro, oggetto di studio oltre che meta interessante per un turismo non distratto e non superficiale. È il caso del cosiddetto accampamento paleolitico “La Pineta” di Isernia, che ci ha restituito presenze di ben 730.000 anni fa.
Non si può dire che la scienza abbia fatto passare sotto silenzio questo importantissimo ritrovamento. Né che lo Stato se ne sia disinteressato. Le campagne di scavi e la costruzione del Museo Nazionale del Paleolitico parlano chiaro: la presenza dello Stato c’è. Ma quest’autentica perla, evocatrice di savane e di mammut che si perdono nella notte dei millenni, è ancora troppo poco apprezzata e valorizzata. Relegata al ruolo di “meta per le scolaresche durante il periodo invernale, nella rimanente parte dell’anno viene visitata da turisti e gente del posto”, che però – come riconoscono al Museo – non fanno superare le tremila visite all’anno. La sua importanza, quindi, continua a essere circoscritta nell’ambito locale. Eppure la struttura museale rappresenta una delle più complete testimonianze della storia del popolamento umano dell'Europa, incardinata appunto sulla scoperta del giacimento paleolitico rinvenuto in località “La Pineta”. Se è vero che si tratta del più antico accampamento europeo a noi noto, ci troviamo di fronte a un patrimonio di importanza mondiale. E però mentre si celebrano località straniere o anche solo extraregionali magari più conosciute, non si apprezzano abbastanza quelle che abbiamo in casa.
Dal museo apprendiamo che è “l’associazione Me.Mo, insieme alla soprintendenza archeologica del Molise, a occuparsi di organizzare le visite e promuovere attività di studio ed educative, nonché la comunicazione con il pubblico attraverso il sito internet e i social media”. Ma evidentemente non basta. L’impegno sarà anche utile ed efficace ma con tutta evidenza è ben lungi dal portare il sito de “La Pineta” all’attenzione dei più, facendone emergere il reale valore.
EVOLUZIONE DELL'UOMO - Museo Paleolitico di Isernia - La Pineta - Homo Aeserniensis 730.000 anni fa
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Museo Paleolitico di Isernia La Pineta Homo Aeserniensis 730.000 anni fa
Immagini provenienti da uno dei più importanti siti archeologici europei, poco conosciuto ma di importanza notevole. Maggiori informazioni su moliseholidays.com
L'Archeoclub di Termoli visita il Museo Paleolitico di Isernia 23 mar. 2014
L'Archeoclub di Termoli visita il Museo Paleolitico di Isernia 23 marzo 2014
TVi MOLISE - DENTRO LA NOTIZIA Giornate Europee del Patrimonio 24 Settembre 2016
Per le Giornate Europee del Patrimonio, sabato e domenica 24 e 25 settembre, sono stati resi noti gli orari di apertura straordinaria dei vari siti culturali che hanno aderito, sia pubblici che privati. I prezzi sono quelli ordinari in entrambe le giornate, mentre per l’apertura straordinaria il costo del biglietto è di un solo euro. Le gratuità sono quelle previste in tutti gli altri periodi dell’anno.
I musei statali del Polo museale del Molise che resteranno aperti sono:a Campobasso il Museo Sannitico, con apertura serale sabato, dalle 18 alle 21; il Museo Palazzo Pistilli con apertura serale sabato, dalle 20 alle 23;
a Civitacampomarano il Castello, con apertura serale sabato, dalle 20 alle 23, e domenica alle 17 per una conferenza;
a Gambatesa il Castello di Capua, con apertura serale sabato, dalle 20 alle 23, e domenica alle 17 per un concerto;
a Isernia il Museo nazionale del Paleolitico, con apertura serale sabato, dalle 19:30 alle 22:30, con un concerto alle 20:30;
a Venafro il Museo Archeologico, con apertura serale sabato, dalle 19:45 alle 22:45; il Museo di Castello Pandone, con apertura serale sabato, dalle 20 alle 23:00, con visite guidate.
Le aree archeologiche della Soprintendenza Archeologia Molise che resteranno aperte sono:
a Sepino il Museo di Altilia e l’Area Archeologica, con apertura serale sabato, dalle 18 alle 21;
a Larino il Parco archeologico, con apertura serale sabato, dalle 20 alle 23, e apertura domenica dalle 9 alle 13;
a Pietrabbondante, con apertura sabato e domenica dalle 10 alle 16; a Venafro, con apertura sabato, dalle 9 alle 13 e dalle 20 alle 23, e domenica dalle 9 alle 13:00.
Gli ARCHIVI che resteranno aperti sono:
l’Archivio di Stato di Campobasso, domenica dalle 9 alle 13:00, con una conferenza alle 10;
l’Archivio di Stato di Isernia, con apertura pomeridiana sabato, dalle 15:30 alle 19:30 per una Mostra, e domenica, dalle 9:30 alle 13:30 e dalle 15:30 alle 19:30;
la Sede di Campobasso della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Abruzzo e del Molise, con apertura sabato, dalle 10 alle 18.
