Rovigo Museo dei Grandi Fiumi Campestrin
Comune Rovigo Museo Grandi Fiumi Scavi Campestrin
Museo Grandi Fiumi Rovigo
Video dimostrativo del Museo di Grandi Fiumi di Rovigo
Paestum Borsa Mediterranea Turismo Archeologico Museo dei Grandi Fiumi
Paestum Borsa Mediterranea Turismo Archeologico Museo dei Grandi Fiumi
Mostra egizi Rovigo
museo dei Grandi Fiumi - Rovigo 12 aprile -16 giugno 2013
NY è tapezzata di manifesti!
Alessandra Sguotti - Linee guida Cultura Rovigo
Neo assessore, dopo la cacciata di Andrea Donzelli dalla giunta, è pronta a prendere le redini di Teatro Sociale, Museo dei Grandi Fiumi e trainare a nuova vita la Fondazione Rovigo Cultura.
Frattesina 50 anni dopo - 14 aprile 2018 mattina 2
Il Delta del Po tra Europa e Mediterraneo nei secoli attorno al 1000 a.C.
The Po Delta between Europe and the Mediterranean in the centuries around 1000 BC
Convegno internazionale - Rovigo 13-14-15 aprile 2018 - Museo dei Grandi Fiumi
INTERVENTI
Chairs: Simonetta Bonomi, Maria Bernabò Brea
2:05 Frattesina di Fratta Polesine: estensione, infrastrutture, definizione di aree funzionali ed evoluzione paleo-idrografia del territorio.Metodologie “a basso impatto” e risultati delle indagini sul campo - anni 2014-2016
Michele Baldo, Claudio Balista, Paolo Bellintani
32:43 Campestrin di Grignano Polesine: le ricerche sul campo.
Lucioano Salzani, Paolo Bellintani, Marco Bertolini, Michele Baldo, Mirka Disarò, Ursula Thun Hohenstein
53:10 L'abitato protostorico di Montagnana-Borgo S. Zeno: aspetti topografici e infrastrutturali.
Elodia Bianchin Citton
1:23:21 Le Valli Grandi Veronesi e il Progetto AMPBV: linee di una rotta interpretativa bottom-up “contro-corrente” in un'area nodale di formazione della complessità sociale europea.
Armando De Guio, Claudio Balista, Andrea Betto, Laura Burigana, Luigi Magnini
18 maggio 2013 -- Con le mani nella storia IV edizione
18 maggio 2013 -- Con le mani nella storia IV edizione
Con le mani nella storia, colorita e vivace manifestazione promossa da Rovigo Cultura, comune di Rovigo e museo dei grandi fiumi, è una interessante vetrina che, attraverso la spettacolarizzazione, espone motivi e percorsi della storia polesana narrata nel dettaglio all'interno del museo.
A ROVIGO, CON COLDIRETTI E L'INSALATA DI LUSIA IGP
Nell'attuazione della PAC (Politica Agricola Comune), un nuovo speciale dedicato a Coldiretti di Rovigo alla scoperta dell'Insalata di Lusia IGP e della vocazione orticola del territorio fra i l'Adige ed il Po. Per questo la puntata continua con la visita guidata al Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo, alternandosi con le ricette a Km0 del Ristorante Trattoria Al Ponte ed il verismo poetico di Tono Zancanaro, dedicato all'alluvione del '51 ed al mondo delle Mondine. Conduce Claudio De Stefani. Una produzione Comunicare - Sceneggiatura e Regia: Mauro Zardetto
27 luglio 2013 -- Rovigo: a scuola d'estate ... più bello che al mare
27 luglio 2013 -- Rovigo: a scuola d'estate ... più bello che al mare
Fare in modo che l'estate in città diventi opportunità di crescita culturale e sociale per i bimbi in età scolare, è l'obiettivo del progetto del CEDI, che attraverso il gioco intende provocare la curiosità dei ragazzi verso l'arte, la storia e la cultura in genere, allo scopo di orientare il loro sviluppo intellettivo verso la conoscenza.
L'iniziativa, promossa dall'assessorato alla cultura del comune di Rovigo, ambientata negli spazi verdi e nelle sale dell'ex monastero degli Olivetani, si avvale anche della collaborazione offerta dal museo dei grandi fiumi, presente nello stesso complesso.
