Alatri 29nov19 - Visita al museo di Alatri
da wikipedia : Il Museo civico di Alatri ha sede nel duecentesco palazzo Gottifredo, nel centro storico di Alatri.
Alatri (FR) - Borghi d'Italia (Tv2000)
La città, secondo la leggenda, è nata da un raggio di sole. Nel corso della puntata saranno in evidenza: il borgo antico, le possenti mura poligonali o ciclopiche, la concattedrale, luogo del miracolo eucaristico, la chiesa romanica di santa Maria Maggiore, e ancora, il museo civico, i gruppi folkloristici e alcuni protagonisti della rappresentazione del Venerdì Santo.
Sistema Urbano Museale di Alatri (di C.Cittadini)
Breve spot che mostra il Sistema Urbano Museale di Alatri 2012
A cura del Museo Civico di Alatri
Tempio di Alatri, Giardini Museo Etrusco Nazionale di Villa Giulia manortiz
Nel giardino della villa, tra il ninfeo e l'ala destra del Museo, si può osservare la proposta ricostruttiva, a grandezza naturale, del tempio etrusco-italico da Alatri. Strettamente legata alle vicende che determinarono la nascita del Museo, la struttura fu realizzata tra il 1889 e il 1890 sulla base dei resti di un edificio sacro, databile tra il III e il II secolo a.C., messo in luce nella cittadina laziale tra il 1882 e il 1885.
Il tempio, riconducibile al tipo tuscanico di Vitruvio, presentava due successive fasi edilizie: al corpo originario, costituito da una cella con pronaos antistante, fu aggiunto in un secondo momento, sul retro, un portico analogo a quello della facciata. Facevano parte del ricco apparato decorativo i frammenti di terrecotte architettoniche policrome, che ornavano la trabeazione e gli spioventi del frontone, e le antefisse. Al di là delle valenze connesse agli aspetti filologici, la proposta ricostruttiva costituisce una delle più antiche sperimentazioni di musealizzazione all'aperto di un complesso archeologico.
(...) Il tempio extraurbano di Alatri fu scoperto, in località Stazza ad un chilometro a Nord dell’antica città di Aletrium, tra il monte Sacco e la località Cappuccini, fra il1882 ed il 1889. Aveva cella unica, profondo pronao ed era realizzato con blocchi di calcare. Splendide le antefisse con figura bidimensionale di Potnia Theròn (Signora degli animali) rappresentata mentre stringe tra le mani le zampe anteriori di felini rampanti. La fronte ed i lati del tempio erano costituite da lastre ornate con palmette e figure acroteriali con mostri marini. L’omogeneo complesso strutturale e decorativo è databile alla fine del III – II secolo a.C. Ad est del tempio furono ritrovati anche i resti di un edifico di servizio composto da due vani nei quali furono probabilmente deposti i materiali votivi ritrovati, consistenti in ex voto e monete di varie epoche, la più recente delle quali, di età augustea, che testimoniano una frequentazione dell’era sacra fino alla prima età imperiale.
Dopo il ritrovamento dei resti del tempio ad Alatri, Adolfo Cozza (Orvieto 4/06/1848, Roma 16/08/1910) cultore di lettere classiche, scultore, amico del ministro della Pubblica Istruzione, Direzione generale Antichità e belle arti, redattore della Carta archeologica d’Italia, collaboratore di Sacconi alla realizzazione del Monumento a Vittorio Emanuele a Roma, nel 1890, ricostruì nei giardini del Museo di Villa Giulia, una copia a grandezza naturale del tempio di Alatri, completo degli elementi decorativi fittili, un vero modello tridimensionale di insuperabile intento didattico visibile ancora oggi nel cortile del museo di Villa Giulia. Altri reperti dell’area del tempio sono visibili anche nel Museo Civico di Alatri.
*Paola D’Arpino, architetto, presidente dell’associazione “Xenia” Turismo&cultura
STEEL PRONTO ALLA SFIDA
Attitude Dealer Chris FN Steel accetta la sfida lanciatagli da un carichissimo The Sabinian Fighter David Karm!!!
Frusna Cup
Sabato 12 Ottobre
Palasport di Tecchiena di Alatri, Frosinone
Per info: 3348746722
Storie di Persone e di Musei - Il Museo Civico Lanuvino di Lanuvio
Il ciclo Storie di Persone e di Musei prosegue con il Museo Civico Lanuvino di Lanuvio (RM), presentato il 23 febbraio 2018, dal Direttore Luca Attenni e dal Sindaco Luigi Galieti.