I LUOGHI NON STATALI che resteranno aperti sono, infine:
a Baranello il Museo civico “G. Barone”, con apertura serale sabato, dalle 16 alle 20 e vista guidata alle 18:00;
a Campobasso la Casa Trombetta, sia sabato che domenica, con visita guidata alle 11;
a Fossalto Italia Nostra Campobasso, con apertura pomeridiana sabato, dalle 16 alle 20, e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19:30, per una Mostra fotografica;
a Morrone Del Sannio S. Maria di Casalpiano, sabato e domenica, dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 15 alle 18, con visita guidata;
a Salcito il Palazzo Pietravalle, con Mostra sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, e domenica dalle 10 a mezzogiorno;
a Torella del Sannio il Castello Ciamarra, con visita guidata sabato e domenica, dalle 10 alle 19.
Agriturismo San Mauro, Vastogirardi (IS)
'Agriturismo San Mauro è una struttura ricettiva situata nel territorio di Vastogirardi, provincia di Isernia, Regione Molise. Posto di Charme dove poter soggiornare e godersi questa splendida terra ancora incontaminata qual'è l'Alto Molise. L'agriturismo San Mauro gode di una posizione strategica che permette di visitare tutti i siti più importanti dell'alto Molise in meno di mezz'ora: il Teatro Sannitico di Pietrabbondante (8km), il Museo storico della Campana “Giovanni Paolo II” ad Agnone (18 km), la riserva naturale Montedimezzo a Vastogirardi (15km). Il Giardino della flora appenninica di Capracotta (16km), il Museo Nazionale del Paleolitico ad Isernia (20 km) e molti altri ancora. L'Agriturismo, inoltre, è ubicato a confine con il tratturo Celano Foggia. Tutti i nostri alloggi, dotati di tv e bagno privato, vi consentiranno di trascorrere dei momenti di relax, completamente immersi nel silenzio e nel verde. Il nostro staff, cortese e competente, vi aspetta per farvi vivere una vacanza davvero indimenticabile all'insegna della natura e dei sapori autentici.
+39 0865 836147
info@agriturismosanmauro.it
Loc. San Mauro - 86089 - Vastogirardi (IS)
Il futuro di Isernia - La Pineta
Nella nostra redazione, abbiamo intervistato il professore Carlo Peretto, docente di antropologia all'Università di Ferrara e direttore scientifico del giacimento paleolitico di Isernia La Pineta, accompagnato dalla dottoressa Ursula Thun-Hohenstein, ricercatrice in antropologia presso l'Università di Ferrara e specialista nelle strategie di sussistenza delle civiltà primitive.
????100 OPERE D'ARTE SPIEGATE: 021 - BASE DI POZZUOLI di Anonimo del I secolo d.C. - RADIO 3
TUTTE LE OPERE????➤
Anonimo del I secolo d.C., Base con raffigurazioni delle province d'Asia, detta Base di Pozzuoli (30 - 37 d.C.) altorilievo su marmo, cm 123 x 167 x 130. Napoli, Museo Archeologico Nazionale.
A confronto con la più celebrata statuaria antica, a prima vista sembrerebbe difficile accreditare un pregio particolare a questo frammento scultoreo di epoca romana. Eppure questo basamento di statua nasconde una vicenda di storia romana piena di interessanti retroscena legati alla politica interna imperiale. Dietro alle solenni figure schierate sui quattro lati del blocco marmoreo si nasconde un intreccio di relazioni virtuose tra l'imperatore romano Tiberio e alcune provincie asiatiche. L'opera infatti riecheggia, in forma ridotta e semplificata, un grandioso gruppo scultoreo presente nel foro romano, offerto in ringraziamento della munificenza imperiale a favore di 14 sfortunate città dell'Asia Minore.
Bibliografia
- Stefano De Caro (a cura di), Il Museo archeologico nazionale di Napoli, Napoli 1994.
- V. Spinazzola, La base figurata di Tiberio, Atti dell'Accademia di Archeologia di Napoli, XXII, 1902.
- P. Liverani, ‘Nationes’ e ‘civitates’ nella propaganda imperiale, Mitteilungen des Deutschen Archäologischen Instituts. Römische Abteilung, 102, 1995, pp. 219-249 I
PAOLO LIVERANI insegna Topografia dell’Italia antica all’Università di Firenze, dopo aver diretto il Reparto Antichità Classiche dei Musei Vaticani. È stato co-curatore di diverse mostre tra le quali I colori del bianco (Città del Vaticano 2004), Laocoonte e la fondazione dei Musei Vaticani (Città del Vaticano 2006) e Giulio Cesare. L’uomo, le imprese, il mito (Roma 2008-2009). I suoi ambiti di ricerca e attività spaziano dalla topografia di Roma e dell’Italia centrale in età antica, alla storia del collezionismo archeologico, all’arte romana imperiale di rappresentanza, con particolare attenzione alla questione della policromia antica. Fra le monografie si ricordano La topografia antica del Vaticano (1999), I colori del bianco. Mille anni di colore nella scultura antica (2004), Le Necropoli Vaticane (2010, con G. Spinola).
