Piccoli musei, grandi storie - Museo del Modellismo Storico. Voghenza (FE)
Il Museo del Modellismo Storico 'Leonello Cinelli'
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Il Museo del Modellismo Storico è una pietra miliare nel sistema museale ferrarese, presente sul territorio da ben 20 anni, prima in città presso la Casa di Stella dell'Assassino ed ora presso le ex scuole di Voghenza.
Al suo interno oltre 5000 fra figure storiche, diorami, autovetture, mezzi militari, ecc ecc.
HABITAT ITALIA
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Modellismo: il Museo di Voghenza compie 40 anni
Un festival internazionale di modellisti storici per il 40nnale del museo di Voghiera
Soldatini, modelli di autovetture, trenini, diorami di battaglie e monumenti… è stato questo il mondo in miniatura che si è dato convegno nei giorni scorsi a Voghiera da tutta Europa ed anche dagli Usa, per festeggiare i 40 anni del Museo del Modellismo Storico ferrarese che da diverso tempo ha una sede stabile a Voghenza.
Museo del Modellismo Storico - La Storia
Alla metà degli anni settanta nel borgo di S. Giorgio in locali sempre affollati e chiassosi si ritrovavano i soci della mitica “Ferrariola ,, associazione polisportiva e del tempo libero dove potevi incontrare maratoneti ginnasti e…modellisti.
La guida del club è stata, fin da subito, nelle mani di Leonello Cinelli , occhiali spessi, intelligenza vivissima e simpatia inarrivabile. Il nome scelto per il gruppo era semplice: “Modellisti Ferraresi”, con un calibro come logo.
Essendo cresciuto fin da subito il numero dei simpatizzanti,il modellismo trovò sempre meno sufficiente la sede iniziale, sentendo il bisogno di una sede propria, o meglio ancora, di un museo dove esibire quanto creato dai soci.
Il luogo adatto fu trovato in via De Romei, in un vecchio negozio di fumista. In quel posto si lavorò per mesi con pochi soldi e tanta energia . Il risultato fu la prima sede della nuova associazione che prese il nome di “Museo del modellismo storico” , volendo significare l’espressione di un modellismo non legato al passatempo ma alla creazione di prodotti storicamente precisi ,supportati da approfondite ricerche,progetti e preparazione tecnica .
Terminato il contratto della prima sede e l’associazione si trasferì breve periodo in una nuova sede, nella dimora che fu di Stella de Tolomei nel centro di Ferrara.
Al termine di quella breve esperienza, la sede del museo si trasferì nell’edificio in cui vi trovate ora.
Due anni di progettazione e di duro lavoro per trasformare una scuola elementare dismessa nei locali che andrete a visitare. Di tutto quello che vedrete, non esiste praticamente nulla di acquistato. Tutto, dai mobili alle vetrine, è stato tutto creato da dai soci del museo. Non abbiamo la pretesa di mostrare chissà quali capolavori ma semplicemente il desiderio di attrarre la vostra attenzione sui modelli esposti, che potranno senz’altro stimolare i vostri ricordi e la vostra fantasia
Il museo è stato concepito come una piccola città del modellismo, dentro alla quale troverete una stazione, una piazza, il museo delle auto da record, la biblioteca, la pinacoteca ,la stazione, un porto con la nave, un aeroporto ed un poggio col chiostro rinascimentale. Ogni sala è stata arredata ed allestita in maniera tematica Buona visita .
Museo del Modellismo Storico - La Biblioteca
Sono oltre 1500 volumi attinenti ad argomenti tipici del modellismo: auto, navi, mezzi militari, aerei .Testi di storia di uniformologia e di araldica. La biblioteca è aperta al pubblico ed è quindi liberamente consultabile non solo dai soci ma anche da qualsiasi visitatore interessato ad approfondire le proprie conoscenze su questo argomenti.
Osservate ora le stupefacenti forme dei motoscafi da record, spesso condotti dagli stessi folli che guidavano le auto che avrete appena visto.