Il Museo Civico Lanuvino fu istituito a seguito del rinvenimento di reperti archeologici avvenuto, a fine Ottocento, durante la costruzione del Palazzo Comunale, e fu proprio nei locali al piano terra dello stesso edificio che, dal 1913, trovò la sua sede. Dismesso a causa dei danni strutturali provocati dall'ultimo conflitto mondiale, è tornato nella sua sede originaria dal 2001 per custodire e valorizzare le testimonianze archeologiche provenienti dal territorio dell'antica Lanuvium e della medioevale Civita Lavinia.
Da allora le collezioni museali si sono notevolmente arricchite con materiale rinvenuto in occasione degli scavi effettuati in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l'area metropolitana di Roma la provincia di Viterbo e l'Etruria meridionale e la Scuola di Specializzazione della Sapienza - Università di Roma ed altro materiale recuperato dal Gruppo Tutela Patrimonio Archeologico della Guardia di Finanza.
Nel 2013 si è così provveduto all'istituzione del Museo diffuso di Lanuvio, avviatosi con l'inaugurazione di un piccolo locale di proprietà comunale adibito ex novo a sala museale denominata Sala della Stipe Votiva in Località Pantanacci, a cui recentemente si sono aggiunte ulteriori sale museali (anche queste situate a pochi passi dal Museo civico Lanuvino), e un percorso archeologico in area santuariale.
A seguito dell'ampliamento degli spazi espositivi, dei numerosi progetti di ricerca, delle attività didattiche, di tutela e valorizzazione dei beni archeologici svolta attraverso visite guidate anche presso i monumenti archeologici, il Museo ha aumentato ulteriormente il suo bacino d'utenza raggiungendo una media di oltre 7000 visitatori l'anno. Al fine di valorizzare e ampliare la conoscenza della realtà museale, importante è stato anche l'inserimento all'interno del Sistema Museale Territoriale dei Castelli Romani e Prenestini (Museumgrandtour) e prestigiosi riconoscimenti quali il Bersaglio HERITY (certificazione assegnata nel 2009 dall'Organismo Internazionale non governativo e non profit per la Gestione di Qualità del Patrimonio Culturale) e il Marchio di Qualità (ottenuto dal 2006 al 2014 con Decreto del Presidente della Regione Lazio).
Alatri - Porta dei falli. Prospetto di rilievo. Con Luca Attenni
Fiume Cosa - Ponte Romano di Alatri Bene Comune
Fiume Cosa comune di Alatri: Cerimonia di Dichiarazione dell'Area Ponte Romano Bene Comune. Inumazione di una formella di ceramica come atto deliberato di produzione di Archeologia per il Futuro.
Campo di concentramento Le Fraschette Alatri
Video da parte di Umberto Fanfarillo
SABINI DEL TEVERE # 2
MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO DI FARA IN SABINA
sabinideltevere.it
video a cura di STEP SRL - stepstep.it
Tomba XXXVI Museo di Fara in Sabina.wmv
MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO DI FARA IN SABINA sabinideltevere.it
Sala multimediale della tomba XXXVI della necropoli Sabina di Eretum
A cura di
Maria Luisa Agneni (Museo di Fara in Sabina)
Enrico Benelli (CNR-ISCIMA)
ALLESTIMENTO
Progetto: STEP s.r.l. stepstep.it
Gianfranco Lucchino
Alessandro Vittori
Regia multimediale: Stefano Scialotti
Graphic Design: Giuseppe Polegri
Immagini:
Fabrizio Tronchet
Francesco Simonetti
HANNO COLLABORATO:
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
ISTITUTO DI STUDI SULLE CIVILTÀ ITALICHE E
DEL MEDITERRANEO ANTICO
Marcello Bellisario
Adriana Emiliozzi
Fausto Materazzo
Paola Moscati
Paola Santoro
Francesco Verginelli
ISTITUTO PER LE TECNOLOGIE APPLICATE
AI BENI CULTURALI
Roberto Gabrielli
Salvatore Piro
RESTAURI
Soprintendenza ai Beni Archeologici del Lazio
ARA s.n.c.
