Aliano (MT) - Borghi d'Italia (Tv2000)
La seconda puntata stagionale, della nuova serie di Borghi d'Italia, ci porta ad Aliano in Provincia di Matera. Il Comune candidato “Capitale italiana della Cultura 2018” è un vero scrigno di storia, arte e natura. Aliano è il luogo dove lo scrittore Carlo Levi ambientò il celebre libro “Cristo si è fermato a Eboli”. Nel corso del programma incontreremo il sindaco, il parroco e gli abitanti. Visiteremo il centro storico, la chiesa, il santuario, i musei, l’artistico presepe, e percorreremo l’itinerario del Parco Letterario Carlo Levi fino ad arrivare alla “casa del confino”. Scopriremo lo splendido paesaggio dei calanchi e degusteremo i tanti piatti tipici della genuina cucina alianese. Come sempre non mancherà l’invito a visitare il paese nel dialetto locale.
Buona visione!
Aliano. Inaugurato il Museo Paul Russotto
Si amplia ulteriormente la rete del percorso museale di Aliano (MT) con l'apertura del museo Paul Russotto, originario del borgo lucano ed interprete dell'espressionismo americano.
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Benvenuti ad ALIANO (Matera) ♥ La Magia di Carlo LEVI e il silenzio dei CALANCHI
Immaginate di trovarvi in un luogo nascosto, segreto, dove l’unico suono che possiate ascoltare è il frinire delle cicale unito al sussurrare del vento. Se è la prima volta che visitate Aliano, allora rimarrete impressionati dal silenzio, dalla quiete e dal suo spettacolare paesaggio lunare creato dai Calanchi.
È qui che Carlo Levi ha scritto il suo capolavoro “Cristo si è fermato ad Eboli” quando fu confinato controvoglia in questo paese nascosto nel cuore della Basilicata fino a che un giorno non se ne innamorò, al punto da voler essere seppellito nel suo piccolo cimitero.
Luogo di confino durante il periodo fascista, quasi fosse “un’isola tra i calanchi”, fu narrato da Carlo Levi nel suo romanzo autobiografico Cristo si è fermato a Eboli, in cui descrisse un mondo arcaico fatto di miseria, fatica, riti magici e sostanziale isolamento.
Con i suoi 1000 abitanti, Aliano oggi è un luogo straordinario, fuori del comune, anche se non l'avesse detto chi lo ha raccontato, come appunto Carlo Levi. Aliano è un borgo “metafisico” che offre il silenzio, la suggestione di un posto arcaico, quasi immutato, diverso dagli altri, misterioso e nello stesso tempo fatto apposta per vivere altre dimensioni.
Carlo Levi è stato il personaggio illustre che ha maggiormente segnato la storia di Aliano. Per questo motivo, all’interno del borgo, è possibile visitare il Museo storico Carlo Levi e il Parco letterario Carlo Levi. Nel primo sono conservati documenti fotografici e pittorici dell’artista, relativi al periodo del confino, mentre il secondo svolge iniziative volte al recupero e alla valorizzazione dell’identità, della cultura, della storia e delle tradizioni locali. È inoltre possibile visitare il set cinematografico del film “Cristo si è fermato a Eboli” e la casa dello scrittore.
Da citare la chiesa di San Luigi Gonzaga, risalente al XVI secolo, che conserva al suo interno tele di origini bizantine raffiguranti la Madonna con Bambino. Il Santuario della Madonna della Stella, situato a pochi km dal paese, gode di una vista panoramica invidiabile.
Nel Museo della Civiltà Contadina, allestito in un vecchio frantoio, è riprodotto il tipico ambiente delle abitazioni contadine e sono esposti oggetti legati all’attività agricola e artigianale.
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Da gustare
La terra offre agli abitanti di Aliano tutti gli ingredienti per la realizzazione di piatti tipici semplici e saporiti, legati alle ricette del passato.