Nella vetrina di sinistra anche il blue bird con cui trovò la morte nel 1967 Donald Campbell figlio di Malcom deceduto nel sul lago di Coniston sull’ imbarcazione che si rovesciò a 480 km orari. Sempre in tema di motoscafi nella seconda vetrina e presente l’imbarcazione con cui perì John Cobb, uno scafo affusolato argento e rosso con due grandi stabilizzatori ai lati . Cobb mori nel 1952 nel lago di Loch Ness,alimentando nella fantasia popolare la vendetta del mostro,in effetti, molto più realisticamente, l’ imbarcazione prese un’ onda e si sollevò
Soffermatevi ora ad ammirare il grande diorama del matrimonio di Lucrezia Borgia figlia del Papa Alessandro VI che il 2 febbraio 1501 sposò il duca Alfonso d’Este. L’evento sconvolse la silente Ferrara, vista la sinistra fama che la precedeva quella nobildonna. Fama del tutto immeritata, come hanno accertato i posteri. Lucrezia trovo finalmente a Ferrara la tranquillità che cercava. Qui fece opere di carità e si dedicò ad una vita quasi monastica. Morì di parto a soli 39 anni. .
La grande chiesa rappresentata è quella di S. Antonio Abate in presenta a Ferrara in via Saraceno.
Il diorama rappresenta la parte centrale del corteo nuziale con Lucrezia dal volto imbiancato dal un trucco cosmetico che rendeva la pelle bianchissima , allora di gran moda. Accompagnata dall’ambasciatore di Francia e da i maggiorenti della famiglia Orsini, Lucrezia è protetta da un baldacchino portato a mano da servitori.
L’opera è del socio Mario Guaraldi che, con licenza d’artista, si è ritratto comodamente seduto in poltrona a guardare l’evento
I giardini di Belriguardo
Viaggio sul plastico, creato dal Museo del Modellismo Storico di Voghenza, che ricrea i guardini di Belriguardo, 22 ettari di giardino all'italiana, uno dei primi al mondo
Museo modellismo del treno - Vigevano
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iFilmati: CALENZANO (Museo del Figurino Storico - Toscana)
Un delizioso museo toscano, a Calenzano, quello dedicato ai celebri soldatini
Testi e Regia: Gigi Oliviero
Produzione: Luma Film (ifilmati.com)
Durata: 5'50
Museo del Modellismo Storico - La collezione Bugatti
Eccoci ora davanti alla porta d’entrata della nostra città, sul fondo un a grande nave da crociera aspetta i passeggeri che sono in visita per ripartire. Alle pareti due vetrine dedicate alle auto Bugatti Bugatti.
La prima macchina del grande costruttore milanese venne prodotta in linea d’aria a poche centinaia di metri da dove vi trovate, nei possedimenti dei conti Gulinelli di Ferrara.
La storia dell’industria Bugatti e strettamente legata all’uomo che l’ha creata.
Ettore Bugatti nasce a Milano nel 1881 da una famiglia di artisti.
Pur nascendo come artista e scultore ha una naturale inclinazione alla meccanica, tanto da essere invitato nel 1895 dall’ingegner Prinetti e dall’industriale Stucchi a lavorare nella fabbrica automobilistica di quest’ultimo.
Ettore, con l'aiuto finanziario del padre Carlo e della famiglia dei Conti Gulinelli di Ferrara progetta e costruisce nel 1898 la Bugatti Type 1. Il modello successivo, Bugatti Type 2 (Probabilmente prodotta in soli due esemplari) vinse il GP di Milano del 1901, permettendo a Ettore di essere notato dai principali industriali automobilistici dell’epoca.
La casa automobilistica Bugatti vera e propria invece nacque nel 1909, quando Ettore Bugatti la fondò a Molsheim, in Alsazia.