Rovigo - Candidatura capitale Italiana della cultura 2021
L' assessore alla cultura, Alessandra Sguotti, spiega la decisione di rinviare all'anno successivo la pratica: stiamo già lavorando per presentare un progetto entro giugno 2018 e candidarci come capitale della cultura 2021
Palazzo Roverella - Cinema! Storie, protagonisti, paesaggi
Il Polesine, terra del Grande Fiume, ma anche di grande cinema. Proprio alle storie, ai protagonisti e ai paesaggi del Cinema che è stato girato nel Delta del Po è stata dedicata la mostra che si svolge a Palazzo Roverella da domani, sabato 24 marzo, al 1° luglio, curata da Alberto Barbera, direttore artistico della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, e sostenuta da Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Comune di Rovigo e Accademia dei Concordi
IL POLESINE TERRA TRA DUE FIUMI
IL POLESINE TERRA TRA DUE FIUMI
Il video dura 6 minuti ed è il risultato dell’ accorpamento di immagini di provenienza varia. Filo conduttore un video di “Polesine Tourism” presente nel web, del quale ho conservato le immagini essenziali, intercalando e sovrapponendo foto condivise dalle pagine di Facebook . Nella parte finale di 1 minuto ho messo le immagini (autore Eugenio Malaspina) delle testate delle pagine del Portale ufficiale del Turismo della Provincia di Rovigo, dalle quali ho copiato le complete ed esaurienti notazioni che seguono.
IL POLESINE
Il Polesine si identifica con la provincia di Rovigo, zona situata tra il basso corso dei fiumi Adige e Po, ai quali la sua storia è legata in modo indissolubile.
Il Polesine è infatti terra d’acque, di paesaggi sognanti e di atmosfere infinite, straordinario palcoscenico naturale, dove l’acqua si muove maestosa, tra golene, isole sabbiose, e il Po, con il suo delta, arriva placido al mare attraverso un labirinto di acque e canneti, paradiso per una fauna variegata. Ma la provincia di Rovigo unisce ad una natura sorprendente una ricchezza culturale che si propone all’ospite nelle città, nei piccoli centri, nelle architetture di ville, palazzi e chiese, nei musei, ma anche nelle tradizioni, nella gastronomia, nel calore della gente.
Un territorio ricco di natura, storia, arte e cultura, capace di offrire tante opportunità, tanti diversi itinerari, che permettono di godere di un paesaggio fantastico e di visitare al tempo stesso luoghi ricchi di arte e cultura, adagiati sotto gli argini o attraversati da un canale, da un piccolo corso d’acqua, presenza antica e amica.
Luoghi in cui - grazie alle chiese, alle dimore storiche, ai palazzi, alle ville - si respira la storia, la vita del passato, in cui si possono immaginare i riti, le abitudini, le vicende dei personaggi, delle famiglie, delle illustri personalità che hanno vissuto e operato in Polesine nei diversi momenti storici.
E poi l’acqua…come mare, come fiume, come delta, il Parco Regionale Veneto del Delta del Po, zona umida di rilevanza internazionale e uno dei parchi naturalistici più importanti d’Italia e d’Europa, che in un susseguirsi di paesaggi, di percorsi, di itinerari offre al visitatore più sensibile, a chi ama immergersi nella natura, ascoltarne i ritmi, sentirne i profumi, una esperienza davvero unica.
E non dimentichiamo il mare, le spiagge larghe di sabbia fine, i fondali bassi, ideali per vacanze all’insegna del divertimento e del relax per tutti.
Ecco allora l’invito a visitare il Polesine, ad assaporarne l’ospitalità confortevole, fatta anche di feste dalle antiche tradizioni e di gustosi piatti che esprimono una sapiente semplicità.
Un territorio ricco di tante opportunità, tutte da scoprire.
50 BUONI MOTIVI PER VISITARE IL POLESINE
50, tanti quanti sono i Comuni della provincia di Rovigo, 50 luoghi da scoprire, che meritano una tappa, magari anche solo un breve passaggio, ma che vale la pena. Qui tutto ha un suo senso all'interno del puzzle Polesine. Tante tessere - ognuna indispensabile e preziosa - che compongono una immagine unica, particolare, poco conosciuta e per questo ancora piú affascinante.
Ci sono paesi piccolissimi e silenziosi, ma quanto fascino proprio per questo sanno regalare al visitatore piú attento, capace di cogliere le suggestioni e lasciarsi attraversare da esse!