Notevole è la produzione di pesche e agrumi e di olio d’oliva, data la presenza di numerosi oliveti nei pressi del centro abitato. Borgo dedito all’allevamento caprino e ovino, Aliano vanta la presenza di terreni e clima favorevoli per la produzione di numerose verdure e legumi: fave, cicoria, cime di rapa, peperoni (kurnicchiuli).
1° VIDEO DI ALIANO (MT) IN LUCANIA - LUOGHI DEL LIBRO CRISTO SI E' FERMATO A EBOLI DI CARLO LEVI.
Aliano è un comune italiano di 1.065 abitanti della provincia di Matera in Basilicata.
È noto per essere stato il luogo in cui trascorse parte del suo periodo di confino lo scrittore Carlo Levi. Aliano è inoltre affiliato all'Associazione Nazionale Città dell'Olio.
Arrampicato su un colle argilloso a 498 m s.l.m., domina la Val d'Agri e il torrente Sauro nella parte centro-occidentale della provincia al confine con la parte centro-orientale della provincia di Potenza. Nel suo territorio sono presenti numerosi calanchi.
Confina a nord con i comuni di Stigliano (14 km) e Gorgoglione (20 km), ad est con Sant'Arcangelo (PZ) (17 km), a sud con Roccanova (PZ) (21 km) e ad ovest con Missanello (PZ) (14 km). Fa parte della Comunità Montana Collina Materana. Dista 94 km da Matera e 83 km da Potenza.
Il nome del borgo deriva dal latino Praedium Allianum, cioè podere di Allius, gentilizio romano. Data la vicinanza ai fiumi Agri e Sinni, sin dall'antichità fu centro importante di scambi tra la civiltà greca, etrusca ed enotria, come testimoniato dalla scoperta di una necropoli risalente ad un periodo compreso tra il VII ed il VI secolo a.C., contenente più di mille tombe e numerosi reperti. Tali reperti sono ora custoditi nel Museo della Siritide di Policoro. Alcune fonti parlano di un borgo di pastori esistente e già sviluppato ai tempi di Pirro, nel 280 a.C. Tuttavia i primi testi in cui viene ufficialmente citato Aliano sono datati al 1060, anno in cui risale una bolla papale che attribuiva al vescovo di Tricarico l'amministrazione del borgo. Nell'VIII secolo le diverse grotte scavate nelle rocce sedimentarie di origine alluvionale ubicate nella zona di fosso San Lorenzo, già abitate in età preistorica, ospitarono numerosi monaci basiliani sfuggiti alle persecuzioni iconoclaste in Oriente. In epoca medioevale Aliano fu feudo di diverse famiglie, tra cui i Sanseverino, i Carafa ed i Colonna.
Carlo Levi[modifica | modifica wikitesto]
Nella storia recente di questo piccolo centro non si può non ricordare lo scrittore Carlo Levi che qui ambientò il libro Cristo si è fermato ad Eboli (1945). Levi durante il regime fascista, negli anni 1935-36 fu condannato al confino in Lucania a causa della sua attività antifascista e trascorse un lungo periodo in Basilicata, prima a Grassano e successivamente ad Aliano (che nel libro viene chiamata Gagliano, imitando la pronuncia locale), dove ebbe modo di conoscere la realtà di quelle terre e della sua gente. Lo scrittore nelle sue ultime volontà espresse quella di essere seppellito ad Aliano tra i suoi contadini. Nel paese sono ancora intatti tutti i luoghi descritti nel romanzo e nei vicoli sono impresse alcune frasi simbolo del libro. Levi ebbe qui l'occasione di scoprire un'altra Italia che era, appunto, quella contadina del Mezzogiorno.
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DISTANZA RUVO DI PUGLIA-ALIANO: 175 KM.
TEMPO: 3 ORE CIRCA.
E' CONSIGLIABILE UNA GUIDA SATELLITARE E PRIMA DI ARRIVARE, CI SONO SOLO DUE FRECCE CHE INDICANO: “ALIANO”, CONSIGLIO DI SEGUIRE LA SECONDA FRECCIA.
DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA.
ESSERE INGIUSTAMENTE CONFINATO AD ALIANO E' ORRENDO.
DOPO UN VIAGGIO MASSACRANTE E AVER FATTO TANTA STRADA SALENDO E DISCENDENDO I TORNANTI FINO A SALIRE A 500 METRI D'ALTEZZA E VEDERE DA LONTANO LE CASE CHE SONO POGGIATE SU UN TERRENO ARGILLOSO E IN PRESENZA DI CALANCHI, SI RIMANE TERRORIZZATI; PENSANDO CHE ALLE PROSSIME PIOGGE PROPRIO LA CASA DOVE TU ABITI SCIVOLA GIU' E SI FRANTUMA IN MILLE PEZZI. VIENE SPONTANEO DIRE ALL'AUTISTA DI GIRARSI INDIETRO; MA NON PUOI PERCHE' “SEI CONFINATO” E DEVI SEGUIRE IL DESTINO CHE GLI ALTRI HANNO SCELTO PER TE.
ANDARE AD ALIANO COME TURISTA, ANCHE SE SI FA TANTA FATICA PER ARRIVARCI, QUESTA FATICA TI VIENE COMPENSATA DAL FATTO CHE ALIANO E' UN PAESINO A 500 METRI D'ALTEZZA. COSTITUITO DA UNA PICCOLA STRADA CENTRALE TORTUOSA, DI QUA' E DI LA' CASE D'EPOCA E MOLTE VETUSTE E ABBANDONATE, E BASTA !!
CI SI DIVERTE A GUARDARE GIU' I PRECIPIZI, I BURRONI, I CALANCHI E TUTTO IL PANORAMA “LUNARE” CHE ALIANO TI OFFRE UNITAMENTE AL GRANDE SILENZIO E TANTA ARIA PURA, PERCHE' INQUINAMENTO ACUSTICO ED ATMOSFERICO AD ALIANO NON CE NE SONO.
ALL'ARRIVO SEI GIA' CONVINTO DI TORNARE INDIETRO A FINE GIORNATA. MA POI INCOMINCI A PENSARE E RIPENSARE E DIRE: “COME SI STA' BENE QUI” !!! VORRESTI STARE ANCORA UN'ALTRO GIORNO. POI RIPENSANDOCI ANCORA, RIMANERE LI' A LUNGO, LONTANO DALL'AMBIENTE INQUINATO E RUMOROSO CHE HAI LASCIATO A CASA TUA, NONCHE' AI TANTISSIMI PROBLEMI E CHE AD ALIANO PROPRIO DI PROBLEMI NON NE VEDI.
TUTTO SOMMATO E' STATA UNA BELLA GITA ED E' STATO COME SOGNARE.
POI DOPO DICI AI TUOI, CON UNA VOCE PIU' PER IL NO CHE PER IL SI': TORNIAMO ???
ALIANO (CRISTO si è fermato a EBOLI) ♥ Alla scoperta dei LUOGHI del libro di CARLO LEVI
Omaggio a tutti noi che non ci stanchiamo mai di leggere di tanto in tanto Cristo si è fermato a Eboli di Carlo Levi. L'invito ad ognuno di voi è quello prima di leggere il Libro, poi di vedere il Film e infine di venire qui in Basilicata in Provincia di Matera nel bellissimo comune di Aliano per ripercorrere in prima persona la storia del medico scrittore e pittore torinese da noi tutti amato per il suo amore verso il Sud ed i Poveri. Nel video non sono ripresi tutti i luoghi perché credo che bisogna scoprirli da soli.
Aliano è il paese dei Calanchi e del confino di Carlo Levi, immerso in un paesaggio suggestivo e lunare, anche per questo rientra tra “I borghi autentici d’Italia”.