Carlo Usai
SCAVO DELLA NECROPOLI DI ERETUM (COLLE DEL FORNO)
DIREZIONE
Paola Santoro (CNR-ISCIMA)
IN COLLABORAZIONE CON:
Soprintendenza ai Beni Archeologici del Lazio
Comune e Museo Civico di Fara in Sabina
CNR-ITABC
PROSPEZIONI GEOFISICHE
Direzione: Salvatore Piro (CNR-ITABC)
Daniele Verrecchia
Daniela Zamuner
CANTIERE DI SCAVO
Direzione: Enrico Benelli (CNR-ISCIMA)
Hanno partecipato:
Enrica Bertini
Francesco Cieschi
Valentina Covre
Venusia Dominici
Lidia Falcone
Laura Gerri
Fausto Materazzo
Enrica Spinazzè
Edoardo Santini
Marzio Serpieri
Giacomo Gerace
Si ringrazia inoltre:
La Direzione dell'Area della Ricerca CNR di Roma 1-Montelibretti
SCAVO IN LABORATORIO
Direzione Scientifica:
Enrico Benelli (CNR-ISCIMA)
Adriana Emiliozzi (CNR-ISCIMA)
Coordinamento:
Emanuele Brucchietti
Hanno partecipato:
Valerio De Carli
Valentina Di Curzio
Azzurra Di Iusto
Nicole Dore
Pamela Giannini
Samantha Marani
Jolanda Patruno
Mara Petrella
Chiara Ricci
Patrizia Specchio
Francesca Tanlong
RILIEVI ALTA RISOLUZIONE
Direzione: Roberto Gabrielli (CNR-ITABC)
Nicola Amico
Andrea Angelini
Daniela Peloso
Quattro mostre inaugurate a Piadena
quattro mostre a piadena per la tradizionale fiera settembrina, inaugurate ieri sera scopriamole insieme
ALATRI: Festival del Folklore del 13-08-2017
Gruppi folkloristici da tutto il mondo stanno dando vita ad Alatri alla 47° edizione del Festival del Folklore. Una quattro giorni di danza, musica e tradizione.
glie viente acquilone, i trillanti
I trillanti si esibiscono portando la loro musica popolare nella suggestiva cornice del centro storico frusinate.
Serata organizzata da Frosinone in centro
Storie di Persone e di Musei - Il Museo della Ricerca Archeologica di Vulci
Conferenza tenutasi il 7 dicembre 2017 nell'ambito del ciclo Storie di Persone e di Musei
Storie di Persone e di Musei: Il Museo di Trevignano Romano
Video integrale della conferenza del Museo di Trevignano Romano, presentato dalla direttrice Elisa Cella e al sindaco Claudia Maciucchi, tenutasi all'interno del ciclo Storie di Persone e di musei il 10 novembre 2017.
È stato recentemente affermato che i musei dovrebbero essere coinvolti non solo nella presentazione o nella conservazione ma nell'apertura di uno spazio per il dialogo sull'arte, sulla cultura, sull'umanità (T. Golden 2016). La gestione del Museo di Trevignano Romano, situato a nord di Roma, sulle sponde del Lago di Bracciano, ha recentemente modificato le proprie attività strategiche in nome della diversità, dell'inclusione, e della valorizzazione del patrimonio ambientale, oltre che archeologico.
Una sfida, per un museo locale che solo pochi anni fa era stato tacciato di essere una istituzione «silenziosa», non in contatto con la sua gente e il suo territorio. È possibile, instaurando un nuovo patto con il pubblico, trasformarlo in una delle voci della sua comunità e, allo stesso tempo, in un elemento di coesione, nel tentativo di instaurare un più ampio accesso, equo ed inclusivo, al patrimonio archeologico del suo territorio.
Trevignano Romano, di recente entrato nel Sistema Museale MANEAT, è il luogo di nascita dell'abate Tommaso Silvestri, fondatore nel tardo XVIII secolo della prima scuola italiana per i non vedenti: l'inclusione e l'accessibilità sembrano essere le parole chiave naturali della sua missione.
La conferenza mira a presentare e analizzare i bisogni, gli obiettivi, i rischi, i risultati e le strategie del progetto di ristrutturazione di un museo civico, per il quale l'amministrazione e la direzione condividono l'ambizione di rivestire un ruolo attivo, a livello sociale e identitario, nel processo di partecipazione pubblica alla condivisione del patrimonio come elemento culturale fondante della propria identità.