Qui si mette in gioco la propria emotività e la propria capacità di entrare in contatto con la natura, con la sua lentezza e la sua magia; ma si mette in gioco anche la curiosità di scoprire i piccoli, grandi tesori custoditi, le testimonianze artistiche, architettoniche, storiche che sono sparse e presenti in ognuna delle 50 tessere. Ma anche il gusto, quello stuzzicato dalle specialità gastronomiche che si trovano solo qui, quelle che vengono da lontano e che sono realizzate con l’ingrediente specialissimo della tradizione. Tradizione che diventa allegria durante gli eventi e le manifestazioni, che costruiscono un ricco calendario di appuntamenti. Venite quindi a scoprire i 50 buoni motivi per visitare il Polesine e mettete a posto ogni tessera del puzzle.
Siti web:
- Percorsi Rurali in Polesine
- Portale Ufficiale del Turismo della Provincia di Rovigo
Gruppi pubblici in Facebook:
- Il Polesine, il Delta del Po e l'Italia; tra natura e civiltà
- Polesine
Il video è pubblicato anche nel mio sito web alla pagina
Pino Schiesari
ROVIGO - CITTA' MURATA - LE ANTICHE MURA, LE PORTE DELLA CITTA’, IL CASTELLO, LE TORRI
ROVIGO – CITTA’ MURATA - CAPITALE DELLA TERRA FRA DUE FIUMI - LE ANTICHE MURA, LE PORTE DELLA CITTA’, IL CASTELLO, LE TORRI
L’abitato di Rovigo è sorto in epoca antica in un territorio acquitrinoso e paludoso protetto da un sistema di fosse che correvano parallele all’esterno della città. La necessità di dotarsi di un sistema murario a presidio del centro abitato, si ebbe già dal XII secolo, in quanto il territorio fu oggetto di ripetute contese fra gli Estensi di Ferrara, gli Scaligeri di Verona, i Carraresi di Padova e la Repubblica di Venezia. Nel corso dei secoli il tracciato assunse la forma di un pentagono schiacciato. Dal XVI secolo le fortificazioni persero progressivamente di importanza e, in molti casi, vennero costruite abitazioni addossate all’interno o all’esterno delle mura. Oggi rimangono poche tracce visibili di questo antico manufatto di epoca medievale; quelle meglio conservate sono visibili alla fine di via Boscolo: si tratta delle mura che chiudevano il lato meridionale della città.
«Nel Settecento, Rovigo era circondata da un’ampia cinta di mura: cinque porte e un portello permettevano l'accesso alla città. Di queste porte soltanto due rimasero, quella di Sant’Agostino e quella di San Bartolomeo (o San Bortolo); le altre tre, cioè quella d'Arquà, quella di San Giovanni e quella di San Francesco, furono demolite nell’Ottocento. Il portello (così chiamato perché più piccolo delle altre porte) fu distrutto nel 1823. La porta di San Bartolomeo (o San Bortolo), che prende il nome dalla chiesa extra moenia di San Bartolomeo Apostolo, fu eretta tra il 1482 e il 1486, sotto il dogato di Giovanni Mocenigo, in coincidenza con il passaggio della città al dominio della Serenissima. Si tratta di una porta in cotto, a unico fornice, merlata e adorna di stemmi nobiliari. Il relativo arco è sovrastato su entrambi i lati da una cornice, secondo lo stile del Sansovino».
LA TORRE PIGHIN
«Torre Pighin è l'unica torre di cinta rimasta a Rovigo. Originariamente la torre, avendo funzione solo di difesa, era aperta verso l'interno. Nel '700 è stata costruita al suo interno un'abitazione privata, conferendo così al monumento un aspetto veramente particolare. Torre Pighin è l'unica torre rimasta fra quelle che sorgevano lungo la cinta muraria di Rovigo. La torre aveva una funzione principalmente di difesa della città: la sua altezza altezza consentiva una maggiore comodità di avvistamento. La torre in origine era aperta verso l'interno della città, perchè aveva una finalità esclusivamente di difesa e non abitativa. Probabilmente al parte aperta era provvista di alcuni piani in legno, collegati fra di loro da scale a pioli. A seguito dell'evoluzione delle tecniche militari, la torre perse importanza e nel '700 fu trasformata in un'abitazione, aggiungendo la parete mancante. Nel corso del'800 e del '900 la convivenza di un'abitazione privata all'interno di una proprietà pubblica (la torre) rese spesso complicati gli interventi di restauro. Solo alla fine del '900 Torre Pighin è stata ristrutturata ed ora si può ammirare in tutta la sua particolarità».