“Spalancai una porta-finestra, mi affacciai a un balcone, dalla pericolante ringhiera settecentesca di ferro e, venendo dall’ombra dell’interno, rimasi quasi accecato dall’improvviso biancore abbagliante. Sotto di me c’era il burrone; davanti, senza che nulla si frapponesse allo sguardo, l’infinita distesa delle argille aride, senza un segno di vita umana, ondulanti nel sole a perdita d’occhio, fin dove, lontanissime, parevano sciogliersi nel cielo bianco”.
Così, ormai ottant’anni fa, si presentò Aliano agli occhi di Carlo Levi, e così appare oggi il paese arroccato su uno sperone argilloso, in cui ancora vive il ricordo del pittore e medico torinese, che qui visse parte del suo confino conquistando la fiducia e l’affetto dei “paesani”, fino a scegliere di essere seppellito nel cimitero del piccolo borgo.
Qui ancora è in piedi la casa in cui Carlo Levi trascorse il suo esilio e che, insieme alla Pinacoteca, al Museo della civiltà contadine e al presepe artistico del maestro Francesco Artese, rientra nel Parco Letterario che ha preso il suo nome. E qui Carlo Levi ha tratto ispirazione per il suo capolavoro “Cristo si è fermato ad Eboli”. Di particolare suggestioni sono i vicoli, le piazzette, le abitazioni che caratterizzano Aliano, come la cosiddetta Casa del Malocchio, con sembianze dal volto umano, secondo la credenza popolare con la funzione di mantenere lontani gli influssi negativi.
La storia più recente di Aliano, però è legata a Carlo Levi. Dopo una prima tappa a Grassano, questi trascorre in questo splendido borgo parte del suo esilio in Basilicata, cui viene condannato negli anni 1935-36, a causa della sua attività antifascista. Ed è qui, dopo aver conosciuti la gente, le condizioni precarie in cui vivevano, i loro tenore di vita, che l’artista piemontese ambienta il libro Cristo si è fermato ad Eboli (1945).
Nel paese sono ancora intatti tutti i luoghi descritti nel romanzo e nei vicoli sono impresse alcune frasi simbolo del libro, di quegli anni, di quel legame indissolubile con la popolazione di Gagliano, come Levi chiama il paese, imitando la pronuncia del dialetto locale, è ancora palpabile l’intensità. Questa sensazione è viva più che mai se si raggiunge il cimitero di Aliano dove Levi chiese di essere sepolto alla sua morte. E così è stato!
Il patrimonio culturale
Ogni angolo in questo grazioso borgo racconta di Carlo Levi e del suo esilio qui, negli anni 1935-36, a causa della sua attività antifascista. Ma ad Aliano altri luoghi parlano al visitatore che, curioso, vuole scoprire e ricordare…
A partire dal Parco Letterario che porta proprio il nome del pittore e medico torinese. Per il visitatore che, curioso, vuole scoprire e ricordare i cosiddetti “luoghi leviani”, raggiungere il grazioso borgo di Aliano consente di intraprendere un suggestivo itinerario, dalla Casa di Confino alla Pinacoteca, per poi puntare al Museo della civiltà contadina e al presepe artistico del maestro Francesco Artese.
Ispirato dal libro “Cristo si è fermato ad Eboli”, scritto da Carlo Levi per raccontare la drammatica esperienza del confino vissuta in Basilicata, tra Grassano e Aliano, il Parco Letterario, allestito all’interno del borgo circondato dallo straordinario scenario dei calanchi, propone al visitatore un percorso che rimanda alla permanenza del poeta e pittore piemontese in terra lucana.
Aliano, esempio per la rete dei parchi letterari italiani
Interviste a Stanislao De Marsanich - Presidente Parchi Letterari italiani e Antonio Colaiacovo - Presidente Parco letterario Carlo Levi di Aliano (MT).
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Aliano 2018, verso la Capitale italiana della cultura
Da paese del confino di Carlo Levi a comunità dell'accoglienza.
Reportage a cura di Francesco Giusto (Giornalista) e Francesco Iacovone (Riprese video e montaggio).
