PUGLIA - LE GROTTE DI CASTELLANA - HD
© CLAUDIO MORTINI* Siamo nelle bassa Murgia barese, un altopiano carsico che si estende parallelo alla costa adriatica, caratterizzato da rupi calcaree, ma anche depressioni ed inghiottitoi che convogliano le acque superficiali in una serie di cavità sotterranee. Una di questa, chiamata la grave era conosciuta fin dall'antichità ed utilizzata come deposito dagli abitanti del luogo, e soprattutto di Castellana, un villaggio di origine medioevale che non aveva attrattive particolare rispetto agli adiacenti villaggi. La svolta però era li a portata di mano: il 23 gennaio 1938 gli speleologi Vito Matarrese e Franco Anelli individuarono l'accesso ad un magnifico e vastissimo sistema carsico ancora sconosciuto. L'esplorazione carsica regalò all'Italia una serie di grotte spettacolari, tra le più belle del mondo, ricche di concrezioni, stalattiti e stalagmiti, e alla cittadina di Castellana una importantissima attrazione turistica. La scoperta fu un toccasana per l'economia di Castellana, al punto che nel 1950 fu deciso di cambiare il nome del comune nell'attuale Castellana Grotte. Anche nelle sue origini Castellana aveva legato il suo destino al Carsismo: la zona infatti dell'attuale Porta Grande corrisponde all'insediamento primitivo che era sorto al centro di una depressione carsica, che anche grazie ad un fitto querceto celava la vista dell'abitato a chi passava in zona, punto decisamente a favore in una regione Puglia da sempre sottoposta a migrazioni, invasioni e scorrerie di pirati. Castellana nasce all'azione dei Benedettini della vicina città normanna di Conversano, e il suo nome comprare per la prima volta all'attenzione delle cronache nel 901. La data ufficiale della sua fondazione viene però considerata quella del 117.
Murgia dei Trulli B - percorso verde - Sulla via dell'acqua
Pino Pace, direttore del Museo Speleologico Franco Anelli, presenta Murgia dei Trulli B, il percorso verde della rete di sentieri cicloturistici del Comune di Castellana Grotte Sulla via dell'acqua.
Murgia dei Trulli A - percorso arancio - Sulla via dell'acqua
Pino Pace, direttore del Museo Speleologico Franco Anelli, presenta Murgia dei Trulli A, il percorso arancio della rete di sentieri cicloturistici del Comune di Castellana Grotte Sulla via dell'acqua.
360 VR VIDEO - Travel in the Cave Of Castellana - Stalagmites and Stalactites | VIRTUAL REALITY
CAVES OF CASTELLANA
The Castellana Caves (Italian: Grotte di Castellana) are a karst cave system located in the municipality of Castellana Grotte, in the province of Bari, Apulia.
The caves, discovered in 1938 by the speleologist Franco Anelli,[1] are situated 1 kilometer (0.62 mi) south of Castellana and are served by the (Grotte di Castellana railway station) [2] on the FSE line Bari-Putignano-Martina-Taranto.
The entrance is represented by an enormous vertical tunnel 60 meters (200 ft) long. The main cave is named La Grave (as abyss),[3] and others are named Black Cavern (Caverna Nera), White Cave (Grotta Bianca) and Precipice Cavern (Caverna del Precipizio).