Storie di Persone e di Musei - Museo Etrusco Guarnacci Volterra
Riproduzione della conferenza tenutasi il 2 febbraio 2018 con la presentazione del Museo Guarnacci di Volterra (PI), ad opera di Alessandro Furiesi, Responsabile scientifico del museo
Il Museo Etrusco Guarnacci è uno dei musei etruschi più importanti della Toscana; conserva importanti capolavori come l'Ombra della Sera o la Stele di Avile Tite.
È il museo di punta del Sistema Museale di Volterra che conta altri due musei (la Pinacoteca e il Museo dell'Alabastro), il Palazzo dei Priori e le aree archeologiche dell'Acropoli Etrusca e del Teatro romano.
Un museo nato oltre 250 anni fa - come il Museo Guarnacci di Volterra - conserva, oltre agli importanti reperti di epoca etrusca provenienti dalla città e dal suo territorio che possono essere ammirati dai visitatori, un inestimabile patrimonio di documentazione.
Nelle sale espositive e negli archivi sono infatti raccolte le testimonianze della sua vita: notizie sul ritrovamento dei reperti, documenti relativi alle iniziative che vi si sono svolte (mostre, conferenze, convegni, attività divulgative) e anche informazioni su coloro che vi hanno lavorato, direttori, bibliotecari, studiosi, restauratori e custodi, e su chi lo ha visitato.
La conferenza racconterà la lunga vita del museo attraverso l'illustrazione delle storie e dei protagonisti che ne hanno fatto, col tempo, uno dei musei etruschi più famosi ed importanti. Non solamente Mario Guarnacci, a cui è intestato il museo, ma anche altri benefattori che hanno contribuito con lasciti più o meno consistenti, direttori ed importanti ospiti del museo che hanno lasciato la traccia della loro presenza in documenti, fotografie, dediche.
Un museo che è presente nella vita della città, nel suo tessuto sociale, culturale ed anche economico, non può non testimoniare anche il passaggio dei suoi visitatori, dapprima i cittadini di Volterra, poi anche i turisti italiani e stranieri che ogni giorno attraversano le sale.
CITTA' COSMICHE DEL LAZIO
Chi ha costruito questi imponenti bastioni? C’è anche chi dice che gli stessi siti, dove sono state edificate le città, erano zone dove si concentrava un’energia “particolare”.
Storie di Persone e di Musei - Antiquarium Comunale di Nettuno
Riproduzione integrale della conferenza del 26 gennaio 2018 con la presentazione dell'Antiquarium Comunale di Nettuno (RM), ad opera del Sindaco Angelo Casto, dall'Assessore all'Urbanistica Stefano Pompozzi con Maria De Francesco Referente per il museo, Michelangelo La Rosa Paletnologo, Arianna Ciarla e Silvia Semenzin.
L'Antiquarium Comunale di Nettuno è ospitato all'interno del Forte Sangallo, edificato tra il 1501 e il 1503 per volere di papa Alessandro VI Borgia; la monumentale struttura fa da splendida cornice all'esposizione dei reperti archeologici provenienti dal territorio di Nettuno, caratterizzato da una continuità insediativa che lo rende luogo ricco di testimonianze riguardanti tutte le fasi dell'evoluzione dell'uomo e della sua cultura.
L'itinerario di visita inizia dal Portico Marcantonio Colonna, che ospita la sezione di Paleontologia e Preistoria, con resti di faune pleistoceniche, industria litica relativa al Paleolitico inferiore, medio e superiore e reperti protostorici. La mostra prosegue nelle tre Sale del Piano Nobile con l'esposizione dei reperti di età romana, suddivisi per i temi peculiari del territorio e della sua storia: dal commercio marittimo e le ville costiere alle attività sacre e funerarie.
L'Antiquarium collabora con numerosi enti e Università italiane, fra cui Roma, Firenze, Ferrara, ed europee, Olanda, Finlandia, Spagna.
On Location with Quattrociocchi
On our visit to the Olio Quattrociocchi estate in Alatri, just south of Rome, we discussed the company's Novello with its producer, Americo Quattrociocchi.
This early harvest, unfiltered Novello extra virgin olive oil is produced from locally grown Itrana and Leccino variety olives. The oil’s aroma is herbaceous and fruity with hints of green olive that is enhanced by complex vegetal notes of freshly cut grass and green tomato, while its flavor is wonderfully fresh and well-balanced with a pleasingly bitter, peppery finish.
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