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Il direttore degli Uffizi di Firenze in visita ad Aliano e Matera
Il direttore delle Gallerie degli Uffizi di Firenze, Eike Schmidt ha visitato Aliano, il paese in provincia di Matera dove il fascismo confinò Carlo Levi, l’autore di ‘Cristo si è fermato a Eboli’, nel 1935-36. Ad invitarlo sono stati il sindaco di Aliano Luigi De Lorenzo e il presidente del Parco letterario ‘Carlo Levi’ Antonio Colaiacovo, in seguito all’evento, il 27 gennaio scorso in occasione del ‘Giorno della Memoria’, che gli Uffizi hanno dedicato alla figura dello scrittore e pittore antifascista. In quell’occasione il sindaco di Firenze Dario Nardella e il direttore degli Uffizi Eike Schmidt annunciarono la futura intitolazione delle due piazzette ai lati di Palazzo Pitti rispettivamente a Carlo Levi e ad Anna Maria Ichino, nel cui casa Levi scrisse il suo capolavoro. Schmidt ha visitato anche Palazzo Lanfranchi, a Matera, che accoglie il dipinto “Lucania ’61′” commissionato da Mario Soldati a Levi per il primo centenario dell’Unità d’Italia.
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Museo del Confetto Andria (BT) Confetteria Mucci e Italia & Friends
Le Interviste di Antonio Pistillo
Ambasciatore dei Saperi e Sapori di Puglia di Italia & Friends
Intervista del 20 Ottobre 2018 a Cristian Mucci, Direttore Commerciale di Mucci 1894 un antica Confetteria di Andria, in Provincia di Andria - Barletta -Trani (BT), in Puglia, una delle 20 straordinarie Regioni d'Italia.
#Comunichiamalmondlitalia
lucania '61 - Carlo Levi
LUCANIA '61, regia di Massimo Mida, 1962 ed. La Quercia.
Produzione_Giorgio Patara
Fotografia_Luigi Zanni
Montaggio_Pino Giomini
Musica_Egisto Macchi
Durata_15'42
Sul quadro Lucania di Carlo Levi parla Mario Soldati.....................3'14
Parla lo scrittore Italo Calvino.........................................................1'30
Parla il pittore Renato Guttuso..........................................................30
Carlo Levi..........................................................................................10
La Lucania di Levi........................................................................10'18
Il dipinto (esposto presso la sala Levi del Museo nazionale d'arte medievale e moderna della Basilicata - Matera, Palazzo Lanfranchi) commissionato dal Comitato per le Celebrazioni del Centenario dell'Unità d'Italia, rappresenta la Basilicata alla mostra Italia '61 inaugurata a Torino il 6 maggio 1961.
Mario Soldati, direttore delle esposizioni organizzate nel Padiglione delle Regioni, individua in Carlo Levi l'artista più adatto a rappresentare la Lucania, terra in cui trascorse diciotto mesi di confino. disegno 3
Prima di cominciare a dipingere, Carlo Levi torna in Basilicata con l'amico documentarista Mario Carbone, che fissa in immagini fotografiche i ricordi e l'atmosfera vissuti dall'artista torinese nel periodo di confino. Immagini qui esposte, in stretta correlazione al dipinto leviano.
Premiazione Rievocazione Storica Cristo si è fermato ad Eboli
RIASSUNTO TRATTO DAL LIBRO-ROMANZO DI CARLO LEVI CRISTO SI E' FERMATO A EBOLI -
-QUESTO VIDEO-RIASSUNTO E' PER TUTTI, MA IN PARTICOLAR MODO PER QUELLE PERSONE CHE NON HANNO ANCORA AVUTO LA POSSIBILITA' DI LEGGERE IL ROMANZO DI CARLO LEVI: CRISTO SI E' FERMATO A EBOLI.
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Aliano è un comune italiano di 1.065 abitanti della provincia di Matera in Basilicata.
È noto per essere stato il luogo in cui trascorse parte del suo periodo di confino lo scrittore Carlo Levi. Aliano è inoltre affiliato all'Associazione Nazionale Città dell'Olio.