L’azienda Bugatti è anche conosciuta per i numerosi successi nei Gran Premi di automobilismo, specie grazie al modello Type 35; è stata infatti una Bugatti a vincere il primo Gran Premio di Monaco. Nella seconda metà degli anni venti, Ettore Bugatti lavorò ad una mastodontica vettura di gran lusso, il cui obiettivo era quello di surclassare le già assai prestigiose Rolls-Royce e Maybach. Il risultato fu la Bugatti Royale, (chiamata anche Bugatti Gold per le numerose parti in oro del prototipo) una delle più grandi e lussuose auto di sempre, rimasta celebre nonostante si fosse rivelata alla fine dei conti tutt'altro che un buon affare (infatti vennero vendute solo 3 delle 6 unità prodotte).
In seguito l’attività di Ettore Bugatti si estese anche a settori diversi da quello automobilistico: disegnò infatti un vagone ferroviario la cui linea ebbe molto successo, l'Autorail, e un aeroplano, sebbene quest'ultimo non si sia mai andato oltre lo stadio di prototipo e non si sia quindi mai alzato da terra.
Il rapido declino di Bugatti iniziò con la morte del figlio, Jean, rimasto ucciso l'11 agosto 1939, all'età di 30 anni, mentre collaudava la Bugatti Tipo 57 nei pressi della fabbrica.
Durante la Seconda guerra mondiale la famiglia perse definitivamente il controllo dell'azienda, dopo l'occupazione tedesca della Francia, nel 1941.
Nel 2000 questo museo ha avuto l’onore di ospitare uno straordinario evento quale la celebrazione del centenario della Bugatti. Erano presenti, oltre ad una nutrita serie di vetture da sogno, anche gli ultimi figli del grande costruttore milanese.
Aglio di Voghiera DOP, tutti in gita
In gita a Voghiera, per conoscere, non solo l'aglio DOP, ma anche il paese e la sua storia.
✩ RINGRAZIAMENTI
- Ilaria Calanca di Dinamica Media
- Paolo Lupini, Assessore del Comune di Voghiera
- Aglio del Nonno- Giorgio Marini
- Borgo Le Aie, Consorzio Produttori Aglio di Voghiera
- Museo del Modellismo Storico di Voghenza – presidente dell’associazione, Massimo Perencin
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- Le ricette di Michi
- Ricette di una mamma celiaca
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Piccoli musei, grandi storie - Museo della Fortezza di San Leo (RN)
Museo del Modellismo Storico - La collezione delle Auto Da Record
Quella che incontrate è la più grande raccolta di veicoli, di questo tipo visibile al pubblico e copre tutto il periodo che và dai primi tentativi della fine 800 sino sino ai giorni nostri.
Nel 1924 appare nella cronologia del record uno dei personaggi più affascinanti che diventerà un simbolo dell’automobilismo degli anni ruggenti 20 e 30: Malcom Campbell
Figlio unico, di famiglia benestante, continuando l'attività del padre nel commercio dei diamanti, accumulò presto una certa fortuna, che iniziò a spendere per seguire inseguire la sua passione per le auto e per la velocità. Durante la prima guerra mondiale servì anche come pilota nella RAF.
Nel 1912, Malcolm Campbell assistette all'opera teatrale L'uccellino azzurro (The Blue Bird) del belga Maeterlinck. E’ la commovente storia di due fratellini che vogliono aiutare una fata a curare la nipotina molto ammalata. E potranno farlo solo trovando l’uccellino blu della felicità.
Campbell rimase molto colpito dalla rappresentazione, tanto da dipingere la propria auto da corsa di blu, soprannominandola Blue Bird. Con questa vettura conquisterà la vittoria immediatamente la vittoria in una gara a Brooklands. Da quel giorno, il pilota britannico dipingerà di tale colore tutte le sue auto..
IL leggendario pilota dedicò tutto se stesso per alzare sempre, una volta dopo l’altra, l’asticella del world speed record. In 11 anni , dal 1924 al 1935 Malcom Campbell battè il record 9 volta, diventando infine il primo uomo a superare le 300 mph.
Al termine della sua splendida carriera, per il lustro dato al Regno Unito con le sue imprese, venne nominato Baronetto nel 1931.