IL CASTELLO E LE TORRI DONA’ E GRIMANI
«Intorno al 920 il Castello fu eretto dal vescovo di Adria, Paolo Cattaneo. Esso rappresenta il reperto urbanistico più antico della città. Ignoti sono il progettista e l’esecutore dell’opera; è invece certo che il Castello accolse la sede vescovile ed ebbe funzione difensiva contro le scorrerie degli Ungari. Si ritiene che, in origine, fosse una rudimentale fortificazione, composta da una torre cinta da una palizzata. La struttura fu poi modificata e ampliata, fino a diventare una vera e propria fortezza, cinta da mura merlate e da un fossato e dotata di ben otto torri. Vi si accedeva attraverso due ponti levatoi. Al centro della fortezza si elevava il mastio, tuttora esistente, chiamato Torre Donà: alta più di sessanta metri, essa è una delle maggiori torri medievali italiane. Nei pressi sorge la Torre Grimani, chiamata “Torre mozza” perché parzialmente crollata. Entrambe le torri sono pendenti. Simbolo della città, il Castello – che oggi prospetta su Piazza Matteotti – fu sempre considerato proprietà comunale. Quando, nel 1482, Rovigo si sottomise a Venezia, fu stabilito che la Serenissima dovesse mantenere, riparare ed eventualmente rifare – a proprie spese – le mura e le fortezze. Nel 1598 il Consiglio Rodigino concesse al nobiluomo Niccolò Denudo – a titolo di livello perpetuo – il Castello e le sue pertinenze, con l'obbligo di buona conservazione. Nel 1771 i patrizi Donà iniziarono la demolizione della torre col pretesto di pubblico pericolo, ma nella causa loro intentata dai cittadini, ebbero torto. II successore dei Donà, conte Marco Grimani, nel 1836, demoliva parte delle mura; ma la demolizione fu fermata dalle autorità».
Polesine: oltre Rovigo- Fratta, una piccola perla nella natura-.
Studenti dell'Istituto De Amicis di Rovigo, dopo una visita a Fratta Polesine ed in particolare al Museo etnografico della civiltà e del lavoro in Polesine, Il Manegium, hanno realizzato un video dal titolo Polesine
Baseball Softball Club Rovigo 2014: gli auguri speciali
Alcuni amici fanno gli auguri per la Serata al Museo dei Grandi Fiumi
LARDERELLO: SI COMPLETA IL MUSEO
RTV38
Frattesina from the sky 2017 - Fratta Polesine - Rovigo - 4K video - Ultra HD
Riprese con drone sull'area dell'abito protostorico di Frattesina di Fratta Polesine, in provincia di Rovigo. Nel video si può vedere la grande quantità di tracce impresse nella vegetazione e la variazione della loro visibilità durante la maturazione delle colture.
Si nota soprattutto un lungo elemento lineare che attraversa in senso E-W tutto l'abitato, si tratta del fossato principale di una rete ortogonale di grandi fossati. Oltre a questa particolare infrastruttura, ben visibili sono le tracce della partizione agraria di epoca romana, degli elementi paleoidrografici associati all'attività dell'antico corso del Po di Adria e degli scavi archeologici diretti da Anna Maria Bietti Sestieri.
2018 - CONVEGNO INTERNAZIONALE/INTERNATIONAL CONFERENCE
13-15 aprile / 13th-15th April 2018
- Frattesina 50 anni dopo. Il Delta del Po tra Europa e Mediterraneo nei secoli attorno al 1000 a.C.
- Frattesina fifty years later. The Po Delta between Europe and the Mediterranean in the centuries around 1000 BC.
I Grandi Fiumi
Libro Geografico // Created by Digital Asta
Vivi la Storia 2012- Rovigo- Fiera della Rievocazione Storica
I visitatori saranno accolti da rievocatori che rappresentano il tardo impero romano con figure ad esso connesse come celti e longobardi e saranno accompagnati attraverso un accampamento medievale dove incontreranno cuochi indaffarati a preparare cibi destinati a diversi ceti sociali, locandiere affaccendate attorno ai tavoli della taverna, bari concentrati sul gioco d'azzardo, frati e crociati che si raccomandano ai santi per onorare tanto nella vita quotidiana quanto in battaglia la propria devozione cristiana, cerusici e spezieri intenti nel preparare i medicamenti destinati al popolo ed agli armati, falconieri che si prendono cura dei propri rapaci mediante le antiche conoscenze e approntano attrezzature per l'esercizio di questa nobile arte, cavalieri che si scontrano in feroci combattimenti. Si proseguirà poi con il trionfo del rinascimento italiano ed infine si verrà immersi nel periodo delle occupazioni straniere, fino alle cruente battaglie ed alle cospirazioni che hanno condotto all'unità d'Italia.