Arrampicato su un colle argilloso a 498 m s.l.m., domina la Val d'Agri e il torrente Sauro nella parte centro-occidentale della provincia al confine con la parte centro-orientale della provincia di Potenza. Nel suo territorio sono presenti numerosi calanchi.
Confina a nord con i comuni di Stigliano (14 km) e Gorgoglione (20 km), ad est con Sant'Arcangelo (PZ) (17 km), a sud con Roccanova (PZ) (21 km) e ad ovest con Missanello (PZ) (14 km). Fa parte della Comunità Montana Collina Materana. Dista 94 km da Matera e 83 km da Potenza.
Il nome del borgo deriva dal latino Praedium Allianum, cioè podere di Allius, gentilizio romano. Data la vicinanza ai fiumi Agri e Sinni, sin dall'antichità fu centro importante di scambi tra la civiltà greca, etrusca ed enotria, come testimoniato dalla scoperta di una necropoli risalente ad un periodo compreso tra il VII ed il VI secolo a.C., contenente più di mille tombe e numerosi reperti. Tali reperti sono ora custoditi nel Museo della Siritide di Policoro. Alcune fonti parlano di un borgo di pastori esistente e già sviluppato ai tempi di Pirro, nel 280 a.C. Tuttavia i primi testi in cui viene ufficialmente citato Aliano sono datati al 1060, anno in cui risale una bolla papale che attribuiva al vescovo di Tricarico l'amministrazione del borgo. Nell'VIII secolo le diverse grotte scavate nelle rocce sedimentarie di origine alluvionale ubicate nella zona di fosso San Lorenzo, già abitate in età preistorica, ospitarono numerosi monaci basiliani sfuggiti alle persecuzioni iconoclaste in Oriente. In epoca medioevale Aliano fu feudo di diverse famiglie, tra cui i Sanseverino, i Carafa ed i Colonna.
Nella storia recente di questo piccolo centro non si può non ricordare lo scrittore Carlo Levi che qui ambientò il libro Cristo si è fermato ad Eboli (1945). Levi durante il regime fascista, negli anni 1935-36 fu condannato al confino in Lucania a causa della sua attività antifascista e trascorse un lungo periodo in Basilicata, prima a Grassano e successivamente ad Aliano (che nel libro viene chiamata Gagliano, imitando la pronuncia locale), dove ebbe modo di conoscere la realtà di quelle terre e della sua gente. Lo scrittore nelle sue ultime volontà espresse quella di essere seppellito ad Aliano tra i suoi contadini. Nel paese sono ancora intatti tutti i luoghi descritti nel romanzo e nei vicoli sono impresse alcune frasi simbolo del libro. Levi ebbe qui l'occasione di scoprire un'altra Italia che era, appunto, quella contadina del Mezzogiorno.
Inagurazione mostra Dal Paesaggio ideale al pittoresco museo archeologico provinciale Potenza
Collezione Camillo d'Errico- Palazzo San Gervasio- mostra
Dal Paesaggio Ideale al Pittoresco servizio Rai TGR
15 luglio 2016
Cristo si è fermato a Eboli St 1979 Episodio 2
A Matera la mostra fotografica sul “Viaggio in Lucania” di Carlo Levi
Su iniziativa del Polo museale della Basilicata è stata inaugurata la mostra “I Sassi di Matera. Viaggio in Lucania con Carlo Levi”, fotografie di Mario Carbone.
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Palazzo Lanfranchi Museo nazionale d'arte medievale e moderna della Basilicata
Il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata ha sede in Palazzo Lanfranchi, prestigioso edificio costruito, immediatamente a ridosso del Sasso Caveoso, tra il 1668 e il 1672 come Seminario.
Il percorso espositivo del Museo, al primo piano del Palazzo si articola in tre sezioni: Arte Sacra, Collezionismo e Arte Contemporanea.