Appeso allo stipite della porta che separa questa sala dalla biblioteca, noterete un piccolo quadro, dono dell’amico scomparso Franco Zagari fotografo giornalista nonchè autore di grandi libri sulla storia dell’automobilismo che, ovviamente potrete consultare nella nostra biblioteca. Il quadro contiene una foto originale con l’autografo di Sir Malcom Campbell
Nella vetrina di fondo la macchina che detiene il record attualmente, il Thrust del team inglese di Richard Noble pilotata da Handy Green, primo veicolo su ruote ad aver infranto la barriera del suono. La costruzione di questo incredibile veicolo venne promossa e guidata da Richard Noble, ingegnere, e precedente detentore del Land Speed Record. Handy Green che ha guidato il ThrustSSC nel Deserto Black Rock in Nevada (USA), era all’epoca un pilota militare, collaudatore, in servizio presso la RAF inglese. L’idea di proporsi come pilota per il tentativo di record gli venne quando lesse su un quotidiano che qualcuno stava lavorando per far funzionare due motori da jet militare su un veicolo a quattro ruote
Attualmente Andy Green e Richard Noble sono impegnati nello sviluppo del progetto Bloodhound SSC, che ha come obiettivo la costruzione di un veicolo in grado di raggiungere la folle velocità di 1,000 miglia all’ora pari a 1,609 km/h, portando il Land Speed Record a vette inimmaginabili
Vi segnaliamo la bellissima auto, rimasta a livello progettuale, del grande Campbell , la “blue bird” a sei ruote . Si tratta di un modello disegnato e costruito dal socio Emanuele Cinelli ed oggi in produzione da parte della ditta Brianza,una delle più prestigiose al mondo.
Piccoli musei, grandi storie - Collezione di Conchiglie. Museo di Zoologia Università di Bologna
Piccoli musei, grandi storie - Museo della Comunicazione G. Pelagalli. Bologna
Piccoli musei, grandi storie - Museo dell'Aviazione. Rimini
5 musei PAZZESCHI e 1 chicca tutta ITALIANA | Travel Duo
VAN GOGH MUSEUM AD AMSTERDAM
TRICK ART MUSEUM A TOKYO
CASA DELLA MUSICA A VIENNA
MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA A TORINO
MUSEO DIE MAUER A BERLINO
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IL MUSEO DEL CERVO A MESOLA
Il museo di Ernesto Costa
Il proprietario dell'Hotel La Perla di Corvara ci ha aperto le porte della sua collezione collezione privata di auto e soprattutto moto d'epoca.
Il museo volante - 3° edizione - Ceresara (MN)
Il museo volante - 3° edizione - Avio superficie di San Martino a Ceresara (MN)
Lo scorso 3 giugno (03-06-18) si è svolto, presso l’avio superficie di San Martino a Ceresara (Mantova), l’evento “Il Museo volante” . Giunto alla sua terza edizione, “Il Museo volante” è un raduno di aerei storici dove è possibile ammirare alcuni dei velivoli che furono di proprietà dell’imprenditore bresciano Luciano Sorlini (1925-2015) – appassionato del volo oltre che collezionista d’arte – e altri aerei di notevole interesse storico di proprietà della figlia Silvia Sorlini e del marito Giovanni Marchi, organizzatori dell’evento, e dei soci del sodalizio HAG, Historical Aircraft Group.
Una parte degli aerei presenti all’evento appartengono alla collezione creata da Luciano Sorlini e ora di proprietà della figlia Silvia che, insieme al marito Giovanni Marchi, li mantiene volanti e incrementa costantemente la collezione che ad oggi conta: Beech A36TC “Bonanza”, Aermacchi MB 308, Avia FL 3, FIAT G46, Harvard MK4, Piper L4, SAAB Safir 91C, ed il P51 Mustang “Lil Margaret” che non ha potuto prendere parte all’evento, mentre era presente il P-51D “Marinell”.
Riprese e montaggio video a cura di Vista:
CANNONE - MOTO MILITARI ITALIANE E ARMI : MUSEO STORICO CAVALLERIA A PINEROLO (TO) 9 - 6 - 2913.