The Caves of Castellana open in south-eastern Murge, a limestone plateau dating back to the upper Cretaceous (ninety- one hundred million years ago) and rising 330 metres above sea level. The area of Castellana is characterized by limestone, a sedimentary rock composed largely of calcium carbonate, known as Limestone of Altamura. The cave system is 3348 metres in length and the point of maximum depth reaches 122 metres. The temperature within the caves is about 18 °C. The caves are open all year round except for Christmas Day and the New Year’s day. The visit develops along two itineraries: the first is 1 km long and lasts about 50 minutes while the second is 3 km long and lasts about two hours. The tour timetable changes depending on the season. In addition, during the summer there are also guided night tours. The Grave is the first and the biggest cave of this wonderful speleological complex and it is the only one communicating with the outside. It measures 100 m in length, 50 m in width and 60 m in depth. Going beyond the Grave stalactites, stalagmites, curtains and precious crystals continues to embellish everywhere the caves. The name of the environment are the result through the imagination of the early explorers: the She-Wolf, the Monuments, the Owl, the Little Virgin Mary, the Altar, the Precipice, the Desert Corridor, the Reverse Column, the Red Corridor, the Dome up to the last and the most dazzling one, the White Cave.
- Description of Stalagmites and Stalactites
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GROTTE DI CASTELLANA
Le Grotte di Castellana sono un complesso di cavità sotterranee di origine carsica di interesse speleologico e turistico, situato nel comune italiano di Castellana Grotte, in Pugla.
Annesso al complesso vi è un museo speleologico.
La storia della Grave inizia nel Cretaceo superiore (novanta-cento milioni di anni fa), quando la Puglia era sommersa da un antico mare, nel quale vivevano vaste colonie di molluschi e vegetali marini. Per milioni di anni generazioni e generazioni di queste forme di vita si erano succedute le une alle altre e, morendo, i loro gusci svuotati e le loro carcasse si erano accumulati sul fondo del mare, formando un gigantesco deposito di fango e di sabbia, che con il suo lento ma continuo accrescimento si era via via compresso, fino a formare uno strato di calcare dello spessore di diversi chilometri. A partire da sessantacinque milioni di anni fa, il progressivo innalzamento delle terre aveva portato la regione al suo aspetto attuale e nella massa calcarea emersa, a causa della sua rigidità, si erano formate estese fratture, che l'avevano fortemente incisa. L'acqua fluviale d'intense precipitazioni, percolando nel sottosuolo aveva, poi, formato un'estesa falda acquifera sotterranea, tale da disciogliere gradualmente il calcare e di allargare le fratture; queste avevano finito per unirsi le une alle altre per il crollo della roccia frapposta, formando, così, piccoli condotti, via via trasformatisi in ambienti sempre più ampi. Nei luoghi in cui le fratture s'intersecavano in gran numero (fenomeno qui più rilevante che in qualsiasi altro punto del sistema carsico castellanese) si erano determinati estesi e ripetuti crolli; questi si erano ampliati sempre più verso l'alto, riducendo via via lo spessore di roccia che separava la cavità dall'esterno, finché lo strato residuo, ormai assottigliato, non era crollato, facendo giungere all'interno della grotta il primo raggio di luce.
Le grotte di Castellana, estese per circa 3 chilometri, si aprono a 330 m s.l.m. a meno di 500 metri dall'abitato di Castellana Grotte. L'intero territorio comunale è caratterizzato da rocce calcaree composte essenzialmente da carbonato di calcio, prevalentemente del tipo calcare di Altamura.
- Spiegazione delle Stalagmiti e Stalattiti
GROTTE di CASTELLANA - La Grave
In passato era nota solo la prima cavità dell'enorme complesso, chiamata la grave, utilizzata dai contadini come deposito perché pensavano che fosse la bocca dell'inferno. Nella cavità cadevano gli animali, e una caduta così alta significava una morte certa. Questo causava cattivo odore che usciva dalla cavità. Inoltre i cadaveri degli animali producevano gas, che a contatto con il vento freddo venivano rimandati nella cavità. Questo processo faceva credere ai contadini che i gas fossero le anime dei dannati che cercavano di uscire dall'inferno ma venivano ricacciate dentro da forze oscure. La scoperta dell'intero sistema di voragini e cavità che compongono il complesso risale al 23 gennaio 1938 ad opera dello speleologo Franco Anelli nell'ambito di una campagna di ricerche speleologiche condotte nelle Murge. Le ho visitate il 07/03/2011