Ricerca, storia e preistoria dell'Italia su dati genetici: presentazione Prof. Antonio Torroni
Lunedì 12 novembre 2012 in Aula Foscolo sono stati presentati i risultati conseguiti dagli undici progetti finanziati con 960.000 euro dalla Fondazione Alma Mater Ticinensis attraverso il bando Promuovere la ricerca d'eccellenza, finalizzato al rilancio del primato dell'Ateneo pavese quale Research University tanto sul piano nazionale quanto su quello internazionale, potenziando l'attrattività del suo sistema di formazione e di ricerca.
museo archeologico venafro
Musei dei Sanniti a Campobasso
Immagini del Museo Sannitico - Dei Sanniti - a Campobasso. Innumerevoli reperti di epoca Pre Romana.
GROTTA PAGLICCI E IL PALEOLITICO DEL GARGANO
I tesori preistorici del più importante giacimento paleolitico d'Italia e d'Europa
Puntata 1 : la madre più antica del mondo Ostuni1
Grotta di S.Maria D'Agnano - Ostuni, Brindisi
Paleolitico superiore - H. sapiens
La grotta di Santa Maria D'Agnano si trova a pochi km da Ostuni, sulla
statale 16, a circa 170 metri sul livello del mare, ai piedi del promontorio
Risieddi. La cavità naturale, utilizzata dall'uomo preistorico come riparo
dalle intemperie e dalle pericolose fiere, permetteva il controllo dei valichi
di passaggio del bestiame (cavalli e uri) che, dalla parte interna delle
Murge, transitava verso la zona dei pascoli. Vista la posizione strategica
fu oggetto di frequentazione dal paleolitico superiore fino al medioevo,
in particolare in età messapica (importanti le iscrizioni rinvenute),
romana, bizantina e angioina. Oggi fa parte di un parco archeologico
naturalistico immerso nella tipica vegetazione pugliese. Al suo interno, il 24 ottobre del 1991, il paletnologo Donato Coppola scoprì i resti di una
gestante con il feto ancora in grembo, nota come la madre più antica
del mondo (o Ostuni 1), risalenti al paleolitico superiore. Lo stato di
conservazione dello scheletro è talmente perfetto che, con molta probabilità,
gli standard mondiali dello studio sul paleolitico si baserannosulla donna di Ostuni. Inoltre, la presenza del feto dà la certezza, per la
prima volta, che si tratti di resti scheletrici di una donna: solitamente la
determinazione del sesso dei resti scheletrici di questo periodo risulta
molto difficile in quanto l'ossatura femminile era molto simile a quella
maschile, essendo entrambi i sessi dediti alla caccia. La donna di Ostuni
era alta 1,71 m e il feto era lungo 45 cm. La posizione della gestante,
con una mano sotto la testa e l'altra sul feto, la presenza di una cuffia di
conchiglie e di ocra rossa sul capo, il bracciale (di conchiglie) al polso, i
frammenti ossei e gli strumenti in selce orientati, i motivi a tratteggio
incisi su una pietra* lasciano intuire che non si tratta di una semplice
sepoltura, ma di una ritualizzazione del seppellimento. All'interno della
grotta è stata rinvenuta un'altra sepoltura appartenente a un maschio,
datata circa 30.000 anni fa. Nella cavità adiacente alla grotta, si possono
osservare delle incisioni di difficile interpretazione.
Da Guida alla Puglia Preistorica di Danny Vitale 2014 Edizioni G.A.B.
L'Archeoclub di Termoli in visita al Museo Archeologico di Venafro 23 mar 2014
In data 23 marzo 2014 io soci dell'Archeoclub di Termoli si recano in visita al Museo Archeologico di Venafro
Apprendisti Ciceroni raccontano il Castello di Venafro
I testi, tratti dal pieghevole realizzato dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, sono di Vittoria Di Cera e Giovanni Iacovone del Polo Museale del Molise.
Al seguente link è possibile esplorare la mappa interattiva del Castello:
Il video è un compito di realtà nato dal progetto del FAI Apprendisti Ciceroni, al quale gli alunni delle classi quinte dell'Istituto Comprensivo Don Giulio Testa hanno partecipato durante le Giornate FAI di primavera, lo scorso 26 e 27 marzo.
Presentazione del volume Isernia - la Pineta 30 anni di ricerche
Presentazione alla Biblioteca Albino di Campobasso del volume Isernia La Pineta 30 anni di ricerche a cura del Prof. Carlo Peretto dell'Università degli Studi di Ferrara. Evento organizzato dalla Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali - Sezione Regionale. Provincia di Campobasso. Banca Popolare delle Province Molisane.
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Grotta del Romito - Calabria Italy
La grotta del Romito è un sito risalente al Paleolitico superiore contenente una delle più antiche testimonianze dell'arte preistorica in Italia, e una delle più importanti a livello Europeo, situata in località Nuppolara nel comune di Papasidero, in Calabria, provincia di Cosenza.Video di Calabriamania tratto da Linea blu. link:
Isernia, iniziativa allo scientifico per la sicurezza a scuola