A completare questo percorso i visitatori incontreranno gli archeoartigiani che, realizzando dal vivo manufatti di vario genere, si presteranno a soddisfare le varie curiosità ed a condividere i rudimenti della loro arte.
Uno spazio altrettanto inedito è infine rappresentato dall'angolo del baratto, punto di incontro e di scambio tra rievocatori che potranno barattare attrezzature ed accessori usati per rinnovare il proprio bagaglio o estendere la propria proposta a più periodi storici, permettendo così al visitatore curioso di saltare da un'epoca all'altra semplicemente osservando la merce esposta.
Il percorso si concluderà con la visita al padiglione che ospita altri rievocatori, gruppi storici, artigiani ed istituzioni legate al mondo del re-enacting come, tra gli altri, il Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo, la Croce Rossa Italiana, lo CSEN Veneto, con la presenza di una sezione dedicata ad attività molto praticate nel passato e che oggi vengono riproposte come veri e propri sport (scherma storica, tiro con l'arco istintivo, falconeria sportiva, danze, ecc.).
La manifestazione, pur essendo prevalentemente rivolta al mondo della scuola, è anche dedicata alle Ammistrazioni Pubbliche ed agli organizzatori di eventi, che vogliano proporre giornate storiche di particolare valenza culturale, coinvolgendo attivamente il pubblico che potrà interagire con spaccati di vita quotidiana, civile, militare e religiosa per una più ampia percezione del vissuto storico, usufruendo anche di stage o laboratori di falconeria, scherma medievale, tiro con l'arco, danze e attività artistiche come la realizzazione di affreschi o mosaici, oppure come l'arte di fondere ceri e candele, rilegare libri, trattare pellami e cuoio, tingere tessuti, forgiare metalli, ecc.
Un ospite gradito quanto importante....
Ci aiuta a conoscere la storia ed i suoi misteri.....
Siamo lieti di informarvi che a Vivi la Storia interverrà come ospite d'eccezione Roberto Giacobbo!!
Il noto conduttore di Voyager sarà in nostra e vostra compagnia, a sottolineare l'interesse che questa attività assume nel settore dell'informazione attraverso i media.
Si tratta quindi di un'ulteriore opportunità per far conoscere la professionalità che dimostriamo nel mondo del re-enacting e living history.
TEUTA LINGONES CINGHIALE BIANCO
Il cammino del Teuta Lingones Cinghiale bianco inizia nel 1998 in occasione del primo mitico Trigallia Celtic Festival. In quella occasione i membri del nostro gruppo collaborano attivamente agli spettacoli, alle rappresentazioni teatrali, ai combattimenti e ad altri eventi rievocativi.
Quello che ci accomuna e che coagula la nostra passione è il desiderio di divulgare la cultura dell' Antico Popolo dei Celti, tramite la rievocazione storica.
Grazie ad un esperienza pluriennale in campo rievocativo, espressa con serietà e correttezza storica, la nostra associazione culturale è chiamata a prendere parte ad importanti collaborazioni.Piero e Alberto Angela (SPECIALI SUPER QUARK, ULISSE) ed ancora con: Istituto per i beni Culturali.
Ed altri eventi che si sono svolti sul territorio nazionale ed estero.
PRINCIPALI ATTIVITÀ RICHIESTE:
Accampamento storico, partecipazione ed organizzazioni battaglie campali, partecipazione documentaristica, Teatro storico, danza, musica antica, archeologia sperimentale, didattica scolastica, conferenze a carattere storico, mostre espositive di carattere museale (Riproduzioni di reperti archeologici).
PROGETTI ED ATTIVITÀ IN CANTIERE:
Fusione e modellazione del Bronzo, forgiatura, riproduzione e cottura vasellame, sezione di lavoro su macina e conservazione farine antiche, riproduzione polveri per colori, studio su intreccio ceste in Gagia di valle, riproduzione delle antiche miscele per colla naturale.
lingones.com - cinghiale@lingones.com