Pietro Conti. L'operaio e il presidente
Ventinove anni fa, l'8 settembre 1988, moriva a Perugia Pietro Conti, il primo Presidente della Regione dell'Umbria, dal 28 luglio 1970 al 4 maggio 1976. Conti era un uomo di partito (prima della sua elezione al Consiglio regionale era stato segretario della Federazione perugina del PCI e, poi, segretario della Camera del lavoro CGIL, n.d.r.), un uomo di partito che aveva, però, la coscienza dei limiti della sua parte, che sapeva ascoltare e capire le ragioni degli altri. Così lo ricorda il sen. Raffaele Rossi nel saggio che apre il libro di Alberto Stramaccioni Pietro Conti. L'operaio e il presidente, titolo che ho preso in prestito per il doverso quanto piacevole omaggio al mio, oltre che nostro, Presidente, omaggio inserito tra i contenuti extra del DVD CONTI e il Museo dell'Emigrazione di Gualdo Tadino.
Con la strategia da lui studiata in attuazione dello slogan elettorale Umbria, Regione aperta, che diede slancio alla nuova stagione della politica umbra - nella quale furono coinvolte, per lo sviluppo della regione, maggioranza e opposizione, forze sociali, imprenditoriali e istituzionali - Conti seppe diventare presidente di tutti gli umbri, stimato dalla grande maggioranza dei cittadini.
Posto questo mio contributo, con qualche ottimizzazione resa possibile pur nella scarsità di immagini tecnicamente apprezzabili, per ricordare l'uomo e il politico che, con la sua azione, riuscì a dare una speranza di riscatto dalla pluriennale condizione di arretratezza socio-economica e culturale dell'Umbria, condizione resa ancor più drammatica, se possibile, dalla emigrazione e dalla povertà che svuotava città e campagne.
Con Pietro Conti ho potuto collaborare in due diversi periodi: all'inizio della sua avventura politico-istituzionale, tra l'ottobre 1970 e la primavera del 1976, un lustro di eccezionale intensità e produttività, e quasi all'epilogo della sua vita privata e pubblica. Fu infatti nei primi mesi del 1988 che Conti - appena eletto, per la seconda volta, Sindaco della sua città natale, Spoleto, in una situazione politico-amministrativa molto difficile - mi chiese collaborazione nella organizzazione di corsi di formazione e aggiornamento dell'apparato burocratico di quel comune, ripetendo un fortunato esperimento realizzato qualche tempo prima, auspice un certo Gianpiero Bocci, per la comunità montana della Valnerina, che coinvolse tra gli altri, come docenti, Ludovico Principato, futuro Procuratore della Corte dei Conti nazionale, e l'allora giovane magistrato Wladimiro De Nunzio.
Accettai di buon grado, nonostante qualche difficoltà logistico-organizzativa (all'epoca non ero più all'organizzazione della struttura regionale, essendo stato chiamato dal Presidente Francesco Mandarini a dirigere la Segreteria della Giunta regionale). Si partì senza tanti fronzoli con i corsi di alfabetizzazione informatica e di utilizzo consapevole delle nuove tecnologie, ma la morte, improvvisa, di Conti contribuirà a bloccare il proseguo del programma.
Ricordo questo episodio perché proprio il contatto diretto con la struttura amministrativa spoletina, rianimata dall'entusiasmo e dalle capacità di aggregazione del neo Sindaco, mi consentì di apprezzare la qualità della nuova stagione aperta da Pietro Conti, già Duca di Spoleto, fin dall'atto del suo insediamento avvenuto il 23 novembre 1987, con la chiamata di tutti per la rinascita della città. Mi pare avesse detto: Dobbiamo essere tutti un po' meno comunisti, socialisti e democristiani per essere un po' più spoletini. E' quasi un testamento, sono parole che dovrebbero essere patrimonio, soprattutto ai giorni nostri, delle nostre rissose comunità locali.
The American Dream : Hello America
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The American Dream.
The hope of millions of people for a better standard of living, that through work, courage, determination, has made the American dream possible.
A journey in 6 videos: from the departure to the arrival, from settling on American soil, to the Italo-American identification.
From the book The American Dream written by Gianni Daldello
Thanks to: Archivio Fotografico del Museo Regionale dell'Emigrazione Pietro Conti di Gualdo Tadino
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The Sound of Little Italy : Feast of San Gennaro September 19th ( The American Dream )
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video tracklist
1. Palcoscenico - Carlo Smith
2. Napule ca se ne va - Massimo Ranieri ( 03:20 )
3. Scalinatella - Carlo Smith ( 07:19 )
4. The Dock of Beverello - Daldello, Morabito ( 10:58 )
5. Addio a Napoli - Enrico Caruso ( 13:46 )
6. Ellis Island - Daldello, Zara ( 16:57 )
A third of 5 million Italians arrived in America in the early twentieth century, settling in New York, and keeping alive the traditions of their areas of origin. The impact of the American reality imposed the need for them to learn the English language.
This made it essential for them to adapt their communication skills, which were expressed in the various dialects of the places of origin.
In search of a new identity, the Italians tried their best to overcome the obvious difficulties of learning a new language. Thus was born from the fertile imagination of the people, a new language from a particular and peculiar use of dialect words (the Italian language was unknown given the high rate of illiteracy), and similar sounding words in the Anglo-Saxon idiom.
Although the significance was completely different, an occasional jargon was created by the Italian / American: the Broccolino, Brooklyn neighborhood inhabited by our emigrants in New York.
Shovelers of the railroad became King Herod's saber, [Shovelers of the railroad became Sciabolatori del re Erode] namely: shovelers railroad ... it was important to make yourself understood!
- From: The American Dream by Gianni Daldello
Testi e foto tratti dal libro The American Dream
Si ringrazia per la ricerca iconografica l'Archivio Fotografico del Museo Regionale dell'Emigrazione Pietro Conti di Gualdo Tadino
The Feast of San Gennaro is presented annually since 1996 by Figli di San Gennaro, Inc. (Children of San Gennaro), a not-for-profit community organization dedicated to keeping alive the spirit and faith of the early Italian immigrants.
People participate in the annual Salute to the Patron Saint of Naples.
The Feast is not only an annual celebration of faith, but also an 11-day event featuring religious processions and colorful parades, free musical entertainment every day, a wide variety of ethnic food delicacies, charming restaurants and cafes and even a world-famous cannoli-eating competition! The central focus of the celebration takes place every September 19th, the official Saint Day when a celebratory Mass is held in Most Precious Blood Church, followed immediately by a religious procession in which the Statue of San Gennaro is carried from its permanent home in the church through the streets that comprise Little Italy. Thank you so much for watching this video by Halidon Music channel, we hope you enjoy it!
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