La sezione di Arte Sacra si compone di un nucleo di opere, dipinti su tela, su tavola, sculture, manufatti lignei e lapidei, provenienti dalle chiese del territorio regionale che hanno perso l’originaria collocazione o che, prelevate per essere sottoposte ad interventi di restauro, vengono momentaneamente esposte, per documentare l’attività di tutela, salvaguardia e valorizzazione che la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici svolge sul territorio e raccontare la storia e l’arte figurativa della Basilicata.
La sezione del Collezionismo espone una selezione di dipinti della raccolta Camillo d’Errico di Palazzo San Gervasio, importante testimonianza di collezionismo privato ottocentesco in Basilicata che comprende oltre trecento tele di scuola napoletana del Sei e Settecento, tra cui capolavori di artisti d’eccellenza nel panorama della cultura figurativa di questi secoli.
La sezione di Arte Contemporanea presenta opere di Carlo Levi (Torino 1902- Roma 1975), insigne protagonista della cultura italiana del Novecento, tra cui il grande telero ‘Lucania ’61’ dipinto in occasione della mostra ‘Italia 1961’, organizzata a Torino per celebrare il Centenario dell’Unità d’Italia e una selezione tra le centocinquanta opere del pittore materano Luigi Guerricchio (Matera 1936-1996).
Il Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna della Basilicata ha adottato la Carta della qualità dei servizi.
Alatri (FR) - Borghi d'Italia (Tv2000)
La città, secondo la leggenda, è nata da un raggio di sole. Nel corso della puntata saranno in evidenza: il borgo antico, le possenti mura poligonali o ciclopiche, la concattedrale, luogo del miracolo eucaristico, la chiesa romanica di santa Maria Maggiore, e ancora, il museo civico, i gruppi folkloristici e alcuni protagonisti della rappresentazione del Venerdì Santo.
Grassano: A trent'anni dall'Inchiesta sulla Miseria 2
Tratto dal documentario di Ghigo Alberani per il dipartimento scuola educazione sull'inchiesta della miseria. Parte prima. Nel filmato è riportata solo l'intervista a Gaetano Ambrico, deputato alla Camera dei Deputati, membro della Commissione Parlamentare di Inchiesta sulla miseria e i mezzi per combatterla, e curatore degli atti e dell'Inchiesta a carattere comunitario svolta nel comune di Grassano in provincia di Matera.
Quel paese , di notte - Colobraro ( Matera - Basilicata - Italy )
Il paese senza nome o Quel paese
Nei paesi vicini, il paese è chiamato anche, in modo scaramantico più che dispregiativo, Quel paese, in dialetto lucano (a seconda dei paesi): Cudde puaise (a Montalbano Jonico) o Chille paìse (a Valsinni). Ciò a causa della presunta innominabilità della parola Colobraro per la credenza superstiziosa che la semplice evocazione del nome porti sfortuna. È divenuto leggenda metropolitana a tutti gli effetti[2] che tale innominabilità risalga ad un aneddoto di prima della seconda guerra mondiale. L'allora podestà, avvocato di grande cultura e persona molto nota, alla fine di una sua affermazione avrebbe detto qualcosa del tipo: Se non dico la verità, che possa cadere questo lampadario. A quanto pare il lampadario sarebbe caduto davvero, secondo alcuni facendo molte vittime, secondo altri in una stanza deserta.
Più probabilmente, la sinistra fama del paese deriva dalla credenza, soprattutto degli abitanti dei paesi vicini, nelle arti magiche di alcune donne che vi dimoravano nel secolo scorso, tra cui la famosa Cattre, al secolo Maddalena la Rocca, immortalata da Franco Pinna nei primi anni cinquanta, una masciara, ovverosia una maga locale.
Ogni venerdì del mese di Agosto, il paese diventa teatro di sceneggiate con lo stesso comune denominatore, La Jella. Attori non professionisti per una buona ora e mezza vi accompagneranno in set dislocati nel centro storico, allietandovi con meravigliose interpretazioni comiche. Assolutamente DA NON PERDERE! QUALCOSA DI UNICO!